E così, alla fine l'hai fatto! Meriti un encomio anche solo per essere la prima a scrivere di Nellas, qui nel fandom italiano (povero, piccolo fandom del Silmarillion! Avrai più spazio in questo mondo, promesso :-)).
Sì, beh, tornando seri... Devo dire che la tua resa di Nellas è molto diversa da come l'ho sempre percepita io. Ora, io non ricordo se tu abbia letto, oltre agli Incompiuti, anche "I figli di Hurin", perché lì è presente un dialogo, che non ricordo se nei "Racconti Incompiuti" sia riportato, in cui vediamo Nellas alle prese con Thingol per scagionare Turin, e dal suo atteggiamento, dal suo modo di fare, di rapportarsi a me pare tutto sommato una fanciulla, poco più che bambina. Una fanciulla che sì, prova dei sentimenti nei confronti di Turin, ma forse non se ne accorge che più tardi, quando lo segue discretamente su ordine di Melian, e che quando gioca con lui e gli insegna lo fa con estrema innocenza. In più ho idea che vivesse questi sentimenti nei confronti di Turin in maniera piuttosto leggera, fanciullesca appunto, senza particolari tumulti d'animo. Mi dà quasi l'idea che vivesse la cosa in una dimensione molto romantica e sognante, della serie "tu Beren, io Luthien" ma nulla di più.
Non so, Nellas a me pare, tutto sommato, un animo sereno. Infatti gioisco da morire ogni volta che leggo che "l'ombra di Turin se ne andò da lei"... Oh, almeno qualcuno si è salvato!
Questa Nellas più adulta, più matura, in qualche modo più "presa" da Turin mi ha però colpita parecchio... Sappiamo che Turin ha la pessima abitudine di friendzonare la gente (poi però va a scegliersi la sorellina, che gran genio lui!)
Anche Turin, poi, nei suoi confronti lo vedo più come un bambino un po' perso (sarà che poi quando cresce se lo piglia Beleg) quindi non so, fatico a vederli entrambi tanto maturi e consapevoli (specie lei).
In ogni caso, l'ho trovata una storia ben scritta, in cui si percepisce perfettamente l'angst che permea ogni atto della vicenda di Turin e in cui il tormento di Nellas è così vivo, palpabile... Meno male che non è una personalità a te affine, eh! :-). Seriamente, pare quasi di vederla, mentre è intenta ad aspettare Turin tra gli alberi, e poi, sofferente, mentre si accorge che lui non ricambierà mai i suoi sentimenti e che, forse, l'amore che lei nutre per lui non è che una fiamma passeggera.
Il finale poi è straziante, e io non lo trovo poi così campato in aria: forse Melian le ha rivelato le gesta di Turin? Credo che non lo avrebbe fatto, ma... Why not? Nel mio personalissimo Headcanon Nellas apprende le vicende di Turin da Mablung, e ne piange... Ma è un pianto composto, il suo, almeno secondo me. Un giorno forse ne scriverò... Di certo scriverò di lei, la adoro e le devo una storia anche io. Come capisco il tuo desiderio di scrivere riguardo alla gente che ruota attorno a Turin! Io lui non lo sopporto, ma è circondato da personaggi incredibili, che non possono che rimanere nel cuore. E le donne, tutte le donne che hanno a che fare con la vita di
A presto, spero!
Un abbraccio
Melianar
P.S.: dici di aver passato mesi a deciderti tra passato e presente (oddio, come ti capisco...) a me però leggendo è parso che tu titubassi tra seconda e terza persona, dato che ci sono un paio di verbi o pronomi in seconda persona quando la storia è in terza. Magari poi li riguardo con calma e te li segnalo, se vuoi!
P.P.S.: appunti noiosi da tolkieniana odiosa: al termine Varda io sostituireii il Sindarin Elbereth, più consono ad una fanciulla del Doriath allergica al Quenya XD. Anche la questione del fiore e il frutto di Laurelin... Dubito che una fanciulla dei boschi di Neldoreth conoscesse la provenienza del sole e della luna. Mi ha lasciata perplessa anche l'accenno al divenire "schiava" di Turin... La schiavitù aveva un'accezione talmente negativa che, io credo, un pensiero del genere sarebbe stato difficile da concepire. Sempre che nel Doriath sapessero cosa fosse uno schiavo... Turin non ne aveva idea, da piccolo... Bello lui! Mi sembra, insomma, un'affermazione molto moderna e "umana"... Ma sorry, la chiudo qui con 'sto pippone, non odiarmi! |