Ciao carissima! E buona giornata!
Eccomi qui, seppur con un lieve ritardo, a recensire un bellissimo ed emozionante capitolo.
Procedo con ordine.
Innanzitutto molto bello e commovente il ricordo della nonna e della raccolta delle telline. E' interessante l'inserimento di un ricordo così tenero in un contesto tanto macabro e spaventoso.
Mi è piaciuta molto una frase di Catherine: "Io ero vittima della gente, si ero stata colei a cui hanno subito puntato il dito infangando il mio nome e quello della mia famiglia. Non c’erano prove, niente di niente, eppure la società che mi circondava fu pronta a sprofondare giù nel baratro una incosciente diciasettenne nel fiore degli anni."
E' un'affermazione molto forte ma anche attuale. Le persone sono molto brave a puntare il dito e attribuirti le peggio cosa, senza minimamente immaginare l'effetto che quelle parole possono avere sull'animo di una persona.
Il tuo stile mi piace molto. E' veramente dettagliato e rende facile immedisimarsi: la confusione della partita, la descrizione della barista o del rapitore di Catherine.
A proposito di quest'ultimo! Che sia proprio Arthur? O comunque un personaggio che frequentava i due amici?
Dall'ultima parte del capitolo sembra che William e Arthur si conoscessero molto bene e stessero tramando qualcosa contro Cate. Forse per fargliela pagare per ciò che era successo a Rose? Ma che colpa potrebbe avere Cate per la morte dell'amica?
Insomma, avrai capito che ho mille domande in testa e non vedo l'ora di proseguire nella lettura per avere più risposte.
Sono sempre più contenta di aver trovato questa storia! Mi sta coinvolgendo molto, la tua scrittura è corretta e suggestiva e la trama è ricca di mistero e punti ancora da svelare. Questo non può che infondere in me tanta, tanta curiosità!
Continua così e complimenti!
Buona domenica!
P.S.: Devo proprio chiedertelo: il cognome di Catherine è per caso un omaggio a Katniss di Hunger Games? ;)
(Recensione modificata il 10/01/2016 - 03:35 pm) |
