Ti avviso fin da subito: se sei il tipo che si annoia a leggere le recensioni troppo lunghe, fermati alla bandierina verde, perché ho paura che questo commento sarà veramente infinito.
Ora, sono anni che non recensisco storie, anni che non trovo quasi nulla che mi soddisfi, anni che, in generale, non frequento più EFP. Non leggo abitualmente storie legate a un unico fandom, perché i miei gusti cambiano in fretta, e il fato vuole che al momento sia intrippatissima con l’universo di Naruto e, in particolare, col personaggio che hai reso protagonista di una storia che mi ha lasciata letteralmente senza fiato (non è una metafora: leggendo le ultime righe, mi sono resa conto che stavo trattenendo il respiro).
Mi è capitato per caso di imbattermi in O-war-i, scartabellando tra le storie scelte. Ho letto ancora poco, e nel frattempo ho voluto curiosare un po’ nel tuo profilo, finché, evviva evviva!, ho letto il nome del mio personaggio preferito.
Dire che mi sono immedesimata nel racconto e nel protagonista sarebbe preoccupante da parte mia, ma… insomma, come altro potrei esprimermi? Sin da quando ho letto che sei una disegnatrice/scrittrice per passione ho capito che nelle tue storie avrei trovato delle affinità con il mio sentire, ma devo ammettere che dopo la lettura di questi cinque densissimi capitoletti le mie aspettative si sono rivelate inadeguate a quello che in effetti ho trovato. I passi in cui hai descritto l’atto creativo, alternando la realtà del modellato alle sensazioni simili a un amplesso, sono in assoluto i miei preferiti: davvero, vorrei essere capace di sublimare allo stesso modo ciò che sento quando traccio anche il più piccolo e stupido disegno, ma dubito che ci riuscirò mai. Il passo in cui Deidara distrugge la civetta, poi: non avrei potuto desiderare di meglio. È perfetto. Tutto il discorso sull’essere Dio, o sull’essere il suo opposto e pretendere di diventarne il principale avversario, è allucinante, è venato di follia ma allo stesso tempo è spaventosamente logico e reale.
Questa storia sarà anche pesante, ma per me la lettura è filata liscia come l’olio, è risultata… leggera, per quanto mi sono immedesimata in certi pensieri. In certi momenti ho persino pensato “Ecco, è quello che ho sempre avuto in mente, ma non ero mai riuscita a formularlo”!
Ho paura per quanto mi sono ritrovata in queste righe. Il carcere è la realtà dentro la quale a volte mi sento imprigionata, la violenza è la rabbia per non aver saputo esprimere quello che ho dentro. Il mio pensiero riguardo l’arte non è legato alla distruzione, ma mentre leggevo quel passo, per un attimo mi è sembrato di non aver mai capito niente della fantasia e della creazione, ho pensato che fosse spaventosamente giusto così.
Non capisco il perché di così poche recensioni, io trovo questa storia magnifica, perché condensa in modo allegorico tutto quello che sento, che vorrei fare. Perdonami se non mi dilungo sul personaggio di Hidan (l’originale lo conosco troppo poco per fare paragoni), che è forte quanto quello di Deidara, ma… niente, sono rimasta eccessivamente rapita dall’artista per mettermi a sproloquiare sul resto.
Sai cosa? Secondo me la conclusione perfetta sarebbe dovuta coincidere con la conclusione del sogno. "E mentre esplodevo, come una stella arrivata al collasso, investivo tutto con i miei piccoli granelli, rivestivo il mondo intero. E tu accoglievi quel boato come la scintilla che creò l’universo." mi sembra un finale perfetto. Ma di certo questo non cambia ciò che ho provato leggendo tutti e cinque i capitoli. Complimenti, davvero.
Spero di non averti annoiata (sempre che tu abbia avuto il coraggio di leggere tutto il papiro), ma ci tenevo a farti sapere quanto queste pagine siano state importanti per me. Non vedo l’ora di leggere le altre tue creazioni, anche se ho il sospetto che questa manterrà sempre un posto speciale nel mio cuore.
Grazie. Un bacio,
Vittoria

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Veramente una fanfic meravigliosa.
E' bellissima.

Quando mi chiedono se ci ho capito qualcosa ho sempre paura di aver preso la cosa sbagliata u.u'. Per come la vedo io entrambi stavano nel posto sbagliato. Non ci voleva la reclusione per due persone che non conoscono altra via che il brivido folle che ti lascia addosso far del male al prossimo e un'ospedale psichiatrico li avrebbe forse gestiti meglio... facendogli anche vedere una parte migliore della vita e dell'uomo. Deidara si è reso conto di aver preso un abbaglio e credo che la fine tu non l'abbia messa perché non conta niente come si finisce se non si ha nessuno con cui condividere quel che si ha e il biondo dopo anche questo 'tradimento' si è ritrovato veramente da solo. Solo nell'incomprensione. Solo con tutto quello che lo circondava e non importava più come sarebbe finito , l'importante era disperdersi su ciò che aveva intorno perché era più importante di tutti gli esseri umani messi assieme. Ok, lo psichiatra serve a me... questo lo penso io, ma non so se ho almeno sfiorato quello che intendevi tu. Lo spero. Mi è piaciuta un sacco la tua storia perché 'amore' non è solo una parola per identificare dolci romanticherie (love is not the word only for the sweet romance), ma lo è per apostrofare qualziasi cosa ci stia a cuore e che ci faccia star bene: che sia il ragazzo che amimamo o l'ora di creatività, che sia canonica o incredibilmente folle. Mi dispiace che non sono brava come te con le rec u.u, ma ti adoro lo stesso anche se non c'entra niente!! Grazie, un baciozzo, ciao ciao

deidara che lecca la plastilina e si immagina due lingue sulle mani èp un colpo di genio *.*

E come si fa a picchiare Hidan?! No che non c'è soddisfazione. Se gli fai del male quello sta bene... ora mi domando: che succede se gli fai del bene?? --Deidara annuisce e scrive sul tacquino-- la follia di Deidara, come quella di Hidan, mi piace perché è una cosa che -secondo me- abbiamo dentro un po' tutti... sì insomma, la voglia di frustare invece di essere frustati, il voler comandare invece di essere comandati e anche il non voler farsi incatenare da un dio o da una religione comunque... come dici tu di non essere idolatro... ma resta un po' tanto utopico come pensiero. Anche perché, ripeto secondo me eh, la natura così dannatamente imperfetta dell'essere umano non può che essere colui che idolatra... bello e, hai ragione, ancora più illuminante dello scorso. Grazie, ciao ciao

Con la plastilina io non ci ho mai lavorato in cinque anni di liceo artistico. Ma ho lavorato con l'argilla vera ottenendo ottimi risultati.
il modellismo benchè l'abbia abbandonato ormai da tempo, mi aveva davvero entusiasmato. Quindi riesco quasi a percepire la sensazione di Deidara di fronte all'estasi creativa.
Questo è stato uno dei capitoli che più mi ha emozionato benchè relativamente corto.
Bene o male, anche se con finale nosense XD, questa è una delle tue opere che preferisco!

Ora si intravede molto di più l'aspetto folle di Deidara che è solo più assopito rispetto a quello di hidan... mi viene da pensare che la mamma lo picchiasse con il das o forse quand'era piccolo non lo faceva mai giocare col didò u.u'... bello anche questo e direi illuminante per certi aspetti, certo che il caso è davvero assurdo: quei due si son trovati. In tutti i sensi poi, si son trovati in cella insieme e si son trovati nel senso che sono due squilibrati sociopatici violenti con turbe al pari di Jack in 'Shining'!! Che bello che posso leggere un altra tua ff e oggi leggo anche quella che mi hai mandato, promesso! Grazie, ciao ciao

un idea molto originale e carina ^^ io di solito non amo molto il personaggio di deidara,ma descritto così devo dire che me l'ha fatto rivalutare

Finalmente ecco il secondo capitolo! Ancora più affascinante del primo se mi permetti di dirlo. Comunque, non smetterò mai di ripeterlo: adoro le tue descrizioni e il modo di fantasticare di Deidara sul scappar via è molto umano. Ed inoltre condivido con te la tua descrizione del disegno. Un pensiero identico al mio!

Ahahahah... stupidi mortali, noi siamo dietro le sbarr a vita, ma siamo troooooppo superiori!! O.o fantastico, semplicemente fantastico. Adoro già l'idea che Deidara si è fatto di Hidan e adoro quella che entrambi hanno del mondo, ma credo che possa rivelarsi una buona scuola di pensiero solo se non si è parte di tutto quello che si disprezza, altrimenti è solo ipocrisia... credo. Comunque, ciò non toglie che sia lo stesso una teoria interessante e che questa ff sia davvero, originale sì -assolutamente!-, ma anche intrigante... a me piace tanto e l'odio di Deidara per le molle lo condivido, anche se fortunatamente ora non devo più combatterci, lol! Grazie, ciao ciao stella

Tesoro, alla fine ti sei decisa a metterla! E ne sono davvero felice!
Una fanfic davvero meritevole di attenzione, poichè la psiche dei personaggi è resa così bene, già da questo primo capitolo, da renderli quasi vivi.
Vivi, non fermi nel loro mondo cartaceo ma vivi.
E anche il tema da te trattato mi ha affascinato fin da subito per cui... Voglio vedere anche tutti gli altri capitolo ù.ù!

è carina, scritta bene, gestita bene, il paring è forte e la storia è originale... perciò piantala! lo sai quant'è difficile, in un sito di ff con almeno 7600 storie, essere originali, nali?! lol! comunque il punto è che a me piace, qui da me si dice 'mettici un toppino!'... grazie, ciao