Eccomi qui!
Non girovago spesso nella sezione "Storico" e devo ammettere che se non fosse stato per il gruppo di scambio, probabilmente, non avrei mai trovato questa storia e sarebbe stato un autentico peccato, perché la trama mi attira parecchio (come ti spiegavo prima).
La tua Evelyn mi ha riporatato alla mente la Eveline di Joyce, più per assonanza di nomi che per carattere, perché la tua protagonista semnbra avere le idee molto chiare.
pare una ragazza decisa e risoluta, tutto l'opposto della ragazza incapace di prendere in mano la sua vita che si aggira per le pagine dei Dubliners.
Ma torniamo alla tua storia. Evelyn la vedo come una tipa molto romantica, nel senso primario del termine: crede nell'indipendenza a tal punto da ribellarsi contro la sua gente, contro la sua famiglia, in un periodo della storia molto delicato (siamo alla vigilia della Prima Guerra Mondiale, non lo scordiamo). Anche se l'hai tratteggiata sommariamente, mi ha fatto una buona impressione.
Su Dillion hai detto ancor meno, ma dal quel poco che ho appreso penso che parlerai anche dei drammi che ha portato la Seconda Rivoluzione Industriale, con annessa descrizione della situazione degli operai e via discorrendo, altra tematica che mi attira molto.
Tra Evelyn e Dillion si preannunica l'instaurarsi di un legame molto forte (non voglio sbilanciarmi sulla natura di questo legame, perché, effettivamente, potrebbe essere anche di semplice, ma forte amicizia).
Dal punto di vista grammaticale non ho riscontrato errori di nessun genere; per quanto riguarda lo stile, ho apprezzato la presenza di un narratore esterno (anche se dovesse rivelarsi interno in un secondo momento, qui lo hai presentato come esterno e va bene). Di solito, fatico molto a leggere i racconti in prima persona e su questo punto devo darti merito.
L'unica cosa che non è proprio in linea con i miei gusti è il salto temporale che hai fatto sia per Evelyn che per Dillion: sono un'amante delle regressioni che aiutano meglio a descrivere un personaggio, ma penso che queste debbano essere dosate e non messe in un prologo.
Nel lettore si deve creare una sorte di interesse verso il/la protagonista, alimentata dalla distribuzione molto parsimoniosa delle informazioni su di lui o lei. Voglio sottolineare che la mia non è assolutamente una critica volta ad offendere, giacché la storia è tua e la trama anche, così come lo stile e la predisposizione a mettere l'accento su determinate cose. Ho solo espresso un mio parere basandomi su gusti personali ^^
L'unica cosa che, però, ti consiglio di fare è aumentare leggermente la grandezza del carattere, perché questo risulta un po' piccolino e fatica la lettura (sarebbe un peccato rallentare il lettore per un'inezia, non trovi?). Anche se EFP ci mette a disposizione la possibilità di ingrandire il testo in maniera autonoma, penso che sia giusto che ci sia anche una sorta di cura grafica della storia.
Bene, credo di averti tediato abbastanza.
Di sicuro si preannuncia una storia ricca d'azione e questo mi piace già.
Saluti,
*Halley* |