Qui vediamo ben rappresentate le due anime così differenti di Galeazzo Maria e di Caterina. Da una parte il duca, costretto a fare la guerra, un avvenimento che gli permette di sfogare la sua rabbia ma per la quale non si sente davvero pronto; e la lontananza da casa gli fa sentire più forte che mai la nostalgia della famiglia. Dall'altra parte Caterina che, al contrario, anziché essere costretta a dire preghiere e a vivere da signora, vorrebbe essere al fronte, a combattere con suo padre.

Mi è piaciuto il parallesimo tra l'invocazione al padre del duca, e la presenza in chiesa di Caterina, che però non ha una vere fede in quelle cose.

Un saluto!

Caterina sta sognando quello che difenderà, e così sta facendo suo padre. Si vede che hanno lo stesso sangue. Galeazzo Maria ama sua figlia più di se stesso, ma l'ha fatta soffrire tanto. Sono più che sicura, in un modo o nell'altro, che Caterina riuscirà a diventare quello per cui è nata. Nata per combattere.
Alla prossima,
AmiensTraveller

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Ciao :)
Questo capitolo mi sembra sia solo di transizione.
E' comparso Galeazzo Maria, il padre di Caterina, mentre si prepara a far ritorno dalla guerra. Come per quasi tutto il medioevo, si combatteva d'estate e d'inverno c'era una tregua...
Di certo, il padre della protagonista non è come i suoi avi. Ricordando che il capostipite degli Sforza si era fatto valere sul campo di battaglia, e così come alcuni altri suoi discendenti, Galeazzo non è molto simile a loro. E' più fragile. Ha ragione quando punta tutto su Caterina, che in fondo reincarnerà quello spirito guerriero tipico della famiglia paterna.
Però per ora, la piccola può solo immaginare campi di battaglia... senza sapere quanto combatterà in futuro :)
A presto :)

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