misericordia.
è la prima volta che leggo il punto di vista di Berthold su quello che ha fatto a Riza (sì, questa è la raccolta delle mie prime volte ;P), e, porca miseria, è stupefacente.
è perfettamente lucido e completamente folle, lo adoro.
nonostante sia breve come sprazzo, mi ha trascinato in maniera estremamente profonda: Berthold ha dedicato la sua vita all'alchimia, è la sua ragione di vita, il suo ideale di perfezione, e Riza brilla di luce riflessa, con il lavoro di una vita marchiato indelebilmente sulla schiena.
e la sua perfezione, che ora ha i capelli biondi e il corpo di una bimba, lo rifugge perchè ha paura di lui.
la visione distorta che Berthold ha di sua figlia è brutale, eppure paterna in un certo modo. in fondo, lui voleva che sua figlia diventasse perfetta grazie alla sua alchimia. forse non si rendeva conto che per un padre una figlia deve essere perfetta sempre...
breve ma intensa, mai frase fu più appropriata!
complimenti, ci vediamo al prossimo capitolo
Alsha |