Recensioni per
'Giulio Cesare'
di storyteller lover

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
15/05/15, ore 12:13

Shakespearian quotations contest - II Edizione

10° classificato


Giulio Cesare” – storytellerlover

Grammatica: 9,2/10
“La prima moglie del dottor Harris aveva arredato con meticolosa cura lo studio del marito al fine di farne un luogo in cui questi si sarebbe potuto sentirla sempre accanto a sé” = un chiaro errore di distrazione. (-0,15)
“prestando attenzione a non urtare nessuna delle bomboniere, ninnoli o ricordi di viaggio” = sono molto incerta su questa frase, perché so per certo che in caso di aggettivo e un insieme di nomi maschili e femminili è previsto l'accordo al maschile, ma sul sito della Crusca (pur ribadendola) dicono che la norma si sta allentando. Io sono vecchia dentro e ho deciso di segnarla perché l'ambiguità si poteva evitare scegliendo una diversa costruzione per la frase. (-0,15)
“Il dottor Harris finì di riporre al proprio [v] alcuni volumi”; “aveva iniziato a tenere corsi di teoria della critica psicanalitica per gli studenti [v] lettere, lingue, traduzione” = in entrambe le frasi manca qualcosa. (-0,15; -0,15)
“Il dottor Harris conosceva bene quella scena. Dopo una mezzora di concitate riflessioni” = in questo caso secondo me sarebbe preferibile l'uso dei due punti, perché vai a spiegare qual è la scena a cui il dottor Harris è abituato. (-0,1)
“Era il volumetto del Giulio Cesare, chissà come fuori posto, lì sul tavolino in vetro [v] che spiccava come un cimelio recuperato dopo molto tempo.” = penso manchi una virgola. In caso contrario, sembra che sia il tavolino di vetro a spiccare e non il libro che vi è appoggiato. (-0,1)
 
Stile e lessico: 11/12 (7/7 + 4/5)
Nulla da segnalare a livello stilistico; lo stile di questa storia è semplice, scorrevole, piacevole da leggere.
Passando al lessico, segnalo qualche ripetizione facilmente evitabile:
“ma si era dovuta scontrare contro” (-0,2)
“una cassettiera a doppio fondo e una regale abatjour [...]. La cassettiera ” (-0,2)
“pur dovendo conciliare le due cose per forza di cose” (-0,2)
“Quel venerdì pomeriggio la sala d’attesa emanava un’ atmosfera di calma quiete.[...] Tuttavia, non così era quel pomeriggio” (-0,2)
“da una stanza sempre uguale a se stessa, mai diversa, immutata.
Eppure, qualcosa di diverso in fondo ” (-0,2)
 
Caratterizzazione dei personaggi: 6,5/10
Mi dispiace dare un voto di questo tipo, ma dei tuoi personaggi mi è rimasto poco. In realtà apprezzo i personaggi “sfuggenti”, che rivelano poco di se stessi, che vanno capiti, indovinati, e trovo che tutta la storia abbia una particolare atmosfera un po' onirica, quasi fiabesca, altro elemento piacevole. È vero che hanno nomi Shakespeariani, è vero anche che ci sono molte citazioni tratte da opere di Shakespeare che svelano, in fondo, un po' la personalità dei personaggi, ma il mio giudizio purtroppo non cambia. Mi sembra che siano appena abbozzati, come fossero lo schizzo di preparazione per un quadro.
 
Uso della quotation: 3/5
Come ho già detto ad altri, apprezzo l'uso della citazione perché concorre alla caratterizzazione di un personaggio, ma purtroppo non mi sento di dare un voto più alto perché la storia è molto ricca di altri riferimenti e citazioni, quindi questa finisce per perdersi un po' e non è così significativa.
 
Gradimento personale: 12/15
Trovo che alcuni elementi della storia siano molto piacevoli, mentre altri non sono riuscita ad apprezzarli. In ogni caso è stato bello leggere una storia tanto ricca di citazioni Shakespeariane – mi è piaciuto soprattutto il dialogo –, quindi il mio giudizio finale è positivo.
 
Per un totale di: 41,7/52