Recensioni per
Un potere che non ti è dato
di Miele_e_Cianuro

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
18/01/16, ore 13:24

Con la lettura di questa bellissima storia completo la trilogia barduil che comprende anche le storie di Orlando e di Rosebud. E come una luna nelle sue fasi, vedo passare davanti ai miei occhi un'altra notevole versione di Thranduil. La visione. La danza. E ora: la musica.
Ma dall'inizio.
"C'è vittoria, ma non ci sono canti.

Non in questa notte, non sotto queste stelle."
Questo a me è sembrato davvero un canto. Di guerra. Con il ritmo aspro, alcolico degli uomini.
Ma ecco che il tempo cambia. La melodia si fa soave e profuma, in un'incantevole sinestesia... e appare lui. Lui che racconta una favola antica, di linci e di lucciole. E l'uomo non sa di essere già in trappola, preda e predatore, nel momento in cui l'aria si riempie di quella armonia nuova. Eppure dopo l'incanto verrà anche la consapevolezza. Che quella creatura intangibile è capace di sofferenze così umane. Tali da curvargli le candide spalle.
Ma forse è tardi... Forse.

Altro favoloso racconto. Altra magia che non nasconde i toni tragici.

E con questa recensione mi congedo dal bravissimo trio

Alla prossima.
(Recensione modificata il 18/01/2016 - 01:26 pm)
(Recensione modificata il 26/01/2016 - 12:45 am)

Recensore Junior
12/09/15, ore 11:26

Ciao! Eccomi qui a commentare un altro dei tuoi scritti, impeccabile stilisticamente e capace di trasportare il lettore nel mondo nato dalla tua fantasia. Immagini, suoni, odori, emozioni, sensazioni … tutto trapela con sconcertante naturalezza, riuscendo a coinvolgere anche chi, come me, ha una visione diversissima dei personaggi da te trattati e ritiene abbastanza inverosimili le relazioni a cui danno vita nei tuoi spaccati dedicati alla Terra di Mezzo. Ma, come avrai capito, io non mi faccio problemi se altri non seguono il canon, perché l’immaginazione non deve avere freni. Perciò, complimenti!
Ciò che più ho apprezzato in questo tuo racconto sono, ancora una volta, le riflessioni a cui conducono i dialoghi tra i protagonisti. Le parole del re degli elfi ci raccontano di un essere antico, che a sue spese ha imparato che corona e solitudine sono intrecciate e che essere re deve essere una scelta. Il considerarlo un’imposizione non porterà ad essere un buon re, ovviamente nell’ambito del peculiare significato che egli, in quanto Thranduil, attribuisce al termine “buono” e che non è detto corrisponda a quello che gli riconosciamo noi. L’esempio della lince mi ha ricordato un po’ il riferimento ai caprimulgi in un’altra tua fiction, naturalmente solo a livello di sensazione poiché non vi è alcuna analogia tra i due racconti. O forse sì …
Bard, dal canto suo, è l’uomo piegato dal dubbio e dal dolore, che ancora deve capire ed accettare, e per il quale la corona pare non essere stata una scelta. Ma è veramente così o può aver scelto senza essersene reso conto? Il contrasto tra la sua ingenuità nel credere di avere il sire elfico alla sua mercé e il raffinato inganno di quest’ultimo, del cui potere in fondo Bard non sa ancora nulla, è stridente e rende molto bene l’abisso di conoscenze ed esperienze che divide i due. Il Thranduil incantatore mi è piaciuto e forse, a differenza di ciò che risulta evidente con Bard, “quel” potere gli è dato.
Delicata e ben gestita anche l’entrata in scena del “triangolo” amoroso, se così lo si può definire.
In conclusione, davvero un ottimo lavoro! Complimenti ancora! :-)

Recensore Junior
23/08/15, ore 17:07

Ciao :)
Sono approdata qui dopo aver letto la ff di Rosebud, incuriosita da questa vostra "sfida".
Che dire? Hai uno stile incredibile!
Mi è piaciuta moltissimo la tua interpretazione dei personaggi di Thranduil e Bard. Li ho trovati perfettamente IC.
Come ho già anche detto a Rose, invidio questa vostra capacità di cogliere fin nel profondo il carattere di un personaggio. Ne fossi capace pure io!
Non posso che applaudirti.
Mi è piaciuta molto anche l'idea di far usare a Thranduil i suoi poteri illusori per abbindolare il Re di Dale; molto realistico come comportamento.
Complimenti, complimenti e ancora complimenti!
Alla prossima.

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