Recensioni per
Worth Your Love
di Lady Vibeke

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
05/05/09, ore 14:33

Un piccolo lavoro affascinante; breve, sintetico, profondo, con troppi significati per attribuirgliene uno solo. Ma da profondissima amante dei quattrozampe più che degli umani, dico... What goes around comes around. Ben le sta, alla fanciulla.
Più seriamente, mi ha colpita il modo in cui sei riuscita a raccontare e non a dire quella che forse è una delle caratteristiche peggiori di noi persone "a due gambe": l'incapacità di adattare le nostre aspettative alla natura altrui e di restituire comprensione ed affetto a chi ci è vicino e delude i nostri piani, perché spesso siamo cosi', siamo egoisti e ottusi.
Insomma, interessante.

Recensore Master
01/04/09, ore 21:35

L'ho apprezzata tantissimo. Angelica non riesce a piacermi, nonostante tutto. Odio l'indifferenza, odio chi non riesce a vedere gli sforzi che le persone fanno per cercare di compiacere i propri cari. Per questo Angelica mi sembra altrettanto colpevole di come lo sia il padre, ma Angelica ha capito. Riuscirà mai a cambiare, a "redimersi", a capire che quella non è la vita che fa per lei?
Chissà. E' un dilemma amaro, ma nonostante tutto spero che riesca a comprendere. Bravissima, nient'altro da dire.
Kissoni!

Recensore Master
01/04/09, ore 18:16

pao è la cosa più straziante che abbia mai letto... E' una cosa... orribile... LA storia di Neve... mis ono venutii brividi.

Recensore Junior
16/03/09, ore 15:25

E' una vergogna rendersi conto del fatto che io, emerito esserucolo, non ho mai speso due sacrosanti minuti per scriverti le mie impressioni in merito a queste Chicche di storie, chicche che tu continui a sfornare ad un ritmo serrato, per la nostra gioia, ma che mi fa riflettere sull'ipotetico "perchè" tu le scriva. Beh, non dico di poter recuperare ora con uno schiocco di dita, però, se non altro, qualcosina lo scrivo. Dunque, il problema ritorna con "Worth Your Love". Un problema che, mi sembra, tu affronti spesso e volentieri in ogni tua perla. Una domanda angosciante, probabilmente, ripetuta con una cadenza sempre diversa (dall'indifferente al nevrastenico, dall'apatico al crudele) ma non per questo meno agghiacciante. Agghiacciante, ghiaccio, fredda indifferenza per una vecchia e sempre dolorosa ferita, l'apatia (non rassegnata, solo assente) della voce narrante, che, quasi sollecita nel mostrarci angoli buii in un quadro dalle tinte chiare, è molto più inquietante della rabbia pura e dura. Non mi azzardo a trovare correlazioni con la realtà, che rimangano là in vago. Presto attenzione solo alla storia che hai deciso di raccontare questa volta, ritrovandomi spettatrice attonita di un dramma tipico di ogni famiglia perfetta, sorridendo tra me e me all'idea di trovarmi al cospetto di una di quelle StorieDaMemoria, ovvero quelle di cui mi ricorderò stralci di frase nei momenti più impensati. Perchè tu forse scrivi per te, ma è come se parlassi con la voce di un coro, un coro in cui, buffo eh?, mi sembra di ritrovarmi spesso e volentieri. Racconti cose che condivido, dai voce a paure che mi tengono sveglia la notte. Angelica è diventata Neve, come ha giustamente evidenziato Princess, quindi il finale è facilmente intuibile. La domanda a cui mi sembra non ci sia risposta, è un'altra: si può sfuggire a tutto questo? E se si potesse, davvero il gioco varrebbe la candela?

Ovviamente il tuo stile è il mezzo per il quale trasparisce tutta l'angoscia, ovviamente anche questa volta ci sono rimasta secca. Come se non successe con ogni sacrosanta tua perla. Grazie di continuare a regalarme(ce)le, grazie di continuare a darmi argomenti su ui pensare. Un grazie stupido, ma fatto con il cuore.

Nuovo recensore
07/03/09, ore 19:41

Mi ha colpita profondamente. Il testo trasmette una tristezza abissale, un'angoscia davvero pressante. Quando ho letto l'ultima frase della madre sono stata certa della risposta e mi si è stretto il cuore. Toccante, davvero. Brava.

Recensore Veterano
07/03/09, ore 16:42

Una storia breve, ma abilmente giocata su doppio fronte simbolico. Non ho la presunzione di dire di aver compreso per filo e per segno quello che intendevi comunicarci, ma qualcosa almeno sì: ci sono le vite parallele di Angelica e di Neve, entrambi apprezzati finché rispondevano ai requisiti necessari ad essere meritevoli del loro amore, e poi spinti via, in un angolo, abbandonati a se stessi e alla loro inadeguatezza. Da un lato ho provato un'immensa soddisfazione verso la sofferenza di Angelica, perché se non altro ha capito quanto male abbia fatto al povero Neve, ed anche se era una bambina e forse non poteva capire la profondità dell'amore, non è giustificata. Ma poil leggendo il resto, ho capito che l'Angelica cresciuta non è la stessa bambina che aveva abbandonato Neve a se stesso. Possiamo in effetti dire che Angelica è diventata Neve, e di conseguenza ne ha anche subito le affini sorti. Il finale spiega tutto della storia, si ricollega alla prima parte ele conferisce un significato tutto nuovo, ancora più profondo, e anche se si tronca sul quel terribile "E' mia figlia, no?", lascia comunque al lettore un'idea abbastanza precisa di quello che sarà il suo futuro: andando per parallelismi, se Neve si è ammalato ed è morto a causa della mancanza di amore da parte sua, allora non serve una gran fantasia per capire cosa la aspetta.
Uno dei tuoi lavori migliori, complimenti.

Recensore Junior
07/03/09, ore 16:11

Oh, mamma! Che storia... stavo quasi per piangere! Credo di averne capito il senso... o forse no! Ciao! cmq molto bella! ema