Lo-li-ta: la punta della lingua compie un percorso di tre passi sul palato per battere, al terzo, contro i denti. Lo. Li. Ta.
Ciao, mia carissima Audrey, che piacere vedere che finalmente ti sei decisa a pubblicare questa storia. Con la dedica alla fine, poi, non posso che sentirmi lusingata... Ma sai che ti seguirei in qualsiasi fandom, sempre e comunque!
Be', che è stato amore a prima vista tra me e questa storia già lo sai, e non solo perché sei riuscita a disseminarla abilmente di accenni a uno dei miei libri preferiti. È stato amore a prima vista perché tu, qui, hai sezionato e snocciolato l'anima di uno tra i personaggi più affascinanti della serie. Roy è sempre stato così rigido e fedele ai propri ideali, appartenente anima e corpo a quell'immagine di soldatino di piombo; ma, com'è difetto di questa razza, anche lui è umano. E gli umani hanno, loro malgrado, un cuore dal volere indipendente che spesso cozza contro quello della mente. Poi Riza che si sforza di essere Riza, Riza che si trasforma perché, sotto sotto, sa di non essere lei l'oggetto di quel desiderio tanto represso. Lei impotente, tutti impotenti contro un destino tanto crudele.
Non è una delle mie coppie preferite, RoyEd, eppure in questo squarcio di universo che hai creato tu, Audrey, pare l'unica scelta possibile, l'unica che porta un po' di luce dorata in tutto questo grigiore. Forse non accorgendotene volevi segnalare qualcosa, volevi urlare: non siamo sempre noi a scegliere le nostre strade, a volte sono loro a scegliere noi. Che ci piaccia o no.
Come tuo stile, questo componimento è offuscato, un intreccio di eventi che accadono nel presente e ricordi sgualciti, cuciti assieme a creare il sudario di angoscia e rimorso in cui Roy, ostinato, si avvolge. Ha pur sempre un'anima di soldato. Intransigente. Sì, è decisamente un tipo da scotch.
Una storia che vale davvero la pena di leggere, ecco tutto.
Non finirò mai di ringraziarti per queste bellezze, fulgide luci nel buio. Sei brava Audrey, e sei unica. Non chiamarlo follia, questo dono! :)
Sempre tua,
Shireen |
