La mia recensione inneggia la "bandierina neutra".
L'idea che c'è, ovvero la rivalsa dei bravi ragazzi sui belli e dannati che ottengono sempre ciò che vogliono, c'è.
Inoltre Ao Haru Ride è uno dei pochi manga in cui non sono riuscita a prendere le parti per uno o per l'altro.
Scene in cui c'è Touma? Fantastico bellissimo è lui il ragazzo perfetto.
Scene in cui c'è Kou? Fantastico bellissimo è lui il ragazzo perfetto.
Insomma dove tira il vento va bene e avrei apprezzato qualsiasi finale. E ho apprezzato più quello che l'autore originale ha dato, forse perché se inizi con il manga finisci con il manga.
Ma c'è anche una profonda differenza di espressione tra il manga e questo testo.
Ripeto, l'idea c'è ma il modo in cui viene espressa non soddisfa.
Tralasciando alcuni scivoloni grammaticali "stesse frequentando" che poteva benissimo essere un "stava frequentando", "stia entrando" che sarebbe stato molto meglio in "sta entrando", e altri errorucci simili che avevano forse l'intento di far sembrare più alto il linguaggio e che in realtà lo imbruttiscono.
Non c'è bisogno di cercare espressioni più "espressose", se è quel verbo che ci va, anche se più semplice, è quel verbo che ci deve andare. Stessa cosa per "posticino"; sinceramente non mi ci vedrei mai a scaricare un ragazzo che amo e che mi ama dicendo "sai, quel ragazzo ha un posticino ino nel mio cuore perciò alla prossima". No.
Ultimo appunto è la punteggiatura, più punti e meno virgole, in certi casi i messaggi passano meglio.
E niente dopo questa marea di critiche, posso comunque affermare che lo stile è scorrevole e i concetti espressi in maniera chiara, con un linguaggio che si lascia leggere.
(Recensione modificata il 02/06/2017 - 11:43 am)