Ciao!
Sto cercando le parole adatte per descrivere questa introspettiva perché non vorrei sembrarti banale: è profonda, tragicamente straziante, di una cruda realtà che ti fa pensare a molte vicende che accadono al giorno d'oggi e che puoi comprendere a fondo solo se hai vissuto in prima persona. Non hai trattato di elfi e fate, hai scelto una delicata tematica che si bilancia tra il dolore e la commiserazione: dolore per la morte della madre e per il fatto che il suo assassino a sangue freddo e completamente ubriaco fosse proprio il padre; commiserazione del protagonista per non aver impedito la tragedia, per il suo senso di frustrazione derivante dall'essere stato incapace di prevenire la pazzia paterna. Il tutto mescolato ad uno stile accattivante, liscio come l'olio, crudo, immediato, che ti trasporta in una mente in confusione e un cuore pieno d'ira e sofferenza. Ti viene da riflettere dopo aver letto questa one-shot, ti viene da chiederti se il protagonista avesse potuto continuare la sua vita, se non si fosse mai suicidato o se fosse riuscito a passare i controlli del carcere con la sua glock e fare al padre quello che lui aveva fatto alla madre (perché non ci scrivi su un finale alternativo?)... ed è certo anche difficile giudicare il comportamento del protagonista: come interpretare il suo suicidio (che non mi pare nemmeno premeditato)? Come un atto di debolezza, un segno di mancanza di carattere o un modo per arrivare alla completa eliminazione di ogni pensiero, emozione, sentimento, che fosse di dolore o gioia, anche al costo di sacrificare la propria esistenza? Oppure per evitare di tramutarsi in quel mostro che era suo padre? Hai lasciato spazio a molte punti di vista e molte domande irrisolte che creano il climax giusto per le finalissime righe, quelle d'impatto. Certo, dalle prime righe mi è salita una naturale antipatia per questo giovane così arrabbiato con tutti e tutto, tanto da volergli gentilmente consigliare di rivolgersi ad uno psicologo o di andare a fare un po' di boxe per calmarsi e sfogarsi. Ma poi i suoi ricordi sono affiorati e allora si è potuto capire la matrice della sua irascibilità per nulla contenuta. Ecco perché giudico molto profonda la tua one-shot e ben scritta oltretutto. Davvero complimenti!
Spero di avere il piacere di leggerne altre scritte così bene ^^
Gringer |