Ciao, sono rimasta piacevolmente colpita da questa storia così originale e scritta in modo accurato; ormai tendono tutte a somigliarsi tra loro sia da un punto di vista della trama che degli orrori grammaticali e/o ortografici, pertanto è sempre un piacere trovare qualcosa di nuovo.
Il protagonista mi ha incuriosito molto, con i suoi comportamenti asociali e fuori dall'ordinario; sembra un uomo arrivato da un'altra epoca e il fatto che nel ventunesimo secolo voglia scrivere ancora con una vecchia macchina da scrivere ne è una dimostrazione (con il carattere grafico che opportunamente hai scelto, poi, sembra di leggere direttamente dai suoi fogli). Anche la bambina che incontra è un personaggio degno di attenzione e sono rimasta un po' perplessa quando il protagonista, invece di incuriosirsi a lei per le sue sorprendenti conoscenze, ne sembra soltanto infastidito.
Sono molto curiosa di vedere come hai intenzione di proseguire questo racconto, anche perché è postato nella categoria "romantico" e, per come si è presentato il protagonista fino ad ora, nella sua vita non c'è molto spazio (o forse non ce n'è per nulla) per le relazioni sociali. Ti faccio i miei complimenti per il tuo stile di scrittura e mi permetto di farti notare un piccolo errore nel verbo della penultima frase (non voglio essere pedante, ma mi è balzato all'occhio vista la perfezione di tutto il resto dello scritto). Alla prossima!

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Leggendo le tue parole ho provato il medesimo stupore del protagonista, nel momento in cui la bambina del parco, nonostante la tenera età, dimostra di conoscere l'autore di "Uomini e topi".
Mi piace molto questo giovane alienato dall'epoca moderna, e immerso in tempi lontani.
Tuttavia, non comprendo perché si sia mostrato così irritato con la bambina. Spero che avrà modo di incontrarla nuovamente. Non ci riferisci, però, quanto tempo prima era avvenuto l'incontro con lei, né la sua età.
Trovo la scelta del font a dir poco geniale poiché trasmette al lettore proprio la sensazione di leggere dei fogli sparsi usciti dal rullo di una macchina da scrivere.
Immagino che questo sia un racconto autobiografico, o mi sbaglio?
Posso garantirti che non sei affatto uno scrittore mediocre, come insinui tra le righe del primo capitolo, anzi… Ce ne fossero di più di scrittori come te!
A presto, spero.

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Wow ... non so cos'altro dire.
Il tuo modo di scrivere mi ha molto colpito: freddo, distaccato e quasi infastidito dal mondo che ti circonda.
Mi domando chi fosse la bambina ...
Complimenti, sono sicura che il seguito sarà ancora meglio.
Prima di leggere il prossimo capitolo però dovrò riprendermi dai primi due.
Bacioni <3,
Julia Woods

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