Recensioni per
Cavolo rosso
di ReaderNotViewer

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
10/09/12, ore 01:27
Cap. 1:

Sad but true: il tempo non fa marcia indietro, tutto si conclude. Credo che a turbare il tuo Hagrid sia proprio questo: la difficoltà d'accettare l'irriversibilità del passato. Non siamo davanti a un Hagrid che si è semplicemente assentato per un po' dalla sua Hogwarts, per una vacanza. No, siamo davanti a un Hagrid che vive dopo la morte di Silente, di Sirius, e di molti, molti altri, un Hagrid che non è tanto lontano fisicamente dalla sua Hogwarts quanto lo è temporalmente. Un Hagrid a cui nemmeno le tipiche ricette della sua Casa potrebbero realmente restituire il passato. Il tuo Hagrid vive ciò che prima o poi tutti siamo costretti a sopportare.
Un racconto stupendo. Una narrazione sapiente. Mi è piaciuto molto! :) Ciao

Recensore Veterano
11/04/09, ore 11:28
Cap. 1:

La mia impressione su questa storia è di grande tenerezza. C'è una dolcezza intrinseca nel fatto che Hagrid e Madame Maxime siano innamorati l'uno dell'altra, mentre l'atmosfera di un Natale francese così opposto ai canoni Hogwartiani genera un sentimento di sottile malinconia che mi ha affascinato non poco. I riferimenti culinari, unitamente alla bonomia ironica di Olympe verso gli strampalati -dal suo punto di vista- desideri di Hagrid, trovano il loro culmine nel ritrovamento finale di un punto in comune. Il cavolo rosso assume una connotazione armonica, di ritorno alla pace. E poi, è comicissimo il fatto che proprio il cavolo rosso sia insieme intersezione tra gli universi dei due dolci mezzogiganti...non so perché, ma questa storiellina mi ha messo addosso una gran serenità!^^ Complimenti! willHole, en goutant le chou rouge (littéraire)^^

Recensore Veterano
14/03/09, ore 12:38
Cap. 1:

Mi è piaciuta davvero molto! Le storie sui personaggi più "defilati" della saga sono rare, e ancora più rare sono quelle ben scritte e che si leggono volentieri... Questa lo è sicuramente.
Madame Maxime è molto più gradevole rispetto ai libri, la malinconia di Hagrid contrasta piacevolmente con il desiderio di lasciarsi alle spalle il passato doloroso, e i riferimenti al cibo sono un tocco originale. Complimenti! ;)

Recensore Junior
09/02/09, ore 21:43
Cap. 1:

Mmm, la definirei agrodolce. Descrivi divinamente tutti i dettagli con un' eleganza e una grazia davvero ammirevole e descrivi dei personaggi teneri e al tempo stesso incredibilmente reali e complessi. Non so come tu ci riesca ma questa storia è un misto di malinconia e comicità mescolati talmente bene da risultare dolcissimi e teneri. Agrodolce, appunto.

Recensore Master
19/01/09, ore 14:03
Cap. 1:

La tua abilità di scrittrice si rivela sempre attraverso il tuo magistrale uso dei personaggi secondari o terziari, considerando quando poco conosciamo Madame Maxime. E' una tenera storia di Natale dai toni lievi, posati e per questo mi è piaciuta davvero tanto.
Davvero, in poche parole sei riuscita a trasmettermi l'atmosfera di una scuola così diversa da Hogwarts, l'hai resa reale, senza altre parole. Quindi, anche se in ritardo, mi fai venire voglia di augurarti Buon Natale ^^

Nuovo recensore
13/01/09, ore 11:57
Cap. 1:

Passo per EFP e vedo la tua recensione. Non sapendo come ringraziare, decido di inviare una mail, così vengo nel tuo profilo e mi scappa l'occhio. "Cavolo rosso"? Incuriosita, leggo l'introduzione: Hagrid e Madame Maxime?
La molla è scattata subito perché, devi sapere, adoro i personaggi secondari, e Hagrid e Madame Maxime non li avevo mai presi in considerazione, così apro e leggo.
Ecco, tu non sai quanto io abbia riso; l'ilarità è dovuta al fatto che non so una parola di francese, e ogni volta che vado in un ristorante o in vacanza in un albergo chiamo il cameriere per farmi decifrare il menu xD
Quindi mentre leggevo non potevo che compatire Hagrid, che chiedeva dei semplici, normalissimi piatti da cenone e per vedersi invece citate chissà che cibarie sconosciute.
Ma, alla fine, come scopro anch'io al ristorante, il cibo è sempre lo stesso, e gli ingredienti non cambiano.
E' il messaggio che ho recepito dalla fan fiction: non importa in che paese siamo, alla fine c'è sempre qualcosa che ci accomuna alle altre persone e che ci ricorda casa. Come dire, in fondo siamo tutti essere umani (anche se Mezzogiganti, Maghi, Babbani o Magonò). E mi ha fatto ancor più piacere che tu abbia trasmesso un messaggio simile non attraverso lunghe descrizioni e paranoie mentali, che di solito non mando giù, ma attraverso pochi gesti, poche parole, e, soprattutto, così insolitamente attraverso il cavolo rosso xD
Lo stile di scrittura è adattissimo ai temi trattati, lento all'inizio, con quel momento di poesia nella descrizione dell'ambiente fuori dalla finestra (che rende bene anche l'idea della malinconia di Hagrid), e sono presenti anche tanti dettagli curati e gustosi su Beauxbatons (ho amato il fatto degli elfi grassi xD).
Insomma, questa è una delle poche fan fiction corte che ho letto in cui ho trovato forse più di quanto non trovi di solito in quelle a più capitoli, almeno quanto a riflessione una volta conclusa.
Adesso vado a scrivere la mail (non posso rispondere qua, ormai questa recensione è un papiro egizio °_°) e magari se trovo una pausa dallo studio vado a sbirciare se c'è qualche altra storia così gustosa ^_^ Ciao!