Eccomi qui, chiedo scusa per il ritardo.
Parto con il dirti che scelsi questa storia perché trovavo che il titolo fosse vago ma allo stesso tempo tremendamente affascinante e una volta entrata a leggere non me ne sono pentita. Direi quindi di cominciare con l'esporre tutte le mie considerazioni, positive e negative — al solo scopo di risultare costruttiva, naturalmente.
Partendo dalla grafica, a essere sincera non mi è piaciuta molto': tralasciando che questo font lo odio (ma chiaramente sono tutte delle opinioni personali), il titolo è molto carino (in viola, aww, e in grassetto, aww), però poiché è tipo una poesia metterei il testo centrato in modo da saltare più all'occhio e anche l'intestazione di un carattere maggiore. Noto tra l'altro che hai messo due immagini alla fine della storia, ma una non si vede e l'altra è decisamente colossale (da parte mia ti consiglio di metterla centrata dopo il titolo, ma se vuoi tenerla nel basso almeno salta qualche rigo dal testo e rimpiccioliscila).
Ok, adesso direi invece di passare alla storia in sé: è scritta benissimo, la grammatica è del tutto apposto e il ritmo decisamente incalzante; ho amato i termini che hai usato per le varie descrizioni e per tutti i versi, specialmente gli ultimi tre-quattro (che copia-incollo e metto come post su Facebook, prima o poi, citandoti). Trovo che siano completamente azzeccati alle varie situazioni e che non ce ne sia uno che stoni con gli altri. Vi è anche una certa musicalità scandita con il tuo andare a capo, che non è lasciato al caso (o al caos, lol) ma al contrario è calcolato e perfetto.
Mi sembra quasi di essere immersa nella mente di Mick Rory, ti giuro. È qualcosa di spaventosamente bello e allo stesso tempo eccitante e allo stesso tempo che ti fa perdere il controllo. Mi hai suscitato emozioni contrastanti che, però, mi sono piaciute tutte tantissimo. Non so bene come esprimermi e non succede spesso, ma una cosa è sicura: è come se ci fosse una sottospecie di limbo dove il "personaggio" — in teoria credo qualunque essere umano — sta galleggiando, sempre incerto se propendere più per un lato e più per un altro. Vedere nei piaceri della vita (vino) il male (Satana) e nelle bellezze della natura (montagne) il bene (Dio) non è un pensiero fisso come quello di tante persone; insomma, quello che sto cercando di dire, è che non necessariamente la linea tra bene e male è così netta e il subbuglio di sentimenti che si sparagliano nel nostro animo è racchiuso in questa bellissima storia.
Penso dunque che meriti un posto tra le mie ricordate, perché mi ha fatto provare qualcosa e devo riconoscerlo.
Bye, destiel. |