Ciao!
Ptobabilmente non ti aspetterai che qualcuno ti recensisca dopo così tanto tempo dalla pubblicazione di questa ff. In realtà non era nei miei programmi farlo, ma sono passata sulla tua pagina. Avrei voluto continuare "Degni indelebili", ma visto il mio umore cupo di questi giorni non sono pronta a farlo, per cui preferisco leggere storie pi ù brevi. Anche trisit e ansiose, ma più brevi. Per cui la tua mi è sembrata perfetta.
Inizio col dire che ci sono alcuni errori di battitura, mancanze che potrai sicuramente correggere con pochissimo sforzo. Non ricordo i punti in cui ci sono, però. Ad un certo punto hai scritto "disturbano" anziché "disturbando", altre volte il punto della frase prima è attaccato aquella dopo, ma ripeto accade davvero pochissimo per cui ti basterà rileggere. Poi non è nemmeno tanto lunga, non dovresti metterci molto.
Non seguo Ed Sheeran, anche se conosco anche grazie a te qualche sua canzone e mi piace moltissimo il modo in cui canta. Ha una voce calda che mi dà un senso di sucurezza, non so come descriverlo.
Leggendo mi sono resa conto che hai usato troppi aggettivi e questo rischia di appesantire la lettura, ma non è stato un gran problema.
A partequesti errori, trovo che la storia in sé sia fantastica. Mi è piaciutoil fatto che nessuno lo guardasse mentre procedeva, così lui si è rilassato e si è potuto godere la sua passeggiata inn una Londra stranamente calda e soleggiata. Di solito là piove o è nuvoloso, invece quel giorno c'era il sole e imagino che per i londinesi vedere un bel sole sia una cosa non dico rara, ma comunque molto bella.
Bello il fatto che tu abbia usato anche il senso dell'udito dicendo che le sue scarpe scricchiolavano sulla strada sterrata. Poi ilmomento in cui il vento ha soffiato quei fiori bianchi appartenenti all'albero è stato bellissimo. Molto spesso noi quando veniamo investiti da foglie o fiori portati dal vento siamo portati istintivamente a pulirci, invece a lui questa cosa è piaciuta e infatti l'ha fatto ridere. In quel momento mi ha fatto una tenerezza incredibile, sembrava felice come un bambino.
In effetti mi sembrava strana quella figura che gli si è avvicinata, la folla che si faceva sempre più opprimente e mi pareva strano anche il fatto che fosse andato così indietro fino a salire sul parapetto e a cadere in acqua. La descrizione di lui che annaspava e andava sempre più giù, che urlava ma non gli usciva la voce è stata davvero molto ansiogena, ho sentito tutta la sua paura eho avuto i brividi e il cuore che batteva a mille per tuto il tempo. Davvero, sei stata eccezionale nel descrivere questom momento di puro terrore, un terrore che proverebbe chiunque se vivesse una situazione del genere, se rischiasse di annegare.
Avrei dovuto capire che era solo un sogno, forse, ma non l'ho capito fino a quando non si è svegliato. Per fortuna è stato solo un incubo. Bruttissimo, terribile, spaventoso, ma pur sempre un incubo. E sapere di essere a casa propria dopo un brutto sogno fa sempre sentire al sicuro.
Sono contenta che sia riuscito a rilassarsi suonando la chitarra. :)
Insomma, questo tuo racconto mi è piaciuto moltissimo! Ottimo lavoro e complimenti!
Giulia |
