Recensioni per
Love is Blindness
di Soul Mancini

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
07/11/18, ore 13:22

Autore: Soul_Shine 
Fandom: Originale 
Titolo: Love is blindess 

Grammatica e Stile: 5/5 

Non ho trovato particolari errori di grammatica e in un testo molto lungo non è facile mantenere l’attenzione costante su quelle che potrebbero diventare delle piccole distrazioni. Lo stile mi è piaciuto moltissimo: semplice e con un lessico schietto e giovanile come si addice al contesto ed ai personaggi. Una cosa che ho apprezzato moltissimo è stato l’inserire, di tanto in tanto, le canzoni che mi hanno trasportata completamente nella storia riuscendo a farmi calare non solo nei personaggi ma anche a farmi respirare un po’ di Jamaica. 

Originalità e trama: 3.5/5 

La trama non è complessa ma ben gestita, non hai affrettato i tempi narrativi spiegando con calma e facendo evolvere le situazioni senza fretta di arrivare ad un punto particolare. Apprezzo sempre quando non trovo buchi nella trama e quando il tutto è arricchito da una buona introspezione. Forse mi è mancato un po’ quel tocco in più che mi avrebbe fatto dire ‘Questa proprio non me l’aspettavo’, nel senso che mano a mano che leggevo immaginavo già cosa stava per succedere e come si sarebbero evolute le situazioni. E’ un peccato perché la tua storia ha davvero molto potenziale sia per quanto riguarda i contenuti che gli stessi protagonisti. 

Caratterizzazione personaggi: 8.7/10 

Anche qui vale lo stesso discorso che ho fatto per la trama. 
I personaggi che hai inserito sono tanti e, ti dico la verità, mi sarebbe piaciuto conoscerli ancora più a fondo. Isabel è sicuramente quella caratterizzata meglio, essendo anche la protagonista non potevo chiedere di più. Lei è positiva nonostante tutto, però non hai mancato di lanciare qua e là riferimenti alla sua fragilità interiore che è del tutto normale mettere in risalto per chi come lei vive da sempre in questa difficile situazione. Ad una prima lettura questi particolari non li avevo notati, ho creduto che il tema delicato fosse stato trattato con un po’ di superficialità ed invece mi sono ricreduta. Isabel è si forte e positiva, ma quella che è nel presente è il risultato di un lungo viaggio alla ricerca di sé, di un percorso sicuramente doloroso e che deve averle causato molto disagio ma che ha superato e accettato con il tempo e con l’aiuto delle persone a lei care. Su questo personaggio hai fatto davvero un ottimo lavoro. 
Non posso dire lo stesso sugli altri personaggi. Tutto il gruppo di ragazzi che Isabel incontra in Jamaica nasconde un mondo che invece non hai mostrato del tutto. E’ come se avessi socchiuso una porta lasciandoci intravedere qualcosa di ciò che c’è dietro ma senza aprirla del tutto. Jacob, Derek, Adrian, Myra, Roland, Janine, sono sicura che tutti loro hanno molto da raccontare e spero che prima o poi vorrai approfondire anche i loro vissuti, le loro storie appena accennate ma di cui sarebbe davvero bello conoscere di più. 

Uso della parola chiave: 10/10 

In questo parametro il punteggio è pieno, non potrebbe essere altrimenti. Hai reso benissimo l’idea di ‘accoglienza’ grazie alle persone e al luogo stesso. Sei riuscita a trasmettere bene le sensazioni e la felicità che Isabel prova nel sentirsi non solo accolta ma anche apprezzata per quello che è, ed è qualcosa che non aveva mai sperimentato del tutto prima. La sua vacanza in Jamaica è un turbinio di nuove e inaspettate esperienze. 

Gradimento personale: 9/10 

La storia mi è piaciuta. Ho apprezzato molto il messaggio positivo che hai voluto lanciare, perché insomma vivere una situazione come quella di Isabel non è facile ma nemmeno così impossibile da accettare. Dovrebbero pensarla un po’ tutti così invece spesso e volentieri ci si lascia andare a pregiudizi che non dovrebbero nemmeno esistere. Ammetto di essere rimasta un po’ delusa sul finale, probabilmente mi aspettavo qualcosina in più e mi ha lasciata con l’amaro in bocca e la curiosità di sapere come continueranno ad evolversi le cose. Le domande in sospeso sono tante: continuerà la storia d’amore di Isabel? Prenderà in considerazione i sentimenti di Adrian? ( ho trovato dolcissimo il fatto che le abbia scritto una lettera in braille, facevo il tifo per lui ) , si rivedranno tutti quanti? Non so se avevi intenzione di dare un seguito a questa storia ma nel caso a me piacerebbe tantissimo leggere ancora di loro. 

Totale: 36.2/40 

Recensore Master
02/10/18, ore 18:15

Ciao carissima! Visto che anche tu partecipi al contest "In viaggio" non potevo fare a meno di leggere la tua storia. Allora: innanzi tutto sappi che l'ho letta tutta d'un fiato. La numerosa presenza di dialoghi rende il racconto veloce e scorrevole.
La tua protagonista è molto ben caratterizzata. Nonostante la sua cecità è una ragazza forte e realista, che non vuole cedere troppo presto ai sentimenti. La presenza di Jacob è talmente forte, però, che fa subito breccia di lei.
Mi è piaciuta un sacco l'idea dell'odore di Jake, questa sua caratteristica peculiare che lo distingue dagli altri ai sensi di Isabel.
È un vero peccato che debbano lasciarsi così...
Tanto per rimanere in tema musicale, questo tuo racconto mi ha ricordato molto una canzone dei Queen, "In only seven days", in cui il protagonista, in una settimana di vacanza, si innamora di una ragazza.
Un racconto romantico che mi ha fatto emozionare e vivere le sensazioni della protagonista!
Brava!

Recensore Master
15/12/15, ore 12:44

Quarto classificato – Love is blind 

Di Soul_Shine 


Sintassi, ortografia, punteggiatura 
Nonostante la lunghezza della storia, la sintassi è generalmente corretta, anche se ho rilevato un errore nella consecutio temporum

Tutti mi avevano sempre rifiutato, l'ultimo ragazzo che ho avuto risale alla terza elementare. 

Tutta la storia è narrata al passato, ma la frase che ti ho citato, subito dopo la virgola, è al presente. Per rispetto della concordanza temporale, avresti dovuto scriverel’ultimo ragazzo che avevo avuto risaliva […]. 

Non ho notato errori di ortografia veri e propri, ma soltanto alcuni refusi – ma considerando che il tuo racconto è piuttosto lungo, direi che è abbastanza normale che ci siano degli errori di battitura. 
Te ne segnalo alcuni: 

[…] mii fui accomodata […] – hai inserito due i nel pronome riflessivo. 

messo a mo agio – hai dimenticato la i in mio

Sì,ciecamente – manca lo spazio tra la virgola e la parola successiva. 

TI accompagno io! – hai scritto la i di ti in maiuscolo. 

Ti segnalo che l’interiezione oh non si può scrivere diversamente. Nel tuo testo l’ho trovata nella forma Oooh, ma è assolutamente scorretta. Inoltre, nei testi di narrativa, non si devono mai scrivere i numeri in cifre, ma sempre in lettere. Quel 90% scritto in questo modo stona abbastanza ed è anche scorretto. 

Dal punto di vista della punteggiatura, ti segnalo innanzitutto l’uso eccessivo – e talvolta fuori luogo – dei puntini di sospensione e l’abuso delle virgole in luogo di altri segni di interpunzione più consoni. 
Cito qualche esempio: 

“No no!” risposi prontamente, forse anche troppo... 

“Sì, ti stanno cercando. Dovete decidere come fare per sabato...” 

La stessa elettricità che scorreva tra Derek e Michelle, mi facevano tanta tenerezza! 

Non mi importava se tutta la spiaggia ci fissava, meglio che tutti sapessero che ero felice!
 

I puntini di sospensione hanno la funzione di lasciare in sospeso un discorso e vanno utilizzati solo in questo e in pochi altri casi simili – come, ad esempio, un elenco potenzialmente infinito non nomi. Entrambi i casi che ti ho segnalato – ma anche tantissimi altri che ho riscontrato nel testo – presentano i puntini di sospensione in luogo del più corretto punto fermo. Nessuna di queste due frasi, infatti, risulta essere una vera e propria sospensione: entrambe sono concluse. 
Per quanto concerne l’uso della virgola, ho notato che l’hai utilizzata un po’ troppo spesso, anche quando si potevano inserire altri segni di interpunzione. In entrambi i casi citati, ciò che segue dopo la virgola è la spiegazione di quanto detto nella frase precedente, per cui il segno di interpunzione più corretto sono i due punti. In altre frasi che ho letto nel tuo racconto, hai spesso inserito la virgola al posto del punto fermo. 
7,5/10 

Appropriatezza lessicale e stile 
Dal punto di vista stilistico, la tua storia non è affatto male: innanzitutto, hai utilizzato il tempo passato – che io prediligo rispetto al presente – e lo hai fatto in maniera appropriata, rispettando quasi perfettamente la consecutio temporum, nonostante la lunghezza del racconto. Certo, la sintassi non è molto complessa: non ho riscontrato un elevato uso dell’ipotassi e la lettura, in generale è abbastanza semplice. Tuttavia, trattandosi della biografia di una ragazza adolescente che racconta la sua prima storia d’amore, ci può anche stare un tipo di scrittura più scorrevole e meno articolato. 
Ti segnalo, però, la presenza di un paio di ripetizioni all’interno del testo: 

E ora eravamo […] 
E ora tenevo […] 

[…] sentendo le prime note di una canzone che avevo sentito […] 


Dal punto di vista strettamente grammaticale, le ripetizioni non possono essere considerate dei veri e propri errori. Tuttavia, stilisticamente parlando, in narrativa si tende a non utilizzarle, prediligendo l’uso di sinonimi o di perifrasi dal significato analogo. 

Ti segnalo ora qualche incongruenza dal punto di vista lessicale/concettuale: 

Era la mia compagna di banco, una delle poche con cui andavo d’accordo. 

[…] non voleva avere la responsabilità di essere amica di una disabile come me.
 

Nel primo caso, si sta parlando di compagni di banco. Generalmente, ogni persona ha un solo compagno di banco. Ma l’espressione che c’è subito dopo la virgola, ovverouna delle poche, non essendo seguita da alcun altro nome – per esempio persone – è da intendersi riferita a compagna di banco. Dunque: una delle poche compagne di banco. Dal punto di vista concettuale, questa espressione non regge del tutto. 
Nella seconda citazione, il problema è l’associazione tra i termini responsabilità e amicizia. In nessun caso, nemmeno quando c’è in gioco un problema di disabilità, l’amicizia si può legare al concetto di responsabilità. Se una persona sente la responsabilità – e dunque l’obbligo – di essere amica di qualcuno, questa non è amicizia. Si può chiamare compassione, senso del dovere, pietà, altruismo. L’amicizia, però, è un’altra cosa. 
8/10 

Trama: originalità e sviluppo
La trama in sé è molto carina e anche piuttosto romantica: si tratta della classica storia d’amore che ogni “Cenerentola” vorrebbe vivere. Il punto è proprio questo: all’interno del tuo racconto sono presenti molti cliché e la trama non è credibile al cento per cento. 
Isa è una giovane ragazza scozzese con un handicap molto serio – la cecità – che non le permette di condurre una vita completamente normale. Tuttavia, ho come l’impressione che in alcune parti del tuo racconto questa cecità scompaia. Tralasciando questo dettaglio – che approfondirò nella voce “caratterizzazione dei personaggi” – il problema principale che ho riscontrato nella trama è la troppa ingenuità con cui viene idealizzato l’amore. Isa, in vita sua, non ha mai avuto un fidanzato – l’ultimo risale alla terza elementare – e, nel suo Paese, ha problemi di integrazione con i suoi coetanei. Eppure, una volta raggiunta la Jamaica, meta della sua vacanza, sembra che il mondo inizi a ruotare attorno a lei. D’improvviso, i ragazzi iniziano a prenderla in considerazione, le stanno vicini, si innamorano di lei. Le ragazze vogliono diventare sue amiche, la coinvolgono nel loro gruppo e la trattano come una persona che conoscono da sempre. 
Bellissimo, certo. Sarebbe il sogno di una qualunque adolescente sfortunata che da brutto anatroccolo vorrebbe trasformarsi in cigno. 
Il punto, però, che a livello di credibilità la storia perde molto. 
Questo non vuol dire assolutamente che sia brutta o non rispecchi i miei gusti personali – in fondo, siamo tutte un po’ sognatrici – però è chiaro che nella trama sono presenti degli stereotipi che ne compromettono l’originalità. 
Una piccola parentesi, inoltre, vorrei aprirla per quanto riguarda il rapporto tra Jacob e Myra. Alla fine del racconto, si scopre non solo che Myra è innamorata di Jacob, ma che lui non l’ha mai ricambiata perché sono fratello e sorella. Questa rivelazione mi pare una forzatura all’interno della trama per due ragioni: innanzitutto, viene inserita nel testo ma non viene assolutamente approfondita – non si sa nulla sulla reazione di Myra, né su quella degli altri personaggi –; inoltre, apre un filone narrativo parallelo che non ha nulla a che fare con le vicende della protagonista. Manzoni avrebbe parlato di “romanzo nel romanzo” – o di “racconto nel racconto”, attenendoci alla lunghezza del tuo testo – però, ahimé, noi scrittori amatoriali non siamo Manzoni, e di solito non siamo in grado di inserire nelle nostre storie intermezzi del calibro dellaMonaca di Monza ne I promessi sposi
7/10 

Caratterizzazione dei personaggi 
La caratterizzazione che hai dato ai personaggi non mi convince molto. 
Partendo dalla protagonista, temo che ci siano un po’ troppi stereotipi riguardanti questa ragazza che a tratti la fanno sembrare una Mary Sue. Da tipica adolescente sfortunata che nessuno mai in vita sua ha preso in considerazione, Isa diventa la ragazza più desiderata della Jamaica e tutte le altre adolescenti non vedono l’ora di fare amicizia con lei. Tra l’altro, questa enorme differenza di atteggiamento tra i giovani scozzesi e i giovani giamaicani non viene minimamente approfondita. A cosa è dovuta? Perché il comportamento di questi ragazzi differisce i maniera tanto netta? Come si giustifica tutto ciò a livello culturale? 
Purtroppo, non sono mai stata né in Scozia, né in Giamaica, ma non mi risulta che la prima sia un posto prevalentemente intollerante, né che, al contrario, nella seconda regni totalmente il senso dell’uguaglianza. 
A parte ciò, comunque, nemmeno la stessa Isa si chiede il perché dell’atteggiamento dei suoi nuovi amici: si limita semplicemente a constatare quanto sia meraviglioso. 
A proposito dei suoi amici, be’… Forse sono un po’ troppo sensibili, gentili, disponibili. La perfezione non è una qualità che si addice molto bene all’animo umano: ognuno di noi ha dentro di sé delle sfumature caratteriali positive e negative che vengono a galla in determinate situazioni. Eppure, tutti i nuovi amici di Isa sembrano essere privi di difetti. 
A non convincermi del tutto è proprio la contrapposizione troppo netta tra buoni e cattivi che è presente all’interno del testo: in Giamaica sono tutti buoni; in Scozia sono tutti cattivi. 
Da fervida sostenitrice dell’esistenza delle vie di mezzo quale sono, la caratterizzazione dei tuoi personaggi mi lascia piuttosto perplessa, nonostante poi le descrizioni siano abbastanza accurate e non è affatto difficile immaginare come questi ragazzi siano fatti fisicamente. 
6,5/10 

Ambientazione e uso del cibo 
Devo dire che sei stata molto brava con le descrizioni degli ambienti: non ho faticato a immaginare né la grigia Scozia, né la soleggiata Giamaica, disegnando nella mia mente le sue bianche spiagge caraibiche. 
Ciò che non mi ha convinto è il modo in cui hai inserito il cibo all’interno della narrazione. Mi sembra, infatti, che nella maggior parte delle scene, esso sia una forzatura, inserito lì solamente perché previsto dal bando del contest. Non che non siano presenti i piatti tipici giamaicani, ma essi non rappresentano né il filone principale della trama, né una bella cornice per quest’ultima: piuttosto, somigliano molto a delle sterili parentesi. Sarebbe stato interessante leggere qualcosa di più sul cibo giamaicano, assaporarne attraverso la lettura il sapore; ma, ahimé, questa parte è stata un po’ trascurata. 
7/10 

Gradimento personale 
Come ho già avuto modo di dire, la storia in sé mi piace. Ognuno di noi ha bisogno di trovare nella lettura una piccola isola felice che ci faccia credere, anche solo per pochi minuti, che la vita in fondo non faccia poi così schifo. 
Il problema è che però il racconto perde credibilità. 
Magari, approfondendo alcuni aspetti caratteriali dei personaggi e inserendo qualche background in più, l’impressione sarebbe stata diversa. 
Ripeto, comunque, che ho apprezzato il racconto e che mi ha strappato un sorriso dall’inizio alla fine della lettura. 

TOT: 36/50 

Recensore Master
16/11/15, ore 17:10

Sai, quando in un mp che credi di scrivere, di sentirti ispirata proprio quando hai una traccia, non pensavo stessi scrivendo per un contest. Sono immensamente felice che un uccellino travestito da lupi mi abbia passato il link. E' una storia dai contenuti davvero forti, delicati, ma che sono espressi così bene da sembrare ogni cosa stabile e in equilibrio. In realtà in questa storia vengono a galla davvero molte verità, e credo che non basterebbero altrei cinque capitoli uguali per poter parlare di tutto. Ma è giusto così!
Vedi, molto spesso io mi fermo a pensare e nel vedere le persone intono a me penso sempre che ognuno di noi è unico, e che ognuno ha in testa chissà quante cose, quinti problemi. E ch nello stesso momento in cui i penso o agisco altre mille persone stanno pensano o agendo. Ed è proprio questo il caso perchè Isa si ritrova in mezzo a delle persone che prima di lei hanno avuto una miriade di esperienze e le avranno pure dopo... è un circolo che non si chiude mai. Anzi, sai che ti dico? E' un bene che tutti abbiano avuto delle esperirnze perchè sono queste che li hanno portato a essere cuiò che sono!
Sei molto brava a far intendere delle cose al lettore senza però dirle. Sto palando sia dei veri sentimenti di Myra che di quelli di Addi. Sentivo da come si comportava con lei che qualcosa non sarebbe andato a fnire bene, però è stato davvero dolce a scrivere in un modo che solo lei potesse capire. Gli amori vanno e vengono, diceva qualcuno!
Ma il vero messaggio dela tua storia non è questo, non è il rapporto tra Myra e Jacob, non è il dolore di Addi, ma è il senso di gioia, di felicità e di accettazione che tutti dovrebbero provare. Ognuno di noi ha il proprio posto nel monod che lo attende... il diffiicle è trovarlo!
Isa che era scoraggiata ha capito che esistono degli amici veri anche per lei, e questo è bellissimo. E poi lo ha scoperto con una semplicità disarmante! Ho amato poi il tuo parlare di lei e della sua disabilità come una semplice cosa che fa parte di lei che non deve per questo penalizzarla ma in realtà renderla unica!
Detto questo, vorrei dirti anche che ti sono sfuggiti alcuni errori di battitura. A esempio la partre del ricordo di Myra e Addi non inizia con la lettera grande come invece dovrebbe essere. Ma sono cose che capitano a tuttti il fare degli errroi di battitura o di distrazione :)
Grazie di scrivere.

.Han

Recensore Master
16/11/15, ore 14:54

Ciao Soul :)
Come volevasi dimostrare, un'altra bella storia l'hai sfornata!
Più che altro, trovo sia un po' di fantascienza (te l'ho detto di inserirlo tra i generi, e tu non mi hai voluto dare retta...), perché stranamente questa tipa cieca, che non aveva mai avuto amici né nessuno che la considerasse in diciassette anni di vita, è arrivata in Giamaica e ha trovato un mondo, tutti sono bravi, tutti la vogliono e addirittura DUE ragazzi si sono innamorati di lei e accettano senza problemi la sua disabilità... Ehm, tutti ovviamente adolescenti che non si ubriacano, non si drogano, non assumono sostanze stupefacenti, non sono delinquenti... tutti angioletti! E tutti giovani, non hanno neanche diciotto anni...
Ehm, in che universo parallelo vive questa gente? No, perché a 'sto punto ci vado anche io a trovarli, dato che non ce n'è uno decente neanche a pagamento! XD
Dai, lo sai che scherzo, queste cose te le ho dette anche a voce, però riflettendoci su... dove si può trovare una fuga irreale dalla realtà, se non in una storia?
Invidio Isabel al mille per cento, è stata fortunata a viaggiare fin lì, a conoscere tante belle persone e a potersi divertire come una persona normale... :)
Mi piace molto Adrian, ma il mio preferito è Roland, lo adoro ♥
E Jake mi piace ma non è uno dei favoriti, se dovessi fare una classifica maschile, sarebbe:
1) Roland
2) Adrian
3) Jacob
4) Derek
Per le ragazze invece:
1) Isabel
2) Janine
3) Myra
4) Michelle
Ahahahahahah la mia coppia preferita è Derek/Michelle, perché avrei preferito che Isa si mettesse con Addi :3
Okay, basta, la smetto... ottima idea, molto originale, forse avresti potuto approfondire di più il tema del contest, ho letto la traccia e mi è venuta l'acquolina in bocca... peccato che io non avessi idee per parteciparvi!
Bene... ti lascio, tanti complimenti, scritta molto bene e ben strutturata!
In bocca al lupo per il contest ♥