Recensioni per
Vento di bufera
di Occhi di nebbia

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
25/08/15, ore 16:49

Un esperimento ben riuscito, senza dubbio.
Molto rapido e concentrato in poche righe, eppure è abbastanza per soddisfare il lettore in quel minuto circa che ci mette a leggerlo.
Perlomeno io mi sono sentito soddisfatto dell'aver iniziato la lettura, e vorrei davvero leggere una storia bene definita ed organizzata scritta da te.
Quindi aspetto, curioso di addentrarmi in questo mondo!

Recensore Veterano
25/08/15, ore 13:35

Un piccolo esperimento ben riuscito, non c'è che dire. Non ti preoccupare: hai superato bene questa prova, secondo me. Perciò armati di carta e penna (oppure di computer, o di macchina da scrivere...) e comincia a stendere tutta la storia che hai progettato!
Queste poche righe suscitano nel lettore un sentimento di terrore e di angoscia, specialmente quando viene descritto il momento cruciale. Sono dirette e d'impatto, secondo me, per non parlare del modo in cui hai presentato i sentimenti di Alice attraverso le sue azioni. Se devo essere sincera, sono parecchio curiosa di saperne di più riguardo l'ambientazione e il motivo per il quale la protagonista si ritrova a scappare. Per scoprirlo, immagino dovrò pazientare fino alla stesura del tuo progetto, no?
Purtroppo c'è ben poco da dire su questo piccolo componimento, data la sua lunghezza, ma questo non mi vieta di fare dei piccoli appunti riguardo alcuni errori di grammatica - voglio cercare di aiutarti come posso, da correttore di bozza in erba quale sono, per far sì che tu non ne faccia più in futuro!
I capelli neri, fluttuavano confusi nell’aria. Secondo le regole della grammatica italiana, la virgola non viene mai posta tra soggetto e verbo, nonostante durante la lettura si usi fare una pausa per enfatizzare la drammaticità del momento.
Ventitre anni, troppo pochi per morire. Ammetto si tratti di una questione piuttosto spinosa, però... sì, ventitré vuole l’accento. Questo perché nella nostra lingua tutte le parole tronche in vocale, cioè terminanti con vocale accentata, dal bisillabo in poi, vanno sempre accentate. È una semplice legge grafica, felicemente introdotta nella nostra scrittura fin dal Cinquecento.
Un piede dopo l’altro sul prato scivoloso Per svista, hai dimenticato di mettere il punto alla fine del periodo. Sono cose che capitano!
Spero di esserti stata d'aiuto! Sono davvero felice di aver letto questo prologo. A presto!