Salve! Confesso di aver girato intorno a questa flash fic per giorni, indecisa se leggerla o meno. Non che non mi fidassi o altro, ma più che altro non sapevo se sarei riuscita a buttarmi in un altro tuo verse quando ancora quello di Protect mi causa feel indescrivibili e ben noti, e soprattutto quando ancora non è finito. Ovviamente la curiosità ha preso in sopravvento, altrimenti non sarei qui a recensire.

Ammetto anche di non aver capito di che cosa parla questo verse e nonostante io abbia visto riferimenti un po' ovunque sulla mia bacheca facebook, non ho mai seguito con attenzione quello che vi siete dette. Penso d'aver intuito il tema, forse, anche se superficialmente e con questa storia ho avuto un po' di conferme ai miei sentori. Almeno ora so chi è lo Scotty di cui tanto sento parlare, e che a me sembrava quello di Star Trek, ma va beh...

Mi è piaciuto molto il fatto che tu abbia parlato di quella che, in sostanza, è la nascita di un bambino, legando il tutto al tema dell'errore. Questa nascita, di cui non sappiamo nulla se non che un giovane Sherlock ne è il padre, viene legata a filo doppio all'errore e allo sbaglio. Scotty c'è, ma non dovrebbe esserci. Un errore che è giusto però. E qui sta la contraddizione che mi è piaciuta di più. Il fatto che questo sia uno sbaglio dai tratti dolci, dalla genetica che non mente riguardo la sua origine e che ne segna i tratti familiari. Comunque sia, è un errore che gli fa battere il cuore e che crea un bello sconvolgimento emotivo nel giovane Holmes e forse anche più di un dubbio. Naturalmente sono molte le domande che mi pongo, tipo chi è la madre del bambino... o se la timeline seguirà quella della serie, o se sarà una AU nel vero senso della parola e John apparirà prima di quanto non sia previsto.

In ogni caso, credo d'aver intuito che questo sarà un altro verse dalle dimensioni gigantesche. Naturalmente non posso non chiedermi cosa accadrà in futuro, ma per il momento mi godo questo inizio di tutto.
Koa

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"...L'errore è parte integrante...": un simile inizio ci fa entrare subito nel mondo interiore di Sh, dove un lucido e geniale intelletto, divenuto troppo ingombrante per lasciare spazio alle emozioni, ha chiuso ogni possibile entrata al calore delle emozioni e dei rapporti umani. Il percorso strampalato con cui Holmes tenta di focalizzare "quella cosa" che gli sta davanti ("...del peso approssimativo di circa...") è decisamente uno dei più divertenti quadretti, assolutamente IC, che io abbia trovato nel fandom. IC per una serie di ragioni, una fra tutte, l'impaccio con cui la sociopatia del consulting fa i conti con una sorpresa che la vita gli ha praticamente gettato in braccio, è quanto di più "sherlockian" si possa immaginare. Me lo posso immaginare lui, rigido ed impacciato mentre scruta il neonato cercando una distanza scientifica dall' "argomento" in questione. Ma il tentativo di ricondurre il tutto al controllo della ragione, fallisce miseramente di fronte a quell'esserino, dal "peso morbido e caldo" di cui si percepisce un rassicurante battito cardiaco. Sh è fregato, ormai "l'agente contaminante" ha vinto sui dubbi egocentrici di chi è abituato a non amare. FF inusuale, assolutamente valida anche per l'aderenza che, lo stile con cui è scritta, ha con il personaggio che la anima.

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