Continuo ad avere la spiacevole impressione che questa storia sia un cocktail (per restare in tema col capitolo) di scene, situazioni e persino descrizioni tratte da altre storie (qui pubblicate) e riadattate alla trama (talora anche a sproposito, mi verrebbe da dire): a ogni paragrafo è un continuo déjà vu.
Tutto ciò è strano e curioso perché non provo la stessa sensazione leggendo altre storie (indipendentemente dal fatto che possano presentare o meno dei cliché).
Purtroppo, temo che ciò sminuisca non solo la tua storia ma anche quelle da cui trai ispirazione, che in generale hanno un carattere più serio e introspettivo.
Trovo che sia un peccato perché mi è capitato di leggiucchiare l'altra storia che scrivi e mi sembra che la fantasia non ti manchi, così come non ti manca la capacità di far sorridere i lettori (in maniera originale).
(Recensione modificata il 06/08/2015 - 03:12 pm)

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Che coincidenza, avevo letto già in un'altra storia di un risveglio decisamente simile a questo: un uomo e una donna che non hanno condiviso nient'altro che delle ore di sonno, i corpi incastrati, il respiro sul viso, il profumo della pelle…
Ma non è la prima coincidenza che osservo in questa storia… Magari saranno tutti dei cliché... :)

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Ciao! Ho letto velocemente questi tre capitoli più il prologo. La storia è carina, anche la trama mi piace molto, anche se sinceramente mi sembra molto simile a un'altra storia (anche se sicuramente mi sbaglio!!).
il personaggio di Alessandra mi piace, anche se al più presto dovresti farci sapere qualcosa in più su di lei!
in quanto al professore nulla da dire.
metto neutro come pallino perché, secondo me, dovresti migliorare un po' il modo di scrivere e il linguaggio, anche se ho letto che è una delle prime storie che scrivi. Le descrizioni in se per se vanno anche bene!
anyway, ci si sente al prossimo capitolo e spero che sia anche meglio di questi :)

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Ed eccomi anche a recensire il tuo terzo capitolo! Parto dalla fine: anche se non l'avessi scritto, era chiaro che questo capitolo l'hai troncato di punto in bianco... Sarebbe meglio raffinare gli ultimi righi, ma d'altro canto ne guadagni certamente in suspense.
È interessante il ritmo della storia: hai gestito i tempi in modo piuttosto buono, forse leggermente lenta la prima parte (quella del discorso tra le coinquiline) ma nel complesso si svolge in maniera piuttosto professionale! Bella scelta. A dispetto di quello che immaginavo in precedenza, Flaminia si sta rivelando il mio personaggio preferito perché dotato di personalità (anche se filtrato dal giudizio inevitabile della protagonista che racconta in prima persona) e capacità dinamica! In altre parole è un personaggio secondario che però sa come gestirsi e pretende un ruolo nella storia; ciò però non toglie che la premonizione di Flaminia riguardo al possibile interesse dell'assistente nei confronti della protagonista sia fin troppo azzardata: io me lo sarei risparmiata.
Il linguaggio sembra limarsi con i capitoli; sarà una mia impressione, ma a me sembra che è come se stessi maturando di capitolo in capitolo, e questo va a vantaggio tuo. Mi fa piacere che in ogni caso riesci a mantenere la leggerezza nella scrittura e ti auguro di affinare al meglio la tua tecnica!

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Ciao. Torno a recensire il tuo capitolo dopo averlo letto, come promesso in precedenza!
In primis ci tenevo a dirti che le mie aspettative non sono state vanificate, anzi! Il capito è stato impreziosito dal discorso di Alessandra con il padre, e questo è davvero un bellissimo passo avanti! La punteggiatura non è proprio impeccabile, ma del resto lo hai scritto anche tu che scrivi frettolosamente! A dirla tutta la tua fretta mista ad ansia trapela anche dalla storia che in qualche modo è come se volesse subito arrivare al dunque. Per quanto concerne la storia in se, non ho apprezzato troppo lo scambio di battute tra la protagonista e il professore, però è bella la struttura... Hai abilmente evitato il classico problema di rischiare di scrivere un testo di copione piuttosto che un dialogo di un romanzo; un po' meno abilmente, a mio parere, hai gestito le risposte dei personaggi! Mi pare un dialogo troppo lungo e improbabile per una situazione così formale come quella di un esame. Probabilmente utilizzando meno battute e più "mezzi termini" avresti potuto rendere il tutto più realistico senza dover rinunciare a pezzi di storia. Alla fine di questo capito mi sarebbe piaciuto poter analizzare meglio l'assistente, che ancora non mi è del tutto chiaro, specialmente dopo le battute di cui ti ho parlato: quelle mi hanno un po' confuso le idee... A questo punto direi che non è caratterizzato nel migliore dei modi, ma puoi far finta di non averlo letto perché è certamente un giudizio troppo affrettato e sicuramente i miei dubbi si placheranno nei prossimi capitoli!

A presto.

Ciao. Ho letto il prologo e ho pensato di recensirlo.
Un piccolo appunto negativo prima di iniziare: nella prima metà del tuo "capitolo 0" ci sono diversi errori legati alla punteggiatura, ma ancora non mi sono soffermato a leggere gli altri capitoli per vedere se sono semplicemente delle sviste o meno; li considero come tali e dunque immagino che siano solo legati a distrazione e rapidità nel finire quanto prima il capitolo. Una rilettura sicuramente non guasterebbe!
La storia, nonostante si tratti di un capitolo di presentazione, sembra in qualche modo già essersi articolata. Questo non so se sia un bene o un male, visto che da una parte potrebbe essere piena di risvolti, ma dall'altra potrebbe rivelarsi un enorme cliché! Chiaramente si tratta di una trama apparentemente semplice, con personaggi che hanno ruoli ben definiti, e questo potrebbe piacere molto agli amanti del genere, ma anche stancare il lettore che ricerca il solito testo tra le righe. L'utilizzo di stereotipi tanto evidenti può, dunque, rivelarsi un'arma a doppio taglio! Inoltre la leggerezza del testo è sottolineata anche da un linguaggio piuttosto semplice; i termini sono poco ricercati: io avrei utilizzato il vocabolario gergale in maniera meno estesa perché sarà sicuramente importante l'identificazione del personaggio, ma altrettanto importante è la forma del testo, e, in quanto a forma, non mi sembra delle migliori. Resto comunque d'accordo sul fatto che la tua vuole essere una scrittura leggera, alla mano... Però non rinunciare del tutto all'eleganza, almeno in alcuni periodi, che renderebbe il tutto meno monotono (in termini di andamento della storia stessa, di per se molto veloce) e darebbe un tocco in più al tutto.
Detto questo, sicuramente continuerò a leggere i prossimi capitoli data la simpatia e la freschezza che trasmetti attraverso i righi!

Alla prossima!