Recensioni per
Life Is War
di Selene K

Questa storia ha ottenuto 37 recensioni.
Positive : 37
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
11/04/16, ore 17:36
Cap. 1:

Ciao!
Era da tanto che non mi addentravo tra le storie fantascientifiche e la tua mi ha fatto venire una certa nostalgia. Mi piace.
Ne può sicuramente uscire qualcosa di interessante, perché le basi ci sono tutte: ambientazione ben strutturata, una trama che apparentemente sta in piedi (è solo il prologo, ma già si intuisce che stai preparando il lettore per i Giochi) e dei personaggi interessanti.
Meryl mi incuriosisce anche più di Xelya, la trovo più particolare. Xelya è nata come "eccezione": dici che dovrebbe trovarsi tra gli Halpha, è geneticamente perfetta, eppure vive come una Alted. Probabilmente è la sua conformazione fisica a farla primeggiare tanto nei Giochi, comunque sia è evidente che l'hai pensata come diversa dagli altri. Di Meryl invece si intuisce meno, quindi sono curiosa.
Non ho trovato errori in questo primo capitolo, ti vorrei fare solo un appunto: se vuoi inserire delle nozioni per aiutare il lettore a entrare nell'ottica di Metropia, cerca di farlo in modo più velato. Ci sono moltissime informazioni in questo capitolo e tante sembrano spiegazioni fini a se stesse, staccate dal resto della storia. È sicuramente comodo, però trovo che lasciare che sia il lettore a scoprire man mano nuove informazioni sia più accattivante.
Detto ciò, ti faccio i miei complimenti. Metto la storia tra le seguite e ripasserò sicuramente, perché mi hai proprio incuriosito.

Alla prossima,
madelifje

Recensore Veterano
06/04/16, ore 20:04
Cap. 5:

Ciao!

Eccomi qua a recensire la tua storia - letta fino a quest'ultimo capitolo, e già messa nelle seguite, dato che a questo punto *devo* sapere come continua, perché la lettura mi ha davvero molto presa.^^

Devi sapere che io sono un'appassionata di fantascienza (e di tutti i suoi sottogeneri): mi piace leggerla, vederla al cinema, e mi piace anche scriverla. Avevo già adocchiato questa tua long sul gruppo "scambio recensioni" - e volevo propormi - poi è capitata l'occasione dell'altro scambio e non me la sono lasciata sfuggire. :)

E ho fatto bene; la storia mi piace moltissimo - e in ogni suo aspetto.
Dato che le cose da dire sono molte, spero non ti dispiacerà se divido la recensione in sezioni, così da poter affrontare bene i vari aspetti che mi hanno colpita in lettura.

AMBIENTAZIONE: E' una delle cose più importanti in una storia di fantascienza, almeno per me. Quando leggo sci fi, lo faccio perché voglio essere trasportata in un mondo che non ha niente a che fare con quello che vivo quotidianamente - desidero che lo scrittore mi faccia fare un *viaggio* indimenticabile, che mi comunichi una *visione* che per un attimo divenga anche la mia, e mi astragga da ogni altra cosa che non sia *quel* mondo nuovo e a me sconosciuto. Un po' come nel fantasy, ma lo sci fi è più difficile perché non ci si può limitare a inventare a briglia sciolta, ma bisogna che tutto resti verosimile e con basi accurate nella scienza e nella fisica/matematica.
Trovo che tu, sotto questo aspetto, sia stata egregia; è vero, le influenze ci sono - e tu, con molta onestà, le riconosci per prima - ma come potrebbero non esserci? Io dico sempre: ormai è stato detto e scritto di tutto. E' molto difficile inventarsi cose di sana pianta, e non è neanche necessario. E' il modo in cui si rielaborano le influenze che conta, la nuova luce che lo scrittore riesce a dare ad elementi già conosciuti, mescolandoli in modi affascinanti e che non ti aspetti. Io non conosco il videogioco che citi, ma ho macinato Asimov come la bibbia, dunque riconosco che anche tu ti rifai ad alcuni elementi tracciati dal Maestro. Idem per la città-alveare con la divisioni in classi: nulla di nuovo, ma non per questo meno efficace. Sei riuscita a creare un mondo credibile e coinvolgente, e mi sono lasciata condurre per mano dentro i livelli di Metropia - dai bassifondi squallidi e oscuri di Syncopia fino alle vette asettiche e rarefatte di Vertica.
Mi piace il modo in cui hai gestito la divisione in classi, con ogni gruppo a cui è stato affidato - dalla apparentemente perfetta genetica dei Treacor - un compito ben preciso. Eppure, si intuisce in questo ordine tanto razionale e matematico, un'anomalia di fondo, che sobbolle da qualche parte nei meandri oscuri di Metropia, e che ormai è solo questione di tempo prima che si manifesti. E' come se tutta la scienza di questo nuovo ordine umano non fosse abbastanza per fermare la spinta della Natura che ha tanto tentato di sostituire; la spinta alla vita libera da lacci e costrizioni - come rappresentata da quel piccolo germoglio che tanto colpisce Xelya nel primo capitolo - libera dal vincolo della perfezione, per risplendere invece nella varietà dell'imperfezione.
E' come se Metropia fosse una enorme pentola a pressione, e la temperatura di ebollizione fosse ormai arrivata al punto di non ritorno. Qualcosa si è messo in moto, e sono ansiosa di vedere quanto alta sarà l'esplosione: perché sono certa che ci sarà. In Metropia si ricerca una stasi perfetta, ma la Natura è mutamento, caos, adattamento constante. Davvero è stata debellata - come credono gli Halpha, come dettano i Treacor?
La mia è una domanda retorica, perché tutto - nella tua storia - lascia pensare che non sia così. E io voglio esserci quando questi uomini perfetti si renderanno conto di ciò, perché credo che i fuochi di artificio saranno indimenticabili.

PERSONAGGI: Sono il vero cuore del tuo racconto, senza se e senza ma. Ben caratterizzati, affascinanti, pieni di carisma, dilemmi, contraddizioni, speranze.
Xelya è una protagonista stupenda, mi è piaciuta subito; sarà che mi hai subito catturata con il banner che raffigura Lisbeth Salander; mi sono aspettata di trovare una eroina simile: oscura, tormentata, brillante, spinosa, piena di genio. E in effetti mi hai accontentata, perché Xelya è tutte queste cose - con in più l'elemento che non ti aspetti. La sua "anomalia" (che non menziono, per non fare spoiler), è ciò che la rende unica - una creatura a cavallo tra due nature, sebbene in lei questo non crei un contrasto, ma una meravigliosa armonia. Ed infatti, chiunque la conosca, non può fare a meno di restarne affascinato, di esserne attratto - forse perché intuisce quella natura duale che è tipica della Natura stessa - e che in lei si manifesta in modo tanto palese. Una scelta coraggiosa da parte tua, e che non era facile gestire; ci sei riuscita benissimo, e Xelya si fa amare, affascina e inqueta al tempo stesso, e il suo viaggio (dentro se stessa, dentro Metropia) diventa quello del lettore.
tutto il resto del cast è ben strutturato e pieno di attrattiva: dalla dolce Lydia alla razionale (e al contempo empatica) Meryl; dal meraviglioso Mads (che adoro; è uno dei miei preferiti; e in lui ravvedo i primi segni di un nuovo ordine di intelligenza, la vera A.I.) al fascinoso Merk; per non parlare di tutti gli Alted più o meno imperfetti - come Fricon, o Syfer, che non restano mai sullo sfondo, anche se appaiono di meno; quando lo fanno hanno un loro corpo e un loro peso, e non rimangono mai indifferenti agli occhi del lettore.
Ripeto: i tuoi personaggi hanno una marcia in più, e sono ciò che davvero vivifica l'ambientazione, rendendola veramente *tua*.

TRAMA: Direi che siamo ancora alle prima battute - molto è successo, non fraintendermi, ma da come stai strutturando il crescendo, credo che il meglio debba ancora venire, e che il viaggio sia ancora lungo e tortuoso.
Finora la trama è molto coinvolgente, e stai seminando bene: come già espresso nella parte in cui ti dicevo dell'ambientazione, fai intuire che questo mondo sia sull'orlo di uno sconvolgimento epocale, e tu - giustamente - stai preparando il terreno poco a poco, portando passo passo il lettore verso il climax in là da venire.
Mi riservo di tornare meglio sulla trama nelle prossime recensioni, quando avrò altri elementi in mano - ma per ora ti confermo il mio coinvolgimento, e la buonissima gestione capitolo per capitolo - con i vari cliff-hanger ben inseriti, in modo che a ogni segmento venga voglia di passare subito a quello successivo.

STILE: Lo trovo buono, e ben gestito. Fluido e scorrevole, sostiene degnamente la narrazione e non ho riscontrato problemi formali di alcun tipo. Dai il meglio di te nei dialoghi e nelle descrizioni - che sono vivide ma mai soverchianti. Forse, in alcuni punti, eccedi un po' nel "tell" (specie quando ti trovi a dover spiegare l'ambientazione all'interno del narrato); comprendo le ragioni di questa scelta - è facile doversi trovare a dare "spiegazioni" all'interno di una storia di fantascienza, proprio perché si introduce il lettore a un mondo che non conosce, ed è necessario dargli elementi chiari e concreti per potercisi orientare.
Tuttavia, ti consiglierei, per quanto possibile, di disseminare le informazioni attraverso scene, azioni e dialoghi - di *mostrarle* dunque, e di ridurre al minimo l'esposizione nella narrazione. E' difficile, me ne rendo conto - e può voler dire aggiungere delle scene dirette che "mostrino" quello che altrimenti basterebbero poche righe di narrato per spiegare, ma trovo che il risultato ne valga sempre la pena.
Non so se hai mai letto Simmons e la sua Trilogia di Hyperion; lui è un maestro in questo, e ho imparato molto leggendolo. Idem per Gibson, e la sua trilogia sullo Sprawl.

Bene, concludo questo sproloquio lasciandoti i miei complimenti per questa tua opera assolutamente meritevole, e restando in attesa dei prossimi aggiornamenti. :)
A presto!
F.

Recensore Master
27/03/16, ore 03:43
Cap. 5:

Questi scambi di recensioni mi piacciono tantissimo xD. Sono sincera in passato ho avuto pessime esperienze, tante fan fiction sui one direction e altri gruppi e persone a me totalmente sconosciuti. Gli scambi di Io scrivo, al contrario, sono interessanti. Ho letto e apprezzato tantissime storie, e dopo aver letto la tua noir non mi sono fatta problemi a iniziare questa, oramai il tuo nick name è sinonimo di garanzia .😊 Partiamo dalle note, le ho lette: non conosco il gioco, non ho idea di cosa parli e sono stata talmente pigra che non ho aperto Wikipedia per andare a cercare informazioni. Detto questo nel caso dovessi fare affermazioni o domande stupide sai il perché ^^. Come noterai in seguito, lascerò un’unica recensione, appuntando pensieri e tutto quello che mi frulla per la testa dopo la lettura di ogni capitolo. Partiamo dal primo, da questa ambientazione futuristica e da questa città dove le persone sono suddivise per classe, sono sincera non è fra le scelte più originali, ci sono libri, film e fumetti che chiamano le persone in modo differente, ma le classificano in cittadini migliori, peggiori, utili e inutili; ognuno con uno scopo differente, con un ruolo prestabilito all’interno della società. Questa è una caratteristica più da racconto distopico, piuttosto che fantascienza pura, però il mix di tecnologia e descrizioni di questa città rende la storia, ma anche l’ambientazione un miscuglio interessante. Questo primo capitolo si può definire una lunga introduzione, appaiono quelli che dovrebbero essere i personaggi principali, qualche comprimario, ma la cosa che mi ha lasciato sorpresa, mi è piaciuta tantissimo sono i vari libri e anche qualche fumetto che la storia mi ha rievocato. Per quanto riguarda i giochi mi è venuto in mente il manga: Alita last order. Quando è apparso l’androide dell’Halpa un essere dai tratti quasi umani ho rivisto il robot Daniel Olivav di Abissi d’acciaio di Asimov, anche il rapporto fra l’androide e l’umana mi ha ricordato uno dei libri di Asimov, se non ricordo male quello che era il “fratello” di Daniel Olivav aveva dei rapporti sessuali con una umana. Per quanto riguarda il tipo che cambia il colore dei capelli della protagonista: il suo aspetto, mi ha riportato in mente uno dei personaggi di Mad Max, quello degli anni ottanta con Mel Gibson. Come hai detto tu stessa hai preso ispirazione, ma non per questo la storia è brutta, tutt’altro incuriosisce e tanto. Mi sto chiedendo cosa accadrà, come riuscirai a sviluppare la trama e creare qualcosa di originale e tuo usando questi sprazzi di qualcosa di già conosciuto e letto. Ora vado a leggere il prossimo ♡ in modo di farmi un’idea più ampia dei personaggi e poter parlare un po’ di loro. Sono arrivata al secondo capitolo, e sto imparando i nomi. Scusami se dovessi scriverli male, ma fra il mio essere rincoglionita e il cellulare, scrivo delle cose assurde. Dunque in questo secondo capitolo abbiamo una visuale più ampia sia sulla società di Metropia, sia sulle differenze che ci sono fra Halpa e Alted. Gli ultimi mi fanno pensare tantissimo agli intoccabili della cultura indiana: nessuno può parlargli o avvicinarsi a loro, tanto meno toccarli con il rischio di diventare un intoccabile egli stesso. Ma passiamo ai personaggi, sono complessi Xelya mi sta piacendo tantissimo: è forte, è intelligente, sembra avere un carattere indomito e curioso: lei desidera la libertà, il poter uscire e fare quel che desidera. Quella città in cui è relegata è solo una prigione, una scatola dove la tengono rinchiusa. Lei è uno spirito libero, una creatura che probabilmente avrebbe desiderato altro anche se fosse rimasta fra gli Halpa. E ora la questione del suo essere mandata via, mi incuriosisce. Quale è il suo difetto genetico (devo parlare anche di questo, ma ci tornerò su in seguito) cosa ha spinto gli altri Halpa a farla allontanare? Questo punto mi sta facendo fare mille supposizioni, e sono curiosa di scoprire cosa ha che non va, o forse è qualcosa nella sua testa, nel suo carattere? Meryl, altro personaggio importante, la rappresentante della nobiltà di questo mondo futuristico è ancora un grande enigma per me, non so se è solo una ragazzina viziata oppure il suo comportamento ha secondi fini? Alcuni suoi pensieri sembrano spingerla a lavorare per ottenere il meglio nel suo campo di studi, eppure di sottofondo ho come l’impressione che anche lei cerchi altro. Scoprire come mai chi governa la città fa svanire parole, libri e informazioni così all’improvviso con la scusa di proteggere quanto hanno creato, dove sono arrivati. E mi domando se è l’essere ligia al dovere e il desiderio di fare nuove scoperte a trasgredire le regole della sua gente o se è la curiosità verso Xelya i segreti che la circondano e un desiderio di comprendere come mai alcune cose vengano censurate e fatte svanire in modo che le persone le ignorino. Ora torno a parlare dei difetti genetici. Questo termine, ma anche il comportamento degli Halpa mi fa pensare alla creazione di una razza superiore. Desiderano esseri perfetti, non solo dall’intelletto superiore, ma anche belli esteticamente, tanto che li portano a scartare persone che veramente potrebbero dare una spinta alla ricerca solo per degli insignificanti difetti estetici. Cosa che poi sarebbe inutile, visto che da come hai scritto, anche fra gli Halpa non tutti possono donare ovuli o seme. Mi è sembrato di star leggendo il desiderio di folli di creare una perfetta razza ariana a discapito di tutti gli altri cittadini, rinchiudendo quelli imperfetti in un ghetto, sterilizzandoli come bestie in modo che non possano avere figli e riprodursi, creare altre creature imperfette o molto più probabilmente di difficile controllo. Questa parte della selezione genetica mi ha colpito tantissimo, mi ha fatto tornare alla mente alcune ricerche che ho fatto in passato per una storia ambientata durante la seconda guerra mondiale. Quando lo stesso governo tedesco aveva dato ordine di eliminare e sterilizzare coloro che avevano deformazioni, malattie gravi e malattie mentali. Sai mi sta piacendo molto questa storia, quello che vi trovo dentro. Ci sono riferimenti non solo a film e telefilm, ma anche a fatti realmente accaduti, non so se sia voluto o meno, mi riferisco ai fatti reali, eppure mi sta piacendo e sto apprezzando come evolve il tutto. Ora sono curiosa di scoprire come evolverà la trama, cosa accadrà e cosa hai in mente. Dove vuole andare a parare questa storia, la trama per intero. In due capitoli ci hai presentato i personaggi, sfumature del loro carattere, abbiamo visto una città nata in un mondo morente, differenze fra umani e umani, ma tutto questo dove porta? A una guerra, a una rivolta o ad altro ancora? Benissimo, la trama si infittisce, sono attivata al terzo capitolo. In primis adoro quando vengono inserite le leggi della robotica di Asimov, io adoro Asimov sappilo xD. Comunque dicevo la trama si sta infittendo, verso la fine di questo capitolo è nato, credo un binario parallelo, qualcosa che procede di pari passo assieme alla storia principale: parlo dell’androide Mads, e di come sembra aver preso delle decisioni di sua iniziativa. Anche questa parte mi fa pensare tantissimo ai libri di Asimov, alle IA che man ma o riescono a sviluppare un’intelligenza e una coscienza che le porta a prendere decisioni di propria iniziativa. Questa cosa in ogni libro in cui compaiono robot o intelligenze artificiali, gli uomini per un verso ne sono terrorizzati, convinti che da un momento all’altro possano rivoltarsi e prendere il sopravvento. Convinti che possano diventare cattivi. Ma per quanto possano sviluppare una coscienza, penso che un robot di base si comporta come è stato creato, il desiderio di uccidere è un sentimento prettamente umano. Sono curiosa di leggere dove porta questo nuovo binario e come e quando si intreccerà a quello principale. Tornando a Xelya e Meryl, sembra che ora abbiano un accordo, sono in affari. Dove le porterà questa ricerca, e soprattutto Meryl svela cosa desidera fare con quell’antenna, ma Xelya non lo dice. Altro punto che mi incuriosisce è la deformazione di Xelya, Meryl non ha chiesto, ma io sono curiosissima, dimmi che nei restanti due capitoli dici cosa é? Ammetto che mi sono fatta una mezza idea, un po’ da un’affermazione di Lidya e un po’ per intuito ma voglio avere la conferma. Mi sono dimenticata di scriverlo prima, però mi affascinano tantissimo le discussioni di genetica e natura, ha ragione Xelya la natura difficilmente sbaglia, accade quando sono gli uomini a metterci lo zampino. Questa mi sto rendendo conto è la recensione più confusa che sia mai stata scritta, Ma sono da cellulare: la pigrizia non mi ha fatto avvicinare al pc, quella è un impegno improvviso. Comunque torniamo alla storia, sono al quarto capitolo e hai esaudito il mio desiderio, svelando la malformazione di Xelya, o meglio hai dato conferma all’ipotesi che si era formata nella mia mente. E insomma l’hanno mandata via perché ermafrodita, questi Halpa sono assurdi. Come hai scritto il capitolo è un po’ di transizione, ma nemmeno troppo: abbiamo conosciuto Merk uno degli amanti di Xelya e abbiamo assistito all’interrogatorio di Mads: quell’androide non me la racconta giusta, nasconde qualcosa xD. Un altro splendido capitolo che pian piano ci conduce verso questi giochi che fino a ora hanno fatto da sottofondo alla storia, ma anche verso l’esperimento e quello che ha intenzione di fare Xelya e con lei Lidya. Vado a leggermi il prossimo a fra un po’. Bene bene, cosa ci fa Reba a fare le gare? È l”androide giusto? O una donna con lo stesso nome? Forse è lì per tenere sotto controllo Xelya? Sono curiosissima e non vedo l’ora di leggere il prossimo capitolo. Questa la continui vero? Potrei morire di curiosità. Io ti faccio veramente tutti i miei complimenti per questa splendida storia, è vero hai preso spunti qua e lá, ma li sta ampliando rendendo questo racconto veramente interessante. Mi scuso sin da ora per la recensione confusa e sgrammaticata, ma ripeto sono da cellulare. Al prossimo capitolo. -Erika-

Recensore Master
24/03/16, ore 20:03
Cap. 5:

«Mi chiamo Reba»
Ok, ma le 3 leggi?
Perché è quella Reba, vero? Non è un casoo di omonimia, ne sono CERTISSIMA!
Il capitolo è decisamente bello, il giro di prova coinvolgente e strutturato bene, mi piace come hai descritto quello che sente Xelya, le sensazioni fisiche, l'eccitazione della gara. La velocità è come il sesso, mettere in pericolo la propria vita in una sfida simile porta l'adrenalina alle stelle e se ne esce tutta la sua forza. Una "donna" (passamelo) forte, una PERSONA che ha bisogno dii sentirsii viva. Magnifico anche come Lydia spieghi come Xelya si diferenzia: lei non dipende dalle macchine, si "fonde" con esse *_____________*
E chiudiamo con Mads. Una macchina, un androide, che supera il sottile confine tra uomo e meccanica. È umano e macchina, ha un pensiero personale, ha la capacità di mentire e scegliere, è davvero "solo" un androide?
Mi apri la mente a mille domande,aii mille "problemi di etica" e questa cosa è fantastica.


Ora un paio di piccolissime sviste >< (sì, mi odi, lo so >< )

è stata da pagata da
il primo da credoo sia di troppo

popolare. Ma
Il ma dopo il punto 

al radio.
la radio

o. E p
Iniziare una frase con la congiunzione E dovrebbe essere un'eccezione non una regola, andrebbe eliminata e usata solo in casi eccezionali.

Grazie della bellissima storia
Nem

Recensore Master
24/03/16, ore 19:39
Cap. 4:

Ciao, finalmente eccomi ><
Interrogano Mads, Mads... *se lo coccola e se lo stringe forte forte.
Ehm, ok, mi ricompongo.
L'avevo letto questo capitolo, ma non l'avevo recensito e oggi ho ripreso in mano la storia.
Mi piace moltissimo la iega degli eveni, il modo in cui le rivelazioni continuano ad avanzare piano piano, il carattere di Xelya e il modo in cui porta avanti il suo personale scopo con ogni forza.
Ammetto che la parte in cui cii parli di Merk mi è piaciuta moltissimo, il dettaglio di come arrossisce mi ha conquistato, lo ho eletto a cucciolo numero 2, dopo Mads. Tempo per lui, ormai. Siamo in un mondo dii Martin ormai XD
La rivelazione palese del -difetto- di Xelya, il suo amore per Lidya, la sua vita e il modo in cui la Alted è a sua volta interessata alei, come sia l'anima, e non la carne alla fine, a stringere i rapporti e a rendere interessanti l'un l'altro i personaggi tra di loro mi intriga moltissimo, complimenti! *___________________*


Tii segnalo 2 sciocchezze:
gara. Ma 

 ma dopo il punto fermo non andrebbe mai usato :)

 è al cosa 
la, non al, battitura :D

Grazie per la splendida storia *__*

Nem
 

Recensore Master
23/03/16, ore 01:40
Cap. 5:

Ciao, cara ~
Mi scuso per il ritardo di questa recensione, perché sai quanto morissi dalla voglia di leggere il seguito di Life is War ♥ Ma eccomi qui, finalmente! Un po’ di calma, di concentrazione, e di nuovo in carreggiata! Lol, direi che questa frase ci stia proprio bene con l’inizio del capitolo.
Immaginare Xelya con una tuta bianca di – se così possiamo definirla – seconda mano – sempre rispetto alla splendente e personalissima che si è fatta fabbricare – è comunque una bella visione. Riesco a immaginarmela perfettamente: portamento fiero, sguardo attento, occhi affilati.  Un carattere duro, ma anche molto morbido – e lo so che sembra un ossimoro, eppure è proprio così che la vedo: scorza dura e cuore dolce (come potrebbe, altrimenti, essere tanto affascinata da quelle che per noi comuni esseri umani sono “piccolezze”?) ♥
E ammetto anche che è stato emozionante leggere di come si sia trovata all’interno della vettura, per non parlare della fibrillazione trasmessa al lettore dopo il via! Hai fatto un ottimo lavoro mettendo in contrasto la figura di Xelya con quella di Syfer, stessa cosa per le loro vetture. Credo che li rappresentino al meglio, in qualche modo riescono a parlare di loro. La prima è, come già specificato, decisa e sottile – da notare la barriera e la strategia dell’ultimo giro – mentre il secondo compensa la sua mancanza con un assetto massiccio.
Il discorso di Lydia sulla perfezione mi ha sciolta. L’ho trovato molto avvincente ed esplicativo, molto sentito. Si vede che lei tiene molto a Xelya e che abbia da ridire sull’imperfezione. Il fatto che Xelya riesca a creare qualcosa di perfetto è straordinario. Mi fa pensare, mi fa ragionare. Mi chiedo se sia un dato di fatto puro e semplice o se, in qualche modo, potrà ritrovarsi più in là come subliminale. Punterei alla seconda, sì. Conoscendoti, e avendo imparato a conoscere un po’ anche Xelya, credo che sia così. Lei punta in alto, punta all’esterno della cupola, punta a un mondo diverso che nessuno conosce e di cui tutti, nel bene o nel male, hanno timore. Lei non ha questo timore, anzi: nostalgia – ecco, solo così potrei definire il suo attaccamento all’esterno.
E che dire del dettaglio emblematico? Sì, lo chiamo dettaglio emblematico pur essendo solo una piccola minuzia, un ago nel pagliaio: l’imperfezione di Xelya. Ne avevi già parlato, sì, ma in questo capitolo si fa più prominente – e nel vero senso della parola. Non uso malizia quando dico che tutto ciò è plausibile, però. Trovarsi a far fronte alla propria passione, superare i limiti e i paletti imposti dalla concezione comune spingerebbe chiunque nel suo stato.
Reba è stata una presenza a dir poco sconcertante. Dal nulla, un puntino, poi una chiazza, infine un tornado. Non saprei come definirla, sostanzialmente, se non macchia d’olio. Si espande, sì: la sua presenza è quasi un contagio. Ma non credo che possa sovvertire alla rivoluzione intestina di Xelya, perciò può benissimo retrocedere fino al suo piccolo (?) antro e smetterla di fare la sbruffona! *momento indignazione off*
Il difetto, invece? La chiazza lievemente più scura? Oddio, avrei tante di quelle domande, ma oddio gli spoiler e amo gustarmi questa storia man mano che l’aggiorni. Perciò non rispondere, ti prego! Hai lasciato la suspense perfetta ♥
Non posso che farti i complimenti per lo stile e, come al solito, dirti che adoro tutto ciò.
La schiettezza dei dialoghi, le descrizioni minuziose, la facilità con cui il lettore riusciva a entrare nel circuito e fuori al contempo per quell’andirivieni tra accelerazione e ragionamenti.
Epico.
Alla prossima,
xoxo

Recensore Junior
22/03/16, ore 17:11
Cap. 5:

Capitolo bellissimo! Il primo giro è stato molto emozionante anche se puramente di prova, cosa che mi fa ben pensare per lo svolgimento vero e proprio dei giochi ^^
Subito non avevo capito che Reba aveva deciso di fingersi un Halpa allo scopo di tenere d'occhio Xelya, maledetta androide, spero che Meryl o Mads la sgamino guardando sui maxischermi (anche se immagino che quelli che li gestiscono staranno attenti a non inquadrarla troppo da vicino).
Mi ha anche stupito l'OK dei Treacor alla costruzione dell'antenna radio fuori dalla cupola, un simile strumento può avere utilizzi molteplici oltre alla radioastronomia puramente detta, e come intuito dal compagno cibernetico dell'astronoma... se loro conoscono davvero la condizione di tutta la superficie del pianeta fuori metropia, allora devono per forza avere dei mezzi di osservazione basati nello spazio sotto il loro controllo. Si, la comunità degli astrofisici ha poche conoscenze in fatto di comunicazioni radio, ma immagino che con l'impegno della capocciona verde (lol) di Xelya, l'ipotesi che riescano a captare un segnale "proibito" non è tanto lontana.
Davvero inquietante la chiusura sull'istante in cui i due abitanti di Vertica notano l'irregolarità nella trasparenza o colore della cupola, ottima scelta per tenere alta la suspance e far crescere l'atmosfera generale di complotto XD

Recensore Master
26/02/16, ore 17:31
Cap. 2:

Ciao! Eccomi finalmente. Allora, ho letto fino a qui.
Complimenti, l'universo che hai creato è interessante e ben strutturato. Lo immaginò molto futuristico (forse per via della tecnologia).
Le divisioni della società -intendo Halpa e Te... Scusa non so come si scrive, ma le hai esemplificate al meglio con le due ragazze.
Ammetto. L'innesto per cambiare il colore dei capelli mi ha esaltata! Sarebbe qualcosa di davvero particolare da vedere e fare.
Meryl è un personaggio che ha da dare tanto secondo me. Fa parte della categoria "più importante" e resistente... Visto che non può ammalarsi.
Questi giochi... Mh. Mi preoccupano perché la nostra Xelya si sta mettendo nei guai.
Spero per lei che riesca.
Complimenti davvero. Scrivi bene e non ho riscontrato errori grammaticali o sintattici.
Un abbraccio,
Juliet

Recensore Junior
25/02/16, ore 09:12
Cap. 1:

... Questa storia é quanto bizzarra quanto intrigante o.o ma andiamo con calma. Ci sono un paio di difettucci nella scrittura, uno tutto sommato leggero ed uno un po' più grave. Il primo sono le ripetizioni: in molti punti del primo ed all' inizio del secondo "pezzo", tendi ad esprimere spesso dei concetti ormai appurati due o tre volte. Non é un errore grave, ma rende un po' pesantuccia la lettura. Il secondo difettuccio, un po' più serio, é l'abuso di punteggiatura. Lasci poco fluire la narrazione e rallenti un po' troppo il ritmo. Forse dovresti cercare di inserire qualche concordata od avvertiva in più (senza logicamente esagerare), in modo di rendere anche più agile la lettura.
Detto questo, passo al commento della storia. Non sono un amante della fantascienza in sé, ma si da il caso che il genere distopico sia il mio preferito. Il mondo che hai creato prende elementi (non so se volontariamente o meno) da Brave New World (la storia struttura societaria, Wall-e (assenza di natura ma anche un po' del discorso conformismo) ed Hunger Games (lo show mortale), fondendoli assai bene con un'ambientazione meravigliosamente orribile. Usi l'anonima delle zone e ambienti che descrivi come rafforzativi del tuo mondo, che pare vivido e verosimile. Bello anche il discorso sul sesso e la tua brama (ho letto sia la tua scheda sia la premessa XD) di "infastidire" si nota. Penso di aver detto tutto, sicuramente leggerò anche i prossimi capitoli, il che implica un'ovvia bandiera verde :D a presto!

Recensore Master
24/02/16, ore 16:15
Cap. 4:

Ciau ~
Dovevo passare ieri, ma come sai ho avuto un contrattempo – me tapina! Non vedevo l’ora che aggiornassi, seriamente. Trovo che questa storia sia scritta non solo con una grande consapevolezza, ma anche con una grande abilità. Più volte ti ho detto quanto la narrazione mi risultasse scorrevole, certo, ma in questo caso devo ripeterlo – e non senza motivo, ecco, bensì per il fatto che riesca a scorrere tranquillamente anche con un accenno di mal di testa! Di solito non riesco a concentrarmi quando ho dolore da qualche parte, quindi rischio di perdermi, di confondermi; tuttavia la tua storia mi tiene incollata e in modo che a stento riesco a spiegare. Le frasi sono secche – non nel senso di asciutte, sia chiaro – e dirette: arrivano al punto, canalizzano il lettore. L’altra volta ti ho parlato della sensazione di essere in un vortice, se non vado errando. Questa volta confermo, sì. La sensazione di vortice che mi calamita nell’argo narrativo è lo stesso modo che hai di usare le frasi per spiegare, per descrivere, per parlare di azioni e personaggi. E i caratteri, le intenzioni – tutto è fantastico!
Si vede che curi molto i desideri dei personaggi che crei, perché non sono mai dettati dal caso e si ripropongono anche a distanza di tempo. Prendiamo ad esempio la questione dell’antenna che ossessiona – a ragione – Xelya: non è un capriccio, non è un pretesto narrativo per dire Ah, buttiamo lì qualcosa di fantascientifico e tanti cari saluti! Al contrario, anzi, è un suo chiodo fisso, un pallino che approfondirai di volta in volta e a intervalli regolari – com’è giusto che sia.
La preparazione alla gara non l’ho trovata affatto noiosa come potrebbero pensare terzi (?)
Se mai tu ti sia fatta questo cruccio, se ti sia chiesta Come vedranno questo capitolo? Sappi che la risposta è Divinamente.
Le introspezioni sono giuste, lo show don’t tell magnifico – e io amo scoprire le cose anche attraverso i dialoghi, come ben sai. A tal proposito mi sento di citare la spiegazione sulla velocità di accelerazione e di come alcune vittime dei giochi siano da legarsi alla stessa. Epico.
La parte con Merk, rivelativa a sua volta, è stata per me un tuffo al cuore. E qui mi ricollego sia al discorso dei dialoghi sia a quello delle spiegazioni giuste e non pesanti. Quando hai parlato di lui mi sono sciolta, lo ammetto. Credo che diventerà uno dei miei pupilli assieme a Mads ♥ Senza contare che abbia accettato e adorato Xelya nella sua interezza e che i caratteri come il suo sono un mio punto debole!
Per quanto riguarda il focus su Vertica, devo dire che ho trattenuto il fiato. Mi sono preoccupata per Mads, ebbene sì. Ho avuto paura che rischiasse un arresto immediato e anche se per il momento pare se la sia cavata non riesco a stare tranquilla.
La chiusura del capitolo, poi, è davvero molto bella. Il sogno, il risveglio, perfino i pensieri di Xelya. Sono davvero curiosa di scoprire il seguito, perciò attenderò pazientemente il tuo aggiornamento ♥
Per il momento posso solo farti i miei complimenti!
Alla prossima,
xoxo

Recensore Master
15/02/16, ore 12:38
Cap. 3:

Ciau ~
Sono ancora qui e ammetto che non vedevo l’ora di ritagliarmi del tempo per passare a questo tuo terzo capitolo. Come già sai – e non mi stancherò mai di dirtelo – adoro Life is War. L’adoro perché è una storia particolare, molto piena e allo stesso tempo intuitiva, fluida. Una volta che agganci, agganci: sei dentro, non puoi uscire. È questo che mi piace della tua storia ed è questo che mi piace del tuo stile. Sei, credo, l’unica persona che può aprire un capitolo con un dialogo senza farmi storcere il naso – e se mi sbaglio, comunque, una da poter contare sul palmo della mano.
Sono rimasta letteralmente affascinata dalla descrizione dell’arrivo di Xelya a Vertica, tra l’altro. Questo esempio di descrizione è quello che, per mio dire, è giustamente dosato. Non troppo e non poco, anzi. Intuitivo, scorrevole, sempre incline ad assecondare il flusso di lettura. E tra l’altro è frastagliato dalle emozioni di Xelya, cosa che lo rende ancora più intrigante.
Un mondo nuovo, visto con occhi nuovi. Siamo già stati nei pressi di Meryl, certo, ma mai abbiamo avuto modo di entrare così nell’ottica anormale. Sembrava tutto normale, adesso non più: è diverso. Perché? Perché cambia il punto di vista, cambia il soggetto che osserva, e di conseguenza noi lettori abbiamo una visione più ampia. Ecco che il tuo universo distopico prende forma sempre di più. Affascinante, letteralmente affascinante! Un mix tra semplice ed elaborato, tra quotidiano e straordinario. Il normale che è eccezione e l’eccezione che per un tratto pare normale. Non so più tramite quali occhi guardare, ma nel complesso riesco sol a vedere la totalità. Abbagliante quanto l’oro che spicca in casa di Mery, davvero.
Ed è fantastico notare la connotazione che prendono quelle che per noi possono essere piccolezze. I biscotti, il velluto, il profumo più pregnante del caffè. Insomma, sono dettagli che di solito passano in secondo piano, dettagli che ci legano all’universo di questa storia e che ci possono far pensare E se fosse possibile? E se tutto il mondo si riducesse davvero sotto una cupola? Se finissimo esattamente come loro?
Ecco, in questa assurda ipotesi non posso che affezionarmi all’idea di una rivoluzione intestina. La sento, la percepisco nell’aria. Dal titolo alla mera idea dell’antenna! Il fatto che Xelya abbia chiesto appoggio per qualcosa d’illegale mi attrae non poco. Sono curiosa, dannatamente curiosa!
Ah, vorrei aprire anche una parentesi su Mads! È un personaggio dolce, ecco – passami il termine, suvvia (?) So che si tratta di un cyborg, ma in qualche modo sto iniziando ad affezionarmi. Credo di aver cambiato espressione nel momento stesso in cui ha risposto a Xelya nelle prime righe d’inizio capitolo e da Persona brutta e cattiva mi sono trasformata in Agnellino docile e sorridente. Ecco, mi ha fatto sorridere ed è per questo che non posso fare a meno di constatarne la dolcezza. Incosciente, ingenua, pertanto genuina. Tralasciando il fatto che io abbia un vero amore per le intelligenze artificiali, tralasciando anche quanto ho potuto adorare film come Alien o I.A., beh: le adoro e basta. Ultimamente, tra l’altro, mi è capitato – non così casualmente come sembra dal mio discorso – di leggere un manga (Litch Hikari Club) dove era presente un’intelligenza artificiale. E l’ho letto non una, non due, non tre, ma ben quattro volte. Ogni volta, sistematicamente, ho pianto. Vedi che puoi fare con Mads, non voglio piangere (?) – o forse sì, amo l’angst. Insomma, vacci piano con lui (?) per favore!
Forse ho delirato, probabilmente ho delirato! Questa storia mi fa aprire gli occhi a una dimensione astratta cui tutto è possibile e dubbio al contempo. Già il fatto che vengano citati i misteri dello spazio mi fa palpitare il cuore. Mi aspetto davvero grandi cose!
Ti faccio i miei complimenti e alla prossima!
xoo

Recensore Master
12/02/16, ore 22:01
Cap. 3:

Volevo leggere da morire il capitolo, ma sono riuscita soolo oggi ><
Intanti, come sempre Xelya mi piace. IL suo modo di comportarsi mi piace. È furma, ha i suoi obbiettivi, ma no è "ingorda".
Mi piace che quando capicsce che Mads è sì un androide, ma coglie quel qualcosa in più (non gli succede niente, vero? vero? No mi piace troppo  T__T ) pende a trattarlo in modo diverso.
L'incontro tra le due è stato rapido, indolore, e i biscotti hanno sempre un loro perché. I biscotti domineranno il mondo. 
Meryl incontra la sua eroina, e lo scambiotra i due è subito tra due pari, tra due menti sotto certi aspetti affini, senza false moine, minacce, pretese. Un dare e avere spontaneo.
La parte finale un po' mi ha angosciato e temo per Mads. 
Piccolo cucciolo T___T
Cpmplimenti davvero, davvero tanto *________________________*
Nem


 

Recensore Junior
09/02/16, ore 12:10
Cap. 3:

Ciao!
La scena di Xelya che per la prima volta assaggia un biscotto è stata di una patatosità terribile :D , già a questo primo incontro mi sa che le due donne hanno imparato l'una dall'altra molto più di quanto avrebbero immaginato. Meryl è ancora ingenua, ma sicuramente i dubbi che già aveva sul funzionamento della loro società non potranno che crescere. Se riusciranno a costruire in modo clandestino un'antenna radio abbastanza potente da contattare i satelliti ancora in orbita attorno al pianeta, cosa vedranno?
Una domanda un po' anticipata, visto che già c'è chi ha spiato il cammino dell'alted verso Vertica, e scoperto il trucco di Mads per disattivare le guardie robotizzate. Leggendo non avevo pensato alle ripercussioni che l'androide potrebbe subire, le tre leggi formalmente non sono state violate ma lui ha comunque compiuto azioni in diretto contrasto con gli ordini impartiti da terzi, visto che quei robot erano lì per volere umano. Vedremo quanto riuscirà ad evolversi la sua AI sperando che ciò non gli provochi danni :'( intanto sono molto curioso a proposito dell'azione "illegale" per la quale Xelya ha chiesto aiuto a Meryl... l'apertura dei giochi è vicina, il parrucchiere mi pare abbia fatto il suo dovere XD cosa si sta inventando?
Nell'attesa dei nuovi capitoli, saluti!
Mirko

Recensore Master
05/02/16, ore 23:24
Cap. 1:

Gran bell'incipit di storia.

Metropia è reale, con il suo sporco e il suo sapore distopico che fa moltissimo tardi anni '80 e Xelya è un personaggio con cui ci si può identificare e si può empatizzare fin da subito.

Complimenti davvero, continuerò a seguirti.

:)

Recensore Master
04/02/16, ore 15:28
Cap. 2:

Ciao, cara ~
Chiedo scusa per il ritardo di questa recensione, ma sono stata letteralmente assorbita dal caos in questo periodo. Ad ogni modo sono riuscita a leggere il tuo aggiornamento e ne sono davvero felice, perché questa storia è davvero suggestiva. Non smetterò mai di complimentarmi con te, credo.
Narrazione d’impatto, quasi fatta di stoccate. E dettagli, particolari, focus più larghi. Insomma, non è una storia lineare dove tutto viene presentato già bello che pronto, anzi. Questo mi piace e non so nemmeno dirti quanto! L’immedesimazione nel contesto è un qualcosa che viene naturale, stesso dicasi per la ricerca d’informazioni attraverso i dialoghi, i rimandi narrativi per un mondo diverso, nuovo.
Una delle cose che adoro è l’interazione dei personaggi. È un mio debole, forse anche la lente che cattura di più il lettore medio: immediatezza, spontaneità, realismo – per quanto la parola realismo possa essere affine a un contesto del genere. Il fatto che i tuoi personaggi siano imperfetti, il modo in cui si relazionano e quello in cui parlano tra loro è fantastico – da qui la mia definizione di realismo, sì, perché sono più che plausibili e non artificiosi!
Ammetto di aver avuto i brividi. Questo capitolo mi ha scossa internamente nel momento in cui Xelya ha parlato dell’esterno, del verde. Mi sono ritrovata a fissare la pagina bianca e a chiedermi che sensazione speciale potesse scorrere nelle sue vene in quel preciso istante. Allora mi sono detta che non doveva essere tanto diversa dalla fibrillazione, ecco. È stato un tratto molto suggestivo, per ricollegarmi al discorso di poco fa, e non posso non farti i complimenti per le sensazioni che mi ha regalato!
Mi aspetto grandi cose dal seguito di questa storia, giuro. Non smetti di stupirmi e perfino nel finale sono stata presa all’amo. Avrei voluto leggere subito il terzo, sai?
Ancora complimenti, sei bravissima ♥
Alla prossima,
xoxo