(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) L'autrice è in assoluto Maestra di e per chiunque abbia la seria intenzione di affacciarsi ad un tipo di scrittura alimentata ad immagini, più che a segni grafici componenti termini e periodi, paragrafi e capitoli.
A distanza di quasi esattamente due anni dall'ultimo suo Capolavoro, ella riprende in mano redini mai abbandonate e neppure dimenticate, intarsiando l'ennesimo diamante sul tumultuoso e a tratti ancora non sterrato terreno del portale EFP.
La magistrale sapienza con cui, attraverso parole scritte, da' vita e respiro ad ogni singolo personaggio è da sempre, per me, fonte di inesprimibile ammirazione e adorazione, per non parlare dell'arguzia con cui si prende benevolmente gioco del proprio lettore nel far credere sino all'ultimo istante che i personaggi in questione siano taluni, fino a svelarli nel loro autentico essere talatri; lo fa con una naturalezza, una compostezza e una trasparenza talmente uniche, da far nascere nel lettore il dubbio che non sia stato invece solo lui, ad aver interpretato in quel senso errato alcune descrizioni, alcuni aspetti.
Lilly81 è la più abile stratega abbia mai varcato le porte della scrittura, amatoriale o meno che sia. Ghermisce la carta, virtuale e concreta, con le proprie miracolose armi, talvolta ripiene d'inchiostro, talvolta fresche di manicure.
E' un eterno godimento per gli occhi, la mente e l'animo, avere a che fare ancora e ancora con i suoi racconti, che anni ed anni addietro definii in una recensione a lei dedicata, i "filler che Toriyama non è stato in grado di disegnare".
Ha dato alla luce veri e propri episodi d'approfondimento analitico e sentimentale di un Anime che, appena si spenga la luce dell'infantile innocenza, è pronto a mostrare un intero universo a sé stante, un modo del tutto nuovo di interpretare le vicende al suo interno e, perchè no, di reinterpretare alla luce di questo pure la nostra stessa esistenza, traendo spunto ed insegnamenti sempre veri da tratti di china indimenticabili ed eterni.
Lilly81 mette in moto questa sterile china, accarezza suadente i tratti inanimati dei soggetti trattati in modo tale che questi, come dolcemente risvegliati da sonni profondi ed incantati, si animino di una profondità, di un'umanità e di un'autonomia comportamentale tali da poter a tutti gli effetti definirsi "reali".
Il tutto avviene nel più completo rispetto di trama originaria e Canon imposti dagli ufficiali creatori stessi. In nessuna sua Opera si trovano incongruenze rispetto a ciò che Akira Toriyama s'è degnato di mostrare, nessuna sorta di escamotage o romanticizzazione degli eventi è riconducibile ad alcuno dei suoi preziosissimi scritti.
La fluidità con cui pensieri, gesti e respiri di ogni personaggio vengono traslati dalla realtà parallela in cui lei li ha posti alla mera carta virtuale su cui generosamente a noi li offre, garantisce un pieno e totale risveglio dei sensi. Alle narici arriva lento, quasi pesante, rilassante e aromatico il profumo del cedro del Libano sotto le cui fronde il Principe dei Saiyan trova riparo dall'unanimità tanto terrestre. Il fastidio tattile d'avvertire la macchia di sangue parzialmente seccata graffiare contro le pareti interne della tasca del pantalone elegante è spaventosamente percepibile. Il seno di Bulma, valorizzato dal volant della blusa e caricato di una maturità rigogliosa, morbida e donna, si mostra imponente senza arroganza non solo agli occhi degli invitati al matrimonio di Son Gohan con la giovane Videl, ma anche a quelli del lettore stesso, che quasi ne può scorgere il candore ed il profumo di saponi applicati per lavar via i troppo intimi segni di notti brucianti.
Il rossore che infame cattura le volitive gote di Vegeta è tangibile almeno quanto l'odore del fango ai loro piedi e la pioggia -che posso assicurare, dalle mie finestre non s'è fatta vedere- è l'unico suono circostante che il lettore è in grado di percepire. Sembra infine che Videl e Gohan, in un motto di altruista benevolenza, abbiano di comune accordo posto isolata dal resto una piccola seggiola in ferro battuto, recante un cartoncino color avorio sporcato solo dai tratti di inchiostro a laser che compongono il nome del lettore stesso.
Lo zoom sensoriale di cui chi legge è preda senza scampo, dalla sacralità dell'origine dell'universo ai drappi in velluto e le assi in legno del casale è una delle esperienze che più raccomando a chiunque voglia nutrirsi di pura poesia e autenticità.
L'inserimento di elementi ufficialissimi come il dono dell'acqua termale da parte di Son Goten e Trunks, visibile nel corso della puntata 01 di Dragon Ball Super-unica serie ufficialmente creata da Toriyama ed estrapolata dal gap di buio tra la puntata 288 e la 289 della celebre serie Z- rende talmente accurata e scientificamente ponderata la narrazione, da suggerire nei meandri inconsci del lettore una nuova visione degli avvenimenti citati in questione, ma non per sincerarsi che sia Lilly81, ad aver seguito per bene quanto raccontato, anzi, ma che sia Toriyama ad aver dato lo spessore e l'importanza adatti ai momenti mutuati da Lilly81!
Concludendo, l'idea: estremamente originale, terribilmente plausibile, assolutamente realistica e, oso senza timore, divinamente ovvia: esiste forse un altro possibile modo di immaginare tali avvenimenti? Potrebbe forse esservi un altro punto di vista, oltre a quello dell'autrice, su cui far marciare le interazioni dei personaggi? Pecco di presunzione, forse, ma voglio rispondere io per tutti/e: No.
Per questi motivi, ma non solo, altri mille che l'autrice conosce già fin troppo bene e a causa dei quali un giorno o l'altro avvertirà una vera e propria nausea, propongo questo Capolavoro, nell'interezza dei due atti che lo compongono, per le Scelte del sito. Se esistesse, per la verità, riconoscimento ancor maggiore, all'interno del portale, non esiterei ad inserirvelo in questo stesso istante. L'autrice credo abbia una vaga idea, di che posto questo andrà ad occupare nel mio ricordo, nel mio intimo e se per caso proprio non le venisse in mente, le direi di sbirciare nel luogo ove io tengo gelosamente racchiuse tutte le altre sue opere.
Con immensa emozione, eterna gratitudine e un preludio a qualche lacrima silenziosa e ben spesa, le faccio i miei più sinceri complimenti, augurandomi, come nella più tenera delle età già facevo, di avere ancora la possibilità di bearmi dei suoi capolavori, passati di sicuro, futuri con tutto il cuore -e oltre-.
Giulia |