Risveglio traumatico. Ci sono passata anch'io. ._.
La spiegazione della componente fantasy è finalmente (e parzialmente) arrivata: in stile manga giapponese, con una pausa narrativa e giustificando così il rapporto tra la madre di lui e lei. Ci tengo a precisare quest'ultima parte perché sarebbe stato troppo squallido se si fossero conosciute, che ne so… Al supermercato, di fronte al banco frigo.
Lui che viene trascinato in un appuntamento non consenziente, ma poverino!
Però, finalmente, abbiamo un primo flashback nella testa di Daichi, tanto per assicurarci che adesso crederà a Gin.
E niente, abbiamo lui che con tanta naturalezza è stato scaraventato nel pieno del sovrannaturale e lei che lo vuole fare innamorare.
C'è una cosa che non riesco a capire: il capitolo si apre spiegando che Daichi e Gin hanno passato la notte assieme a casa di lui. Il mattino dopo lui teme l'arrivo dei genitori. Ma i genitori dove hanno dormito? E perché quando la madre di prima mattina trova la ragazza (che conosce già e con cui è una cara amica, ok) non chiede che ci faccia lei lì, di prima mattina, o se abbia dormito col figlio?
Scommetto che una spiegazione c'è, solo che non l'hai specificata.
Un bacione, alla prossima!

Come primo capitolo non c'è male.
Doveva esserci il sovrannaturale ed effettivamente la storia ha tutte le caratteristiche di un urban fantasy.
Abbiamo il classico personaggio secondario sui generis che trascina l'ignaro protagonista dalla normale quotidianità a un universo nascosto, di cui per ora sappiamo solo che c'entra il passato dei due e… Un'associazione, forse. Non è molto chiaro ma è pur sempre il primo capitolo, va bene non spiegare tutto assieme.
Lungo tutto il testo non ci sono errori grammaticali, ortografici, lessicali o sintattici: tutto ok. Nel particolare, mi piace il fatto che nella narrazione ci sia un velo di ironia o una nota sarcastica, che alleggerisce l'atmosfera.
Ed ecco che, con le solite minacce da “cattivo sconfitto”, gli uomini lasciavano la scena.
Cioè, dai. Che classe.
Speravo di trovare delle Note Dell'Autore in cui venisse spiegato il significato del titolo o in che lingua è, ma non ci sono. Potresti rispondere a questa recensione soddisfacendo questa mia curiosità?
Nel particolare, il nome di Gin (lo conosco perché ho già letto altri capitoli oltre a questo) significa "argento" in giapponese, no? Riferimento ai capelli o agli occhi?
A proposito di lei, con poche battute che scambia sei riuscita a presentarla come una ragazza vivace, esuberante, un po' dispettosa, parecchio anticonformista. Una Dojikko mescolata a una Kawaiiko, insomma.
Quello che mi dispiace, invece, è la presentazione del protagonista.
Sono arrivata quasi alle ultime righe senza sapere il suo nome. Nessun accenno alla sua età, al suo aspetto fisico (ora non esageriamo, in realtà sono in tantissimi gli scrittori che scelgono di non parlarne, consideralo più un optional), se studia o lavora, dove stava andando con quel treno e da dove veniva. Hai avuto moltissime occasioni per liquidare queste informazioni in un rigo o due, e invece ne è venuta fuori una storia in cui c'è una ragazza misteriosa, ma il vero mistero è il protagonista.
Ora, siamo pur sempre su EFP: è normale trovare storie che iniziano senza accennare tutti questi dati perché già li conosciamo dall'opera originale. Ma questa non è una fan fiction. Se puoi, in futuro metti più informazioni.
Alla prossima, ciao! ;)
(Recensione modificata il 31/07/2016 - 03:00 pm)