Recensioni per
Senza rimpianto
di francoise14

Questa storia ha ottenuto 23 recensioni.
Positive : 23
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
22/10/18, ore 00:23

Carissima, scusa il ritardo. Mi sono persa un capolavoro di lirismo, pathos e introspezione. Alain, sorpreso nel letto di una prostituta nel gennaio del 1790, fa considerazioni devastanti su sé stesso, si considera inutile, addirittura dannoso. Non ha saputo proteggere né Diane, né Oscar, né André e neppure il suo primo, vero amore, Sophie. Ma il Fato pare che abbia il senso dell'umorismo, proprio al culmine della nostalgia, legge la lettera della vita, scopre di avere una figlia, frutto della sua unione con la sua amata. E così senza più rimpianti, perdonando sé stesso, finalmente, può partire a cercare il proprio futuro, finalmente luminoso. Bellissima one shot, mi sono commossa, brava a presto 💓

Recensore Master
29/08/17, ore 11:05

Silvia cara,questo meraviglioso cameo sulla vita di Alain non può sfuggire tra le preferite.Che bella descrizione di un amore appena sbocciato ma infinitamente triste e sofferto.Alain come lo vedo io;triste e infinitamente solo,in questa tua ha perso già tutti gli affetti aggiungendo ai suoi rimpianti questo bella figura femminile:Sophie! Sembra quasi che ci sia la mano dell' amico a guidarlo verso quella lettera rimasta li,sospesa,come un tesoro sepolto e accantonata foriera di una gioia così grande,Sarebbe stato commovente leggere di un loro incontro,ma va bene anche così piena di buone speranze.

Recensore Veterano
04/07/17, ore 17:29

Spinta dalla curiosità, non ho resistito: è deliziosa. Non avrei mai pensato di definire in questi termini una ff riguardante Alain, ma lo è davvero. Qui, mi sembra veramente in pena per la morte di André e ho apprezzato la sua lealtà nei confronti dell'amico, manifestata, allontanando da sé le emozioni che Oscar gli suscitava.
Io credo che tutti gli uomini fossero attratti e affascinati da una donna come Oscar, una donna al comando, bellissima, con uno sguardo tagliente, in apparenza algida e arrogante; tuttavia, non conoscevano le sue fragilità, i suoi momenti di ilarità, il suo autentico modo di essere...quindi, erano solo innamorati del suo aspetto, solo André poteva amare, in modo autentico, Oscar.
Comunque, tornando alla storia, la trovo molto delicata; anche Alain può trovare conforto in quella bambina che Dio ha voluto regalargli.
Io non detesto Alain (no, in realtà, non mi fa impazzire come personaggio), purché stia lontano da Oscar: accanto a lei, proprio non riesco a vederlo. Io non riesco a vedere nessuno diverso da André accanto a Oscar e Alain è quello che vedo meno al suo fianco.
Alain era terribilmente umano, troppo rude, troppo limitato per una come Oscar che, comunque, era abituata a vivere in un certo modo, coltivando determinati ideali.
Molti sostengono che Alain fosse più reale di André e, quindi, più simpatico, nelle sue imperfezioni. Però, poi, lo affiancano a Oscar...perché Oscar era una donna qualunque? Oscar era una donna meravigliosa, in apparenza divina e irraggiungibile, e solo un uomo dello spessore di André poteva starle accanto, solo lui avrebbe sopportato di viverle accanto, senza cambiarla, perché l'amava in toto, tanto nei momenti più fulgidi quanto in quelli più tetri. E, poi, avevano vissuto sempre insieme, era impensabile vivere separati. E, poi, Oscar era estremamente raffinata ed elegante per uno come Alain.
Alla fine, aveva scelto André, un uomo appartenente al popolo, ma André aveva ricevuto la sua stessa educazione e noi siamo il frutto dell'educazione ricevuta, André era quasi un Jarjayes.
E io credo che anche il generale, personaggio che a me piace molto, fosse sinceramente legato ad André: André era una parte di Oscar, era la sua famiglia, prima ancora di diventare il suo uomo.
Poi, io ho in mente l'Alain dell'anime, che di nobile non aveva nulla, non si evincono le sue origini nobiliari, era rozzo e cafone. Se non ci fosse stato André, secondo me, Oscar non sarebbe stata la splendida donna che era o, forse, avrebbe passato la vita a crogiolarsi nel suo amore disperato e non corrisposto per l'affascinante Fersen (preferisco di gran lunga Fersen ad Alain).
Scusa, ho finito per parlare di nuovo di Oscar e di André!!!
La ff è delicata e deliziosa, pur riguardando Alain, davvero.
Brava!
Secondo me, dovresti cimentarti in una storia su Oscar e André. Potresti continuare Ossidiana.
Sono sicura che verrebbe fuori un lavoro eccelso. E poi devi farti perdonare per "L'intruso". ahahah
In realtà, anche questa storia potrebbe trovare un seguito, magari leggere il diario di André potrebbe illuminare la vita di Alain,guidarlo (Certo, Alain non sarebbe mai in grado di reggere il confronto con un animo puro come quello di André). Sai, io non credo che Alain abbia amato Sophie dello stesso amore con cui André ha amato Oscar: se Oscar fosse morta, a mio avviso, André avrebbe vissuto in solitudine, nessuna donna lo avrebbe coinvolto emotivamente...e, invece, Alain si lascia turbare da Oscar.
Mi scuso per essere stata farraginosa nella mia recensione, ma ho lasciato fluire liberi i pensieri e, pur non avendo molto tempo, ho deciso di trascriverli comunque, sebbene privi di ordine.
A presto!
(Recensione modificata il 04/07/2017 - 05:37 pm)
Brava!
(Recensione modificata il 04/07/2017 - 05:49 pm)
(Recensione modificata il 06/07/2017 - 05:07 pm)

Recensore Master
05/01/17, ore 20:00

Ma io dov'ero quando hai pubblicato questa storia? Imperdonabile che l'abbia letta solo ora: è stupenda semplicemente.
Alain dopo André è il personaggio che amo di più, e qui, tu gli rendi giustizia; lo carichi di umanità profonda, (e già si vedeva nell'anime) di ricordi dolorosi legati a chi non c'è più, e un grande amore che lo ha segnato; che Oscar nell'aspetto gli ricordasse un po' questa Sophie è singolare e giustifica la fascinazione che Alain può aver subito dal suo biondo comandante, senza però superare certi limiti per lealtà verso l'amico André. E non è un caso che Sophie e Oscar siano entrambe segnate da una malattia che non lascia scampo, che pone Alain sullo stesso piano di Andrè, e dunque di comprenderlo meglio nei sentimenti.
E nonostante la malinconia struggente che pervade gran parte del racconto, all'orizzonte Alain trova una speranza inattesa; sembra più di quello che hanno avuto Oscar e André... o forse no, in fondo "ogni istante di questa vita è prezioso"...
Bellissima, veramente. Complimenti.

PS. Alain alla fine, ha avuto il coraggio di leggere l'ultima lettera di Sophie... chissà che non trovi il coraggio di aprire anche il taccuino di André? Chissà che storia ne verrebbe fuori...

Recensore Junior
08/10/15, ore 18:23

Ho letto... Finalmente ho letto! E a dire il vero ho iniziato proprio da qui. Da Alain. Lasciando Fersen in seconda battuta. Come sempre, del resto!

E mentre leggevo il mio cuore sussultava più e più volte. L'incipit, il salto avanti nel tempo e la perdita di André, l'ammirazione/amore di Alain per Oscar... il dolore al petto (che vedo grande e profondo), il taccuino di André (qui ho sobbalzato davvero! Colpa del "Soldato"... non me ne sono ancora liberata, evidentemente), la tremenda tristezza di una storia morta sul nascere per il troppo amore dei due protagonisti e lei... ELOISE! Eloise de Martin!!! Un tuffo al cuore. Che senza saperlo io abbia affibbiato alla mia testarda "rivale" di Oscar nome e cognome della figlia di Alain mi ha stramazzata! Che tu abbia pensato, senza in realtà pensarci, di scegliere stesso nome e stesso cognome, mi esalta! A questo punto, DEVO risolvere il mistero, perché questa FANTASTICA ED ENTUSIASMANTE "COMUNIONE" DI MENTI mi disorienta e rende euforica allo stesso tempo!

Per tutto il resto, il resto che non ho detto ma che ho pensato... per la bellezza delle parole scelte nella descrizione di una nuova alba, per la delicatezza, la dolcezza e poi la brutale concretezza di questo nostro Alain (che ormai amiamo oltre ogni dire, fanciulla, ammettilo tu pure!!!), per la potenza di una speranza riemersa da un vecchio cassetto e capace di cancellare in una manciata di righe tutto il dolore di una vita... beh, per tutto questo (e tutti gli altri "sospiri" che mi regali) GRAZIE!!! Grazie di cuore!

Sabrina
(Recensione modificata il 09/10/2015 - 10:53 pm)

Recensore Master
03/10/15, ore 08:10

Idea originale far coincidere l'infatuazione di Alain per Oscar, con il ricordo di un amore del passato. Un Alain giovane ed innamorato ma non fortunato, visto che lei muore. Alla fine ti riscatti, regalandoli una speranza, un nuovo affetto, una figlia, una nuova luce per un uomo che ha sofferto molto. Brava

Recensore Master
26/09/15, ore 00:44

Decisamente originale e unica, una possibilità per Alain di vivere una vita diversa, ma anche una opportunità di essere più di un soldato, di un amico o di un amante. Alain può essere tutte queste cose insieme. Tu lo hai reso anche consapevolmente padre
Molto toccante

Recensore Master
25/09/15, ore 22:35

Trovo coraggiosa e molto originale questa tua scelta, Fra.
E' vero che il "cliché" ( che peraltro funziona alla grande e avrebbe funzionato anche con te..) su Alain sta nel vederlo "affascinato" dall'unica donna che non può amare,ma solo AMMIRARE. E l'abitudine nostra lo vuole forte, sì, ma disilluso, senza grandi "progetti" di vita.
In realtà già nell'anime dimostra quanto, nonostante le pene atroci da soffocare, non avesse rinunciato ad avere degli obiettivi, che lì, nell'epilogo, si concretizzano attraverso una vita da contadino. Tornare all'origine, lavorare la terra, vedere i frutti del proprio operato...lavoro duro e nobile al tempo stesso, custode di fatica ed estrema "saggezza"...
E quindi perché, nel mondo vario delle ff, non renderlo "padre"? Scelta che pochissime altre hanno seguito...Alain sarà sempre stato sì una "testa calda", ma la sua forza, il suo pragmatico coraggio, hanno basi solide e genuine: come "padre" me lo vedo bene, una volta trovato l'amore vero.
Bello, dunque, l'escamotage di Sophie, il suo unico grande Amore giovanile, scomparso tragicamente e prematuramente, che, nei tratti ricorda così tanto Oscar...
Come bella l'intensa malinconia di lui nel ricordare l'amico ( quasi fratello) scomparso. Andrè, anche qui, "torna" da Alain come ha sempre vissuto in tutta la sua esistenza: sotto forma di angelo, quasi...in sogno, come usano fare i messaggeri celesti per avvisare i propri "protetti" sulla Terra. E lo conduce da Sophie, dove, dal dolore del passato, emerge la speranza nel futuro, che d'improvviso si riempie...
Sì, è vero, molte volte raccogliamo i nostri pensieri in un diario che non osiamo più riaprire o custodiamo le "reliquie" delle persone care perché averle lì, a portata, ci permette di non spezzare del tutto il "legame" tangibile che ci legava a loro. Ma quanto male fa riaprire certi "cassetti" o leggere alcune intime confidenze! Sembra di violare la sacralità di un santuario e si riaprono vecchie ferite, mai del tutto cicatrizzate...
In questo caso, però, dal dolore e su quello si fonda la speranza, inaspettata, immensa e forse anche per questo, ancora più bella...
Bravissima , dunque, pieno merito anche a questo tuo Alain...diventa un compagno di "contest" molto speciale per il Conte ( adesso un pelino più "rispettato" nella sezione, dopo i vostri scritti..)...
Un bacione,
Tamara Alessandra.

Recensore Master
25/09/15, ore 14:48

Silvia! Mi hai commossa e fatta piangere! Quanta bellezza, delicatezza e amore in questo racconto! Sono rimasta senza parole! Pensavo sarebbe stata una storia cpn un finale triste e malinconico, pur splendido, e invece mi hai saputo donare anche l'emozione della gioia e della speranza! Super complimenti! !!! ! baci! Sandra

Recensore Junior
24/09/15, ore 15:06

Silvia te con questo contest hai ufficialmente distrutto il mio cuore!
Prima ho letto la storia su Fersen e mi ha intristito molto, ora questa su Alain mi ha dato il colpo di grazia!
Cioè, è qualcosa di veramente spettacolare la tua storia. Ci hai presentato un Alain diverso da quello che noi conosciamo: uomo distrutto per aver perso madre, sorella, i più cari amici e, soprattutto, l'amore. Un amore vero, grande, che per la prima volta gli ha fatto sentire e provare veramente questo sentimento.
Ma alla fine P, ad un uomo distrutto dal dolore, hai ridato la speranza di un futuro migliore. Ora ha una nuova persona da amare, sua figlia Eloise. I sentimenti che prova nello scoprire della sua paternità sono sentimenti che credo proverebbe chiunque, ma alla fine ha preso la decisione migliore: raggiungerla!
Ti prego di scrivere un seguito a questa storia in cui narri l'incontro con sua figlia, perché ammetto di essere molto curiosa xD 
Sei sempre bravissima!
Un bacissimo, a presto!

Recensore Master
24/09/15, ore 11:47

Toni struggenti e delicati, il dolore per la morte degli amici, un amore che non dura tranne che una notte e la speranza di un futuro che si chiama Elise, brava

Recensore Junior
23/09/15, ore 17:20

Silvia carissima!!!!!
Tu ami Alain, e anche io....
quando ti impegni e lo collochi nella giusta ambientazione e con i corretti accoppiamenti, ne fai un personaggio meraviglioso e tu diventi straordinaria!!
Non vorrei fare l'intrusa, ops.....
Scherzo!!!
Bellissima one-shot scritta con grande maestria! Una visione inedita che riscatta finalmente un personaggio amato e forse molto sacrificato. Matura la consapevolezza del sentimento verso Oscar, la lealtà fraterna verso André, l'amore verso questa ragazza maltrattata dal destino. Ma è proprio il destino, che capovolge le sorti facendo dono di una nuova vita, la speranza di un futuro.
E un motivo per continuare a vivere.
Complimenti di cuore mia cara!

Recensore Master
23/09/15, ore 15:22

... per non cadere nel più classico dei cliché (che poi, classico per chi????😳) hai dato vita ad una storia malinconicamente deliziosa. 
Sottoscrivo una ad una tutte le parole dell'Alain pensiero su Oscar. Ne poteva essere affascinato (e glielo posso pure concedere) ma non l'amava, l'amore è un'altra cosa...e oltretutto non avrebbe mai tradito l'amicizia di André. Alain è per me un personaggio onesto, sincero, leale, tutto d'un pezzo. Capiva André e rispettava Oscar e la loro morte, come tu stessa hai evidenziato, è stata causa di immenso dolore. Bello che il diario di André sia stato preso in consegna da Lui e mai violato ....e Oscar....ecco perché ne era "un po'" attratto...gli ricordava Sophie. Bellissima la figura di questa donna che hai creato dal nulla, introducendola e collocandola alla perfezione nella vita di Alain. Una donna dal destino già scritto, che però ha saputo rubare alla vita il più possibile e vivere, anche se per poco, l'amore.
L'amore vince tutto ...anche la morte. 
E dopo tanto dolore, Alain si merita questo ed altro. Una figlia, il frutto di un amore, di una donna mai dimenticata. 
Lo lasciamo sulla strada di un nuovo futuro...e se più in là, la continuassi???
A me piacerebbe conoscere questa figlia. 
Grazie di tutto...non ti volevo fare scervellare, ma ne è uscita fuori una storia poetica, dolce, dove davvero la speranza la fa da padrona.
Bravissima Françoise...questo è sicuramente l'Alain che adoro!

Recensore Master
23/09/15, ore 14:48

Molto romantico il racconto della storia d'maore...devastante il fatto di non aver letto per troppo dolore, e di aver così perso un'informazione essenziale e del tempo prezioso.
Bella idea, delicata e gentile.
Brava

Recensore Master
23/09/15, ore 12:18

Anche Alain ha un passato doloroso da raccontare.. e un affetto insperato da cui correre!

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