Moko-senpai, posso chiamarti così? ^^
Solitamente nelle recensioni non sono sistematica e non seguo nemmeno uno schema preciso, mi lascio semplicemente trascinare dalle emozioni che ho provato, ma questa volta, vorrei provare a lasciarti un commento che segue un ordine – abbastanza delineato.
Vorrei, anche, poter commentare ogni singola frase di questo meraviglioso scritto, ma temo che ci impiegherei anni; ho così tante cose da dire!
Ma procediamo dall’inizio. Sei riuscita a procurarmi qualche mini-infarto, ad alterare i miei battiti cardiaci, a farmi sentire una baka, a farmi urlare contro Naruto, a farmi imbarazzare causando il mio rossore e, quest’ultimo punto, non è stato molto bello: mia nonna pensava che stessi scambiando qualche messaggio un po’ osé con un ragazzo che neanche so di avere, o che mi fossi messa a leggere “Cinquanta sfumature di grigio” – non ne sono il tipo, davvero.
Dopo questo quadro generale della mia salute, posso cominciare con la recensione vera e propria, ed era anche ora, vero?
Fin dalle prime righe mi è stato chiaro, grazie anche ai tuoi spoiler!, che Naruto avesse combinato qualcosa, ma immaginavo che fosse qualcosa di molto, ma molto più grave, invece… davvero, è proprio da lui farsi così tante paranoie – oddio, me le farei pure io, quindi da che pulpito viene questo parere? – per un abbraccio che, visto il soggetto, gli pare di avere rubato, preso senza il consenso della ragazza, perché solo di quella fanciulla si può parlare: Hinata. Mi stupisce che il biondo, vista l’indole introversa della Hyuuga, non abbia pensato che quella fosse una reazione abbastanza normale. Insomma, il ragazzo che ti piace da una vita ti abbraccia cogliendoti di sorpresa, cosa potrai mai fare se non biascicare qualche parola e scappare? Voglio dire, io mi sarei comportata nello stesso identico modo. Ma, ahimè, abbiamo a che fare con un’Uzumaki, che non ci ha minimamente pensato.
So che non dovrei ridere delle disgrazie altrui, ma è stato impossibile trattenersi dinanzi a quel: “Voleva morire. / Ma morire morire.”. Con tutti i compagni di avventure che hai a disposizione, proprio con Sai dovevi confidarti? E ti stupisci anche se rigira il dito nella piaga? Un, non so, più tranquillo e discreto Shikamaru, no?
Quando ho letto quel “Solo che non poteva” mi è scattato un campanello d’allarme, che mi ha portata a domandarmi se quelle di Naruto fossero effettivamente solo delle paranoie o ci fosse qualcosa di più. Lo confesso: mi sono preoccupata. E quest’angoscia non è diminuita quando sono passata al paragrafo successivo, anzi. “Era passata una settimana da quello spiacevole incidente”, ma dico, vuoi farmi morire d’infarto? Ho seriamente pensato che le cose tra i due sarebbero precipitate, poi per che cosa? Per un abbraccio dettato dall’euforia del momento, ma al contempo desiderato da – perdona il gioco di parole – tempo?
Mi sono sentita una baka. Un’idiota come Naruto. Pure io, quando mi sono trovata più volte nello stesso corridoio con il tipo che mi piaceva, avrei voluto scomparire, ma io avevo una giustificazione: voltando l’angolo di un corridoio un po’ cieco (?), mi sono quasi spalmata su di lui – imbarazzante, nevvero? >///<
Casomai te lo chiedessi: sono la campionessa mondiale di figure imbarazzanti davanti ai ragazzi che mi piacciono. Sorvoliamo con molta nonchalance sull’argomento, tornando ad uno dei punti di questa recensione. Dicevo? Uh, ora ricordo. Non avrebbe motivo di mimetizzarti, anche perché sono sicura che Hinata lo avrebbe trovato lo stesso, puntando il suo sguardo perlaceo nell’esatto punto in cui, teoricamente, si sarebbe nascosto da quelle iridi. Non può neanche pensare di attuare il suo brillante piano, che quegli occhi da cui sperava di rifuggire lo trovano, inchiodandolo lì. Ormai non può più fare niente, quindi deglutisce e prosegue lungo il corridoio.
Ho trovato veramente tenera la loro conversazione, certo traspariva chiaramente l’imbarazzo da ambedue le parti, ma è stata… tenera. Tuttavia Naruto doveva in qualche modo rattristirla, no? Perdonami, ma quando ho letto questa frase “E per la seconda volta, mentre si lasciava alle spalle la ragazza, Naruto si sentì sprofondare.” non ho potuto fare altre che annuire e sospirare un ti sta bene.
Non mi piacciono. Intendo quelle ragazze che gli vanno dietro, solo perché ha salvato tutti ed è considerato un Eroe. Andate via, lui è solo di Hina-chan, tornate ad idolatrate Sasuke, o qualsiasi altro ragazzo che non sia Kakashi-kun [♥].
Mi sono sentita doppiamente baka nel momento in cui i due ragazzi si sono incontrati in quella stradina. Ho seriamente pensato che avrebbero continuato a scambiarsi saluti per il resto della serata e stavo meditando di cominciare a battere la testa contro il muro, fino a quando l’Uzumaki non ha deciso di dire qualcosa di sensato. Be’, è apparso un po’ come un “cosa ci fai qui?”, un po’ troppo, non so, accusatorio? Fortunatamente anche il biondo se ne è accorto e ha rimediato, guadagnandosi un punticino, piccolo, piccolo. E poi… e poi, mi sono semplicemente sciolta. Naruto è stato così… dolce, sembrava una dichiarazione da lui e… quando lo incontrerò un ragazzo che mi dica una frase del genere? Sappi che se non troverò il mio principe, darò la colpa al tuo Naruto perfetto. (?)
Cioè, come fai a non scioglierti davanti a quelle frasi così perfette in quel contesto? Quelle parole che sono giunte chiaramente, insieme al significato insito in loro, alla giovane Hyuuga – e a tutti noi?
E proprio mentre il biondo sta per perdere le speranze, Hinata gli risponde affermativamente, facendogli tornare il buon umore e quella luce che risplende nei suoi occhi. Mi è sembrato perfetto anche quando si è proposto di riaccompagnarla a casa. ♥
“Forse le cose sarebbero andate meglio.” L’ho pensato anch’io e ci ho sperato perché se lo meritano entrambi.
Da qui in poi, è stato tutto un gran ridere. Me lo sono immaginata Naruto canticchiare canzoni tetre, mentre innaffia i fiori. Mia madre mi diceva sempre che quando lo si fa, bisogna sempre cantare delle canzoni allegre. Mi è sempre rimasta impressa questa frase. Comunque, chi può esserlo a disturbarlo se non la causa del suo altalenante umore?
Questa piccola scena è stata una genialata, sappilo!
“Stupido. Stupido, stupido, stupido. «Hinata…»
«Avevi detto che se ti avessi visto avrei dovuto seguirti, e magari ieri mi hai aspettata e io…»
«Hinata,» la interruppe Naruto, sentendosi felice per la prima volta quel giorno, «credimi, non è accaduto niente per cui tu ti debba angosciare. Inoltre ho pensato avessi da fare, quindi non l’ho presa male.»
Bugiardo, neanche cinque minuti fa progettavi di suicidarti. Patetico.”
Glielo stavo dicendo pure io, poi ho letto la frase in corsivo e mi sono messa a ridere, credo che nonna abbia cominciato a pensare che non fossi normale, mi guardava in una maniera… Comunque, poi, quando le risate sono diminuite, mi sono trovata a dargli, ancora una volta dell’idiota: potresti invitarla ad entrare, no? Siete praticamente sulla soglia dell’abitazione. A quanto pare, anche Naruto deve avere avuto il mio stesso pensiero. Tuttavia, mi sono ritrovata a battermi esasperata una mano sulla fronte. Non lo doveva dire, insomma, spostare l’argomento su Villa Hyuuga? Davvero? Poi, hai scritto un’altra genialata che mi ha fatto ridere, un’altra volta.
“«Anche se ha l’aspetto di un posto in cui hanno fatto esplodere una carta bomba?»
Se Naruto voleva far notare i boxer buttati per terra e le magliette appese persino alle maniglie delle porte, beh, ci riuscì alla perfezione.”
Sai, me lo sono immaginata l’Uzumaki fissarla imbambolato a pensare che la risata della coetanea fosse bella, e non solo quella.
E sai un’altra cosa? Sei riuscita a rendermi simpatica persino Sakura. L’ho trovata adorabile. Sì, come quando una lontana parente che non vedi da tanto tempo ti dice di trovarti in splendida forma. Se non ci fosse stata la rosa, probabilmente, Naruto si starebbe ancora crogiolando nei suoi dubbi, nelle sue paranoie e non avrebbe fatto niente per dire ciò che sembra essere chiaro a tutti. Ahah, non poteva mancare la predica per avere chiesto un consiglio a Sai e non a lei. Be’, in effetti…
Ho adorato questa frase, l’ho trovata molto significativa: “«Dubito che a Hinata importi, comunque. Voglio dire, è innamorata di te da sempre, per quanto ne so, e se ti amava quando eri uno stupido idiota, allora può amarti anche ora che sei meno idiota.»”
Eh, mi sa che parlare con Sakura non lo conforta perché la ragazza ha centrato il punto della situazione che si è creato tra loro due…
Adesso arriva la parte in cui muoio d’infarto, resuscito, mando in tilt un elettrocardiogramma a causa della tachicardia che mi è presa, mi metto a saltellare per la stanza, arrossisco d’imbarazzo e ringrazio che tu esista.
Ho adorato come quella panchina abbia visto un po’ tutti gli stati d’animo di Naruto, quello rassegnato e depresso, quello felice, quello desideroso di confessare quei sentimenti che ha compreso di provare. Mi stavo chiedendo; è per caso la stessa panchina su cui sedeva Hinata, durante la sua prima apparizione all’interno della fanfiction? ^^
Oddio, Naruto è stato così dolce. Molestata a tradimento? Mi ha fatto veramente tenerezza quando lo ha in qualche modo esplicitato. E la risposta di Hinata accompagnata da una breve risata: la perfezione. ♥
Ed il titolo che fin da subito mi aveva colpita, ha avuto un suo perché.
“Il lampione che gettava luce su di loro, coprendo il bagliore pallido della luna, venne attraversato da misteriose scie scure, lucciole non del tutto visibili, minuscole eppure talmente vogliose di farsi notare da usare persino le proprie ombre per dire “esistiamo”, “siamo qui”.” Come si fa a non adorare questo periodo? *-*
La perfezione assoluta. ♥
Davvero, non ho parole per esprimere ciò che ho provato, probabilmente dovresti entrare nella mia mente per vederne ogni singola sfaccettatura. E quell’unica parola: Calore, oddio, per poco non mi mettevo a piangere. Non ha bisogno di ulteriori parole da parte mia, è chiaro così come è.
Ed il paragrafo finale, in cui Naruto e Hinata si incontrano tutte le notti e si abbracciano, solo questo, in una tacita promessa. Sono andata in brodo di giuggiole. ♥
Lasciatelo dire: all’interno di questa fanfiction è tutto assolutamente perfetto dal titolo alle ultime righe, tutto.
Ehm, credo di essermi dilungata un po’ troppo. Eheh ^^
Perdonami, ma non posseggo il dono della sintesi. Spero di essere riuscita a toccare tutti i punti che mi ero prefissata e di non averne dimenticato qualcuno per strada – see, credici.
Oh, stai ringraziando me? Proprio me? *si indica, incredula* Non devi, è stato un piacere leggere i tuoi tweet e crogiolarsi in varie ipotesi. E se ti ho incoraggiata, mi fa piacere, anche se non credo di avere fatto così tanto. ♥
Mi ritroverai sicuramente a mettermi in pari con tutte le recensioni che ti devo, porta solo un po’ di pazienza e sopportami ancora un po’. ^^
Himeko |