Recensioni per
L’ombra della luce
di xingchan

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
14/09/15, ore 10:03

Ciao carissima, buongiorno!
Quando mi avventuro a leggere ff sul Silmarillion ed affini (ovvero tutti i vari racconti) per me è come entrare in una giungla sconosciuta. Perché? Vedi, ho letto quei libri molti anni fa. Mi sono piaciuti, si, ma li ho trovati talmente complessi che non ho mai avuto il coraggio di prenderli in mano nuovamente... o meglio, l'ho fatto e poi li ho abbandonati. Come credo di aver già detto anche a te, ho quindi il massimo rispetto per chi li legge con attenzione e scrive ff su di essi. Ho poca memoria della vicenda di cui parli, ma a prescindere da questo, trovo che la storia sia scritta molto bene. E' dolce ed amara allo stesso tempo, come ovvio nel caso di una storia d'amore tra uomini ed elfi, che fa molto Highlander... Come diceva Freddie Mercury: chi vuole vivere per sempre, quando l'amore deve morire?
Sto andando fuori tema nella mia recensione? Può darsi... Ma, comunque, sia lode alla tua storia perché è veramente molto bella ed intensa!
Baci!
Eve

Recensore Veterano
12/09/15, ore 20:31

Eccomi qui, a questo giro sono puntuale!

Accidenti, hai tirato fuori un personaggio di cui mi ero completamente dimenticata! Mi ci sono dovuta scervellare qualche minuto prima di capire chi fosse!
Come hai specificato nelle note, hai voluto rendere più forti e palesi i sentimenti dell'elfa nei confronti di Turin, ma questo ci può stare perfettamente. Non è certo un'eresia come una storia d'amore tra un nano ed un'elfa... ha una motivazione, un filo logico, delle basi su cui appoggiarsi! Del resto c'era già il precedente di Beren e Luthien a cui la stessa Nellas si ispira.
E' molto interessante come hai trattato questo personaggio: l'hai presentata come una creatura molto selvatica, appartenente al mondo della natura e lontana da qualsiasi "agio", se così vogliamo definirlo. Non conosce vanità o bellezza, lei è solamente se stessa, in un tutt'uno con la foresta.
Se posso mi ricorda molto le quattro stagioni di Vivaldi: mi ricordo che per uno spettacolo di quando facevo danza, portammo proprio questi quattro brani, ciascuno dei quali rappresentava una parte della vita. Infanzia, adolescenza, maturità e vecchiaia.
Nella prima parte Nellas è la primavera: libera da qualsiasi condizionamento, felice e selvaggia.
Nella seconda parte, dopo l'incontro con Turin e l'affacciarsi di quegli strani sentimenti diventa come l'estate... con tutti i turbamenti dell'adolescenza: inizia a pensare al proprio aspetto, a chiedersi se gli ornamenti che si mette nei capelli la rendono bella. Inizia a pensare a tutti i modi per poter godere della compagnia di quell'umano così giovane di cui si è invaghita: ne scruta le reazioni, ne cerca il sorriso... non facendo nemmeno caso se è sincero o di scherno.
Ma, ahimè, sappiamo bene che il destino di Turin sarà molto differente e che quella breve parentesi della sua fanciullezza sotto la protezione degli elfi ben presto finirà.
E Nellas resta così sola.
L'idea del presagio finale ci sta benissimo... del resto non è nemmeno così strano per una creatura elfica, no? Le resta ovviamente il rimpianto per non averlo potuto proteggere dal suo destino, da non essere riuscita a trattenerlo con la forza dei suoi sentimenti. Troppo legata al suo bosco, al suo essere elfa, non è andata oltre il suo territorio: un sentimento così strano e turbolento che le ha fatto sobbalzare il cuore per quel breve periodo di tempo, ma che non si è potuto concretizzare.

E' una tua interpretazione, ma la trovo molto bella e delicata.
Ci ricorda che anche gli elfi, seppure creature effimere e forti, spesso cadono in preda dei sentimenti più semplici come l'amore.

E approvo anche l'idea di usare il presente: credo che in qualche modo rientri "nella concezione di immortalità elfica" se mi passi la definizione xD

Bellissimo lavoro come sempre, cara :*
riesci a fare dei piccoli capolavori con questi personaggi minori!

Recensore Master
12/09/15, ore 12:46

Stellina <3 <3 <3 mi ripeto sempre, ma ci tengo a farti sapere che è una gioia, ogni volta, trovare una storia tua sul Silmarillion. Inoltre non vedevo l'ora che scrivessi di Nellas, da quando me lo hai detto tempo fa, e l'hai inserita nella lista personaggi. Ci sono moltissime cose che ho amato in questa storia, nonostante inizialmente sia rimasta un filo sconcertata perchè, come hai detto anche tu, nel canon Nellas non è assolutamente così presa da Turin. Ma la tua visione può starci, assolutamente, e me lo fa ahimè detestare ancora di più, grrrrrrr, come se non bastasse la mia povera Finduilas. Razza di maledetto babbeo e pvbri3vboi3bvroi3rbvoi, mamma che rabbia!!! Va bene mi calmo. Ad ogni modo Nellas è un personaggio che mi ha affascinata tantissimo quando ho letto gli Incompiuti, e la tentazione di metterla tra le friendzonate da parte mia è stata grande.
Il tuo modo di scrivere, e certe immagini che riesci a evocare, mi incantano immancabilmente ogni volta, e sono assolutamente d'accordo con te: l'angst è il tuo campo, anzi no, il tuo regno. Dai sempre il meglio di te. Bellissima l'immagine iniziale che ci offri di lei, dicendo che amava più la libertà che il farsi bella e l'agghindarsi, e di come si odi quando, dopo aver conosciuto Turin, questo è cambiato e anche lei sia caduta vittima della 'vanità'. Tenerissimo e struggente il fatto che cerchi di ritardare il più possibile il suo apprendimento, e tristissimo il motivo: si è accorta che è il solo motivo per cui lui la viene a cercare. Povera, piccola Nellas ç_ç. Hai reso alla grande la sua ingenuità, il suo stupore, il suo disorientamento di fronte a questo sentimento grande, nuovo e sconosciuto. L'immagine che ci offri di lei è proprio quella di una fanciulla giovane, anche per i canoni elfici, eppure allo stesso tempo molto più vecchia di Turin. E mi solleva alquanto sapere che anche da parte sua il sentimento non sia destinato a durare e che quindi essa non abbia a che soffrirne... ed effettivamente un pò si capisce: per quanto possa illudersi la sua passione non è neanche lontanamente paragonabile a quella di Luthien, quanto più a un fuoco fatuo e illusorio, che per fortuna questa volta almeno, non brucerà nessuno.
Mi sa che ho scordato le altre cose che volevo dirti, quindo finisco qua e ti faccio tanti complimenti come al solito.
Grazie infinite per aver parlato di Nellas <3 e spero di rileggerti presto ^^.
Ah, stavo dimenticando: generalmente preferisco leggere storie scritte al passato, ma sappi che ho trovato piacevolissima anche la tua versione al presente.
di nuovo brava, mille baci!

Benni

Recensore Master
12/09/15, ore 12:44

E così, alla fine l'hai fatto! Meriti un encomio anche solo per essere la prima a scrivere di Nellas, qui nel fandom italiano (povero, piccolo fandom del Silmarillion! Avrai più spazio in questo mondo, promesso :-)).
Sì, beh, tornando seri... Devo dire che la tua resa di Nellas è molto diversa da come l'ho sempre percepita io. Ora, io non ricordo se tu abbia letto, oltre agli Incompiuti, anche "I figli di Hurin", perché lì è presente un dialogo, che non ricordo se nei "Racconti Incompiuti" sia riportato, in cui vediamo Nellas alle prese con Thingol per scagionare Turin, e dal suo atteggiamento, dal suo modo di fare, di rapportarsi a me pare tutto sommato una fanciulla, poco più che bambina. Una fanciulla che sì, prova dei sentimenti nei confronti di Turin, ma forse non se ne accorge che più tardi, quando lo segue discretamente su ordine di Melian, e che quando gioca con lui e gli insegna lo fa con estrema innocenza. In più ho idea che vivesse questi sentimenti nei confronti di Turin in maniera piuttosto leggera, fanciullesca appunto, senza particolari tumulti d'animo. Mi dà quasi l'idea che vivesse la cosa in una dimensione molto romantica e sognante, della serie "tu Beren, io Luthien" ma nulla di più.
Non so, Nellas a me pare, tutto sommato, un animo sereno. Infatti gioisco da morire ogni volta che leggo che "l'ombra di Turin se ne andò da lei"... Oh, almeno qualcuno si è salvato!
Questa Nellas più adulta, più matura, in qualche modo più "presa" da Turin mi ha però colpita parecchio... Sappiamo che Turin ha la pessima abitudine di friendzonare la gente (poi però va a scegliersi la sorellina, che gran genio lui!)
Anche Turin, poi, nei suoi confronti lo vedo più come un bambino un po' perso (sarà che poi quando cresce se lo piglia Beleg) quindi non so, fatico a vederli entrambi tanto maturi e consapevoli (specie lei).
In ogni caso, l'ho trovata una storia ben scritta, in cui si percepisce perfettamente l'angst che permea ogni atto della vicenda di Turin e in cui il tormento di Nellas è così vivo, palpabile... Meno male che non è una personalità a te affine, eh! :-). Seriamente, pare quasi di vederla, mentre è intenta ad aspettare Turin tra gli alberi, e poi, sofferente, mentre si accorge che lui non ricambierà mai i suoi sentimenti e che, forse, l'amore che lei nutre per lui non è che una fiamma passeggera.
Il finale poi è straziante, e io non lo trovo poi così campato in aria: forse Melian le ha rivelato le gesta di Turin? Credo che non lo avrebbe fatto, ma... Why not? Nel mio personalissimo Headcanon Nellas apprende le vicende di Turin da Mablung, e ne piange... Ma è un pianto composto, il suo, almeno secondo me. Un giorno forse ne scriverò... Di certo scriverò di lei, la adoro e le devo una storia anche io. Come capisco il tuo desiderio di scrivere riguardo alla gente che ruota attorno a Turin! Io lui non lo sopporto, ma è circondato da personaggi incredibili, che non possono che rimanere nel cuore. E le donne, tutte le donne che hanno a che fare con la vita di A presto, spero!
Un abbraccio

Melianar
P.S.: dici di aver passato mesi a deciderti tra passato e presente (oddio, come ti capisco...) a me però leggendo è parso che tu titubassi tra seconda e terza persona, dato che ci sono un paio di verbi o pronomi in seconda persona quando la storia è in terza. Magari poi li riguardo con calma e te li segnalo, se vuoi!
P.P.S.: appunti noiosi da tolkieniana odiosa: al termine Varda io sostituireii il Sindarin Elbereth, più consono ad una fanciulla del Doriath allergica al Quenya XD. Anche la questione del fiore e il frutto di Laurelin... Dubito che una fanciulla dei boschi di Neldoreth conoscesse la provenienza del sole e della luna. Mi ha lasciata perplessa anche l'accenno al divenire "schiava" di Turin... La schiavitù aveva un'accezione talmente negativa che, io credo, un pensiero del genere sarebbe stato difficile da concepire. Sempre che nel Doriath sapessero cosa fosse uno schiavo... Turin non ne aveva idea, da piccolo... Bello lui! Mi sembra, insomma, un'affermazione molto moderna e "umana"... Ma sorry, la chiudo qui con 'sto pippone, non odiarmi!