Ehi! :)
È da tempo immemore che non ti recensisco, e ti posso assicurare che, soprattutto dopo aver letto questo tua... 'interpretazione', frutto di così tanto studio e tanto lavoro, me ne dolgo molto.
Sfortunatamente negli ultimi mesi, causa il liceo, lo stress s'è incarnato in me e ho avuto tempo di fare ben poco di ciò che volevo.
A ogni modo, sono qui per recuperare, e per riassumere in una recensione quello che ho provato leggendo la tua one-shot.
Innanzitutto mi pare giusto riservare un angolo all'utilizzo eccellente e ricercato del lessico e la totale assenza di sviste dal punto di vista sintattico e ortografico. Poi, penetrando ancora un po' nel racconto, posso dire di avere amato la fine contestualizzazione d'ogni azione, ogni sentimento e ogni tratto del carattere dimostrato dai viri.
Ma, più di tutto, a colpire sono le figure retoriche, le ipallagi e le similitudini particolarmente, che costellano l'intera tua interpretazione, senza però appesantirla e sciuparla. Mi ha incuriosito, per esempio, la "ruga corrucciata" alla radice del naso di Ottaviano, che ben sintetizza l'atteggiamento che gli conferisci, così come la similitudo "la brace ardente sotto la cenere bianca del faggio".
Vorrei riportare altri stralci pregevoli che giustifichino quello che andrò a dire ma , rileggendo, mi sono resa conto che sono così diffusi che poco ci mancherebbe dal riportare tutto il testo. Mi limiterò a "eleggere" la mia architettura poetica, lessicale e psicologica preferita (perché di questo si tratta, e l'architetto è talentuoso davvero), ovvero il momento della morte di Bruto.
'Antonio sentiva la tunica scaldarsi del sangue, che scaturiva come acqua da una sorgente sulfurea, mentre Bruto si abbandonava sempre più languidamente tra le sue braccia, come Psiche si lasciò sedurre dal suo Divino Amante notturno.
Il Divino Amante, bello e terribile come la morte...
E il cuore rallentava fatalmente il suo battito, e il respiro si faceva più rarefatto, inseguendo la sua anima spirante.
Eros e Psiche
Il buio siderale che scendeva sui suoi occhi non fu privato della coscienza; questo lo permeò di una gioia selvaggia che non poté esprimersi con le sue membra, ormai esangui. Fu così che s'identificò completamente con la sua anima.
Psyché...
Spirò.'
La similitudine della sorgente sulfurea mi ha fatto riflettere. Sporco è metafora di ingiusto in quanto insta nella morte immeritata, secondo l'affezionato Antonio, di Bruto? Visto com'è stato recalcitrante a concedergliela, baciandogli persino gli occhi prima dell'atto. Quella, ad esempio, sarebbe stata un'altra 'scena' da riportare.
Molto più chiaro ed efficace è il parallelismo con Eros e Psiche. Davvero tu hai ritratto Marco Antonio come l'Ares, il Divino amante che assale fieramente, col suo mantello scarlatto, portando passione e morte e Bruto come Psiche, la mente, la vita, vita che per gli Stoici è la realizzazione d'uno scopo: la realizzazione è fallita e l'unica cosa che rimane a Bruto è tentare ancora di adempiere al suo dovere e morire.
Molto altro ci sarebbe da dire su quanto hai scritto: mi piacerebbe in futuro integrare questa recensione con ulteriori analisi. Per ora mi limito a lodare sinceramente l'impegno che hai impiegato nella redazione del tutto, che è omogeneo e segue sempre, in ogni caso, un filo logico, senza mai perdersi, pur gloriandosi di una forma distinta e che eleva, coerentemente, gli alti uomini che dipinge. Chiaramente questo lavoro non sarebbe esistito se non ci fosse stato come backbone, come colonna portante una spianata cultura classica, che tanto è bistrattata ma che tanto permette e consente.
Se posso farti un piccolo appunto, a volte non ho condiviso in tutto e per tutto le parole ed il tono dei dialoghi, per l'uso sporadico di espressioni a mio parere un po' troppo colloquiali che ledono la degna atmosfera di maestà che hai costruito, con un linguaggio forbito e attento, nobilitando i celeberrimi Romani.
Spero di aver esaurito la maggior parte delle caratteristiche della tua one-shot. Avrei molto da aggiungere, ma neppure voglio sembrare prolissa e dunque mi interrompo qui. Sappi comunque che mi è piaciuta moltissimo e la rileggerò sicuramente! :) (Recensione modificata il 14/06/2015 - 02:21 pm) |