Ciao, flat cara!
Ma che meraviglia, l'hai finita! Non pensavo che sarebbe successo così presto, non mi sono nemmeno accorta degli aggiornamenti fino ad oggi!
Lasciami dire che Andrè è adorabile e far morire Javert in servizio e non per la malattia e la depressione è stato molto meglio, perché se no non avrebbe avuto il tempo di gestire meglio il proprio rapporto con Cosette, non avrebbe potuto fare tante cose e sarebbe restato con la coscienza incasinata. E poi assistere al suo cambiamento rispetto al lavoro d'Ispettore è un gran elemento!
Sono contenta che tu abbia rimesso in scena Gavroche (l'ultima scena mi ha stesa), Grantaire ed Enjolras. E che non abbia liquidato l'arrivo di Javert nel mondo dei morti in due parole, ma che anche in questo contesto tu abbia mostrato il suo character developement. (Perché alla fine è vero, Valjean ha avuto un anno per innamorarsi di Javert, mentre lui no, e la sua visione rispetto alla figura di Valjean gli ha procurato non pochi sensi di colpa e casini mentali.)
Il fatto che parli con i suoi genitori, poi! Aaah, che meraviglia. Sono contenta però che tornerai a scrivere con il tuo consueto stile, perché quello di Hugo rischia di essere melenso ogni tanto, e anche se l'hai gestito molto bene mi manca il modo in cui scrivi tu.
Insomma la long mi è piaciuta moltissimo e spero che tu l'abbia capito. Il modo in cui hai ripreso il titolo pure, l'introduzione dei personaggi anche! Mi si è spezzato il cuore alla morte della vecchia domestica (con il libro sono ancora al convento... purtroppo non ricordo il suo nome) e per la depressione di Cosette, ma sono stati gli elementi il cui modo che hai avuto di trattarli mi è piaciuto di più. (è tardi, non so più scrivere; perdonami)
E boh, niente. Sono contenta, perché leggere la tua storia è stato tempo ben speso. Un abbraccio e continua così! |