Recensioni per
Il Baratro
di Aeternum
(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) |
È un sacco che ho questa tua poesia tra quelle da recensire, ma non mi decidevo a farlo semplicemente perché non sono brava con le recensioni di poesie, perché sono ad interpretazione molto più aperta ed ho sempre paura di sbagliare. Però ho preso coraggio ed ora lo farò. Ho visto di sfuggita che qualcuno l'ha descritta come macabra, ma non la vedo proprio così. Certo, parli di teste mozzate, di corpi, di ciò che marcisce. Ma dici anche che tu no, non lo fai. (Non so se l'"io" della poesia sia tu, o sia il baratro o siate la stessa cosa o se la protagonista è ancora diversa, te l'ho detto, non sono brava ad interpretare questo genere, ci fantastico troppo e spesso trascendo da cioche l'autore voleva dire). Ad ogni modo dicevo che ciò che la gente definisce macabro, fa un po' da sfondo, il centro per me è un altro: il soggetto della poesia, che si riconosce in mezzo al male e si accorge che in un certo senso ci sta bene. Magari potrei aver travisato tutto, ma è proprio questa idea ciò che più mi ha colpito e più mi piace. Non è detto che nel male ci sia solo male. Cos' è poi il baratro? Qual è il fondo? È davvero la cosa peggiore? O è peggio la caduta? O sono peggio i nostri pensieri? Questo è quello che mi chiedo, di fronte a questa tua poesia, che ho davvero apprezzato. Spero che da queste mie parole tu possa ricavare qualcosa, magari non solo il fatto che proprio non mi so spiegare. Ancora abbracci e ancora grazie Giada |
Uh, wow, un po' macabra. Non meno bella, però (anche se io sono parecchio impressionabile...). |
Come potevo non passare? Una poesia. Una tua poesia. Bè, è fantastico poter essere qui e aver letto queste tue parole. Bella, davvero bella. Un po' macabra come piace a me, oscura e vaga e allo stesso tempo evocativa. Bella. |