Recensioni per
the mysterious magnet
di theuncommonreader

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
25/02/16, ore 14:27

Sono qui per lo scambio sul gruppo di efp! Come al solito, passo da te a godermi un'altra splendida os.
Volevo innanzitutto segnalarti che su efp il tag shoujo-ai si usa quando ci sono storie con scene esplicite di amore lesbico (non so come spiegarmi)
Che dire? È una storia curata, dolce. L'attrazione che Viola nasconde e che innegabilmente prova per Caterina, quella che dovrebbe provare per Marco, quella che nasconde, è incredibilmente realistica. Chi ha detto che omosessualità e religione non possano andare d'accordo?
In poche righe hai descritto Caterina e il suo modo di fare un po' maschile e goffo che però attrae Viola, la quale secondo me si sente anche un po' in colpa di quest'attrazione.
Complimenti come al solito. Quando lo scrivi, un libro?
Baci baci
Natalie

Recensore Veterano
29/01/16, ore 07:54

Di questa one-shot mi aveva sempre incuriosita la sinossi, ed ero certa di trovare una storia veramente particolare - come concept - come poi è stato.

Ma quello che l'ha resa davvero speciale, ai miei occhi, è come tu l'hai narrata - il modo in cui ha costruito la scena, partendo dai dettagli minuscoli per poi ampliare il focus e aprire il grandangolo, così da mostrare la realtà composita in cui quei particolari si incastrano, come un puzzle emozionale.
E' come partire dall'infinitamente piccolo per arrivare all'infinitamente grande - partire dai dettagli della chiesa, per poi zoomare sulla schiena di lui, sulle labbra carnose che dovrebbero suggerire una risposta di desiderio e invece evocano stizza (e ci si chiede perché), per poi passare ai capelli, e ampliare ancora, a mostrare la figura un po' goffa di Caterina, rivelando chi - davvero - sia l'oggetto del desiderio.

E' una regia *molto* cinematografica, che qua, però, beneficia di tutta la carica introspettiva della parola scritta, che tu asservisci completamente alla scoperta - pudica, delicata - di questo sentimento nascente, e che si nutre di una miriade di dettagli quotidiani, apparentemente insignificanti, e che presi singolarmente potrebbero anche sembrare triviali (le cosce grosse, le felpe informi), ma che nel loro insieme creano armonia e irresistibile attrazione.

Hai gestito molto bene questo flusso di informazioni sensoriali, centellinandoli al lettore sorsata dopo sorsata, e si arriva alla fine un po' storditi, con la sensazione di aver fatto un viaggio sulle montagne russe del cuore.

Un racconto delizioso, sia nella forma che nella sostanza, che mi ha lasciato sulle labbra quella stessa sensazione deliziosa e pulita del burrocacao di Caterina.

--
Due notine spare:

lasciando le che la frangetta (le di troppo)

burro-cacao (ho controllato e credo che si scriva tutto attaccato)

Recensore Master
28/11/15, ore 13:54

Buongiorno!
Sono approdata anche qui. E con vergogna sono qui a chiedermi perché non avessi notato prima questa shot.
Sai cos'è che la rende particolare? Come l'hai gestita.
In una recensione, ricordo che mi fecero i complimenti perché avevo descritto una storia omosessuale senza scadere nel banale o nel volgare: la stessa cosa potrei dire benissimo di te.
Sei partita da piccole cose, e con originalità e sensibilità hai descritto questo amore appena nato, così puro e intenso che in confronto quello con il fidanzato è un macigno, un peso opprimente; sei stata straordinariamente brava.
L'ultima frase, poi, mi è rimasta attaccata: ho trovato che racchiuda tutta la storia, la passione nascosta ma che non può esserlo a lungo, non può esserlo per molto.
Questa storia mi ha veramente colpito, se non si è capito abbastanza :)
Brava, bravissima. In poche righe sai descrivere con pienezza ed efficacia immagini e situazioni stupende.
Complimenti ancora.

A presto,
Manto :*

Recensore Junior
22/11/15, ore 11:56

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Questa storia DOVREBBE essere tra le scelte del sito perchè descrive con una delicatezza ed un realismo inquietante un frammento di una vita insignificante che è una realtá diffusa ieri più che mai, oggi ancora e, forse, in un certo senso, per sempre.

Recensore Junior
22/11/15, ore 11:43

Wow, accidenti. Non so cosa dire. Ho letto tutto d'un fiato e poi ho riletto, ma sono senza parole.
È una drabble, è corta, spesso è difficile condensare in poche righe una storia tanto potente, ma tu l'hai fatto con nonchalance ed esperienza così che non potrebbe esistere modo migliore per raccontarla.
Le parole ti catturano da subito e ti proiettano nella chiesa insieme a Viola, da dietro la sua frangia io vedevo l'altare un po' grezzo e le candele accese di una fredda chiesa di campagna a novembre; sentivo il freddo e vedevo la condensa nell'aria.
Forse le tue parole mi risultano così evocative perchè ho ben presente l'atmosfera un po' squallida un po' sacra che descrivi, con il vecchio prete austero che ripete i suoi gesti meccanici e fulmina con lo sguardo gli adolescenti che mal sopporta.
Ma ciò che hai saputo rendere meglio è stato quel sapore di proibito nello sguardo della protagonista che ancora sembra non comprendere appieno i suoi sentimenti, sente solo di stare facendo qualcosa di sbagliato, ma non ha strumenti per interrogarsi interiormente; è fidanzata, ma più che amore sembra lavoro: probabilmente tutte le sue amiche si trovavano un ragazzo e la nonna continuava a chiedere se ce l'aveva un fidanzatino, Viola avrá pensato che prima o poi avrebbe capito cosa si prova nel baciare un ragazzo, ma per il momento poteva limitarsi a fingere di essere come tutte le ragazze "normali".
È così reale, così vero, sono dinamiche cosí contemporanee che se vivi in italia non puoi non riconoscere, non puoi non sentirne l'eco che rimbomba da qualche parte nella cassa toracica.
Va dritta tra le preferite, complimentissimi.
Tai.

Recensore Veterano
14/11/15, ore 09:05

Ciao,recensisco per lo scambio a coppie :)

il tuo stile mi piace moltissimo; è diretto, molto evocativo e in un certo modo semplice. Arrivi subito al punto senza esagerare con le descrizioni, ma riuscendo a creare un'immagine mentale vivida della scena davanti agli occhi del lettore.

La storia si apre in maniera originale, descrivendo una chiesa, luogo dove al giorno d'oggi si vedono sempre meno giovani;ma è stata una scelta azzeccata, vuoi per la possibilità che hanno così i personaggi seduti di osservare gli altri personaggi che invece sono in piedi per la comunione, vuoi, anche, per un richiamo -forse- a un senso di colpa di Viola per quello che desidererebbe davvero.
Insomma, ottima ambientazione.
E soprattutto ottima la descrizione di una scena che nella vita reale sarà durata si e no qualche minuto; l'hai scandagliata nei minimi particolari, cogliendo e descrivendo ogni sensazione di Viola, ogni pensiero, attraverso tutti i sensi che ha a disposizione.
I personaggi sono reali, Caterina, oggetto del desiderio, non è una bellissima modella perfetta, ma una ragazza normale, come tante, forse anche un po' goffa e timida, e questo rende la storia davvero realistica.
La grammatica è perfetta così come il lessico utilizzato, perciò non posso che farti i miei complimenti!
alla prossima :)
rosanera

Recensore Veterano
13/11/15, ore 18:40

Oh, le tue storie sono talmente dolci!
Forse ti avevo già detto di non preferire particolarmente le storie riguardanti coppie omosessuali a causa dell'inverosomiglianza delle trame, ma con te è diverso! 
Viola è tenerissima (o meglio, i suoi pensieri lo sono), mi ha ricordato una mia ex coinquilina per alcuni aspetti e per il modo in cui cerca di "camuffarsi". Ciò che ho preferito però non sono stati i personaggi, ma l'ambientazione, che poteva sembrare provocatoria visti i rapporti tra Chiesa e mondo omosessuale, ma non lo è stata affatto, sebbene credo si tratti di uno spazio funzionale... o almeno, immagino che se io fossi stata Viola, per qualche strano motivo mi sarei sentita ancor più turbata in chiesa che altrove. L'altro elemento particolare, vista l'ambientazione, è stato il rosso... davvero molto bella l'immagine dei capelli che richiamano le candele!

Una cosa molto bella che ho notato e che spero di riuscire a creare, prima o poi, è il chiamare in causa tutti i sensi, anche quelli solitamente meno evocati: me lo immagino il bacio al sapore di big babol (sì, la marca l'ho scelta io - povera Viola!) o l'odore dello shampoo per capelli che Viola cerca di inspirare come fosse aria di montagna...

Complimenti e a presto!

Recensore Junior
24/10/15, ore 15:19

Particolare. Tremendamente particolare, mai letta una cosa del genere prima d'ora. 
Corta, coincisa, diretta. 
Ti faccio i miei complimenti: mi hai lasciata senza parole come pochi riescono a fare. Leggerò sicuramente qualcos'altro di tuo, se hai scritto altri testi di questo genere. Non so, sono rimasta piacevolmente affascinata. 
La grammatica e la punteggiatura sono assolutamente perfette, ogni cosa sembra essere al proprio posto, in un ordine che quasi mi sa di maniacale, mi disturba. 
Tutto ciò che hai scritto ha più che un fondo di verità: queste cose succedono ogni Domenica e possono succede in una chiesa qualunque, fra persone come tante. Mi è davvero piaciuto, bandierina verde meritata. 

-nettie. 

Recensore Junior
23/10/15, ore 09:44

Come già ho avuto modo di farti notare, adoro il tuo stile. Anche in questa breve one-shot, nonostante non ci sia un elevato livello di azione, sei riuscita a mantenere i miei occhi letteralmente incollati (e affascinati) davanti allo schermo. Tu non scrivi: riesci sia a fotografare, sia a trascinare i lettori all'interno dei corpi dei protagonisti, lasciandogli provare le loro stesse emozioni. Grazie per queste piccole perle che ci regali, e spero di avere la possibilità, prima o poi, di leggere una tua long (magari il seguito della bellissima "Roma, una sera che piove"). Complimenti ancora.
Alla prossima
(Recensione modificata il 23/10/2015 - 09:45 am)
(Recensione modificata il 23/10/2015 - 09:46 am)