Recensioni per
Saint Seiya: The Golden Age - by whitemushroom
di whitemushroom

Questa storia ha ottenuto 36 recensioni.
Positive : 36
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
02/07/18, ore 19:26

Ciao, che dire. vorrei trovare le parole adatte da scrivere per recensire questa tua bellissima storia, ma credo che non ne esistano veramente. L'immagine di Shura che si allena in riva al mare mi ha evocato l'addestramento di El-Cid , ho trovato bellissimo il modo in cui descrivi i ricordi della notte degli inganni e poi il riferimento al salvataggio di Shiryu, non è così facile trovare storie che sappiano sviluppare secondo una luce nuova sequenza dell'anime a cui siamo sin troppo assuefatti. Complimenti davvero eanche per il modo in cui hai saputo collegare serie classica e episodio G nel momento della dipartita di Shura. Bellissima l'immagine di Shiryu che rappresenta la speranza. Complimenti davvero
un abbraccio

Recensore Junior
16/03/18, ore 14:23

Ciao White,

ho provato a leggere il terzo capitolo, ma non conosco Omega e mi sono sentito abbastanza perso, così sono passato al numero 4 ed eccoci qui.

Questa tua raccolta mi sta facendo rivivere quel vecchio amore che era Saint Seiya; hai intrecciato la serie classica con l'episodio G riuscendo a dare ancora più spessore a uno dei momenti più intensi dell'intero manga: la morte di Shura.

Il cavaliere della decima casa è un personaggio strano e malinconico, difficile inquadrarlo fino a in fondo, ma tu sei riuscita a farlo brillare, a regalargli qualche riga in più: una forma narrativa più complessa che probabilmente si meritava!

Inutile dire qualcosa in più sul tuo stile, che è sempre impeccabile (già dal "lontano" 2015). Bravissima!

Con affetto,
L

PS: davvero sono già passati 3 anni dal 2015? Ridatemi la mia vita!

Recensore Veterano
25/10/15, ore 23:10

Tutto molto bello White... tra quanto tempo arriverà Camus?
Sarebbe una scelta quasi obbligata per me. Ma se poi c'è un ordine per le apparizioni fa come se non avessi detto niente

Recensore Master
18/10/15, ore 22:16

Uh, io ricordo solo la versione classica, quella di Kuramada, però con un ragionamento accurato (?) mi SEMBRA di aver capito che questa sia la moglie di Crio.
Quindi ha senso che pianga ogni volta che veda lui, eppure non prova rancore nei suoi confronti, solo tristezza.
Bella l'interpretazione del dio, che dice chiaramente che avrebbe preferito stare con lei invece di morire e questo mi ha fatto pensare al fatto che forse sono gli umani quelli meno legati alla vita. Dopotutto è corta e siamo capaci di gettarla via per un momento in cui perdiamo la testa per rabbia o per passione.
Quindi Crio non può capire il gesto di Shura.
Io ho sempre pensato ( e credo, a ragione ) che si sia tolto la vita per espiare ciò che aveva fatto ad Aiolos. I sensi di colpa sono assassini e possono annientarti.
Però io non avrei salvato il Dragone... non mi garba quel maestrino!

Recensore Master
14/10/15, ore 22:50

Carina, è stato bello rivivere l'epicità della morte di Shura e del quasi sacrificio del Dragone.
Bello come il cavaliere mostri empatia per il proprio avversario che ha scffgsconfitto (Crio non Shiryu chiariamo prima di fare confusione. Oddio in realtà un po' di empatia ce l'ha anche per il bronzino) è una cosa che apprezzo spaesso delle opere dei Cavlieri.

Recensore Master
12/10/15, ore 20:43

Partendo dal presupposto che la morte di Shura è da solo uno dei momenti più epici di sempre delle varie serie, trovo che ampliarlo e collegarlo agli eventi del G, e a personaggi in generale poco considerati come Crio ed Euribia, sia un'idea fantastica! Il web è pieno di fanfiction su Saint Seiya, ma l'80% verte sulla serie classica, diciamo un 19% su LC, e solo il restante 1% su Omega, Ep. G e varie ed eventuali, perciò sono sempre contenta di leggere qualcosa che si discosta dal coro!
Davvero dolcissima, con un dialogo finale tra l'uomo e il dio accompagnato dal canto di Euribia malinconico ma che allo stesso tempo lascia intravedere una speranza positiva; e in fin dei conti né l'uomo né il dio muoiono soli, ma proseguono insieme verso le stelle. Mi è piaciuta anche l'ammissione di Crio di non aver mai preso in considerazione l'idea della morte perché credeva che i Titani fossero invincibili: un atteggiamento molto appropriato a una divinità, soprattutto a una impulsiva e sicura di sé come Crio!