Recensioni per
Perdono
di GioTanner

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
21/09/15, ore 14:12
Cap. 1:

Sediamoci un attimo, Giò. Sediamoci e parliamone, ché quella scena delle mani attorno al collo ha mietuto torme di vittime (alza la mano). Ché avrei voluto esserci io, al posto di Milo, a strangolare Camus per tutta quell'assurdità (anche se, a voler essere onesti, quello a cui tirare il collo sarebbe Kurumada. Ma soprassediamo). Perché in quelle dieci dita strette attorno al collo di Camus c'è tutto: la rabbia, l'esasperazione, il dolore, l'incazzatura solenne di Milo. Che sembra quasi dire, con quelle dita serrate, "Non abbiamo imparato proprio niente dalla disavventura con Saga, VERO?!".

E poi c'è lui. Lui, che serpeggia tra le righe con la sua indolente tristezza. Lui, il cui sguardo perso tra i fumi del vino cerca e vede un volto amico - quello del giovane angelo che si è rivelato essere, inrealtà, un demonio. Lui, il conte de la Fère, che ha nel nome quello di una montagna. E come una montagna si erge Camus su Milo, dopo che le mani dello Scorpione hanno abbandonato il collo del Santo dell'Acquario. Una montagna troppo alta da scalare, irragiungibile, catapultata nell'empireo degli eroi pronti a tutto eccetera eccetera eccetera.

In tutta sincerità, io in quelle mani strette e bianche di rabbia ci ho sempre visto una sorta di 'tradimento' da parte di Milo; tradimento perché Camus non s'è confidato con lui, non gli ha spiegato il suo piano, non lo ha messo a parte di nulla e s'è tenuto il suo segreto bello stretto. Sì, c'erano gli Spectre col fiato sul collo; sì, quando si sono rivisti Camus non poteva più parlare; e mille altri sì che adesso non è il caso di rispolverare.
Però, la tua visione - e il modo in cui ce l'hai porta - è credibilissima. Mi hai regalato una sensazione particolare, quella di chi pensa "non mi sarebbe mai venuto in mente!" schioccando le dita. E in tempi di magra come questa, in cui le storie sono copie di mille riassunti, questo racconto è un soffio di brezza che spira dal mare. E che odora di beaujolais, ça va sans dire!

Recensore Master
19/09/15, ore 23:04
Cap. 1:

Ebbene, eccomi qui!
Ho letto con grande piacere questa flash-fic e tengo davvero a farti sapere quanto l'ho apprezzata sfruttando questo commento. La salita alle dodici case nella Saga di Ade è stato un autentico susseguirsi di feels - nella versione animata soprattutto, dato che ha dato più spazio ai singoli personaggi ed ai loro dilemmi. Ora, lo ammetto, io ho sempre tifato per gli Spettri: a mio giudizio Ade ha ragione ed io ho sperato davvero che Atena tirasse l'ala ( almeno durante la visione avvenuta in una prima e delirante adolescenza ); e tuttavia, la quantità di feels che i Gold Saint sono riusciti a donarmi mi ha lasciato con nulla eccetto le lacrime.
Milo e Camus in primis.
Questo duo, shippato da molti e sempre immerso nell'assenza di informazioni di Kurumada, è sempre stato oggetto della mia attenzione ed io ti sono veramente grata di averci scritto una flash-fic a tema. Ormai posso dire di adorare il tuo stile; è sempre più fluido, accorto e soprattutto capace di emozionare il lettore che si ritrova immerso nel componimento. L'atmosfera che sei riuscita a ricreare è un misto fra malinconia e pura disperazione che prende il nome di angst. Questa flash-fic è angst puro! Dopo una prima lettura mi sono ritrovata completamente svuotata tanto che, in presa a simile sentimento, ho deciso di posticipare la stesura del commento per lasciarne uno decisamente più razionale e preciso.
Ho adorato il Camus che sei andata a descrivere. Sebbene per tutto il componimento ritorni lo stato di rabbia ed angoscia di Milo, ho letteralmente adorato il tuo modo di dipingere il suo silenzio ed infine le sue parole. Come appunto viene narrato attraverso i pensieri di Milo, Camus si comporta da eroe: soffre e tace per poi uscirsene con una simile frase conclusiva che a me ha decisamente straziato il cuore. Questi due non possono non farmi soffrire e vorrei davvero riuscire ad esprimere quanta commozione abbia generato in me una simile citazione.
Concludendo, una davvero splendida flash-fic. Non la si può non apprezzare e spero davvero che quanti più lettori abbiano modo di commentarla positivamente così da farti capire quanto sia venuto bene un simile lavoro. Grazie per aver scritto un simile componimento!
mughetto

PS
Ora avrò l'headcanon che Milo e Camus fossero soliti leggere "I Tre Moschettieri" durante i loro pomeriggi liberi.
Sentiti colpevole.

Recensore Master
19/09/15, ore 20:51
Cap. 1:

Riesco finalmente a giungere qui per leggere questa flash!
Beh, che dire, sono stata davvero felice di poter leggere una storia dedicata a due dei miei Gold preferiti, di cui uno tra l'altro è anche quello del mio segno zodiacale. :P
Ecco, ed è proprio Milo quello che più mi ha colpito qui. Lo descrivi incredibilmente tormentato, adirato e logorato nel profondo da un'immane sofferenza causatagli, più che dal risentimento per il finto tradimento del suo migliore amico, da una crescente rabbia nei confronti di sé stesso, perché non è riuscito a capire che in realtà Camus mai e poi mai avrebbe tradito la sua fiducia e quella di Atena. Vedendolo piangere, disperarsi e quasi cercare un motivo per cui continuare a stringere ancora le mani attorno alla gola di Camus, mi si è stretto il cuore, mi ha fatto davvero una tenerezza assurda. E Camus poi... cosa non è il cavaliere dell'Aquario! Vederlo mentre comprende la disperazione di Milo e lo perdona per non aver capito subito che lui era sempre stato dalla sua parte mi ha davvero commossa e - sebbene io non abbia letto "I tre moschettieri, mea culpa - penso che la frase di Athos sia davvero perfetta per l'occasione, serve a conferire maggiore drammaticità a un momento che nell'anime si svolge nel più completo e assoluto silenzio, momento che poi troverà il suo culmine in una scena tristissima e angst all'ennesima potenza, molto d'impatto, ma allo stesso tanto tenera, una scena che simboleggia grossomodo quella che è stata la loro amicizia, un'amicizia fatta di alti e bassi e anche di grosse incomprensioni, vista la diversità caratteriale che vi è fra i due protagonisti di questa davvero fantastica flash!
Per quanto riguardano lo stile, la grammatica e la sintassi, penso che non ci sia nulla da dire. Sono perfette e il tuo linguaggio è davvero molto forbito, tanto che ricorda moltissimo l'atmosfera della serie. 
In conclusione, davvero un ottimo lavoro! Drammatico al punto giusto e, soprattutto, con personaggi IC! Ti faccio i miei complimenti anche per Camus, finalmente qualcuno che gli dà un po' d'emozioni e non lo trasforma in una lastra di ghiaccio!
Spero mi regalerai altre piccole perle come questa, dato che ormai sono completamente dipendente dall'angst, per quanto esso mi faccia soffrire ogni santissima volta.
Un bacio e alla prossima. <3

Recensore Master
19/09/15, ore 14:42
Cap. 1:

Oddèi il mio povero cuoricino ç___ç

La recensione qui è d'obbligo, ne ho altre da lasciarti ma questa, questa viene prima di tutto.
Quella scena mi piazza sempre un gran magone e mi riduce a una gelatina piagnucolosa, e succede tutte le volte che riguardo la puntata (sono pure autolesionista, oltretutto XD). Di solito sono abituata a interpretare quella scena dal punto di vista di Camus dimenticandomi che anche Milo non se l'è passata bene. E beh, qualche lacrima (più di qualche, ma sorvoliamo) è scesa mentre leggevo. Non è solo il risentimento che muove Milo, ma anche questa sua incomprensione che l'ha spinto ad aggredire una delle persone per lui più importanti... e la citazione è stata il colpo di grazia, davvero (ma in senso buono però!).
Vale ^^
(Recensione modificata il 19/09/2015 - 02:42 pm)