Recensioni per
Tenn'Ambar-metta
di Losiliel

Questa storia ha ottenuto 54 recensioni.
Positive : 54
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
19/10/21, ore 16:20
Cap. 1:

Questa storia è bellissima e nello stesso tempo straziante. Non riesco a togliermela dalla testa . Mi ha riempito il cuore , mi ha fatto sognare e anche piangere. Straziante e commovente, così profonda e così vera... Grazie per averla scritta.

Recensore Veterano
30/09/17, ore 16:14
Cap. 1:

Ciao Losiliel!
Finalmente riesco a leggere questa storia, che avevo adocchiato già da un po’. Parto col dirti che amo il tuo stile, la cura che ci hai messo nei dettagli - parlo di questo capitolo, ma sono già andata avanti un poco a leggere e vale anche per tutto quel che ho letto finora - e la capacità di essere “cruda” e introspettiva al tempo stesso.
La stessa scelta del POV di Maedhros era difficile - Fingon è senz’altro una scelta più comune, e molto più semplice da gestire - ma l’hai resa magnificamente.
Ci sono alcune cose che ho amato particolarmente in questo primo capitolo.
La prima, è Findekano. È stato il primo personaggio che ho amato quando ho letto il Silm - figurarsi me stessa quattordicenne con gli occhi a cuoricino - e amo il ritratto di Finno giovane, con “pazzo incosciente” come soprannome (l’Ode alla Stupidità mi ha stesa :D )
E amo il contrasto che ne deriva con il Finno della Terra di Mezzo, che ha superato il ghiaccio, il rimorso e il tradimento, e in una certa misura ha ancora meno da perdere del giovane Elda sconsiderato di Aman.
Ho amato la descrizione di Melkor come di un’ombra che si insinua, che si aggrappa come una sanguisuga ai sentimenti negativi per amplificarli ed esasperarli, come era già accaduto in Aman, e come si lega all’odio di Nelyo, per farlo crescere - fino a farlo diventare un’arma nelle sue mani, come aveva già tentato di fare con il padre. Spezzarlo, per poi ricostruirlo e plasmarlo con le sue stesse mani.

La scena del soccorso è cruda e straziante, e anche attraverso il POV di Nelyo riusciamo a percepire il dolore di Findekano, la sua disperazione nell’invocare i Valar. Non hai sorvolato sui dettagli più crudi, ma anzi, gli hai resi vividi, tanto che le immagini parlano da sole in questa scena e la rendono reale - le preghiere di Nelyo di essere ucciso, e la determinazione disperata di Finno nel provare tutto, tutto quello che può per portarlo via da lì, invocando i Valar ai quali ha voltato le spalle, fino alla decisione finale, in cui si delinea perfettamente il coraggio di Findekano e i la sua determinazione a non arrendersi mai, qualunque sia il prezzo da pagare. 

Il flashback l’ho amato, non c’è altro da dire, in particolare la lenta consapevolezza che si fa largo in Nelyo dei suoi sentimenti, in contrasto con il suo senso di responsabilità nei confronti di una famiglia che si sta già sfasciando senza aggiungervi altri attriti. Ho sempre visto Nelyo come quello che sente di più il peso delle tensioni interne alla famiglia, sia tra Feanor e la madre, sia con gli altri figli di Finwe, forse perché tra i pochi che riusciva a percepire quanto profondi fossero i cambiamenti nella natura del padre, e quanto a fondo il suo rancore si stesse radicando. Tutto questo in contrasto con la devozione e il rispetto che ancora prova per il padre - e che lo portano a invocarlo quando pensa di stare per morire- che nemmeno l’odio e il tradimento sono riusciti a scalfire.

Bonus track, amo il titolo. È la mia frase preferitissima in Quenya e mi dà una montagna di feels anche da sola, figuriamoci messa in tandem con l’argomento della storia; non sono una grande fan dei Russingon, più che altro per colpa del fandom che è ampio e purtroppo spesso tratta certe dinamiche in maniera troppo superficiale e semplicistica imho, però mi faccio coinvolgere facilmente se la storia è scritta bene, e direi che è assolutamente questo il caso.

Complimenti vivissimi, e ai prossimi capitoli! <3

Recensore Junior
27/05/17, ore 08:05
Cap. 1:

Mi sono già innamorata di questa fanfiction. Come tutte le altre che ho letto è scritta divinamente, ti prende e ti costringe a continuare. Bravissima! Raramente delle storie mi prendono così come le tue, brava! Il ricordo di Maedhros mi è piaciuto particolarmente, mi ha fatto morire "L'Ode alla Stupidità" XD. Baby Mae che vuole andare con Fëanor è troppo puccioso dio mio ♥~♥ di nuovo complimenti!

Recensore Master
13/11/16, ore 21:28
Cap. 1:

Su consiglio di Kanako91 (Eru la benedica per avermi linkato questa storia) e, come promesso, eccomi qui a recensire questa meraviglia. 
Saranno recensioni incostanti, ahimè, ma giuro di fare di tutto per recensire come Eru comanda, ogni capitolo di questa storia che mi ha fatto fare letteralmente l'alba ogni volta che l'ho letta (sì, perché rileggere all'infinito is better XD). Lo so, è nella lista delle "da recensire" dalla Vigilia di Natale scorso ma, come si suol dire, meglio tardi che mai.
-Shame on me T_T-   
   
Prima di tutto ci tengo a ringraziarti per avere scritto questa long. Non solo perché è una storia che ha come protagonista la mia OTP slash del Silmarillion (non ce ne sono mai abbastanza), non solo perché è incentrata dal punto di vista di Maedhros (personaggio che si è insinuato nel mio cuore dopo una pesante rivalutazione dovuta anche e soprattutto agli scritti di Ghevurah) ma anche perché è scritta benissimo sia rispetto alla caratterizzazione del personaggi che dal punto di vista linguistico; il che non è decisamente da tutti.
Per cui grazie di cuore. Ed ora veniamo a questo primo capitolo.
   
   
Nelyafinwe è senza dubbio uno dei personaggi più complessi e dalle mille sfaccettature fra quelli creati dal genio di Tolkien per questo mi ha stupita e non poco questa tua decisione; non che proporre questo particolare frangente dal punto di vista di Findékano sia meno ostico, anzi. Scelta che si è rivelata assolutamente vincente, però.                
Devo complimentarmi già per l'inizio: la descrizione di Maedhros appeso sul Thangorodrim.
La scena è proposta magnificamente ed i pensieri del protagonista sono così calzanti ed intensi da avermi lasciata letteralmente senza fiato.
Vi è il tormento fisico che scaturisce dalle innumerevoli cicatrici con cui hanno voluto deturpare la sua bellezza, quello dello spirito spossato dal passare del tempo e dagli inganni mentali con cui il Nemico sta tentando di farli capitolare e vi è lo strazio del cuore per colui che ha dovuto abbandonare. 
T_T Pardon, ho bisogno di un momento T_T
                             
---> "Il dolore lo circondava, lo permeava, lo possedeva.
Altro non era."

Ho adorato questa definizione.                     
Mentre trovo plausibilissimo che Nelyo abbia iniziato ad odiarsi per l'ingenuità che ha avuto nel fidarsi del Moringotto, non credo che sia arrivato al punto di odiare i propri fratelli. Leggendo la parte più volte, sono arrivata a concludere che sia stato lui stesso a proibire ai fratelli, ed in particolar modo a Kano, di venire in suo soccorso se gli fosse capitato qualcosa. Ma, ripeto è la mia particolare (ignorante) opinione.
Per quanto riguarda Feanor... Non saprei.                    
(La parte di me che lo odia sta urlando a gran voce "Sììììììììììììììììì! Fa benissimo ad odiare quel caprone" ma la parte razionale, che sto cercando di stimolare e far prevalere non ha nulla da dire in merito).
                  
Oh Valar! Questo flashback *__*
L'ho amato dalla prima all'ultima parola perché... beh perché è decisamente stupendo.
Ho apprezzato l'accostamento tra i due. Sono così diversi e, forse, proprio per questo sono così perfetti assieme. Della serie "Gli opposti si attraggono".
(Quale adorabile cliché ♥)                  
Finno che magnifico scavezzacollo che sei. Però, dai, Nelyo si affida a te per scacciare i pensieri e le responsabilità e poi si trova a doverti salvare dalla tua mania di cercare la gloria/suicidio. Non va mica bene, sai U.U
(Tra l'altro mi viene da ridere, scusa. Tu dici, e lo penso anch'io, che Fingon intraprendesse le più disparate imprese per mostrarsi valido e cresciuto agli occhi di Maedhros ma, nella mia mente contorta, risuona sempre la voce di Finno che "Nelyo, guardami! Guardami!")
Mi è piaciuto un sacco tutto l'insieme e davvero, le mie parole non sono adatte ad esprimere i voli pindarici che sta facendo il mio cuore.
                                
Vorrei riportare solo alcune frasi che mi hanno particolarmente colpita perché sono davvero *__*

---> "Era sempre così con Findekáno. Da quando aveva raggiunto la maturità, non perdeva occasione per confrontarsi con lui, che per anni era stato un esempio inarrivabile. Si lasciò sfuggire un sorriso. – E va bene – sussurrò, chinandosi sul collo del suo destriero, – mostriamo al ragazzo di cosa siamo capaci."
Questo scorcio di rapporto mi ha fatto una tenerezza infinita perché ritroviamo la sfida di Fingon e la visione quasi ancora fanciullesca che di lui ha Nelyo o meglio, il suo considerarlo ancora come una sorta di allievo. Ed è una cosa bellissima per il mio cuoricino che abbisogna di più momenti così tra di loro.

---> "In quell'attimo, forse a causa del brusco movimento, Findekáno aprì gli occhi. Cristalli di cielo al crepuscolo che custodivano un'anima indomita."

---> "Chiamami Maitimo, avrebbe voluto dirgli, col nome che mi ha dato mia madre, la cosa più intima che io possegga, perché hai raggiunto il mio cuore e nulla ti è più negato. Chiamami Maitimo, il ben fatto, perché la perfezione del mio corpo a nulla vale se non è dedicata a te, come la mia vita."
In commentabile ♥♥♥
        
      
           
Non contenta, mi hai portato alle vette più alte del fluff per poi scaraventarmi nell'abisso più nero della disperazione.
---> "esponendolo alla più grave delle sue colpe: il tradimento."
No, way! Finno era con Nelyo su quella nave. _Benvenuti all'angolo delle negazioni_
                                       
L'angoscia e il pianto che mi hanno scatenato questa parte. Quasi quanto più delle parole di Tolkien.
                                
---> "– Findekáno! – gridò disperato, – per l'affetto che ci ha legato, se ancora ne sopravvive una traccia dentro di te, tirami una freccia dritta nel cuore e poni fine a tutto questo."
*Ech si accascia a terra, si rannicchia in posizione fetale e piange fino a morire disidratata*

---> " Ed erano occhi che Nelyafinwë non conosceva più; svanita ogni traccia di spensieratezza, ora ospitavano una determinazione non più fiduciosa, ma feroce, temprata da qualcosa che lui non aveva condiviso. Occhi di ghiaccio."
Ripeto: tu vuoi farmi morire e male aggiungerei.
                             
è bellissimo e straziante allo stesso tempo vedere Russandol abbandonare ogni possibilità di salvezza pur di concederla all'Elfo che ama e vedere come questi invece, incurante della propria incolumità, s'intestardisca nel volerlo salvare. (come del resto lo è shippare questa coppia).
                                
---> "Appoggiò di nuovo il capo sul petto del cugino, ora pelle contro pelle. Respirò quel profumo mai dimenticato e pensò confusamente che era un bel modo di andarsene, stretto a lui, cullato dalla sua voce che mormorava il suo nome."
E qui torniamo agli alti picchi di fluff e amore perciò sei perdonata (come se mai ce ne fosse stato bisogno).
             
 
Cosa dire che non ho ancora esplicitato finora?                             
Che questo primo capitolo mi è piaciuto da impazzire. Perché non si era capito, vero?                          
No, seriamente. Voglio ringraziarti nuovamente per aver deciso di scrivere e pubblicare questa long e scusarmi per questa mia recensione (RITARDATARIA) sconclusionata e senza senso che non rende nemmeno minimamente quanto questa tua storia mi sia piaciuta e sia già entrata nel mio cuore.
Ti rinnovo i miei apprezzamenti per il meraviglioso lavoro di caratterizzazione fatto con i due protagonisti e con quello di stesura della storia e vorrei, inoltre, farti un plauso per il modo in cui ha saputo gestire le reazioni carnali di Nelyo: nessuna volgarità o banalità.                               
Spero di riuscire a recensire presto il secondo capitolo anche perché questo porterebbe all'ennesima rilettura quindi YES!                                   
Una vastità di complimenti.                                             
A risentirci.                          
Un bacio.                          
Ech.                                                              
                                                          

P.S. Mi stavo quasi scordando Kàno e la sua Ode alla stupidità: G.E.N.I.A.L.E. Non vedo l'ora di sentirla XD                      
                                                                                       
P.P.S. ---> "Si fermava mai un attimo a pensare quel Noldo?"
Nelyo, ma che domande fai?!? Suvvia, ormai è appurato che quel Noldo non sa pensare XD
Scherzo, Finno, lo sai che ti adoro.                                                                                                    

Recensore Veterano
28/01/16, ore 19:07
Cap. 1:

Ciao Losiliel!
Inizio a recensirti questa storia in ritardo, in enorme ritardo, è passato più di un mese…
Tra vari impegni e la mia costante lentezza nel recensire sono riuscita a ritagliarmi solo ora il tempo per commentarla come si deve.
Voglio commentarla capitolo per capitolo, perché davvero, è una storia talmente bella, interessante e ricca di dettagli che voglio recensirla per bene, con calma e con tutta l’attenzione che merita.

Lo ammetto, appena l’hai pubblicata l’ho letta tutta subito, non sono riuscita a trattenermi: non sapevo quando sarei riuscita a riprenderla per bene per recensirla, e una volta letto il primo capitolo, ormai mi aveva già catturata.
E’ stato un bellissimo regalo di Natale poter passare la vigilia a leggere la tua storia!

Ma veniamo al dunque, perché già solo in questo primo capitolo ci sono talmente tante cose che voglio dire, e so già che mi dimenticherò qualcosa XD.

Prima di tutto, l’episodio che hai deciso di raccontare: non solo il salvataggio di Nelyo, che è già da solo uno dei momenti che amo di più del Silmarillion, ma anche tutta la convalescienza, una parte che, secondo me, è una delle più difficili da raccontare, e che tu sei riuscita a descrivere in maniera perfetta!

Il fatto che il punto di vista è quello di Nelyo poi rende il tutto ancora più complesso: per quanto io non ami per niente Feanaro e figli, Nelyo, insieme a Kano e a quella santa donna di Nerdanel, sono quelli della famiglia che apprezzo di più.
Maitimo è un personaggio di una complessità incredibile, e raccontare dal suo punto di vista immagino sia stato complicatissimo…
Ho amato il modo in cui lo hai reso, davvero, è assolutamente lui!

Ho adorato come hai reso i suoi pensieri e le sue sensazioni mentre è appeso ai picchi del Thangorodrim.
IL modo in cui non ha più la percezione del tempo che scorre, di ciò che gli succede intorno, in cui il confine tra ciò che sta succedendo davvero e ciò che è solo una sua immaginazione non esiste più. Nelyo non si è accorto del sorgere del sole e della luna, della sfida lanciata dalla schiera di Fingolfin appena arrivata dallo Helkaraxe. O forse se ne è accorto, ma non ha compreso ciò che ha visto, o non ci ha creduto.
Può essere consapevole realmente solo del dolore, che è diventata una costante,ma il resto sono solo lampi, sensazioni a cui non può, o non riesce, o non vuole dare peso.
Penso che questa sia la migliore descrizione di ciò che sente Nelyo, dopo tanti anni di prigionia e di torture, e soprattutto dopo così tanto tempo appeso a quella roccia.

Si sente tutta la solitudine, la sofferenza che sta provando Nelyo, e soprattutto si sente quanto lo ha logorato, tanto da lasciargli solo due cose a cui aggrapparsi: l’odio e il desiderio di morire.

L’odio, per sé stesso e per tutto, l’odio che è l’unico sentimento per cui crede di avere ancora spazio nel cuore, perché gli altri sono stati spazzati via dal tempo e dal dolore, oppure è lui stesso che sta cercando di seppellirli per impedire a Morgoth di raggiungerli.
Il momento in cui Morgoth distorce quel ricordo d’infanzia in cui Nelyo aveva cercato sollievo per un attimo è devastante: credo che all’epoca dell’episodio che Maitimo stava ricordando vedere il padre che lavorava con Curvo e non con lui gli avesse provocato solo dispiacere, che magari era anche riuscito a superare, ma Morgoth ha ingigantito quel dispiacere e lo ha fatto diventare risentimento, rabbia, collegando quel ricordo a quello, veramente personalissimo e intenso, dell’affetto del padre rivolto a lui e solo a lui, senza gli altri fratelli… Mamma mia, è una cosa veramente orribile!


A questo punto non sorprende che, assieme all’odio, a Maedhros resti solo il desiderio di morire, che però resta una speranza quasi vana, dato che nessun tentativo di Nelyo è servito.
Almeno finché non arriva Findekano.


Questa prospettiva ha reso la tua descrizione del salvataggio qualcosa di incredibile, Losiliel, sul serio:
Mi è piaciuto tantissimo come hai reso il modo in cui Nelyo percepisce tutta la scena: come all’inizio non crede a ciò che sente, dato che per quel che ne sa Findekano non può essere lì in Endore, e come poi riesce a rispondere al canto, prima stupito di essere ancora in grado di cantare e poi convinto che se smetterà non sarà più in grado di chiamare il cugino.
Ho amato profondamente come ti sei soffermata sul canto di Finno e come lo hai descritto: mi è sempre rimasto impresso, e penso che tu ne abbia dato una descrizione perfetta, sia delle sue origini, sia del tema del canto.

Poi il fatto che Nelyo può solo intuire i tentativi e i gesti di Finno mentre cerca un appiglio per raggiungerlo, come sia terrorizzato all’idea che i servi di Morgoth arrivino primae catturino Fingon prima che l’amico riesca a fuggire.


E’ meraviglioso e straziante il modo in cui hai intrecciato il salvataggio in sé con gli orchi che danno l’allarme e che si avvicinano sempre di più…
E’ veramente angosciante seguire i tentativi di Findekano che falliscono, uno dopo l’altro, addirittura per poco non sembra fallire anche l’ultimo, quello che invece sarà definitivo, mentre Nelyo continua a supplicarlo di ucciderlo e di fuggire, e intanto i rumori dei servi di Morgoth che aumentano,..
Mi ha veramente trasmesso tutto il terrore di Nelyo e di Finno, tutta la frenesia di riuscire ad andarsene in tempo, frenesia che arriva a trasmettersi persino a Thorondor, che costituisce l’unica via di fuga…

Non solo poi sei riuscita a mostrare tutto questo, ma sei anche riuscita a rendere la determinazione di Findekano, disposto a tutto, ma veramente a tutto pur di portare via Nelyo da quel picco, e il modo in cui Nelyo, già sicuro di morire, si consola pensando che almeno ha potuto rivedere Fingon… Finno vuole che Nelyo sopravviva, mentre Nelyo già è pronto a morire, e ne è felice, e questo penso sia uno dei dettagli più strazianti di tutta questa situazione.

Veramente, è una scena straziante, terribile, e raccontata in maniera perfetta!
Sei riuscita a renderla talmente intensa, vivida,realistica in ogni dettaglio, da quelli più particolari a quelli più crudi, hai colto talmente tanti dettagli che mi è rimasta davvero profondamente impressa.
Complimenti!


Ho lasciato il flash-back per ultimo, perché merita uno spazio tutto per sé: innanzitutto, ho adorato come l’hai inserito nella straziante scena raccontata nel capitolo, come diventa in parte una resa ai ricordi, non importa se sono ancora autentici o già corrotti, e in parte, forse, un modo di Nelyo di gioire di quella speranza che porta il canto di Finno che lo cerca.

E’ stato commovente vedere i due cugini in Aman, ancora giovani, e soprattutto felici, convinti che quella pace e quella gioia sia e sempre sarà la normalità, anche se già le cose stanno iniziando a cambiare.
Mi è piaciuto come hai accennato all’inquietudine di Nelyo, a Feanaro che già parla di andarsene da Aman, di forgiare armi, e che già accusa Nolofinwe di volerlo spodestare. Sono i primi veri dissidi, le prime vere inimicizie che i Noldor abbiano mai vissuto, e per quanto siano preoccupanti, si sente che ancora c’è la speranza che si risolveranno, prima o poi, e che spariranno per lasciare il posto alla felicità e alla pace che c’era prima, e leggerle alla luce di ciò che sta succedendo nell’episodio principale, e sapendo ciò a cui hanno portato quei dissidi fa veramente male al cuore!

Ma tornando a Nelyo e Finno, io li immagino leggermente diversi, almeno per quanto riguarda la loro vita in Aman:
imagino Nelyo più sereno e meno costretto a recitare la parte del figlio perfetto: penso che, nonostante le aspettative del padre e tutto, non avesse problemi ad essere sé stesso. Sono d’accordo però che l’essere il primo di sette fratelli e il primogenito di Feanaro avesse il suo peso, e non dubito che in certi momenti della vita questo a Nelyo sia pesato….
Finno invece è più complicato: io adoro infinitamente il suo personaggio, anzi: dopo Finrod, che è il mio preferito, Fingon è il personaggio che amo di più, assieme a suo padre Fingolfin.
Eppure non saprei dirti come me lo immagino: penso anche io che fosse allegro e spensierato, e pronto a gettarsi in un’avventura o in un’impresa, però forse lo vedo… In qualche modo piùriflessivo. Magari era un essere riflessivo che gli serviva solo a fare in modo che le imprese in cui si buttava riuscissero, e non serviva assolutamente a farlo desistere.
Quello che immagino buttarsi nelle cose senza nemmeno pensarci tre secondi è Arakano, lui si cheveramente rischiava di ammazzarsi un giorno si e l’altro quasi, altro che XD!
In ogni caso, sono mie sensazioni personali riguardo questi personaggi, ho comunque sentito sia Nelyo che Finno, mentre leggevo.
Soprattutto, ho amato come hai curato la loro evoluzione!
In particolare i loro caratteri una volta giunti in Endore penso siano veramente ben descritti.

Tornando al Flash-back, Nelyo che chiede aiuto a Finno per riparare allo scherzo degli Ambarussa (oddio, ma come è venuto in mente a quei due di combinare una cosa del genere? Poteva veramente creare un danno più grave di quello che era in partenza…), è stata un’idea fantastica!
Adoro leggere queste scene di quotidianità ambientate in Aman, e ho la sensazione che, visto quanti fratelli minori a Nelyo e quando erano giovani lui e Finno, cose simili succedessero spesso…

La scena del recupero della gemma mi ha tenuta col fiato sospeso, perché penso che gli incidenti in Aman potessero capitare, per quanto forse non fossero mai veramente gravi, e vedere Findekano in pericolo mi ha angosciata parecchio… Per fortuna non era solo!
Però sapevo che avrebbe recuperato quella cavolo di gemma nonostante tutto, ne ero sicura già da quando si era messo a spostare quelle pietre.

Il modo in cui hai fatto scoprire a Nelyo i veri sentimenti che prova per il cugino mi ha colpita tantissimo: niente pensieri smielati, niente lunghe riflessioni, è semplicemente il suo corpo che reagisce, e il suo spirito che comprende la verità.
Una maniera semplice e naturale, e proprio per questo ancora più intensa.
Già prima si sentiva tutto il legame tra i due, attraverso i dialoghi, i gesti, la vicinanza, i ricordi di Nelyo che ripercorre il modo naturale con cui è nata questa amicizia.
Dopo questo, quel passo fatto da Nelyo… E’ come se si inserisse naturalmente.
Io non ho mai visto Maedhros e Fingon come una coppia, perché li ho sempre percepiti come amici, anzi, ho sempre adorato profondamente la fortissima amicizia che li lega, tanto forte da non spezzarsi mai, nemmeno difronte alla separazione, al tradimento, alla morte.
Inoltre li ho sempre immaginati crescere come fratelli, e quindi l’idea che si innamorino in questo modo mi sembra ancora più lontana, perché mi viene da considerarla praticamente un’incesto…
Eppure nella tua storia sono riuscita, come mi è successo solo pochissime altre volte, a mettere da parte per un momento la mia idea e lasciarmi coinvolgere anche da questa coppia.
Il modo sincero e delicato con cui li descrivi mi ha colpita veramente tanto!

Un primo capitolo veramente meraviglioso, Losiliel, sul serio: intenso, vivido, curatissimo in ogni dettaglio, dall’introspezione dei personaggi ai dettagli del legendarium, che ho adorato scoprire in ogni riga, in ogni episodio.
MI sono veramente persa in questo capitolo, e mi sono goduta ogni scena, dalla prima all’ultima.
Davvero tantissimi complimenti!

A prestissimo con i prossimi capitoli! (almeno spero…XD)

Tyelemmaiwe

P. S. Ripensando alla famosa pietra recuperata da Finno, ho adorato come Nelyo, alla richiesta del cugino di descriverla prima pensa all’elenco infinito delle caratteristiche della pietra e poi conclude con un “verde”... Ahhaha, fantastico!

Recensore Junior
07/01/16, ore 21:07
Cap. 1:

Allora, ho fatto un patto con me stessa. Ho deciso che troverò a tutti i costi il tempo per recensire questa storia, se non sempre un capitolo alla volta almeno a blocchi di due, e cercherò di mettere da parte la mia insicurezza cronica nel riuscire a trasmettere, a scrivere e scrivere bene, ciò che vorrei dirti. Perché come già sai questo è stato il più bel regalo di Natale che potessi ricevere e ne sono entusiasta, davvero. In più ho una voglia matta di parlare con te di Findekano (ometto gli accenti perché è una noia mortale inserirli con il telefono, scusa!) e Russandol, di come li hai descritti e di come hai raccontato il loro amore, le loro sofferenze.
Considera poi che volevo recensire i primi due capitoli assieme, ma le cose da scrivere erano troppo e ho dovuto desistere!

Partiamo dall’inizio, dal titolo. Perché questa storia ha iniziato a conquistarmi da qui: tenn'Ambar-metta, sino alla fine del mondo. Credo sia il titolo più struggente che potessi trovare in relazione alla storia di questi due personaggi. Inoltre è una formula evocativa del discorso di Elendil (e di quello di Elessar) a cui ho sempre collegato una certa “sacralità”, che - ancora - si sposa benissimo con le vicende che vai a raccontare. Senza contare che io amo il Quenya follemente, e amo usarlo e vederlo usato.

Poi c’è il fatto che tutta questa storia è scritta dal punto di vista di Russandol, il personaggio che prediligo all’interno del Legendarium, il personaggio che ritengo più complesso, contraddittorio, coinvolgente. E nonostante parti della nostra visione di lui differiscano, devo dirti che questo Russandol è credibilissimo. La sua voce, almeno sin qui, è intrisa di una sofferenza caustica, che si armonizza alla crudità delle scene. Scene vivide, altamente estetiche nel loro realismo.
Come ti dicevo ho letto ad alta voce, soprattutto le parti della prigionia, perché i ricordi di Aman, relativi a Findekano, ma anche quelli legati a Feanaro erano velati di un’intimità che mi li ha fatti mormorare, piano. Quasi temessi di spezzare il ricordo. Ed è stato bellissimo.
Le scene relative alla prigionia mi hanno coinvolta in un modo che non saprei quantificare. Nel messaggio privato ho posto l’accento sulle pause, sulle frasi spezzate… respiri veloci, incalzanti, alternati a lunghi sospiri angosciosi, all’attesa di un’altra umiliazione. Questo “tempo da animale” scandito dal buio. E quei pensieri, quei ricordi, in cui l’ombra di Moringotto si insinua.

Forse non sono mai arrivata a pensare che Russandol possa aver odiato i propri fratelli per averlo abbandonato (anzi credo che sia stato sotto sua indicazione che Kano non sia intervenuto per lui), così come non credo che abbia odiato Feanaro, almeno non ancora… ma quello di cui sono certa è il suo odio per se stesso, per la propria inutilità nel frangente della prigionia. Ed è bello ritrovare questo sentimento anche qui.
Poi ci sono quegli sprazzi d’orgoglio in cui ho visto tutto il suo essere un fiero Feanarion. Come il momento in cui non invoca Eru, i Valar o chicchessia, ma il proprio padre affinché lo porti con sé nel suo universo di fuoco e nulla. Ed anche il ricordo che vi si collega è qualcosa in cui tutti i Feanarioni potrebbero ritrovarsi, persino Curvo, perché credo che nonostante la sua vicinanza a Feanaro (o forse proprio a causa di essa) fosse uno fra coloro che più percepivano l’irraggiungibilità del padre.
Sempre dal mio soggettivassimo punto di vista, Maitimo è quello che meno ha sofferto per questo, forse perché era il più equilibrato (assieme con Kano, prima di un certo finale angosciante) e il più lungimirante dei suoi fratelli. A differenza degli altri vede la follia di Feanaro, la pondera, ma la sua stima per il padre è tale da portarlo ad andare oltre di essa, pur provando a contenerla con il raziocinio. Ad ogni modo il ricordo in cui Curvo affianca il padre nella forgia e lui li guarda da fuori, è qualcosa che ben si sposa con il contesto. Qualcosa che l’ombra può azzannare.

E arriviamo, così, al ricordo che coinvolge Findekano, di cui ho davvero apprezzato la scelta dell’abbreviazione; “Findo” è in assoluto la più corretta, anche se io stessa troppe volte impiego inconsciamente il “Finno” per distinguerlo da Findarato. Ma la radice di entrambi i nomi è finde e per quanto si possa provare ad arrabattarsi (come faccio io) con l’antica phin (phini in Elfico Primitivo), da cui il desueto vocabolo fine che però indica una singolo capello (mentre il nome Findekano dovrebbe far proprio riferimento alle trecce), “Findo” resta la scelta migliore.


Perdona la mia parentesi linguistica e andiamo avanti… dicevo: il ricordo. Quella gemma verde. Sono molto propensa nel sostenere che sia l’Elessar, faccio bene? La stessa Elessar che in The War of Jewels Russandol donò a Findekano. Se è così… Eru, hai fatto una scelta perfetta!
E l’accenno ai gemelli che fanno i dispetti a Curvo è impagabile.


Ma Elessar e gemelli a parte, in queste scene trapela perfettamente l’indole di Findekano. Quell’incoscienza che va a confondersi con il suo coraggio, un’incoscienza che è perfetta nel contesto, perché questo è un Findekano ancora giovane, ancora immerso negli idilliaci paesaggi di Aman (e si “respira” proprio Aman: un’altra luce, un altro mondo). Mentre quella propensione alla sfida, soprattutto con Russandol, credo fosse un suo modo controverso e forse inconscio di esternare i propri sentimenti, la propria attrazione.
Io purtroppo temo di avere una visione maggiormente “rigida” di loro; ho sempre ipotizzato che divenissero coscienti dei loro sentimenti molto più in là nel tempo, in Endore, carichi di responsabilità e angosce (anche in All’Alba ho cercato di mantenermi “vaga”… qualcosa trapela, ma Findo non ne ha ancora piena coscienza). Tuttavia ciò che profili qui, oltre ad essere credibilissimo, è di una delicatezza struggente. Prima il terrore di Nelyo per la caduta di Findekano, poi il salvataggio (che non può non richiamare quello che seguirà) e infine quel contatto. Ho amato come hai descritto la loro vicinanza, il tocco delle labbra sulla pelle, la schiena di Findo contro il petto di Russandol, le reazioni del suo, di corpo… tutto, pur essendo “fisico”, è permeato di delicatezza.
Infine ci sono gli occhi Findekano cristalli di cielo al crepuscolo (e li vedo, sono proprio “così” i suoi occhi!) che veicolano la comprensione di Nelyo del suo reale desiderio. Una promessa immortale. E a parte le mie teorie, qui il riferimento al matrimonio descritto in LACE è stato meraviglioso.
E in conclusione l’importanza che conferisci al suo splendido amilesse mi ha definitivamente commossa. Il consegnare di Russandol a Findekano il proprio nome più “intimo”, Maitimo, è stata un’emozione davvero forte. Perché lui a differenza di altri impiega appunto Russandol, l’epesse datogli dai suoi fratelli, Maitimo rimane un nome destinato a pochissimi… ed esso è il nome della “visione interna”, il nome che lo rappresenta maggiormente, essendo nato dalle intuizioni materne.
Ma apprezzato che il tutto non si risolva qui, così. Che Findekano “ignori” la cosa (forse ha intuito che Nelyo non è ancora sceso a patti con se stesso?), perché essa abbia uno sviluppo futuro, una maturazione data dal mutamento del contesto, dalla tragedia che entrambi affrontano.

E come condivido il discorso relativo al nome, condivido le dinamiche del salvataggio. Quel uccidimi preludio di un fuggi, mettiti in salvo. Perché anch’io credo che Russandol fosse terrorizzato dall’idea che anche Findekano potesse finire prigioniero, subire ciò che aveva subito lui.
Splendida la conclusione: il nome Maitimo che ritorna, questa volta sulle labbra di Findekano. Un annuncio di salvezza e speranza (come il canto di Findo) ma anche la chiave di una promessa eterna.

Non l’ho ancora esplicitato, ma è bellissimo ritrovarsi in questi headcanon, trovare congruenza tra questa storia e la mia!
Ancora complimenti e a presto!
(Recensione modificata il 07/01/2016 - 10:39 pm)

Recensore Master
05/01/16, ore 22:48
Cap. 1:

Ciao Losiliel, Leila al tuo servizio! E' davvero un piacere conoscerti :D
avevo adocchiato la tua storia prima di Natale (ed è stata una bellissima sorpresa) ma purtroppo non sono riuscita a passare fino a oggi :(. Prometto di recensirla tutta, ma abbi pazienza, non so quanto ci metterò: ho visto che i capitoli sono molto corposi, e ci tengo a fare dei commenti come si deve diciamo ^^, non frettolosi.

Ma non perdo ulteriore tempo e parto con questo.
Per prima cosa lasciami dire che è davvero un piacere trovare un'altra autrice così brava, oltre a quelle che conosco già qui sul sito, che scrive di Silmarillion :D. Ci ho messo un bel po' ad approciarmi alle fanfiction su quest'opera, ma ora che ho vinto la mia diciamo 'ritrosia', non riesco più a farne a meno ^^.
E mi sono completamente, irrimediabilmente, innamorata di Maedhros. Il suo nome materno la dice lunga sul perchè xD, senza contare che mi fanno impazzire i capelli rossi (quasi di più sulle donne in realtà, anche se in quel caso non è attrazione fisica, ma profonda invidia).
Nonostante ciò, non mi sono dispiaciute affatto le uniche slash che ho trovato sul sito, riguardanti lui e Finno (credo siano le stesse che hai letto tu :D). Inutile dire che non potevo non leggere la tua storia: una long su questo argomento è totalmente inedita per me, e sono incredibilmente curiosa di vedere come farai evolvere i loro sentimenti e la loro situazione, che è decisamente particolare: dopotutti si tratta di Elfi, primi cugini. Ecco questo particolare è forse l'unico che mi fa un po' storcere il naso di fronte a questa coppia... per il resto non ho alcun problema con lo slash, o con lo slash nel legendarium, a patto che sia giustificato, scritto bene e approfondito.

Altra cosa inedita che m'incuriosisce molto è il fatto che il punto di vista sia quello di Nelyo: sto leggendo un'altra storia in cui lui è fra i protagonisti, ma il punto di vista è quello di Maglor. 
Il pezzo iniziale è... straziante, davvero! Incredibilmente d'effetto e meriti mille complimenti per la maniera spietata e realistica con cui hai descritto l'atroce tormento che Nelyo sta subendo. Ho provato a immedesimarmi nelle parole che hai scritto e che mostrano un uomo sottoposto alla più atroce delle torture senza poter morire, condannato a provare il più forte dei dolori senza che giunga mai la morte a portare sollievo e beh.. mi sentivo male, giuro!
Particolare il fatto che Nelyo non invochi nessun al di fuori di suo padre: quel padre che però non lo ha mai amato come lui avrebbe voluto, e che ha sempre preferito il figlio che recava il suo nome. Nessuno aiuto giunse nemmeno da lui.
Povero Maedhros çç: la sua è una vita fatta di dolore, rinunce e di pesi da portare: da quello della primogenitura, ad altri ben più gravosi.
La sua mente tenta di proteggersi nell'unico modo possibile: tornando al passato.

E veniamo quindi al flashback, un pezzo che ho letteralmente A-DO-RA-TO.
Dalla birbanteria dei gemelli (oddio, veramente un'idea carinissima hai avuto!), alla descrizione del rapporto tra i due cugini, affiatati e così diversi tra loro (Fingon così scalmanato faccio quasi fatica a immaginarlo ma mi piace da morire il soprannome che gli ha dato Kano) a quella folle e quasi mortale avventura per recuperare la gemma. Ed è così che Maedhros viene finalmente per la prima volta a patti coi suoi ancora acerbi sentimenti. Quel 'chiamami Maitimo', oddio è veramente struggente, specialmente per la spiegazione di quanto ciò significherebbe per lui... e Finno sembra non aver capito invece, ma è davvero così?
L'ultima sua parola, la bellissima conclusione che hai scelto, farebbe presagire in un altro modo...

E venendo appunto alla conclusione, ho insieme gioito e pianto per ciò che inevitabilmente la liberazione di Nelyo ha comportato...
ora attendo solo il suo risveglio e che si riprenda <3

detto ciò spero quindi di riuscire a tornare presto da queste parti ^^, per ora complimenti davvero, e grazie per questa storia ^O^
a presto, e mille auguri tardivi.

Benni

Nuovo recensore
02/01/16, ore 21:58
Cap. 1:

Allora!
Sotto consiglio di un altro utente, arrivo a leggere questa tua storia!

Per prima cosa, devo confessare una certa sorpresa e una sorta di straniamento che ho scoperto mi assale nel leggere fan fiction dedicate al Il Silmarillion, o comunque a Tolkien in generale, perché tanta è l'abitudine nell'affrontare la lettura attraverso lo stile solenne del Professore e l'epicità (in particolare proprio ne Il Silmarillion, e Home, ecc) delle sua penna, che trovarmi di fronte a una scrittura più agile e moderna un poco mi destabilizza!

Detto, questo. Il mio approdo su questo sito è recente e non ho ancora avuto modo di leggere molto, ma il tuo stile narrativo è tra i migliori finora incontrati! Ho sospirato tipo "fiuuu!!!, finalmente qualcuno che sa scrivere davvero" ^.^

Questo capitolo si legge bene, è scorrevole e piacevolissimo, non troppo ampolloso o complicato. Quindi direi ottimo.

A mio parere, suddividerei quanto hai scritto in due parti: la prima riguarda il tempo presente, Maedhros sofferente e disperato, travolto dai ricordi e di concerto il salvataggio di Fingon (ti prego di non avercela se uso i nomi correntemente usati da Tolkien ne Il Silmarillion, ma l'uso dei nomi in Quenya -per quanto bellissimi- lo trovo un poco ostico e poco fluente, ma ho notato che qui su EFP lo fanno in tanti!) la seconda, i ricordi stessi di Maedhros in Valinor.
Per quanto riguarda la prima parte, mi ha convinto parecchio. Rendi molto bene l'angoscia, la disperazione e il dolore di Maedhros, e il ritorno continuo alla figura del padre l'ho trovato grandioso. Tu hai messo in evidenza questo legame viscerale e quasi di subordinazione del figlio a Feanor, e questo si avvicina molto all'interpretazione del personaggio che ho sempre dato io (ma dovrò continuare la lettura per capire sino in fondo la tua visione di Maedhros!) La seconda parte (i ricordi) per me è un pochino più difficile da recensire, perché se da un lato l'ho trovata spassosissima e anche ben congegnata, la mia mente di tolkieniana purista tende a giudicarla un pochino troppo fuori dai "canoni". Insomma, questi Maedhros e Fingon sono un pochino troppo "moderni", nel linguaggio e nei pensieri, ma forse infine è un po' lo scopo di questi racconti, rendere i personaggi più vicini a un lettore/lettrice moderno. Io però amo proprio la rarefazione delle descrizioni di Tolkien e faccio un po' fatica a abituarmi, ma è solo un mio handicap personale! Invece ho apprezzato davvero l'espediente del nome, intendo dire quando Maedhros chiede a Fingon di chiamarlo Maitimo, perché questo è il nome materno, quindi simbolo di un legame e di un'intimità che egli vorrebbe creare con il cugino senza quasi averne coscienza. Mi ha colpito.

Un altro elemento da applauso è il modo in cui riesci a rendere la carnalità del rapporto tra i due senza scadere nel patetico, o di contro, nell'eccessiva morbosità. C'è una certa delicatezza nel tuo modo di descrivere i sentimenti e le emozioni (anche fisiche) di Maedhros.

Continuerò sicuramente a leggere!

Recensore Veterano
24/12/15, ore 19:59
Cap. 1:

*fatine e fatini sexy agitano campanellini mentre Kan parte con un si di petto*
Una nuova storia sul SilmaaaaH!
Una nuova stori scritta beneeeeeeeH!
Una nuova storia sulla Prima EraaaaaaH!

Proprio per questi motivi voglio strozzarti (amichevolmente) perché – e scusa la schiettezza dato che non ci conosciamo – hai bruciato tutto in un'unica soluzione! 
Prima di cena guardo e c'è un capitolo "oh che bello, dopo cena butto un occhio e vedo se vale la pena salvarlo per leggermelo offline". Prima di fiondarmi a letto controllo e i capitoli sono diventati QUATTRO e lì mi sono piantata le unghie nelle guance e ho pianto, perché ho visto la mia lista di storie da recensire aumentare a sproposito (come se non fosse già immensa).
Stamattina mi sveglio e i capitoli sono DIECI e la storia era completa e il mio "NUOOOOOO" è echeggiato per tutte le campagne. 
Ora, a parte i miei egoistici problemi di tempo, perché ti sei tagliata le gambe in questo modo? Postare ogni tot, un capitolo alla volta, ti permette di lasciar tempo ai lettori di VEDERTI e di leggerti senza l'ansia degli arretrati. E se fosse stata una storia schifida, poco male, non me ne sarebbe fregato nulla, ma QUESTA. Piango sconsolata.
Va bene che questo è un periodo di poco affollamento, ma preferisco vedere con regolarità nella prima pagina storie come questa, piuttosto che certa roba che viene aggiornata troppo spesso e con una qualità che lascia a desiderare.
Davvero, in futuro (spero ci sarà un futuro), calma. Tanto la storia non scappa, soprattutto se ce l'hai già scritta, e se temi di non aver tempo, be', ritagliatelo tu, il tuo giorno per gli aggiornamenti e così hai quell'impegno con te stessa da mantenere e la cosa dovrebbe aiutarti (di certo aiuta me, che se non fosse che ho preso questo impegno pubblico, terrei la mia produzione sul mio computer per semplice pigrizia e memoria corta).
Sarò suonata dura, ma mi dispiace perché questo "vomito di aggiornamenti" fa male alla tua storia e credo che tu non volessi mancarle di rispetto, no? (E poi mi è partito il lato pubblicitario, come quando vedo buoni prodotti pubblicizzati in maniera non adeguata a tutti i plus del prodotto stesso, per intenderci XD)

Passiamo alle cose importanti.
Ora, il momento che hai scelto è abbastanza "classico", ma non posso che apprezzare le tue intenzioni di approfondire il dopo, con tutto quello che consegue (non ho ancora letto gli altri capitoli, ma mi vien da immaginare che la storia porti alla scelta di Nelyo di mollare la corona allo zio? Ma potrei sbagliarmi, anche se mi sembra l'arco narrativo più probabile dalla tua sinossi...?) e poi... HURT/COMFORT! Gimme H/C everyday!
Per la Russangon sono più una simpatizzante che odia gli eccessi stereotipati che pullulano tra le autrici slash, ma so che ci sono autrici che sanno scrivere buono slash senza quel maschilismo interiorizzato che rende lo slash dell'autrice media una schifezza (probabilmente, se hai letto le storie di Maedhros qua nella sezione, l'avrei pure letta l'autrice a cui mi sto riferendo in maniera neppure troppo velata – dato che scintilla tra i miei autori preferiti – e quindi sai di cosa parlo!). Perciò, dopo questa chilometrica parentesi, vengo a leggere in pace, anche perché la tua nota iniziale mi fa sperare bene.
Poi, che sia divisa nel modo in cui mi piace il rapporto tra Nelyo e Finno è un'altra questione: da un lato mi piace che sia il Potere dell'Amicizia™ a spingere Finno a recuperare il cugino e poi a risanare (in parte) i rapporti tra Feanarioni (moderati) e la gente di Nolo; dall'altro quant'è deliziosa la tragedia di dover tagliare una mano al tuo amato? E magari beccarti il tuo odio perché non l'hai semplicemente ucciso e lo hai obbligato a "vivere" quando ormai aveva perso ogni motivo e ogni volontà di vivere? Quindi, mi riesce sempre più difficile capire cosa preferisco, mentre un anno fa ti avrei detto "Potere dell'Amicizia everyday" (che poi l'amicizia è sempre una forma di amore, direi XD)

Sempre per proseguire con le cose importanti: OMFG il mio cuoricino è tutto scombussolato da quel che ho appena letto *____* Sono in preda ai feels e dire che fino a un anno fa mi era relativamente indifferente questa scena, perché ero distratta da troppe altre scene e finché non ho iniziato a leggere fanfiction su altri momenti storici e con Nelyo di mezzo, non mi sono molto interessata, ecco XD Sono una mente semplice e riesco a interessarmi a una cosa per volta :°D
Anche se su questo momento, più che il salvataggio in sé, mi interessa tutta la fase della guarigione, però con questo capitolo, bon, mi hai dimostrato (ancora una volta) che, se ben narrato, un momento che mi suscita poco interesse può essere davvero ricco di sorprese.

Partiamo dalla parte che al solo pensiero mi avrebbe fatta sbadigliare: Nelyo appeso. 
Da amante dell’introspezione, ho amato questo momento soprattutto per COME hai gestito l'introspezione, lo stile la rendeva meravigliosa da mandar giù, era dinamica e non monotona, e pensare che il tutto è successo mentre Nelyo era appeso e tecnicamente immobile rende l'idea di quanto ti sia ben riuscita. Ho amato che Nelyo si sia rivolto al padre e non ai Valar, lo amato alla follia! E i ricordi che hanno condito questo appello, l'immagine stupenda di Feanaro in partenza per uno dei suoi viaggi e Nelyo che vuole seguirlo (immagino anche Nerdanel in questi viaggi, almeno finché c'è stato solo Nelyo, dei loro figli) e quella da stretta al cuore in cui Nelyo si rende conto che il cocco di papà non è lui, il terzo Finwe, ma il figio che condivide il suo nome. 
E quel che non rende questa introspezione semplice introspezione è l'attacco che Morgoth sferra quando Nelyo si perde nei ricordi del padre. E spezza il cuore come Nelyo risponda all'atttacco con l'odio, è brutto vederlo pieno di odio, verso suo padre e verso i suoi fratelli, perché un po' è facile capirlo, ma dall'altro lato immagino Kano in difficoltà col ruolo di guida ora che ha perso padre e fratello in così poco tempo, quindi il conflitto che scaturisce da quello che prova Nelyo e quello che possiamo ipotizzare stiano passando i suoi fratelli è... molto bello, oh sì.
Feanarello un po' di odio se lo merita, ad aver imposto ai figli di mantenere la parola per amor suo, come se sarebbe stata una passeggiata per loro, dopo la sua morte.

Mi è piaciuto moltissimo come hai introdotto il ricordo e come nei sei uscita, sono quei dettagli "tecnici" che mi entusiasmano anche perché non sempre si trovano ricordi mescolati alla narrazione presente in maniera così fluida e il top è quando ci sono le diciture "inizio/fine flashback" che fanno trash e mi vien voglia solo di tirarmi manate sulla fronte.
Perciò kudos per il passaggio di scena ;)
Poi, se la scena passa in un luogo luminoso e bellissimo da uno buio e orrendo, bon, il contrasto mi entusiasma XD E provo una certa tenerezza per Nelyo caro, in quale ricordo è andato a impelagarsi!
Sul carattere di Finno non ho idee così precise, perché non è un personaggio che mi attrae (ma sono sempre aperta a leggere cose che possano farmi vedere il fascino del personaggio), perciò non ho miei headcanon formati con cui si scontra la tua visione e posso solo dirti che mi sembra coerente col soprannome, non c'è dubbio, e con le azioni che compirà dopo il giuramento di Feanaro e mi piace il contrasto con il carattere di Nelyo. Finno in Aman è decisamente giovane e deficiente (detto con affetto lol), un po' uno di quegli eroi scavezzacollo che ti chiedi come mai non siano già morti durante una delle loro scorribande. La risposta, in questo caso, è Nelyo. Meno male che c'è lui, o quello sborone sarebbe rimasto a fare la statuina sott'acqua col suo piede incastrato (al che mi chiedo: il cadavere di un Elfo morto in mare finisce per scomporsi come quello di un mortale? O rimane lì intatto e supercreepy? Le domande!)
A proposito di domande, ho notato che Nelyo e Finno sembrano non salire mai per riprendere aria durante la loro immersione: hai tralasciato di proposito o pensi che non ne abbiano avuto bisogno? Non che io abbia idee precise sulla durata dell'apnea per un Elfo (anche se immagino che i Teleri e i Falathrim, abituati a sguazzare per piacere e per mestiere, potessero avere tempi di apnea abbastanza lunghi?), ma mi sembrava una buona domanda da farti, anche perché me la son posta mentre leggevo XD

Torniamo ai nostri cuginetti e soprattutto a due cose che avevo dimenticato prima.
Uno, mi piace come il carattere di Finno permetta a Nelyo di essere più spensierato e sentire meno il peso della primogenitura. Penso anch'io che lui si sentisse molto responsabile per i suoi fratelli e cavolo se non lo capisco con il suo bisogno di essere perfetto agli occhi del padre, perciò ho anche apprezzato tantissimo che lui si sia imbarcato in questa impresa per riparare i danni dei suoi fratelli (a proposito, gli Ambarussa che fanno dispetti: CE LI VEDO TROPPISSIMO) e gli accenni alla situazione difficile in famiglia (oh Nerdanel, bby! Il riferimento alla fucina segretaaaa! – che tra l'altro dev'essere stata il fatto scatenante della separazione tra Ner e Feanarello, credo), oh Nelyo sei così responsabile che non avrei quasi detto che potessi essere il BFF di quel pirla di Finno e invece sembra che proprio per questo siate perfetti!
Due, il momento in cui Nelyo ha quella sorta di... risveglio ormonale per Finno. La situazione era ideale per una realizzazione simile e non mi aspettavo che capitasse in quel modo (muahahah mi sento più in compagnia nella visione dell'amore elfico molto più carnale che roba da "uno sguardo e boom, pregnant!" XDDD), e sono decisamente curiosa degli sviluppi, anche perché mi piace che sembri che Nelyo non abbia agito su questa attrazione (e ci si è messo pure il padre a puntare spade a casaccio al collo della gente lol) e mi piace che non abbiano avuto il loro idillio ad Aman. Molto interessante e che questa storia sia H/C mi fa sperare molto bene XD
Tre, la questione del nome. "Chiamami Maitimo" *____* Io vado pazza per questi giochetti con i nomi, che per uno dei X, per l'altro sei Y, a qualcuno particolare concedi di chiamarti Z: è uno di quei particolari che rendono la caratterizzazione e la crescita dei personaggi (come in questo caso) molto più evidenti. Chissà quando Finno ha realizzato cosa voleva dirgli Nelyo quando gli ha chiesto di chiamarlo col nome materno? Credo che alla fine lo avesse già realizzato. Che fosse stato durante la traversata dell'Helcaraxe?

Devo interrompermi un attimo per: l’Ode alla Stupidità, omfggggg! YES DECISAMENTE, questo Finno si merita un’ode alla stupidità e ci vedo Kano a comporla (anche se secondo me si è composta da sola, ogni volta che i suoi occhi si posano sul cugino o le sue orecchie sentono i racconti delle trovate GE-NIA-LI di Finno).

Torno seria, per avere un attimo di fangirlaggio per il passaggio da flashback a presente, tutto legato dal canto di Finno. My heart, be still!
Che la canzone non fosse una semplice canzone qualsiasi ma legata a quel ricordo (dopotutto quella che sente prima del flashback era sempre questa canzone, vero?) e a tutto quello che vuol dire per Nelyo quel ricordo... Be', ha reso questa scena famosa un po' più speciale.
Quello che me l'ha resa davvero unica, è la... crudezza, direi, con cui hai descritto i tentativi di Finno di liberare Nelyo dalla parete di roccia. Nessuno zuccherino per rendere il momento epico o più straziante, lo strazio era tutto nei nudi fatti, in quei tentativi a vuoto e infine in quei fendenti per mozzare la mano. Mi stavo mordendo la mano nel leggere e, davvero, quando ho finito ero davvero colpita perché la hai mostrato il tutto in maniera così... giusta, che davvero non avevo altro che star lì in awe. 

Una parola devo dedicarla a Finno, perché per essere un personaggio che per me ha poca attrattiva, qua sei riuscita a farmi scattare una scintilla: il contrasto tra il Finno di Aman e quello che salva Nelyo è qualcosa di stupendo! Si vede che, nel profondo, è sempre il Valoroso, ma i suoi modi sono cambiati, c'è qualcosa di più (e che mi intrippa anche di più lol). Sembra sparita la spensieratezza e l'ingenuità che avevamo visto nel flashback, per lasciare spazio a pura e semplice risolutezza. 
Chissà, forse il Finno di Aman non avrebbe avuto la forza di andare a liberare il cugino dal Thangorodrim? 

Penso che per ora mi posso fermare qui :°D

Quando ho detto di non aver letto i prossimi capitoli, ho detto una mezza bugia, perché mentre scrivevo questa reccy mi sono interrotta a leggere il secondo capitolo e, mentre mi facevo i pdf, ho visto nelle note finali qualcosa di Finwe e la visione dell’amore da parte dei Valar, basata su LACE, e allora ho dovuto vedere nel capitolo cosa diceva Finwe e sdjgfgaskdfjhdgkjdgfldsfghjkdsfjhldsflhjdghjagdfhjjfd! YES! Finwe, abbracciami!
Scherzi a parte, approfondirò al momento giusto, ma questo per dirti che avanzo speranzosa perché le fondamenta mi sembrano solide e quindi posso guardare al lato positivo di avere tutta la storia postata e prenderla come un regalo di Natale inaspettato!

Credo di non essermi presentata formalmente, ma credo che questo delirio abbia parlato da sé. Piacere di incontrarti dunque!

Buone feste e ci risentiamo sicuro-sicuro,

Kan

P.S.: mi sa che lol il discorso sul postaggio ti è stato già fatto XD Ecco cosa succede a non guardare i commenti degli altri finché non si va a postare il proprio lololol 

Recensore Veterano
24/12/15, ore 12:02
Cap. 1:

ciao! piacere di fare la tua conoscenza, è sempre bello vedere qualcuno interessato al Silmarillion e disposto a scrivere su di esso! *^* tanto più se lo si fa su Maedhros e Fingon! <3
ieri sera avevo messo la storia tra le seguite, ma non mi aspettavo tutti questi aggiornamenti in un colpo solo ò____ò spero di riuscire a farti sapere la mia opinione anche sui prossimi capitoli, anche se in genere non ho mai tutto questo tempo per recensire, neh :S

ma veniamo al dunque! è così bello veder una storia su Maitimo e Finno su efp! sono la mia coppia slash preferita in assoluto, ma il fandom italiano è piuttosto rosicato e finora c'eravamo solo io e un'altra autrice interessate alla cosa! quindi, decisamente benvenuta! *^*
tanto per cominciare, mi è piaciuta tantissimo la scena iniziale, mi ha stretto il cuore vedere Maitimo così straziato e sofferente, sei riuscita a rendere molto bene tutto lo strazio e il dolore che prova ... e ho apprezzato infinitamente che non sia ai Valar o ad Eru che si rivolga, perchè è troppo orgoglioso per implorare la pietà di coloro a cui ha voltato le spalle, ma a suo padre, di cui è l'unico di cui gli importi.
e quando sente il canto, che lo crede un'illusione del nemico, ma si lascia ugualmente travolgere dai ricordi e dall'amore che approva per Finno ... 
mi piace il modo in cui loro due nel flashback ridono e scherzano assieme, anche se ammetto di avere idee un po' diverse sulla caratterizzazione di Findekano ... pure io me lo immagino più allegro e disinvolto rispetto a Maitimo, ma forse io lo vedo un po' più responsabile rispetto a come lo descrivi (d'altronde era pur sempre il figlio primogenito di Nolofinwe °^°), molto meno teso a fare lo spericolato, ma ugualmente, mi piace tanto come i due ridono e scherzano, la complicità che c'è tra i due. mi piace come anche Finno si metta a disposizione del cugino per aiutarlo a rimediare ai casini dei gemelli XD (ah, i miei Ambarussa<3)
la scena nella caverna in cui Nelyo recupera Finno mi è piaciuta incredibilmente, mi hai ricordato perchè li shippo così tanto, aaaaaw <3  e mi piace incredibilmente Nelyo che si sente imbarazzato quando sente il cugino stretto a sè, quando si accorge di provare del desiderio per lui ... che tesoro *^*
in realtà ammetto di immaginare Finno e Nelyo diventare amanti molto ma molto prima dell'esilio di Feanaro, but still, è sempre bello confrontare la propria visione con quella degli altri! e mi piace tantissimo l'accenno al fatto che Feanor stia diventando sempre più inquieto e più propenso alla ribellione, e che Nerdanel se ne sia andata ... anche se solo accennata, rende bene tutta l'inquietudine dei Noldor in quei giorni.
oddio, e Nelyo che sente il canto, che lo trascina fuori dal buio in cui è precipitato ... e quando vede Finno, e gli chiede di ucciderlo, e le lacrime che Finno versa nel tendere l'arco ... ecco, mi sono sciolta, davvero, mi fa sempre straziare il ripensare a questi avvenimenti, e tu hai descritto perfettamente tutto l'orrore e il dolore che Maitimo prova, e il suo sollievo nel vedere Finno, nello sperare che quell'agonia sia finita, e come nuovamente si appella al padre nel cercare la morte ..
e ho adorato quando Finno finalmente lo salva, quando cerca di consolarlo dal proprio dolore e lo stringe a sè, e finalmente pronuncia il suo amilesse, quel nome tanto intimo e tanto prezioso ... davvero, ho apprezzato infinitamente! <3
ho letto anche tutti gli altri capitoli e spero di recensirteli quanto prima (spero tutti, anche se la vedo dura :/) ma davvero, questa storia mi piace un sacco, grazie per averla condivisa! :*
a presto,

Feanoriel 

Recensore Master
23/12/15, ore 23:50
Cap. 1:

Ciao Losiliel!
Che bello incontrare un'altra autrice amante del Silmarillion! Davvero, posso dire che trovare la tua storia stasera è stato per me un meraviglioso regalo di Natale anticipato :-).
Parto facendoti un piccolo appunto, che però ritengo necessario dato che, da quel che vedo nella tua pagina autrice, sei nuova di questo sito: i tempi di postaggio.
Ho letto questo primo capitolo prima di cena, ora sono tornata per recensire e ne ho trovati postati altri due.
Immagino che tu abbia già scritto l'intera storia o almeno una buona parte di essa, ma sarebbe consigliabile pubblicarne un capitolo per volta, magari a distanza di qualche giorno l'uno dall'altro. In questo modo sicuramente potresti dare il tempo ai lettori di approcciarsi alla storia, leggerla, farsene un'idea ed, eventualmente, commentare. Un postaggio tanto "frenetico" per quanto la storia possa essere bella e piacevole da leggere, d'impatto scoraggia parecchio.
Detto ciò, veniamo alla storia in sé e a questo primo, e assai denso, capitolo.
L'inizio mi ha uccisa. Letteralmente.
Io nutro un amore viscerale per Feanaro, e con lui per tutta la sua casata, perciò Nelyo imprigionato sui Thangorodrim per me tocca sempre un nervo scoperto. Raccontare le condizioni in cui Nelyafinwe versa attraverso il suo punto di vista non è affatto semplice, ma permettimi di dirti che ci sei riuscita in maniera perfetta. Perfetta e straziante.
E' tutto così incredibilmente vivido e dettagliato: il corpo deturpato e sofferente di Nelyo, il suo desiderio di morire (se Morgoth teneva in vita Hurin per suo volere, ho sempre pensato, che facesse lo stesso con Nelyo?) e la cosa peggiore, che davvero mi ha fatto correre i brividi lungo la schiena, a cui non avevo mai pensato e che tu hai reso ottimamente: i ricordi corrotti da Melkor, in maniera sottile e perversa. La presenza di Curvo accanto al padre in fucina, quella predilizione che ora, nel ricordo distorto, si manifesta in maniera tanto terribile e crudele... Davvero, ho adorato la resa che ne hai fatto.
E il canto di Findekano che, nonostante tutto, riesce a far breccia nell'animo straziato di Nelyo, portando alla luce ricordi questa volta intatti, incorrotti. E qui abbiamo il flash-back, e tu devi sapere che io adoro i flash-back, altro punto assolutamente a tuo favore XD.
Devo però dire, circa il rapporto amoroso tra Nelyo e Finno, che le nostre visioni differiscono: ti confesso di non shippare minimamente questa coppia, perché, al di là del fatto che si tratta di cugini, (possiamo dire mezzi cugini, ok, ma il legame di parentela in qualche modo rimane e credo che i due lo percepissero come tale) ho sempre visto il loro rapporto come un'amicizia assolutamente fraterna, senza nessun'altra implicazione. Dopodiché, si tratta di opinioni assolutamente personali: questa storia è una slash, e io ero curiosissima di vedere come avresti reso il tutto.
Mi ha incuriosito il fatto che tu non sia partita considerando "assodato" il rapporto amoroso tra Nelyo e Finno, e l'idea delle sensazioni deltutto nuove provate da Nelyo nel momento in cui è a contatto con il corpo di Finno, il suo stupore, il suo smarrimento, un po' mi hanno incuriosita. Più che altro, mi chiedo: il rapporto per ora sembra unilaterale, ma dal momento che, come dici nella sinossi, ora che Nelyo è stato liberato da Finno dovrà affrontare i suoi "demoni", mi chiedo se tra questi "demoni" non siano contemplati anche i sentimenti che nutre per il cugino.
Circa il carattere di Nelyo e Finno, ammetto che la mia visione dei due personaggi differisce abbastanza dalla tua: ho sempre immaginato Findekano un po' meno "scanzonato" (poi sarà che ho poca simpatia per Nolofinwe e la sua prole, ma a tratti qui mi è parso quasi petulante) e, per quanto, lo dice anche lo stesso Tolkien, Findekano sia buono, generoso e, appunto, valoroso, mi ha sempre dato l'idea di avere la testa sulle spalle, per così dire...
Tu sembri quasi voler marcare il più possibile le differenze caratteriali tra lui e Nelyo, quando, e di nuovo è un'opinione assolutamente personale, se vorrai potremo discuterne, che chiacchierare attorno al legendarium è sempre un piacere, almeno per me, io credo che i due non fossero poi così diversi, non solo... Insomma, tanto per dirne una sono entrambi primogeniti, e questo significa che hanno delle belle responsabilità, tutti e due... Ok che Nelyo è il primogenito di Feanaro e basta questo per dire tutto, ma anche essere il primo figlio di Nolofinwe non è una giuggiola! XD
Non penso poi che Nelyo avvertisse la possibilità, benché remota, di poter un giorno divenire re: la morte, in Aman, era un'eventualità più unica che rara. Perciò la tua frase in proposito mi ha lasciata un po' perplessa...
Per il resto, ho adorato il modo in cui hai descritto le atmosfere di Valinor, e potevo quasi vedermela davanti agli occhi, la "roccia spaccata" (ad averle dato un nome del genere deve essere stato per forza un Teler, chi avrebbe mai avuto così poca fantasia? XD Ok, puoi liberamente glissare sulle mie pessime battute feanoriane). E poi tutte quelle piccole cose che non possono che far sorridere, e tanto anche: Kano che da a Finno dell'incosciente... Oh, cosa non darei per sentire, o anche solo per leggere, la sua ode alla stupidità! E i gemelli, belli loro, che gettano la gemma di papà in acqua... Ecco, trovo tu abbia ben reso anche l'atmosfera che si respira in casa di Feanaro, le tensioni che porteranno a tutto ciò che ben conosciamo... Ne parli velatamente, almeno in questo primo capitolo, ma si coglie tutto perfettamente, e fa male.
E poi, sulla via del ritorno, il canto di Findekano... Quel canto che, inevitabilmente, ci riconduce al presente.
E lasciami dire che la tua resa del salvataggio di Nelyo è forse una delle migliori che io abbia mai letto. Terribile, e incredibilmente angosciante., con i richiami delle creature di Morgoth che si risvegliano e che danno l'allarme (in effetti, la quiete non poteva durare in eterno, no? Ed è un dettaglio a cui raramente si pensa). E non parliamo della mutilazione, che qui è terribilmente, dolorosamente realistica.... Insomma, l'ho adorato, davvero. E ho apprezzato immensamente (anche se mi ha fatto versare fiumi di lacrime) il realismo con cui hai descritto le condizioni fisiche di Nelyo... Semplicemente, drammaticamente, orribilmente perfetto.
E direi che è il caso che io chiuda qui questa recensione tremendamente sconclusionata, perché davvero, credo di aver delirata abbastanza.
Grazie per aver deciso di postare questa storia, a risentirci, magari già stasera, se riesco a recuperare i capitoli che hai postato!

Melianar
P.S.: per quel che riguarda il Quenya sono molto puntigliosa in genere (diciamo pure che sono una rompiscatole di prima categoria) ma qui direi che non ho nulla da segnalarti. Personalmente nutro una preferenza per la forma piena Endore, ma sono infimi dettagli e, di nuovo, questioni di gusti personali.

Recensore Junior
23/12/15, ore 23:45
Cap. 1:

Cielo!
Sono sconvolta dal fatto che nessuno abbia ancora recensito questa ff.
Ma buon Dio, dove ho lasciato l'educazione?! Salve, io sono Missing23 ed amo alla follia Nelyo.
Seriamente, io adoro il caro Russandol. Penso sia uno dei più bei e affascinanti personaggi creati da Tolkien.
Fatta questa premessa, non posso che ringraziarti fin dal profondo del mio cuoricino palpitante d'amore (ahimè non ricambiato) per il "Testa ramata" per aver scritto questa ff.
È bella, piacevole, meravigliosamente scritta, delicata, poetica, spietata ma infinitamente dolce.
Ho adorato il flashback in cui Nelyo ricorda la sua avventura col cugino (Astaldo, adorabile scavezzacollo), i primi palpiti e la consapevolezza che l'affetto che prova va ben oltre l'amicizia.
La scena del salvataggio, poi...
Mi ha letteralmente straziato il cuore rileggere di questo episodio.
Tu hai uno stile meraviglioso, capace di far provare in prima persona le emozioni dei personaggi... e questo è ciò che mi è successo leggendo.
Non posso che applaudirti.
Seguirò volentieri questa storia, soprattutto per l'originalità: sei la prima a scrivere dal punto di vista di Maitimo, e devo ammettere che te la cavi divinamente.
Alla prossima.
Missing23