Recensioni per
Anatomia della Leggerezza
di Jailer
Finale perfetto per una storia perfetta. Ho già espresso i miei pareri entusiastici nell'arco dei capitoli precedenti. Qui posso solo aggiungere l'ammirazione per aver saputo creare un mondo dietro ai pochi fotogrammi di un Manigoldo che gioca con i fuochi fatui fra delle macerie senza nome, nel giorno dell'incontro con Sage. Tutto il passato che hai immaginato per lui rende ancora più denso si significato il suo tentativo, nell'originale, di fare la pelle a Sage per rubargli i paramenti sacri. E' l'istinto vitale incontenibile di chi non ha nulla da perdere, e appartiene solo a se stesso. |
Adesso per favore dimmi: vuoi più male ai lettori (diciamo pure a me) o ai tuoi original characters...? No perché non è possibile che ci lascino sempre in questo modo... T______T poverini... |
Mi sono accorta solo ora che avevi pubblicato e sono rimasta di sasso... giuro, non ricordavo fosse l'ultimo, speravo ce ne fosse ancora un altro e... bam, me lo sono letto tutto d'un fiato questo capitolo. Se per te è stata un'esperienza catartica, per me è stato meraviglioso poterla leggere e lo affermo seriamente. Anche il finale mi ha lasciato quell'amarezza 'leggera e profonda' come può solo essere Manigoldo. Una leggerezza che sconfina nel 'prendere le cose come stanno -dobbiamo morire', ma che non si lascia prendere dalla superficialità -lo scambetto, l'ira d'Achille, la sua strofa questa volta gliel'avrebbe cantata. E non ci sarebbe passato su... semplicemente perché le costanti non gli piacciono- |