Recensioni per
Strength and Weakness
di xingchan

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
27/10/15, ore 08:13

Di solito non recensisco storie sugli Hobbit (me preferisce la gente alta e millenaria) ma questa merita davvero.
Innanzitutto debbo farti i miei complimenti per come hai trattato la storia e per questo missing moment che è scritto magnificamente.
I personaggi sono IC in maniera quasi spaventosa. In senso buono X-P
Mi hanno fatto sorridere le interazioni fra i due piccoli Hobbit, così diversi l'uno dall'altro.

---> "“Io Frodo, e non chiamarmi signore.”
“Sì, signore.”"
Dolcezza assoluta ♥♥♥

---> "Il Gaffiere disse che quando una piantina è esposta troppo alle intemperie la si deve far riparare da una più grande. Sam non era grande: anzi, era forse il più basso e tondo fra gli Hobbit della Contea, ma scelse di essere forte e di combattere, per coraggio o per collera, contro le più orride creature della malvagità per proteggere il suo signore."
Questo epilogo mi ha fatto letteralmente morire perché conferma la mia idea che sia Sam il vero eroe della storia.
Infatti "Frondo non avrebbe fatto granché senza di lui"

Molto apprezzato anche il riferimento alla piccola Rosie. Teneri loro ♥♥♥

In conclusione davvero una storia bellissima che racchiude benissimo l'essenza di quel forte Hobbit che è Sam.
Davvero i miei più vivi complimenti.
Un bacio.
Echadwen.

Recensore Veterano
18/06/15, ore 17:57

Mi riprometto sempre di controllare gli autori preferiti quotidianamente ma me ne dimentico e quindi arrivo in ritardo a recensire le tue storie :P
Non sono più metodica come una volta!

Anyway, dimentichiamoci di questi dettagli e addentriamoci in questa bella one shot che si incentra sul nostro caro Sam.
L'ho sempre pensato pure io che da piccolo fosse un gran timido! E si sente tutta la sua ansia mentre si avvicina verso la casa di quelle persone così note: le rassicurazioni del Gaffiere non riescono a far sparire del tutto i timori del nostro hobbit.

E quanto è grande il contrasto con Frodo: quei cerotti, quelle ferite, indicano un hobbit decisamente spavaldo che stride completamente con il carattere docile e calmo di Sam. Eppure è proprio a lui che il giovane Baggins offre la sua amicizia, come se avesse già capito che a prescindere dalla differenza sociale il loro legame sarà forte.

Però nonostante questa generosa offerta, Sam non riesce a spezzare quella differenza: anche se sono ragazzini, lui ha già inculcata l'idea per cui tra loro intercorre un salto di ceti.

Molto bella poi anche la lezione finale del saggio Hamfast :)
sarà Sam a decidere se essere forte o meno e alla fine sarà lui ad offrire il sostegno e la protezione giusta a Frodo, proprio come una pianta forte protegge quella debole :*

Bravissima :)

Recensore Master
15/06/15, ore 10:31

Stella!!!
Mia cara, carissima Stellina ^O^!
Non so da che parte cominciare… c’è il rischio che io non faccia altro che ripetere parole senza senso lungo tutta la recensione!
Immaginati la mia faccia, quando ieri tornando a casa entro su Efp, e trovo:

  1. Una tua nuova storia! (e già qui…)
    Una tua nuova storia HOBBITTOSA.
    Una tua nuova storia hobbittosa sul mio SAM ^O^.
    Una tua nuova storia hobbittosa sul mio Sam, che è pure un missing moment!!!
Capiscimi, sto un po’ svalvolando ^^”…
E poi hai scritto il primo incontro, OMG, il primo incontro con padron Frodo… aaaaaaaaw.
Ti giuro, io non so in che maniera esprimerti l’immenso piacere che ho provato leggendola.
Ah e non dimentichiamo che c’è pure il Gaffiere <3… va beh di lui parlo dopo u.u
 
Amo con tutto il cuore le storie ambientate prima del viaggio, e che comprendono i due Hobbit del mio cuore (Sam e Bilbo). C’è quell’atmosfera perfetta, così serena e rilassata. L’amarezza e la malinconia che hanno fatto seguito al ritorno di Bilbo, sono ormai scomparse, la grande Quercia cresce forte e rigogliosa, proteggendo Casa Baggins, e un nuovo spericolato coinquilino allieta la vita e le giornate del nostro caro Bilbo. Oddio, che tenerezza, che risate, nel vedere il giovane Frodo, tutto trafelato e pieno di graffi e sbucciature… Me lo sono sempre immaginata come lo descrivi tu: un monello spericolato, quasi incosciente, che nasconde dentro di sé una certa insicurezza, e con un gran bisogno di affetto e amicizia. Un giovanotto innamorato della sua casa, diverso dagli altri coetanei, più intelligente, e in un certo senso più solo. Un ragazzo benestante, che non desidera essere trattato con deferenza, ma da pari.
E poi c’è lui, il mio dolce, ingenuo, insicuro, adorabile Sam <3.
Una delle cose che ho amato di più in tutto Il Signore degli Anelli, è il suo rapporto col padre, quel saggio e
Gaffiere. Lo si vede pochissimo, e la maggior parte delle volte in cui sentiamo la sua voce, è attraverso le parole di Sam. Questo mi ha sempre portato a identificarlo un po’ come se fosse la sua ‘voce della coscienza’. Hamfast incarna in un certo senso, la vecchia generazione Hobbit, le tradizioni, il buon senso. Le sue massime, i suoi continui richiami saranno utilissimi a Samvise, e gli permetteranno di rimanere sempre con i piedi per terra. Frodo non avrebbe fatto granchè senza Sam, e Sam non sarebbe quello che è senza l’educazione avuta da quel padre straordinario. E se il Gaffiere da una parte rappresenta il buon senso, le radici che permettono a Sam di rimanere fedele al suo compito e ai suoi amici (bellissima appunto la frase, in cui parla della libertà di scelta), Bilbo dall’altra rappresenta la fantasia, il coraggio, la sete di avventure. Con i suoi racconti risveglierà in Sam il desiderio di vedere gli Elfi e i Draghi, di desiderare di più dei ‘cavoli e patate’ fatti per gente come lui.
Queste due ‘voci’ si bilanciano in un equilibrio perfetto nel cuore di Sam, ed entrambe contribuiranno a renderlo ‘impavido’ e come dici tu a: “scegliere di essere forte e di combattere, per coraggio o per collera, contro le più orride creature della malvagità per proteggere il suo signore”.
Le lezioni di giardinaggio mi sono piaciute da morire, e denotano quell’amore verso la propria ‘terra’ di cui ti parlavo prima. Ma sono più di semplici lezioni di giardinaggio, sono una sorta di metafora, di profezia futura, sono lezioni di vita. E Sam dimostrerà, quando verrà il momento, di averle imparate davvero bene.
Sono commossa Stella, sul serio… queste storielle sono la tua Arte, e ogni volta che ne sforni una sei capace di trasformarmi la giornata.
Grazie di cuore di amare così tanto queste straordinarie creature, e di condividere con noi i piccoli frutti che ne derivano.
Grazie di aver reso in maniera così IC-istica e perfetta quel piccolo Uomo, che più di ogni altro personaggio io amo e sento vicino…
Ti chiedo scusa se non ho praticamente parlato della Quercia (la signora Quercia), ma ho voluto concentrarmi di più sui Gamgee che sulle implicazioni Thorin-Baggins xD.
Spero che si sia capito qualcosa di tutto questo delirio, che ho l’impressione non renda affatto il giusto omaggio a questo tuo bellissimo scritto.
Corro ad aggiungerla alle preferite e grazie di nuovo…
E scrivine altre, ne abbisogno ^^!
Un bacio, buona giornata <3
 
Con affetto,
 
Benni <3