Recensioni per
Il mietitore di Barcellona
di Futeki

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
10/08/20, ore 19:00
Cap. 3:

Recensione per il "Premio Best Use" dell'Erotic Drama Contest - 1/1
Eccomi qui a lasciarti la recensione per il premio speciale che hai vinto :)
Scusa, so che mi avevi schiesto di non andare molto indietro, ma quando ho visto che tra le tue storie comparivano anche delle Soprannaturali proprio non ho resistito.
Quello dei tuoi tre capitoli è un tema che mi affascina molto, la vita e la morte, il punto d'incotro tra i due, il ruolo dei mietitori che - nonostante il nome - fanno semplicemente ciò che devono... con dolcezza e gentilezza, assicurandosi che le anime raggiungano serenamente l'altra parte. E poi, beh, il dramma del fratello in coma, la necessità di recuperare quanti più soldi possibili, la storia d'amore inaspettata, i sentimenti che pian piano s'insinuano in un essere che prima di quel momento non aveva mai neanche pensato di poter provare emozioni che si avvicinassero all'umano. E questo mi fa riflettere... mi fa riflettere perché anche se la trama fondamentalmente parla di cose che non sono proprio una novità, è sempre bello leggere delle righe che in qualche modo riflettano la bellezza dei sentimenti provati dall'uomo, delle emozioni che spontaneamente s'insinuano in noi e che ci spingono a fare cose che non credevamo di poter fare o addirittura provare, dell'istinto che ci guida quando crediamo di essere totalmente persi... esattamente come l'istinto che, fin dall'inizio, ha indotto il mietitore e rimandare indietro Leya, a spingerla nuovamente verso la vita benché tale azione andasse contro il suo stesso esistere. E poi, beh, altra cosa che ho adorato è stata la dualità del lieto fine; teoricamente non avrebbe dovuto esserlo dato che l'anima della ragazza è rimasta sospesa (sorte solitamente infausta), ma praticamente l'happy ending è avvenuto: la sua voglia di vivere è rimasta tale da mantenerla sospesa, da darle la forza di non dissolversi, da farla rimanere al fianco dell'amato. Mi è piaciuta molto questa scelta, così come mi è piaciuta la stesura della storia, né esageramente breve ma nemmeno impigliata in dettagli inutili. 
Complimenti, come al solito ^.^

Recensore Veterano
17/05/15, ore 00:02
Cap. 3:

Quinta classificata (pari merito) al contest "I'll look after you"

Grammatica: 19,5/20
 Hai dimostrato una conoscenza della grammatica strepitosa: in un testo così lungo non era semplice non commettere errori di distrazione, eppure tu sei riuscita a evitarli, il che dimosta una grandissima cura. In tutta la storia ho trovato solamente due errori, precisamente:
• “rimasi fuori alla camera” = la locuzione preposizionale corretta sarebbe “fuori da” oppure “fuori di” (fuori dalla camera/della camera);
• “ero sicuro che neanche lei aveva sentito arrivare l’infermiera” = dato che la narrazione è al passato, sarebbe stato corretto utilizzare il congiuntivo trapassato (che neanche lei avesse sentito)
 A parte questi due piccoli nei, il testo è pulitissimo: complimenti!
Stile: 14,75/15
 Ho trovato il tuo stile davvero magnifico: i periodi sono perfettamente equilibrati e capaci di esprimere grandi emozioni attraverso l’uso di parole semplici ma efficaci. L’uso della punteggiatura è praticamente ineccepibile, crei le pause giuste al momento giusto senza alcuna forzatura. Solo due scelte mi sono sembrate un po’ dissonanti, precisamente:
• “ecco a voi la nostra eroina Leya Sanchez” = personalmente avrei apprezzato l’inserimento di una virgola dopo “eroina”, così da sottolineare ulteriormente il nome della ragazza (la nostra eroina, Leya Sanchez);
• “sentii per la prima volta che perfino tra le strade di El Raval, il gelo si stava placando,” = qui invece avrei omesso la prima virgola per non spezzare troppo il ritmo della frase (tra le strade di El Raval il gelo si stava placando)
 Si tratta di considerazioni strettamente personali, per cui prendile più come consigli che come critiche; in ogni caso queste due facezie non sminuiscono la tua peculiare abilità nell’uso della punteggiatura.
 Per quanto riguarda il registro linguistico e il lessico, sono a dir poco estasiata dalla tua bravura: hai scelto un registro medio-alto, decisamente appropriato per la vicenda e per i personaggi, né troppo informale né troppo aulico. Il lessico si adatta perfettamente a questa scelta e risulta molto vario ed efficace; in tutto il testo ho trovato solo due ripetizioni che avrei evitato (guardò...sguardo...guardandola; infermiera...infermiera), il che dimostra un’ineccepibile maestria. Insomma, ottimo lavoro!
Caratterizzazione dei personaggi: 15/15
 Hai fatto un lavoro davvero superbo, non c’è che dire! Hai analizzato con attenzione le emozioni e i sentimenti dei protagonisti, rendendoli alquanto coerenti e credibili nelle loro azioni. Ho letteralmente adorato il mietitore, un’entità che entra in contatto con la natura umana e che scopre il significato e la potenza dell’amore; mi ha ricordato tantissimo Joe Black, difatti mi sono pure ritrovata a piangere come una bambina...
 Ottima anche la caratterizzazione di Leya, una ragazza che arriva a sacrificare sé stessa e la sua moralità pur di trovare i soldi necessari per salvare il fratello: pur essendo entrata in contatto con un ambiente tanto cinico e spietato, la sua purezza rimane praticamente incontaminata, riesce persino a conquistare la morte e a diventare una “maestra dell’ars amandi”.
Ho apprezzato anche il modo in cui hai descritto Ramon e, in generale, l’ambiente malavitoso di El Raval: pur utilizzando frasi brevi o semplici aggettivi, hai dato spessore a questo personaggio e hai permesso di carpirne l’essenza. Bravissima!
Originalità: 14/15
 Questo parametro è sempre piuttosto controverso; la vicenda in sé non è originalissima, la morte che risparmia la vita a una persona di cui s’innamora e una ragazza che arriva a uccidere pur di salvare la vita di un proprio caro. D’altro canto, il tuo stile e la delicatezza con cui hai tessuto l’intera storia hanno contribuito a conferirle una grandissima originalità, per cui non ho voluto toglierti un solo millesimo in più. Ottimo lavoro!
Gradimento personale: 14,5/15
 La storia è davvero bellissima, su questo non si discute: una vicenda struggente, romantica, dolce e irresistibile, capace di scaldare il cuore del lettore. Il titolo stesso colpisce: ci si aspetterebbe un assassino, un personaggio oscuro e tendenzialmente negativo, invece si tratta dell’esatto contrario. I personaggi sono a dir poco magistrali, caratterizzati in modo impeccabile e mossi con sapienza; l’ambientazione è curata nei minimi dettagli, rendendo Barcellona vivida e quasi magica. Infine mi congratulo ancora una volta per lo stile, la punta di diamante di un racconto intenso e sublime come pochi: chapeau!
Totale: 77,75/80
Vincitrice del premio speciale “Best Love Story”

Di fronte a una storia simile non si può restare indifferenti, hai preso un sentimento puro come l'amore e lo hai trasformato in un diamante: ottimo lavoro!