Recensioni per
Snowflake.
di Assasymphonie

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
10/09/15, ore 23:45
Cap. 1:

In una parola questa fic è stu-pen-da! *O* Che dire, non ho mai shippato Jack con Oswald, per me il biondino è solo di Lacie si si v.v però non ho fatto a meno di notare quanto questa fanfiction mi comunicasse leggerezza, e questo mi è piaciuto perchè è raro vedere momenti di leggerezza e fanfiction più di questo tipo quando si tratta di Pandora Hearts... Quindi complimenti! Anche perchè, come hai detto tu, in fin dei conti questi due -Jack e Oswald, intendo- un po'di pace se la meritano xD credo di aver amato il periodo precedente alla tragedia xD Comunque, passando alla fanfiction in sè... Niente, è semplicemente fantastica, ben scritta -l'ho trovata molto scorrevole-, i personaggi sono IC, Jack è adorabile (lui deve sempre essere adorabile u.u)... Quindi ancora complimenti, vado a curiosare sul tuo profilo per vedere che altro c'è perchè il tuo stile mi piace troppo ** Purtroppo non so già più cosa dire, le mie recensioni finiscono sempre così purtroppo D: mmh boh spero di leggere qualcos'altro presto v.v Janta

Recensore Veterano
23/08/15, ore 21:36
Cap. 1:

Ehy, ehy, ciao :)
Premetto che Jack é uno dei personaggi che, si, mi piacciono di più. Non si può dire sia proprio tra i preferiti, ma mi é simpatico, senza neanche un perché preciso e devo dire che questa ff lo ritrae molto bene. La descrizione che fai per quanto riguarda la neve e le sue paure, é davvero ben fatta. É quasi come sentire la sua consistente fredda e soffice allo stesso tempo. Fai passare in poche righe, ma senza fretta, dalla visione "cattiva" della sostanza in questione a quella "buona".
Non so se sto parlando della neve o della paura. Forse di entrambe. Credo tu abbia un po' fuso le due cose assieme, facendole viaggiare in due binari differenti ed invisibili, eppure sullo stesso livello.
Cosa molto fine, se così si può dire.
Ed il fatto che sia proprio Oswald a "trascinarlo in mezzo alla tempesta" senza dire una parola, ma comunque dicendone mille, é una cosa che giudico molto tenera.
É la prima volta che leggo qualcosa di tuo, non ho quindi idea se tu abbia scritto altro su questo fandom, magari su altri personaggi, ma mi farebbe davvero felice dare un'occhiatina a qualcos'altro.
Il tuo stile é molto semplice, leggero ma coinvolgente e soprattutto, come ho già accennato, punta molto sul immedesimare il lettore nella storia, il che ,ammetto, ti riesce splendidamente.
La grammatica é corretta, senza ombra di errori di punteggiatura, verbi, numero o genere, battitura oppure semplicemente di distrazione. Si capisce senza tanti giri di parole che hai ricontrollato più volte e hai prestato parecchia attenzione.
Molto bella, davvero.
Mi spiace solo di aver lasciato una recensione così insignificante, ma dal telefono non posso allargarmi più di tanto ^^"
Salutoni,
AlnyFMillen

Recensore Junior
23/08/15, ore 01:57
Cap. 1:

Salve mia cara, quale piacere reincontrarci su questo fandom.
Si potrebbero fare mille premesse, qualche battuta di spirito ed una manciata di convenevoli, ma preferisco posticipare qualche riga alla fine e passare subito al sodo -che poi le mie recensioni un po' ridere fanno. Ahimè, non sono tagliata per recensire-.
Innanzitutto parliamo dell'ambientazione. Raramente mi ci soffermo proprio perché raramente vi si dà importanza, ma tu sei riuscita ad elevare un elemento talmente -in questo caso- neutrale ai fini della trama a qualcosa di grandioso, nitido e magnifico: dici un po' di tutto e un po' di niente, ma nonostante ciò l'immagine di quest'immensa distesa candida balza immediatamente alla testa; inasprita, da una parte, esaltata dall'altra. La neve è di un biancore accecante -pura, la prima parola che mi viene in mente-, ma anche un potenziale sudario per Jack Vesallius, un qualcosa di ingannevole, di spaventoso.
Il contrasto creato da tutti gli ossimori sparpagliati per la storia lascia uno strano retrogusto amaro, di concretezza ed astrattismo assieme; si percepisce la storia, la si vede, ma si è anche inevitabilmente influenzati dalle paure di Jack, recondite e meste, quasi come un incubo.
E poi c'è Oswald, che spiccicherà neanche una frase ma, oh cielo, Oswald.
Caratterizzare un personaggio in poche righe e senza uno straccio di battuta è parecchio difficile. E intanto c'è Oswald, che prende la mano di Jack con premura e che, malgrado tutto, del suo timore se n'è già accorto. Emergono cura, affetto, preoccupazione, ma, al di sopra di qualsiasi altra cosa, amore.
È questa la parola chiave, credo, che snoda tutta la storia per mostrarne il fulcro.
Oswald si preoccupa di Jack, lo vuole aiutare a dimenticare, perché lo ama. E se detto così non appare nulla di grandioso, estremo, per una storia, teniamo conto della brevità di questa e delle poche righe dedicate al suddetto personaggio: penso che il tutto si capovolga.
Le storie belle vengono rese tali dalle piccole cose, dai particolari che dimostrano come l'autore vi abbia messo una parte di sé, esigua o grande che sia.
Quindi complimenti, perché questa è una storia bella, niente di più niente di meno.
È certamente una recensione piuttosto soggettiva, e forse ho espresso le mie opinioni generalizzandole un pochino, ma spero non me ne vorrai per ciò: è ovvio che stia parlando in prima persona.
Comunque sia non ho molto altro da aggiungere, se non che sì, meritano di essere anche loro felici.
Un abbraccio.
-Gianni Morandi

(nel caso in cui non te l'abbia ancora detto, amo il tuo nickname.)