Recensioni per
Di luoghi in cui ti voglio portare, di storie che ti voglio raccontare
di Ladyriddle

Questa storia ha ottenuto 82 recensioni.
Positive : 82
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Junior
08/05/16, ore 09:57

7^ classificata al contest "Secondario a chi?" sul forum di EFP con un punteggio di: 36.05/42.5

Punti bonus
+1 sfiga-pg nel fandom (112 storie su 53357, per un totale di 0.2%)
+1 sfiga-pg nella storia originale
GRAMMATICA: 4.85/5
-Ho trovato un paio di ripetizioni, soprattutto in fondo. Niente di esageratamente fastidioso, ma vanno comunque segnalate. -0.15
Non ci sono errori, alla fine, neanche sviste (tranne un “le voci le voci” scritto due volte per sbaglio, segnalate nel documento, ma come detto nel bando gli errori palesemente di distrazione non li conto), sei stata molto attenta e hai curato bene la tua OS. Brava :)
STILE E LESSICO 4.2/5
-Allora, parto col dire che ho avuto un po’ di difficoltà nel valutare questo testo perché è molto particolare. Mi soffermerò meglio dopo nel spiegarti cosa mi è piaciuto di questo tuo stile, qui devo dare spazio alle introspezioni: per quanto tutto il testo sia un viaggio nel mondo di Merope, alla fine penso che di pensieri veri e propri ce ne siano pochi. Racconti molti eventi e molti fatti, ma su cosa pensa veramente Merope, quali sono le sue impressioni, credo sia un po’ carente. Però non mi va di penalizzarti completamente per due motivi: 1) tutto il testo è la mente di Merope. IL modo in cui piombano i ricordi, a spezzare la realtà, quel tratto confusionale, è tutta la sua mente.
2)Alla fine è giusto che sia così, uno ovviamente deve fare una scelta, non può inserire TUTTO e il tuo testo credo sia perfetto così. Sarebbe stato carino forse qualche cosa di più, ma poca roba, o il risultato sarebbe stato diverso e forse meno coinvolgente.  +0.8
-Per le descrizioni il discorso è un po’ lo stesso di sopra. C’è poco, ma va benissimo così perché alimenta il senso di confusione che deve dare. E poi è bello che ti soffermi sui punti essenziali: i capelli neri e opachi di Merope, quelli biondi e setosi della “Babbana”, le dita lunghe da pianista di Tom. Essendo tutto nella mente di Merope (una mente confusionaria) è giusto che non ci siano grandi descrizioni, ma che l’attenzione venga catturata su quei due o tre punti essenziali per lei. +0.8
-Allora, ho messo “stile concorde all’opera originale” tra i punteggi che aggiungo perché ho sempre apprezzato, quando si scrive una fanfiction, rimanere nell’atmosfera di quel Fandom. Non mi è mai piaciuto troppo trovare della demenzialità in fandom traboccanti di drammaticità o, viceversa, pensieri profondi in fandom dove predilige il senso di leggerezza. Questa discordanza non mi è mai andata troppo a genio, ma questo non vuol dire che io sia severissima e che pretendi che sia tutto ugualissimo xD
Questa lunga premessa per dire che: non ho trovato troppissimo concorde il tuo stile con HP, ma si discosta di poco, secondo me. Il tuo testo è caratterizzato da sentimenti cupi, quasi inquietanti, un po’ troppo rispetto al nostro HP, ma credo che vada benissimo così. Non poteva essere diverso, o non sarebbe stata la stessa cosa (te l’ho detto che ho avuto difficoltà a valutartelo, no?! xDD) +0.9
-Lessico buono, ci sono alcuni termini che ho apprezzato tanto (“lineamenti disarmonici” “sferragliare del treno” “movimenti concitati”) e comunque, bene o male, ogni termine sembrava essere al posto giusto. Non ho trovato aggettivi strani o che non mi piacevano, non ho trovato termini che suonavano male. Tutto era perfetto dov’era. +1
-In quanto a scorrevolezza, secondo me, questo testo ha le sue pecche. Non tanto per lo stile confusionario che gli hai voluto dare, quello non mi sento di valutarlo se non positivamente, ma per esempio ho trovato alcuni periodi troppo “proulngati”. Non erano lunghissimi (in quanto a numero di parole), però mettevi troppe frasi insieme tutte insieme, troppe informazioni.
Ad esempio qui: “Calde lacrime scendevano lungo i lineamenti disarmonici di una Merope bambina e avrebbero continuato a scendere durante tutta l'adolescenza, quando le fanciulle sbocciavano come rose di maggio, lei continuava ad avere i capelli stopposi come paglia e i lineamenti duri e marcati.” io avrei spezzato con un punto perché mi da l’idea che messe insieme, così uno dopo l’altro, “strascichino” troppo.
Poi anche qui: “Aveva i capelli tanto neri e opachi che non riflettevano la luce che filtrava dalle foglie che circondavano la catapecchia dove Merope viveva.” ci sono troppi “che” e troppe frasi legate tra loro. +0.7


CARATTERIZZAZIONE 10/10
Non ho avuto molti dubbi sulla valutazione da dare a questo punto.
Diciamo che il motivo principale per cui ho scelto di darti il massimo è stato il fatto che mi hai fatto venire i brividi. Merope, così come l’hai descritta, mi ha dato proprio il senso di follia, che non fosse una persona tanto a posto con la testa e la capisco anche, visto ciò che ha passato. Ma la bellezza sta nel fatto che tu non hai detto che è così, sono io che l’ho percepita in questo modo, quindi sei stata in grado di costruire nella mia testa un’immagine senza descrivermela esplicitamente, andando a sensazioni.
Ho avuto i brividi quando dice che vede uomini che portano via il fratello e il padre e lei ride, mi ha messo i brividi quando dice che non dorme più ma passa la notte a fissare il marito o quando dice che è riuscita a zittire le voci.
Il fatto che tu sia riuscita a farmela sentire così a pelle è molto molto positivo.
TRAMA E ORIGINALITà 7/10
Ho apprezzato tantissimo la scelta del personaggio e mi è piaciuta molto la storia che hai narrato, hai dato a Merope uno spazio tutto suo, proprio com’era negli obiettivi del contest. E’ molto bello che tu abbia voluto approfondire proprio questa figura e hai permesso anche a me di comprenderla meglio.
Ho abbassato un po’ il punteggio perché non ho apprezzato, invece, il fatto che all’interno della trama a volte ci siano alcuni buchi che il lettore deve colmare da solo. Mi è piaciuto il senso di confusione che hai dato, per carità, però ho notato che a volte mi dovevo fermare nella lettura e chiedermi “aspetta...ma di che sta parlando?”. Io, con il mio intuito e le conoscenze che ho, dovevo completare il puzzle per capire bene come si stava muovendo Merope. Non credo sia positivo quando è il lettore che deve fermarsi e fare uno sforzo per comprendere lo scorrere della storia.
GUSTO PERSONALE 8/10
Di solito, arrivata a questo punto, faccio più un riassunto di quanto detto finora che una vera e propria valutazione a sè xD e lo stesso farò qui: la cosa che ho apprezzato più di tutte è stata la caratterizzazione, il fatto che Merope mi abbia dato veramente l’idea di essere un po’ psicopatica. Mi ha fatto venire i brividi in alcuni punti per quanto risultava strana e un po’ fuori dagli schemi. Poi mi è piaciuto il caos che hai ricreato, intervallando narrazione che pensieri a volte che non c’entravano quasi niente, come pensieri intrusivi, sottolineando ancora il suo non essere tanto a posto con la testa. Mi è piaciuto davvero molto come hai costruito questo testo e lo spessore che hai dato a Merope e il suo mondo.
Mi è piaciuto un po’ meno il fatto che a volte non riuscivo a cogliere intuitivamente lo snodarsi della trama, ma dovevo fermarmi a ripescare tra le varie informazioni che posseggo su HP per capire a cosa ti riferisci. Solo questo :(
In linea di massima, comunque, hai fatto un ottimo lavoro. Brava!

Recensore Veterano
03/12/15, ore 23:47

Missing Moment Contest - SECONDA CLASSIFICATA 

Sogni andati a male - l@dyriddle 

Grammatica: 9,4/10 
"e avrebbero continuato a scendere durante tutta l'adolescenza, quando le fanciulle sbocciavano come rose di maggio, lei continuava ad avere i capelli stopposi come paglia e i lineamenti duri e marcati". Sostituirei la virgola prima di "lei" con una congiunzione, perché così l'intera frase risulta difficile da comprendere. -0,20 
"che le rimbombava nella testa..". Due puntini non sono considerati punteggiatura corretta. Sostituisci con un punto fermo o con tre puntini di sospensione. -0,20 
"le baciava le labbra e le accarezza i capelli". Tutta questa parte è al passato, quindi "accarezza" è un errore, immagino di distrazione. -0,10 
"Avanti un bel respiro!". Metterei una virgola dopo "avanti". -0,20 

Stile: 10/10 
Lo stile della tua storia mi è piaciuto tantissimo: è confusionario, sì, ma scorrevole, con espressioni azzeccatissime, un lessico ricco, metafore, similitudini. E' uno stile corposo ma che cattura il lettore e non lo fa perdere nemmeno per un secondo. Le lettura non si inceppa mai, malgrado le parti narrative, le parti che riguardano i pensieri, le parti rientrate. Hai fatto un ottimo lavoro. 

Originalità: 5/5 
Un'idea indubbiamente originale. E penso che nessuno si sia mai preso la briga di fare un'introspezione così dettagliata e approfondita di un personaggio come Merope. Sei riuscita a farmela sotto un'altra luce, quando ho finito di leggere la one shot. Complimenti. 

IC dei personaggi: 10/10 
Beh, qui è sconvolgente, è perfetto. Da quel poco che ci è stato detto di Merope, tu le hai costruito una personalità, dei ricordi, delle esperienze, e l'hai fatto un modo estremamente coerente e in linea con le indicazioni fornite dalla Rowling. Mi è sembrata assolutamente ineccepibile, nella sua confusione, nel suo dolore, e anche in quei momenti in cui, liberatasi dai suoi "aguzzini", trova la forza e l'orgoglio di rimettersi in piedi. 

Gradimento personale: 10/10 
L'avrai capito, la storia mi è piaciuta tantissimo. Insomma, metti insieme un'idea originale, una grammatica quasi perfetta, uno stile straordinario, una caratterizzazione superba... e bingo! Mi è piaciuto tutto, dalla ricostruzione dell'infanzia/adolescenza di Merope, alle voci nella sua testa, i ricordi, il suo amore per Tom Riddle... tutto. Complimenti e alla prossima. 

Per un totale complessivo di 44,4/45 

Recensore Veterano
03/11/15, ore 12:18

Quarta classificata al contest "Make it simple, make it memorable, make it inviting to look at, make it fun to read" indetto da Stratovella sul forum di EFP e vincitrice del premio "Inviting to look at"

Grammatica e sintassi: 3,5/5

- “Calde lacrime scendevano lungo i lineamenti disarmonici di una Merope bambina e avrebbero continuato a scendere...” c'è la ripetizione del verbo “scendere”. Userei un sinonimo, come “calare” o “cadere”;
- “[...] e avrebbero continuato a scendere durante tutta l'adolescenza, quando le fanciulle sbocciavano come rose di maggio, lei continuava ad avere i capelli stopposi come paglia e i lineamenti duri e marcati.” dopo “adolescenza” metterei i due punti;
- “Merope aveva zittito le voci le voci nella sua testa” errore di distrazione, ripetizione di “le voci”;
- “Tom? Tom, dove sei? Respirava a fatica e continuava a sentire solo qualcuno che urlava tra i sussurri e mani sottili – Tom?  –  che le premevano il ventre.” visto che non è strettamente necessario, toglierei quel terzo “Tom” perché crea confusione durante la lettura;
“Merope rise mentre Tom le stringeva la vita e la sollevava e la faceva sentire leggera in quella mezza piroetta e le risate e la voce di Tom le riempivano le orecchie. Stava ancora affannando per la risata quando Tom si chinò, avvicinando il viso al proprio e Merope sorrise.” ci sono troppe “e” e troppi “Tom”. Sostituirei qualche “e” con virgole e avverbi e il “Tom” centrale con un'espressione comune, tipo “il loro bambino”. Per rendere l'idea: “Merope rise mentre Tom le stringeva la vita, la sollevava e la faceva sentire leggera in quella mezza piroetta, mentre le risate e la voce del loro bambino le riempivano le orecchie. (qui andrei a capo)
Stava ancora affannando per la risata quando Tom si chinò, avvicinando il viso al proprio e Merope sorrise.”

I generale, vai un po' troppo a capo dove non dovresti. Quando l'argomento generale di cui si parla è lo stesso, spezzare il discorso alla fine di ogni periodo non serve, anzi: rende il testo simile a un elenco. Ti consiglio di rileggere il racconto e cercare di capire dove questa scelta non è necessaria e dove invece risulta corretta:

- “Trascorreva ore, intere notti, a osservare il viso perfetto di suo marito e ne tracciava i contorni con la punta di un dito, lieve, per non svegliarlo.
Tom aveva le ciglia lunghe che vibravano a ogni suo respiro, le labbra piene e rosee...”. Visto che continui a descrivere il viso di Tom, non c'è ragione di andare a capo dopo il punto. Riportando su da “Tom aveva...” in poi, la lettura risulterà decisamente più fliuda;

- “[...] adorava quella leggera ruvidezza sulla pelle.
Ciò che più di ogni altra cosa Merope amava di Tom erano però le sue mani” Qui invece hai fatto bene ad andare a capo, perché, anche se contiui a parlare di Tom, dal suo viso l'attenzione si sposta su quello che Merope ama di più del suo aspetto. L'argomento generale non cambia, ma il dettaglio, il particolare su cui siamo concentrati sì, quindi è bene dargli la dovuta importanza, isolandolo dal resto.

IC Personaggi: 5/5
Per quel poco che sappiamo di Merope, la sua trattazione mi è sembrata piuttosto IC. Ho riconosciuto nel tuo racconto quanto già affermato dalla Rowling; mi hai presentato un'immagine triste e pietosa di questa persona, denigrata dal fratello e dal padre e poi abbandonata da un marito che, in realtà, è sempre stato il frutto di un'amara e triste illusione.

Simple (uso del lessico): 9/10
Il lessico è molto semplice, adatto a una storia con una struttura così particolare. Forse, nel descrivere una situazione così angosciosa e straziante come quella vissuta dalla protagonista, mi sarei aspettata dei termini un po' più crudi in alcuni punti, ma non la considero una grave mancanza. Tra le immagini che mi sono rimaste più impresse ci sono la frenesia che “scivola” nelle vene di Merope quando comincia a cercare gli ingredienti per il suo filtro d'amore, “il cuscino duro” su cui riposa, “le tende logore” della sua casa e i volti che “danzavano come fiammelle consunte” durante il parto.

Memorable (originalità): 9/10
La scelta del personaggio mi ha subito incuriosita. Non mi è mai capitato di leggere niente su Merope, e devo dire che la tua storia l'ha resa più interessante di quanto potessi immaginare. Ricordo perfettamente l'atmosfera che mi avvolse quando lessi la sua storia nei libri: sono felice di averla in parte ritrovata nel tuo racconto.
L'idea della struttura divisa fra sogno e realtà non è molto chiara; sono riuscita a comprenderla solo dopo aver letto le tue note finali, in cui spieghi di voler confondere il lettore. Forse, avrei preferito sapere fin da subito come interpretare le parti rientrate, così da evitare di misinterpretare il tuo lavoro (ho addirittura pensato che quei paragrafetti potessero essere citazioni prese dal libro, ma poi mi sono resa conto che non era possibile: Tom che parla e sorride teneramente a Merope può essere solo un sogno!). Almeno per quanto mi riguarda, ho potuto realmente apprezzare la storia solo dopo una seconda lettura, quando mi era più chiaro come interpretare il tutto.
Anyway, non posso dire che la tua non sia stata una scelta coraggiosa, originale e soprattutto non facile da rendere al meglio. Quindi brava!

Inviting to look at (titolo): 10/10 + Premio Inviting to look at
Il titolo mi è piaciuto subito. Desta curiosità perché l'idea in sé dei sogni che “vanno a male” come il cibo è intrigante e particolare. Seppure del cibo non se ne parli mai durante il racconto, l'espressione “andare a male” rende talmente l'idea di quanto l'atmosfera che avvolge la vita di Merope sia marcia da risultare spaventosamente coerente con il contenuto della storia. In questo titolo ci vedo l'impegno di cercare un'immagine che renda l'idea di quanto tutte le persone presenti nel racconto siano disgustose, creando al contempo un ottimo impatto sonoro.

Vince il Premio Inviting to look at

Fun to read (gradimento personale): 8,5/10
Nonostante non abbia immediatamente afferrato il senso della struttura che hai scelto, ci sono un'insieme di cose che, nel complesso, hanno reso il tuo racconto una lettura particolarmente piacevole. Intanto, tra le cose che ho maggiormente apprezzato c'è la scelta del personaggio: ho un debole per quelli marginali, di cui non sarebbe indispensabile conoscere il vissuto, ma che sono lì o per riempire i buchi della trama o per farci riposare gli occhi dai soliti, onnipresenti protagonisti per cui non tutti stravedono. Nell'opera della Rowling, Merope è certamente uno di questi personaggi. Compare per condire maggiormente la figura del temibile antagonista che Harry&Co. si trovano ad affrontare; non è altro che uno dei tanti dettagli che servono a costruire la figura di Lord Voldemort rendendola più interessante e amata dai lettori. Eppure, tu hai saputo darle una sua indipendenza. Nella tua storia, Merope può essere finalmente protagonista di qualcosa. Attraverso i suoi pensieri e i suoi sogni, abbiamo modo di conoscerla meglio, approfondendo quanto già accennato dall'autrice originale.

Giudizio globale: 45/50
(Recensione modificata il 03/11/2015 - 12:19 pm)

Recensore Veterano
09/10/15, ore 18:25

Terza classificata al contest: "Un'edita per Serpeverde"

TOT 48.05 /50
 


-Grammatica 14.05 /15 
- All'inizio hai fatto un piccolo errore di battitura scrivendo "aninimo
- "disgrazia inutile, ma le streghe" dopo "inutile" sarebbe meglio mettere un punto e virgola, in quanto il discorso principale si è concluso (-0.10) 
- "ad essere / ad ogni" attenta alla "d" eufonica: in questi casi non è necessaria (-0.25x2) 
- "tanto, che non riusciva" quella virgola dopo "tanto" non serve (-0.10) 
- "nonostante ciò che avesse sempre affermato" qui è meglio mettere il trapassato prossimo indicativo "aveva affermato" (-0.25) 
- Nel discorso diretto "Tom? Tom, dove sei?" hai messo l'apostrofo anziché le virgolette. 

-Stile 4 /5 
Hai uno stile davvero molto particolare. Fluido, semplice, ma allo stesso tempo estremamente interessante. 
Mi piace perché è diverso, perché cattura l'interesse e rende piacevole e intrigante la lettura. 
Alterni il tempo "reale", il tempo della storia, con immagini rivolte per lo più al passato e pensieri della protagonista, voci che le sussurrano quel che lei non vuole vedere. 
Mi è piaciuta questa particolare alternanza che rende il ritmo della narrazione sempre più incalzante; si accompagna allo stato trasognato in cui vive Merope. 

-Caratterizzazione del personaggio 10 /10 
Nonostante di Merope si sappia poco e niente, penso che tu l'abbia resa al meglio. 
Orfin e Marvolo vengono quasi solo citati, ma non c'è alcun dubbio che siano loro. Anche in brevi righe hai espresso al meglio il loro esatto modo di essere. 
Il personaggio di Tom è quello che – sorprendentemente – mi è piaciuto di più. Ho apprezzato davvero tanto la descrizione che hai fatto di lui, per lo più vista attraverso gli occhi di Merope. 

-Titolo 5 /5 
Il titolo mi è piaciuto da impazzire! È particolare, curioso, tanto da destare una certa qual dose di interesse. Resta bene fisso in mente. 
Oltretutto è perfetto per la storia che hai scritto. Le sta a pennello. 
Complimenti! 

-Originalità 10 /10 
Ho trovato la storia assolutamente originale. Sì, racconti i fatti narrati anche nei libri, ma lo fai in un modo totalmente nuovo. 

Il maniera in cui fai descrivi la morte di Merope, senza annunciarla esplicitamente, è stata di gran classe. Mi è piaciuto tantissimo! Per nulla banale, anzi molto accurato. Le hai regalato un lieto fine, nella morte, proprio come se si trattasse di una fiaba: "e vissero per sempre felici e contenti". 
Penso che l'originalità della storia stia proprio in questo: l'accostamento della fantasia, del sogno, che – alla fine – scavalcano anche la realtà stessa. 

-Gradimento personale 5 /5 
Ho amato da impazzire questa frase: "Sentiva movimenti concitati, i colori intorno a lei che sfumavano l'uno nell'altro insieme alle voci nella sua testa – i volti le danzavano come fiammelle consunte davanti agli occhi e le sussurravano nella lingua dei serpenti. " 
Non lo so, è riuscita a incantarmi! Soprattutto il paragone tra le voci delle persone e il sibilare dei serpenti, mi è piaciuto tantissimo. 
Ma, devo dire, che ho amato l'intera storia. Merope è un personaggio che mi ha sempre intrigato tantissimo e tu hai raccontato la sua storia in maniera magistrale. 
Nonostante sia una storia tormentosa, hai descritto anche le parti più tristi con estrema delicatezza, senza far pesare eccessivamente il sentimento, ma riuscendo a imprimerlo nella giusta misura. 
Ti faccio i miei più vivi complimenti e ti ringrazio per avermi dato l'opportunità di leggere e valutare la tua storia.

Recensore Master
26/09/15, ore 11:19

Salve !
Recensione premio...

Prima di tutto ti ringrazio per il suggerimento, mi piace molto leggere storie su questo personaggio, secondo poi ha preso il pacchetto che volevo io nel contest ahhahahahah, vabbe ma questa è un'altra storia xD.

Devo dire che ho trovato la One shot avvero significativa e abbastanza profonda... mi paice che hai trattato dell'argomento prima e dopo, hai fatto vedere sia la Merope sfruttata sia quella sfruttatrice equesta cosa l'ho davvero adorata. indibbiamente è un personaggio con dei problemi (e anche seri), ma in qualche modo fa anche pena, va capita e per questo mi incuriosisce moltissimo... il ritornello che ripete spesso è un altro elementi che dona follia al personaggio, ma che appassiona noi lettori, hai fatto un ottimo lavoro con la caratterizzazione, io anche la immagino esattamente come l'hai descritta!
Molto brava

Recensore Master
21/09/15, ore 20:00

Recensione premio per “Flash Contest – Only Old Generation”.
 
Buonasera,
indovina chi bussa timidamente? No, non è il lupo cattivo, ma la sottoscritta, che non è scomparsa o si è dimenticata delle recensioni, ma semplicemente era un po’ a corto di tempo. Seriamente, perché trovo così difficile scrivere qualcosa all’interno di questo Fandom? Bah, lasciamo da parte i miei problemi esistenziali e passiamo a commentare questa meraviglia.
Dunque, non si direbbe affatto che Merope non ti piaccia, anzi, prima di leggere le note finali, credevo il contrario. Mi hai tratta in inganno! – tra l’altro, vorrei precisare, per la seconda volta. La prima perché credevo, nelle mie sciocche fantasie, che questo spaccato di vita sarebbe finito meglio di quello raccontato dalla Rowling, che ingenua!, e la seconda perché pensavo che il personaggio ti piacesse.
Da dove inizio? Sin dalle prime righe ho pensato di stare leggendo una fiaba, non so perché, ma le prime due associazioni che ho fatto sono state: Merope-Cenerentola e Merope-Biancaneve, sebbene la prima principessa Disney le somigli molto sotto molti aspetti quali il rassettare l’intera casa, subire le angherie del fratello [che rappresenterebbe quasi le due sorellastre della protagonista] e del padre [che somiglia molto alla matrigna], il ricordo comune della madre. Invece per Merope-Biancaneve ho pensato a quando la ragazza guarda fuori dalla finestra, un lieve paragone con la Biancaneve ospitata nella casa dei sette Nani. Uhm, mi sa che ho lasciato vagare un po’ troppo la fantasia. *corre a nascondersi*
Il carattere confusionario di cui parli, l’ho riscontrato verso la fine, proprio nel momento in cui Tom le porge la mano invitandola a seguirlo. Lì ho pensato che Tom fosse giunto al suo cospetto, ma quella piroetta mi sembrava troppo fuori luogo – una donna che ha appena partorito, dopo avere abbracciato il figlio e constatato che sta bene, si lascia cadere, colta dalla stanchezza –, quindi ho pensato, in modo razionale, che Merope fosse morta. O meglio: avesse deciso di morire per ricongiungersi al suo sogno, quel sogno che per un breve periodo di tempo è stato reale.
Ho adorato la personificazione di Tom con quella del principe azzurro, essendo un Babbano ci poteva anche stare. Poi quel cavallo bianco è stato il tocco di classe, insieme alle sue mani da pianista. No, non sto sprizzando cuoricini, quello che vedi è solo un’illusione, davvero!
E quindi Merope, da Cenerentola si trasforma un po’ in una fata madrina: riconosce, perché ne è consapevole, di essere una strega e non una qualunque, perdinci!, ha come antenato Salazar Serpeverde, quindi nulla potrà impedirle di preparare una pozione d’amore.
L’unico errore, poi, è stato quello di credere che Riddle fosse innamorato veramente di lei, che la ricambiasse sinceramente, ma si sbagliava. Una volta svanito l’effetto del filtro e compreso di essere stato ingannato, non ci pensa due volte ad abbandonare la moglie ed il figlio che la donna porta in grembo. Tra l’altro, apro una piccola parentesi, non ho mai capito come abbia potuto abbandonare una donna incinta di suo figlio, che razza di uomo era? Altro che principe azzurro...
Ho adorato anche il tema sogno-incubo: da una parte abbiamo Merope che cerca la stella da cui prende il nome, riuscendo così a trovare una tranquillità nei sogni, dall’altra abbiamo la risata di Orfin che la riporta alla realtà, poi, quando tutto sembra perduto, quando anche la realtà sembra diventare parte di un incubo che pare non finire mai, compare Tom, che le dona la speranza di potere essere felice e libera. Infatti è in quest’ultimo uomo che ripone tutti i suoi sogni ed una volta abbandonata anche da lui, ripiomba in un incubo. Credo di non essermi esplicata in maniera corretta, ma sappi che ho amato questo tema.
Ho, inoltre, adorato le ultime parole, cariche di cattiveria, che le tornano in mente. La prima, “Non ti vorrebbe comunque”, sembra quasi inserita per contrastare ciò che è successo a Merope: alla fine lei, l’uomo, l’ha sposato veramente e ci ha anche fatto un figlio, quindi Orfin su questo punto si è sbagliato. Amare, poi, non è una colpa e non può chiamarla traditrice del proprio sangue, anche se essendo una discendente del grande Salazar, ci si aspetterebbe che scegliesse qualcuno degno d’imparentarsi con l’avo. Ed infine, non è colpa sua, se non possiede dei poteri magici.
La terza frase, “Soffia, soffia serpentello”, sembra quasi farci capire, ad un’analisi più razionale ed accurata, che Merope ha una sorta di allucinazione, quasi come se in quel momento fosse stata morsa da un serpente ed il suo veleno cominciasse a produrre delle conseguenze: vedere il suo amato Tom chiedere del loro bambino e cingerla con gioia.
Davvero una bellissima One shot, adesso non vedo l’ora di leggere le altre! Mi sa che dovrai sopportarmi ancora un po’. ;)
A presto,
 
Himeko

Recensore Master
31/07/15, ore 18:59

- Recensione per il premio "Miglior Autunno" del contest "Stagioni"-
Merope! Mi ha sempre molto affascinata questo personaggio e sinceramente non vedevo l'ora di poter leggere una storia dove fosse protagonista. L'ho sempre compatita per il suo destino direi più che contrario e, molte volte, mi sono messa nei suoi panni, capendone i gesti. Direi che questa storia, anche se tu la definisci "confusionaria", è perfetta per lei. In fondo, ho sempre pensato che la sua vita fosse un incubo, un eterno oscillare fra realtà e fantasia, fino alla fine. Prima, per estraniarsi da una famiglia che non la trattava come meritava, poi fantasia nel creare un amore che non sarebbe mai potuto esistere. Mi piace molto come hai reso il finale, quando lei, appunto, si lascia andare tra le braccia della morte, come se solo in quel momento iniziasse a vivere sul serio. Ho trovato un buon espediente anche le varie ripetizioni, quelle voci che lei continua a sentire ogni volta che la sua felicità vacilla, come se fossero una minaccia. Me la vedo lì, a cercare di scacciarle inutilmente dalla sua testa. Insomma, anche qui sei stata molto brava! Penso che mi andrò a leggere anche le tue long, per puro piacere personale u.u

Recensore Master
28/05/15, ore 13:14

Ho sempre provato un'immensa pena per Merope e, credimi, leggendo non si direbbe che il personaggio non ti piaccia perché hai avuto una cura immensa per lei scrivendo questa storia. Grazie a te (non so se "dirti per colpa tua") Merope adesso mi suscita una tristezza più profonda e struggimento. Non credo che la si possa biasimare per la sua mente instabile, visto che è cresciuta con un padre e un fratello dalla personalità altamente disturbata. Mi hai quasi fatto venire gli occhi lucidi col finale perché dietro all'allucinazione di Merope ci sono una dolcezza e un'innocenza che fanno male: noi sappiamo che è solo un'illusione, che Tom non la vuole, lei in quel momento no, e quello è il momento in cui muore. Parlo di innocenza riferendomi a Merope perché sono convinta che lei non si renda conto di quanto sia sbagliato dare un filtro d'amore a qualcuno: la picchiano, la sminuiscono ogni giorno e, come se non bastasse, la natura non le ha donato né la magia, né l'intelligenza, né la bellezza. Credo che a un certo punto abbia pensato di meritarsi di diritto un po' di felicità, anche se illusoria.
Mi è piaciuto da morire come hai spezzato il filo narrativo inserendo i pensieri di Merope, i suoi ricordi, perché hai scelto alcuni tra i più vividi e significativi.
Bravissima ancora, davvero, sono senza parole!

Recensore Master
18/05/15, ore 15:11

Seconda classificata al contest "Viva la mamma!"


Titolo: 3/5 Non è un brutto titolo, ma non è nemmeno un titolo incisivo, di quelli che ti convincono a leggere quello che segue.
Sinossi in 200 parole: 3/5 Ripeti il soggetto nella prima frase, anche se potresti benissimo evitarlo. Come introduzione è un po' scarna: dice qualcosa, ma non abbastanza.
Formattazione: 9/10 Ti sei persa un paio di “tab”, cose che capitano, ma hai usato l'allineamento a sinistra al posto del giustificato.
Grammatica ed ortografia: 9/10 Grammatica quasi perfetta: ti è sfuggito un solo verbo e quando te lo farò notare ti metterai a ridere (a meno che la differenza di modi non sia voluta). L'ortografia, invece, ti è sfuggita un po' più spesso. Un peccato.
Stile/lessico: 10/10 Buono il lessico, semplice, ma adatto alla storia. Lo stile è particolare, non il tuo solito, ma mi è piaciuto: hai scelto la forma più adeguata al contenuto, un po' straniante, un po' trasognato, a metà strada tra realtà e sogno. L'effetto mi piace decisamente.
Originalità: 4/5 Non ti do il punteggio pieno perché molto di quanto descrivi è già presente nei libri, anche se lo reinterpreti con grande attenzione, inserendo frasi (“soffia, soffia, serpentello”) del testo originale e dettagli che, ne sono certa, sono sfuggiti a gran parte dei lettori (Cecilia!), capaci di richiamare le immagini dentro il Pensatoio.
Gradimento personale: 5/5 Mi è piaciuta tantissimo! Inoltre, so quanta fatica hai fatto a terminarla e la difficoltà che hai incontrato nel confrontarti con Merope, quindi, doppiamente brava!
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10 Ho avuto la sensazione di una Merope “vuota”, contenitore di illusioni fumose, in cui la realtà viene percepita come “altro da sé” e la vita vera si svolge nel sogno, “nguel” (nel sogno, appunto, “Il mondo magico”, de Martino). La “difficoltà” di dare voce a Merope, credo, sta proprio in questo, nel suo non avere mai realmente vissuto, fino al momento in cui i suoi sogni si realizzano per un istante, giusto il tempo per venire infranti. C'è poco altro da dire su di lei, di cui sappiamo tanto poco, quindi il ritratto che ne hai fatto, appigliandoti a pochi tratti, mi pare completo.
Attinenza al tema: 10/10 Forse va un po' letto tra le righe, ma c'è. Ho avuto la sensazione che l'intera narrazione sia compresa nel tempo del travaglio, mentre la sua mente si perde, ripercorre le tappe della sua vita, nel classico “film” prima di morire e alla fine, come per tutta la sua vita, Merope sceglie la fantasia. Per come l'hai resa, probabilmente non si è nemmeno accorta di morire: è fuggita dalla realtà come aveva sempre fatto. L'ho trovato straziante e perfetto.
* 1 Punto bonus per chi sceglie i pacchetti “difficili” 


“[...] quando e fanciulle sbocciavano [...]” → “le” fanciulle
“Non riusciva più a distinguere se i suoi incubi fossero reali o se erano sogni andati a male.” → “se fossero”/“se erano”: a meno che tu non abbia voluto distinguere tra realtà e fantasia, avresti potuto usare in entrambi i casi “fossero”, meglio ancora, omettere il secondo.
“[…] le scendevano in morbide ciocche che le coprivano il seno morbido” → ripetizione.
''L'ha chiamata tesoro, quindi non ti vorrebbe comunque!''' hai messo una virgoletta di troppo.
avrebbe poruto” → “potuto”
“non riusciva a tenerle completamente aperti” → saltata la concordanza “tenerlE”/“apertI”.
“le venica portato” → “veniva”.
“stano” → “strano”. [Da qui in poi, nota che, confrontando la lunghezza del testo a quella delle note, hai fatto più errori di battitura nelle note. Mi sa che hai abbassato la soglia di attenzione.]
“ piegando” → “Spiegando”.
''abbandona)” → mancano le virgolette di chiusura.
“obbiettibo” → “obbiettivo”
 

Recensore Junior
18/05/15, ore 10:40

oh, Lady, è.... è spettacolare.
E poi c'è Cecilia, che è pure bionda, quindi ci sono anche io, un po'.
Ma non c'entra, questo, con la tua storia, che è di per sé stupenda. io ho adorato questo stile confuso, proprio come lo è la mente di Merope, ho adorato il modo in cui hai reso la sua disperazione, la sua afflizione, lo struggimento nel veder crollati i suoi sogni. Io, la tua Merope, la reputo un personaggio fantastico; non ha niente di eroico, in qualche modo ha approfittato della stregoneria per forzare il destino, però ha vissuto nel disaigo, nell'isolamento, nel disprezzo di una famiglia che non l'ha mai accettata, continuando a denigrarla e a maltrattarla - ho sempre creduto, però è un'interpretzaione mia forse un po' sagerata, che avessero adirittura bausato di lei fisicamente.
Al di là di questo, però, è proprio il tuo stile, in cuisi alterna quel che Merope vive davvero e quel che vive nella sua testa, perché è maledetttamente intenso, musicale, emotivo. C'è un'emotività che, in questa storia, tracima, strabord,a colpisce e spiazza, e l'insieme, è davvero coinvolgente. Hai scritto una storia che mi ha commossa davvero, e non posso che farti, per l'ennesima volta, tantissimi complimenti, proprio per il trasporto, lo slancio, la cura che metti nello scrivere.
un abbraccio
Ceci

Recensore Master
17/05/15, ore 22:31

anch'io non avevo letto mai nulla con protagonista Merope! Tranquilla, la tua antipatia per il.personaggio non traspare. La sua confusione e la degenerazione alienante di un amore che diventa proiezione, follia, desiderio di essere amata per l'immagine che lei si crea, come di una ragazza bellissima, eterea, invece risalra perfettamente, è inquietante come l'Ofelia di Shakespeare. Particolarmente azzeccata la ripetizione di Soffia soffia, serpentello, che chiude i suoi flash/incubi, come un ritornello sempre più in crescendo. anche l'immagine di Tom come un bellissimo principe, un uomo che vive per renderla felice e amata senza avere dal punto di vista di Merope desideri ne' personalità è perfetta. l'abbandono finale... ecco, per me non ha scelto volontariamente di morire, semplicemente non le era rimasta abbastanza forza per vivere, credo che follia e depressione ormai si fossero spinte troppo avanti. Bellissima, dovresti scrivere più Os e flashfic, ripeto che ci sei decisamente portata ♥

Recensore Junior
17/05/15, ore 22:03

^^ è la prima volta che leggo qualcosa su Merope, un pg che, a dire il vero, mi è sempre rimasto piuttosto indifferente e mai avrei pensato di trovare una parvenza di interesse nel leggere di lei.
Sarà che mi piace come l'hai descritta, volevi ottenere confusione ed è ciò che hai ottenuto, fantastica. Perché da quella sensazione di essere pazzi quanto lo è lei, quanto l'hai voluta disegnare, e all'inizio si fa quasi fatica a star dietro al filo dei suoi pensieri, poi però, alla fine tutto torna a posto, riunendosi tutto in un unico pensiero.
Mi piace questa descrizione di una mamma che fa una scelta così... difficile! Mi piace perché suppongo sia stato difficile anche da descrivere, scegliere un pg e renderlo coerente nella sua incoerenza e pazzia, complimenti. ><
Bravissima socia <3
un bacione.
Pam.

P.S ma cose allegre mai? XD

Recensore Master
17/05/15, ore 21:17

ciao
se volevi una storia "confusa" ... bhe questa lo è.
Merope è davvero descritta benissimo, un creatura sola e alienata succube di un padre-padrone e di un fratello-aguzzino.
sogna come ogni bimbo e trasporta i sogni nella realtà. vive con cruda lucidità un amore fasullo diventando burattino e burattinaio. inconsciamente recide i fili accasciandosi come un sacco vuoto ai piedi di un'effimera felicità.
Merope è un personaggio debole e "scomodo" per le scelte fatte ... ma che alternative aveva? l'unico atto di coraggio è stato quello di non uccidere il bimbo che portava in grembo - certo se si fosse supposto il suo futuro probabilmente i Babbani lo avrebbero cotto in pentola ... - ciò non toglie che ha deciso per la vita, quella via vissuta nella menzogna, quella vita che sperava fosse migliore, quella vita che fino all'ultimo era convinta di condividere con Tom.
non la biasimo. non la giustifico. non l'ammiro. però la compatisco.
grazie per questo squarcio sulla mamma più contestata del modo di Potter
un abbraccio kiss kiss

Recensore Veterano
17/05/15, ore 21:01

Nell'insieme mi è piaciuta; credo che sia una delle prime che leggo su Merope. Lei è un personaggio che mi ha sempre fatto tanta pena (qui ritornano i miei problemi di amore per gli sfigati). 
Le parti che mi hanno colpito di più credo siano quelle dell'incubo - dove Merope sente la risata di suo fratello e il tempo viene scandito dalla mano del padre sul suo viso - quando capisce di essere finalmente sola e libera - ho adorato come hai definito il suono della sua risata tanto ruvida da assomigliare allo sferragliare di un treno sulle rotaie - e quando si ripete che Tom sarebbe tornato, che quello era solo il suo ultimo incubo. 
Personalmente avrei deciso per un finale più cupo e privo di speranza (ma io sono una persona cattiva) però mi ha colpito come Merope immagini Tom e di essere con lui.