Ciao Fey!
Eccomi qui a recensire anche questo meraviglioso racconto!
Tantissimi complimenti, è veramente meraviglioso: lungo, dettagliato, e pieno di scene intensissime e interessantissime!
Ho amato innanzitutto il modo perfetto in cui hai descritto l’atmosfera che regnava a Tirion dopo la morte degli alberi: un buio soffocante, in grado di confondere i Noldor tanto da rendergli difficoltoso anche spostarsi negli ambienti più familiari e da spingerli a riempire case e strade di luci, nel tentativo di dissipare almeno in parte quell’oscurità, nel tentativo di ritrovare un po’ di tranquillità e di sicurezza.
E ad aggiungersi atutto questo c’è la paura di ciò che potrà accadere, che spinge tutti, uomini e donne, a portare sempre un’arma con sé, a guardarsi sempre alle spalle…
E’ angosciante pensare a cosa è diventata questa città che prima doveva essere piena di gioia, con le strade piene di elfi sereni e senza alcun timore….
Ho amato come hai raccontato le reazioni di Nerdanel a tutto questo: il terrore che prova, lo smarrimento difronte alla sua stessa casa in cui fa fatica ad orientarsi…. E soprattutto mi è piaciuto come, nonostante tutto ciò che prova, Nerdanel non si arrende del tutto alla paura, ma fa appello a tutta la sua calma per scacciare i timori più infondati e concentrarsi su ciò che è davvero importante.
E’ veramente lei, in questo passaggio, come del resto in ogni scena della fan fiction: una persona forte e saggia, che, sebbene subisca come gli altri il terrore che si è insinuato ovunque, non non ha intenzione di permettere a quel buio di piegarla, e per opporsi fa appello alla propria saggezza.
Ma anche per lei quel terrore è troppo forte. Un terrore che è piombato addosso a lei e agli altri Noldor all’improvviso, in un luogo dove non era mai esistito niente di simile…
L’arrivo di Feanaro è stato una sorpresa, ma l’hai gestito in maniera perfetta!
Dalla reazione di Nerdanel, che non abbassa la guardia nemmeno quando ormai si è resa conto di chi sta arrivando, al comportamento di Feanaro.
Ecco, il modo in cui hai caratterizzato Feanaro è semplicemente perfetto.
Il modo in cui si comporta, come parla, il suo aspetto…è lui, esattamente come l’ho sempre immaginato.
E come c’era da aspettarsi da lui,Feanaro non abbassa le difese, nemmeno in quel momento, nemmeno con Nerdanel.
Non parla del motivo per cui si trova lì, non parla di ciò che è successo.
Tocca a Nerdanel, l’unica che che era ingrado di frenarlo e l’unica che, a eccezione forse di Finwe, sa veramente capire ogni sfumatura più nascosta di ciò che pensa e prova Curufinwe, cercare di capire che cosa sta provando suo marito in quel momento.
Mi è piaciuto tantissimo come Nerdanel, passato il momento di stupore, passata la confusione che le suscita quell’incontro, pretenda che Feanaro smetta di nascondersi dietro l’arroganza e l’indifferenza.
Hanno condiviso troppe cose, belle e brutte, perché lei accetti un simile comportamento dal suo sposo.
E Feanaro cede, e si vede che accetta di farlo solo perché a chiederglielo è proprio Nerdanel.
Ho amato come hai intrecciato le parole, gli sguardi, i gesti, in modo da creare tutta la profonda comprensione che hanno l’uno dell’altra, malgrado tutto, tutta l’angoscia della situazione di paura e disperazione che stanno vivendo, e tutta la tensione di quel loro momento insieme dopo tanto tempo, una tensione che piano piano si trasforma in qualcos’altro.
Il modo in cui si scivola nella scena lemon è perfetto, così come la descrizione della scena stessa: senza fronzoli ne eccessi, una scena ben descritta e, soprattutto, riempita dai personaggi in tutte le loro sfaccettature.
E’ un momento inevitabilmente complesso, e tu sei stata bravissima a racchiudere in questa scena tutta questa complessità, senza però tralasciare la passione e l'intimità del momento.
Davvero complimenti, fey!
Si sente tutto il desiderio che provano Feanaro e Nerdanel, un desiderio travolgente e disperato, ma che allo stesso tempo finisce per diventare, mano a mano che si riscoprono, anche complice. Hanno desiderato entrambi quel momento, si vede, eppure in qualche modo sembra quasi che li abbia colti impreparati.
Cedono entrambi a quel desiderio inaspettato, ma ciò che è successo tra loro in quegli ultimi anni ancora in parte rimane, e finisce per intrecciarsi in maniera particolarissima con la passionalità della scena.
Mi ha fatta sorridere il modo in cui Nerdanel, tanto per mettere le cose in chiaro anche in quella situazione, faccia attendere Feanaro fino a costringerlo a supplicare… Credo che non fosse la prima volta in cui è lei a tenere in mano le redini, e, lo ammetto, le avrei dedicato una standing ovation! Così impara, Feanaro che crede di avere tutto e tutti al suo comando!
Mia antifeanorianità a parte, non posso che capire la reticenza e il risentimento di Nerdanel: ha visto Feanaro cambiare e iniziare a ignorarla per dedicarsi prima alla creazione dei Silmarilli, e poi alla costante ossessione per quei gioielli, per la loro sicurezza, ecc…. Immagino che per Nerdanel, la sua compagna, la sua sposa, vederlo dedicare tutto quel tempo alle sue creazioni abbia avuto la valenza di un tradimento: Nerdanel si è sentita e si sente tutt’ora offesa dal fatto che Feanaro l’abbia trascurata, come se valesse meno delle sue opere… Ed è una ferita, questa, che non ha mai smesso di farle male, perché ha colpito il suo orgoglio di donna.
Allo stesso tempo però ho la sensazione che quell’ossessione di Feanaro per le sue creazioni abbia anche in parte… Deluso Nerdanel, perché Feanaro si è lasciato assorbire dalle sue stesse opere, una cosa che, secondo me, Nerdanel non si sarebbe mai aspettata, fosse solo perché ha un modo diverso di concepire l’arte.
Nonostante tutto questo però, alla fine, Nerdanel si lascia avvolgere dall'illusione che quel momento di intimità ritrovata porta con sé, e si gode per un momento la sensazione di essere tornata indietro nel tempo. Una piccola parentesi di pace e di gioia dopo tutte le liti e tutta la sofferenza degli ultimi anni e soprattutto degli ultimi giorni.
Penso che, a modo suo, anche Feanaro si sia lasciato andare a pensieri simili, almeno per un po'.
Interessantissimo anche il dialogo finale, in cui vediamo Feanaro iniziare a progettare ciò che poi darà inizio alla fuga dei Noldor: non sono del tutto sicura che quello fosse il motivo che lo ha spinto a cercare Nerdanel, ma di sicuro gli è servito per concepire definitivamente la sua idea: lui a capo dei Noldor, e Nerdanel al suo fianco, come sua regina.
Inutile dire però che Nerdanel non potrebbe essere più contraria a ognuna delle idee che le espone Feanaro.
E allora l’abisso che si era allargato tra loro si allarga ulteriormente, fino ad apparire incolmabile, e ogni illusione si frantuma come se non fosse mai esistita. E la cosa più triste è che entrambi sembrano non provare alcun dispiacere per questo rinnovato e sta volta definitivo distacco, lì per lì. Si sentono troppo lontani, in quel momento, per preoccuparsi di quanto sono andati oltre.
Lo sentiranno dopo, forse (Nerdanel si, e forse in qualche angolino della mente anche Feanaro), ma a quel punto sarà troppo tardi.
Angosciante l’ultimissima scena, in cui Nerdanel, già provata dalla sofferenza di aver visto Feanaro allontanarsi irrimediabilmente da lei, dalla consapevolezza di averlo perso per sempre, vede infrangersi anche l’ultima certezza, distrutta dalle parole di Feanaro al popolo dei Noldor e da quel terribile giuramento… I suoi figli, che lei sperava con tutte le sue forze fossero al sicuro, non lo sono né lo saranno mai più. Fa star male pensare a ciò che sta per succedere, e sapere che Nerdanel, nonostante sia intenzionata a fare di tutto per impedire il peggio, non riuscirà a ottenere nulla…
Una menzione a parte, in questa meraviglia, va al tuo uso dell’osanwe: è stupendo l’uso che ne hai fatto, in entrambe le occasioni in cui compare!
Ho amato il momento in cui Feanaro lo usa per mostrare a Nerdanel il suo dolore per la morte di Finwe: è un momento delicatissimo e intensissimo: attraverso quel flusso di pensieri si sente tutto il profondo dolore che prova Feanaro in quel momento, tutto l’orrore che lo ha soffocato quando ha visto il corpo del padre, tutta la confusione, tutta la rabbia che ha provato in quel momento e anche prima, mentre era al cospetto dei Valar…
Non credo avrebbe mai voluto, e forse nemmeno potuto, esprimere tutto questo a parole, nemmeno con Nerdanel.
Ho adorato anche il momento in cui i due usano l’Osanwe mentre fanno l’amore: lo usano in modo discreto, ma si vede che è un modo per sentirsi ancora più vicini, per unire anche i loro pensieri e le loro anime. E’ un contatto in più, ed è un'idea che mi piace davvero tanto e che trovo davvero verosimile, vista la particolarità di questa capacità degli Eldar di comunicare col pensiero.
Davvero tantissimi tantissimi complimenti, Fey: una storia meravigliosa, intensissima, curata nei minimi particolari e ricca di dettagli che mi hanno sorpresa e commossa.
Ogni scena, ogni situazione, ogni azione sono descritti in maniera vivida e perfetta, così come è perfetta la caratterizzazione dei due protagonisti, che sono loro in ogni attimo, in ogni pensiero e in ogni gesto.
Ho apprezzato moltissimo inoltre come tu ti sia soffermata tantissimo anche sugli odori e sulle sensazioni: hanno dato quel tocco in più ad ogni scena!
Complimenti!
Spero che scriverai altre piccole storie come questa, perché è veramente splendida!
A prestissimo,
Un bacio!
Tyelemmaiwe
P. S. Come temevo mi sono dimenticata qualcosa: mi è piaciuto tantissimo anche il tuo accenno alla famiglia di Nerdanel: non avevo mai pensato all’ipotesi che Nerdanel avesse due sorelle, ma l’idea mi piace!
E dolcissimo anche il momento in cui Nerdanel ripensa a Finwe e al bene che gli ha voluto…. |