Recensioni per
Il giorno in cui sparì il Cavaliere Nero
di VeronicaFranco
Ho iniziato a leggere questa storia incuriosita tremendamente dalla scelta dei personaggi, che a me piacciono molto. Scrivi molto bene e proseguo volentieri. Ti rinnovo i complimenti. Bea |
Divina Veronica, perdonami, tranne che unica perplessità che sollevi è la tua eccessiva modestia. Con il tuo stile preciso e raffinato, ci introduci alla scoperta di quando accaduto a Bernerd dopo avere lasciato il palazzo dei Jarjayes dopo la cattura e il ferimento. Il tuo personaggio rimanda a quello dell'anime, in cui vengono spiegate le sue origini e l'odio che nutre per i nobili, salvo scoprire che non tutti sono avidi e senza cuore. Bernard rievoca la madre, perduta troppo presto, e ritrova Rosalie, che a sua volta ha perso la madre. Delicato e preciso il primo delinearsi del loro rapporto, dopo che Oscar lo ha "graziato". In sintesi, aspetto con trepida ansia i prossimi capitoli, essendo l'antipasto molto promettente. Del resto, la lettura dei tuoi capitoli sono come l'uva o le ciliegie, non basta un solo assaggio. |
Cara la mia Veronica, anche se per pochi capitoli, ti leggerò senz’altro con somma attenzione, certa che riuscirai a ricavare anche di questo scorcio molto oscuro della vicenda originale uno spaccato credibile e godibilissimo di due personaggi secondari assai dibattuti come Bernard e Rosalie. |
È stata una piacevole sorpresa x me trovare questa fiction su due personaggi secondari e un po'controversi ma certamente non irrilevanti nell'ottica di come è stata concepita Versailles no bara poiché il ruolo di entrambi (e purtroppo, soprattutto di Bernard) gioca un ruolo fondamentale e nevralgico nel contesto drammatico dell'opera.A me Rosalie è sempre stata simpatica, nonostante tutto, forse ad alcune di noi ha dato fastidio la sua (immeritata?) vicinanza con Oscar x tanti anni ed il fatto che comunque lei e Bernard riescano a coronare il loro amore. La tua storia parte a ritroso, dagli anni post Cavaliere Nero, che nell'anime non vengono mai menzionati , a chissà quali interessanti risvolti, certamente amorosi, che porterà i nostri personaggi a sposarsi (già c'è stato il riferimento del letto, sebbene soltanto un dettaglio imbarazzante), ma la timida e sdolcinata Rosalie non è quella bambolina che Bernard forse teme di poter rompere ad ogni piè sospinto. Lo ha dimostrato con la Polignac e con sua sorella Jeanne di possedere grinta e determinazione inimmaginabili. Un'unica critica potrei fare a questo iniziale capitolo: Va bene che gli studi nel Settecento erano diversi dai nostri, quindi ci può stare e ci sta che un ragazzo di 15anni studi x diventare giornalista; però ti chiedo (e mi chiedo) secondo l'anime Bernard era nato nel 1760 quindi ha cinque anni più di Oscar, allora: é o non è plausibile che ne avesse solo 15 quando ha conosciuto Rosalie (e Oscar 20).A mio parere quando Oscar ha incontrato e portato a casa sua la piccola Rosalie aveva 25 anni (sono andata a prendermi le mie vecchie annotazioni e corrisponde così, anche nel mio libro è uguale cioè è citato il 1780); nonostante tutto sono aperta a teorie e fonti diverse che tu certamente possiedi. A PRESTO buona estate ancora .!! |
Cara Veronica! Delizioso inizio per una coppia di cui si sa poco! Bello creare una storia su di loro! Ti seguirò e....brava come sempre! !!! ! Un bacione.... Sandra |
Riemersa dall' Intruso... eccomi. E ti dico subito che, a differenza di molte, io non disdegno questa coppia: ho odiato per anni Bernard, ho considerato spesso insulsa Rosalie per metà anime, ma ho nel cuore quel loro bacio sul manga e quel rossore di Rosalie che da bambina colpirono molto il mio immaginario. E qui un po' tu ti rifai al manga, seppur la trama, per motivi narrativi, si riallacci sostalzialmente all'anime: Bernard viene inviato dalla ''Donna Colonnello'' tanto vituperata a casa di Rosalie. È un Bernard sconfitto, umiliato dalle parole di Oscar e dalla situazione (lei che addirittura lo lascia vestito di nero come ultimo ''affronto''), ma tormentato (ed è qui, secondo me, che ti riallacci al manga, in cui traspare la grande sofferenza di quest'uomo dall'infanzia triste e solitaria). Mirabile la descrizione di Rosalie, da cui traspare bellezza e nobiltà. È una Rosalie più matura, più donna che non può che colpire il giovane ospite, suscitando ricordi e incubi che lo riportano al loro primo, drammatico incontro. Hanno molto in comune, Rosalie e Bernard: un'origine nobile da loro stessi odiata, la perdita di una madre, un debito morale e non solo nei confronti di Oscar. Rosalie, tuttavia, ha superato la fase del rancore e della rabbia e sicuramente sarà lei ad addolcire questo giovane orgoglioso ancora pieno di livore ma in realtà fragile. Emblematico il finale, quella stanza che diventa buia dopo l'uscita della ragazza (''La ragazza si portò dietro la candela. Con lei, Bernard vide ritirarsi tutte le luci della stanza, e rimase al buio.''). Magistrale... brava come sempre. |
Bell'idea, bella storia. Che ci consenta di provare un pizzico di emozione in più per Bernard e soprattutto per Rosalie? Sicuramente, ci farà conoscere e calare - grazie alla tua solita bravura e precisione - in un "missing moment" particolare e interessante. Sapremo così quando e perché dal Bernard pronto ad indossare i panni del Cavaliere Nero arriviamo a un Bernard più dolce e comprensivo... Solo merito di Rosalie? Non credo. Sicuramente, le emozioni e i sentimenti giocheranno un ruolo importante. Chiudo con un BELLO, MOLTO BELLO dedicato ai RICORDI della mamma di Bernard stesso e di Rosalie... Bello! |
Allora, bedduzza, come già detto in altra sede, sti due non mi attirano molto..pèro, però però tu saprai tirarne fuori qualcosa di buono, sicuramente..Mi incuriosisce poi il fatto che, in risposta ad una recensione, tu abbia detto che questa storia correrà parallela a "Rivoluzione"..sta cosa promette bene e mi incuriosisce pure..Quindi aspetto di vedere cosa saprai ricavarne dal "salice piangente" e dalla brutta copia di Andrè..A proposito, una piccola curiosità mia personale..ma Bernard, secondo te, almeno nell'anime, che è la linea guida da cui si muovono le tue storie, era un pò attratto da Oscar?? Io ricordo una frase sibillina, alla Girodel, nell'episodio in cui Oscar va da Bernard a chiedere il suo aiuto per far uscire dalla prigione Alain e gli altri soldati accusati di insubordinazione..Lui, Bernard, dice qualcosa del tipo "io farei qualsiasi cosa per te"...ma...gatta ci covava, per caso? Le vie della Ikeda sono infinite.. |
Che bella questa storia nell anime hanno poco spazio rispetto al manga...li ho apprezzato il loro avvicinarso...sono contenta che hai scritto questa storia bravissima 😊 |
Ciao cara! |
Ciao cara Veronica! Non mi aspettavo un tuo aggiornamento prima del 26 per il compleanno di André e del 6 con "Rivoluzione", ma sono stata molto felice di questa piccola sorpresa! Ammetto di essere molto interessata a questa storia perché, mentre nel manga qualcosa è accennato, l'anime non ci ha mai detto come abbia rinunciato Bernard ad essere il Cavaliere Nero e come si sia innamorato di Rosalie! Questo primo capitolo mi è piaciuto molto, come sempre sei stata bravissima...aspetto il seguito con molta curiosità! A presto, un bacio! |
Ciao Veronica, |
Inizio interessante, su un personaggio secondario, amo le storie sui personaggi secondari, di solito trascurati; Bernard ha un passato doloroso simile a quello di Rosalie, sarà proprio questo a legarli. |
Ciao carissima!!! |
Bell'inizio. Un misto tra il manga e l'anime e sembra che questi due possono riuscire simpatici grazie alla bravura della tua penna. Bernard meno macho e so tutto io del solito e una Rosalie più sicura e si spera meno frignona. |