Recensioni per
Life Is War
di Selene K

Questa storia ha ottenuto 37 recensioni.
Positive : 37
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
[Precedente] 1 2 3 [Prossimo]
Recensore Junior
27/01/16, ore 16:39
Cap. 2:

Eccomi! Buona parte di quello che volevo dire di questo capitolo te l'ho scritto in chat ma è comunque buona cosa ribadire le impressioni che ho avuto :)
Il carattere distopico della storia emerge molto chiaramente qui nel secondo capitolo, se ancora nel primo si poteva ipotizzare che tutti gli Halpa rappresentassero la vera comunità privilegiata, ora la sensazione che anche loro siano presi in giro e tagliati fuori da molti aspetti della loro civiltà si è fatta davvero pesante. Vivono separati in base alla loro occupazione primaria e non possono accedere a tutte le informazioni di cui è in possesso l'oligarchia al comando, visto che le le informazioni della grande biblioteca vengono continuamente manipolate, e non solo per aggiornare le scoperte scientifiche............
La stessa Meryl, che è una cosmologa/astronoma, è in parte turbata per l'arretratezza tecnologica dei telescopi di metropia e l'apparente disinteresse generale per i satelliti ancora funzionanti che possono essere in orbita attorno al pianeta. Anche chi si interessa al cielo in modo puramente hobbistico sa quanto i telescopi orbitali siano avvantaggiati rispetto a quelli terrestri (le foto di Hubble parlano da sole). Ed il mondo fuori dalla cupola? Xelya ha trovato un germoglio non troppo lontano da Metropia, alle volte, se ho ben capito, durante le ricognizioni vengono analizzate anche carcasse di animali... quale sarà la reale condizione dell'atmosfera e della biosfera là fuori, mi chiedo?
Ogni cosa nella città è replicata, controllata, uniformata su standard decisi da altri... tanto che non si può nemmeno essere sicuri di quali siano i reali colori del mondo.
Ma la cosa che mi insospetisce di più è proprio il trattamento riservato agli Alted: alcuni di loro, come probabilmente Xelya e Lidya, sono nati con difetti minimi, che potrebbero essere riparati con semplici operazioni chirurgiche, ma nonostante ciò sono stati gettati via come giocattoli rotti.
Meryl ha posto delle domande legittime, ma Kyriol ha imediatamente divagato, mostrando anche notevole astio *fossi in lei farei riprogrammare Mads per garantire una maggiore possibilità di intervento in caso di atti violenti*
Quanto è estesa la manipolazione? Metropia è forse il palco di un diverso genere di Truman Show?
Primi capitoli davvero intriganti, e la tua abilità nel sostenere e descrivere scenari complessi rende la lettura scorrevole e piacevole.
Spero che qualche altro idiota non vada a dire idiozie sui personaggi dotati di handicap fisici, ma in ogni caso i tuoi fans sono qui per percularli a dovere ^^
ciao

Recensore Master
26/01/16, ore 17:37
Cap. 2:

Come promesso ecco il commento. La storia sembra interessante e sembra ripresa da alcuni libri o film. Mi piace questo tuo modo di andare dritto al Punto senza perdere tempo. I personaggi sono particolari e anche uso di classi sociali con una diversa funzione non è male.

Recensore Master
23/01/16, ore 22:20
Cap. 2:

Ciao!
Sono riuscita a leggere, finalmente, e devo dire che gli eventi si fanno interessanti, Così cancellano e occultano informazioni, redendo le classi "dirigenti" dotti ignoranti, sopprimendo certe curiosità. 
Inoltre  sono sempre più curiosa a riguardo dell'anomalia di Xelya. Ne parli e sii presente come una donna, però nella scena degli addominali produce testosterne e la sua anomalia è visobile sol se è nuda. E non deve essere poi così vistosa e, mi sa, visobile sool dal davanti.
Mi butto:  è ermafrodita?
XD
Comunque anche Meryl mi piace, è una specie di mosca che in un barattolo di vetr sbatte contro le pareti della sua prigione, non vedo l'ora che si incontriino :D
Ti segnalo un paio di cose

 a qualcuno Halpa
qualunque, forse?

 la vincitrice--»
per errore--»

Come mai il doppio trattino? se sospendi la frase non si dovrebbero usare i 3 puntini? Scusa, ma non copiasco ^^

In Controllori 
Forse è "I Controllori"?

amava i suoi vestiti di finta pelle finta
Non so se è davvero una ripetizione, o se è davvero "finta pelle finta" ^^ 

Sì e quindi
manca la virgola dopo il sì affermativo


A presto
Nem

Nuovo recensore
22/01/16, ore 20:28
Cap. 2:

Bella storia, per certi versi mi ha ricordato lo stile della Le Guin. Fin qui, ottima!

Recensore Junior
14/01/16, ore 15:46
Cap. 1:

Come accennato, eccomi a recensire anche se dopo quanto detto da ita rb e nemainn non so davvero cosa aggiungere ^^ confermo quanto detto da loro, di mio, che mi soffermo sempre molto sulle descrizioni "ambientali" (ormai ci avrai fatto il callo a questa mia fissazione, spero XD) ho amato terribilmente l'esordio di Xelya, che per la prima volta nella sua vita si trova davanti alla bellezza di un piccolo germoglio vivo. Sono curiosissimo verso il nuovo mondo che hai creato e le dinamiche sociali che si svilupperanno in questa distopia (che fra l'altro, sarà del tutto giusto chiamarla distopia? Per gli Halpa, almeno per il momento, non lo è di sicuro).
L'immagine che già hai delineato è vivida, la divisione in caste della società già appare netta grazie alla puntualità dei dialoghi e delle relazioni che è tua caratteristica: ogni cosa è divisa in settori, non solo la società ma la città intera, il sapere... mi ha colpito molto il dialogo fra Xelya e l'alted Fricon, questo individuo deforme capace di codificare ed impiantare un DNA sintetico ma che, al tempo stesso, quasi nulla sa dei colori e di come si combinino.
Tutti gli individui sono creati in laboratorio, persino gli animali da carne, sotto la supervisione dei Treacor. Che però, da quanto letto, errori ne fanno parecchi, forse più di quel che si lascia trapelare... sarà questa una delle fonti dei problemi della società? Ed i giochi? Le motivazioni sono solo quelle riportate da Mads?
Attendo con ansia i prossimi capitoli! Saluti
Mirko
(Recensione modificata il 16/01/2016 - 09:37 am)
(Recensione modificata il 16/01/2016 - 09:38 am)

Recensore Master
13/01/16, ore 22:16
Cap. 1:

Ciao ~
Non hai idea di quanto sia bello tornare a leggerti qui su EFP, cara. Diciamo che ho preso il via a leggere storie su storie e che, per certi versi, ho sentito la tua mancanza su questa piattaforma pur avendoti letta di recente in altre sedi. Bentornata, dunque! E ricordati sempre che sei l’unica persona in grado di farmi apparire questa sezione, lol ~
Ho letto le note e ammetto di aver sorriso alla spiegazione su Wipeout. Non lo conosco, ma sono certa che tu sia imbattibile da come ne parli – un po’ come quando io parlo di Evil Zone, lol.
Prima di tutto, come mia consuetudine, voglio concentrarmi sul titolo e sull’introduzione.
Life Is War è stupendo. Un concentrato, un messaggio, forse anche una speranza e un tratto di cinica verità – che sono sicura diventerà ancora più prominente nella storia in questione. La vita è guerra, decisamente vero: si lotta per nascere, si lotta per vivere, si lotta per essere se stessi o anche solo per nascondersi. In qualunque luogo, in qualunque contesto, è perenne guerra. Simbolicamente la viviamo tutti, ma nella tua storia – presumo – sarà ancora diverso. Non solo un simbolo, ma una realtà. E prima di parlare dell’introduzione vorrei soffermarmi sulla parola simbolo per dire che ne ho notato uno. Il germoglio ha avuto la funzione di simbolo ai miei occhi. C’è vita anche in un mondo strano, confuso, asfissiante. Mi ha ricordato Stigma della Minekura, sai? Un solo germoglio mi ha dato la stessa sensazione lo stesso brivido finale di quel volume unico. Prevedo angst a palate.
L’intro è bellissima. Non so se tu l’abbia o meno studiata a lungo, ma come ben sai io sono una frana con le intro. Mi piace leggerle, però, e vedere se attirano, se colpiscono, se colgono l’attenzione del lettore. E la tua lo fa: breve, incisiva, dettagliata. Stimola ad aprire la storia, a leggere cosa si cela all’interno di questo mondo disastrato e ancor più sotto la cupola di vetro che copre Metropia.
Ma veniamo al capitolo, veniamo a noi: il primo paragrafo è una finestra, un varco. Attraverso il daffare di Xelya ci viene presentato l’esterno, ci viene mostrata la distruzione e la devastazione. Lo zero. Poi il simbolo che ho citato poco fa. E diventa paradosso, vita, curiosità, perfino dubbio. Infine c’è una carrellata d’informazioni non poco interessanti. Ho notato gli anagrammi cui hai fatto riferimento nelle note inziali e ho sorriso, lo ammetto. Complimenti per l’idea!
Ho trovato fantastica la frase (CIT.) Avevano razioni di acqua razionata […] perché amo le ripetizioni volute, quelle esplicative e rafforzative. Calchi la mano sulla questione della divisione raziale – se vogliamo – che coinvolge gli abitanti di questa nuova realtà che è Metropia, sul come e perché il mondo sia diverso anche nel quotidiano. E poi suona bene, dannatamente bene. Non dà fastidio, anzi.
Altra cosa che trovo estremamente interessante è l’accuratezza che hai avuto nel descrivere la situazione sociale in cui vive Xelya o, cosa ancor più affascinante, le strane modificazioni corporali. Sono rimasta letteralmente stupita e non ho potuto fare a meno di associare questi innesti a una sorta di identità mutaforme. Inutile dire che avevo gli occhi a cuore, lol!
Piccolo off topic che non è completamente off topic: io sono ossessionata dalla simmetria (?)
Forse già lo sai, forse lo avrai notato o lo avrò detto più e più volte in più e più posti, ma devo dirlo. Essere asimmetrici e sapere di esserlo con la concezione di simmetria postuma degli studi di architettura è asfissiante. Fai caso ai millimetri, ai dettagli, e quando ci stanno lievi variazioni non va bene, non c’è perfezione. Nel mio cervello vige l’idea che un millimetro può far crollare un palazzo, può non unire perfettamente due mura, può creare una crepa. Quando ho letto di Meryl ho sorriso. Mi piacerebbe essere tranquilla sul fronte dell’asimmetria, mi piacerebbe avere la sua stessa concezione. Tuttavia non ci riesco – non si di me, lol. Ed è assurdo, perché l’asimmetria nel prossimo mi piace! Basta prendere per esempio lo Strabismo di Venere, una fossetta sulla guancia quando qualcuno sorride, l’inclinazione delle labbra che si torce in un ghigno. Sono cose che mi piacciono e che, nonostante tutto, non riesco ad apprezzare su di me. Assurdo, lo so.
Altra cosa che apprezzo in questo tuo primo capitolo è lo show don’t tell che hai inserito nel dialogo tra Mads e Maryl. Grazie a loro due si ha un focus più prominente sulla loro civiltà, sull’organizzazione interna. Rispondi a molte domande senza dilungarti troppo in descrizioni pesanti, perciò complimenti! Amo tutto ciò. Amo quando un autore non dettaglia con spiegazioni su spiegazioni nella narrazione, quando lascia ai personaggi l’onere di mostrare, di parlare, di far vivere al lettore il loro mondo.
Mi è piaciuto molto anche il tratto in cui Xelya ha da ridire sui colori di Fricon, nonché Fricon stesso. Amo i personaggi imperfetti e immagino che in questa storia mi affezionerò molto ai presenti.
Il finale del capitolo lascia aperto uno spaccato, un interrogativo. È lo stesso dubbio che ha avuto Meryl, lo stesso che adesso è venuto anche a me. Suppongo che Xelya sia imperfetta a livello postumo, dunque. Se doveva essere parte integrante dell’élite, se doveva figurare tra gli Halpa, allora cela un segreto molto grande – consciamente o inconsciamente – sulla sua nascita.
Okay, ammetto di aver viaggiato un po’ con le supposizioni e con le idee, perciò mi scuso di eventuali corbellerie!
Passo a dire ciò che penso dello stile: fluido, dettagliato in modo giusto, a tratti descrittivo, ma non pesante. Hai adottato il giusto equilibrio tra spiegazioni e narrazione, perciò complimenti. E la punteggiatura l’adoro. Amo le frasi concise almeno quanto quelle ben costruite e più lunghe. Di tanto in tanto ho notato dell’ironia, del cinismo. E poi ci sono frasi epiche, dialoghi interessanti. Insomma, complimenti!
Alla prossima,
xoxo

Recensore Master
12/01/16, ore 19:09
Cap. 1:

Ciao!
Come ben sai oggi ho dato un'occhiata a questa nuova storia, i pochi errorini da nulla, battitura, che ho trovato te li ho segnalati in separata sede e qua è l'ora della recensione vera e propria :)
Intanto, beh, io una cosa che non capisco te la chiedo. Come mai hai il “vizio”, nelle note iniziali, di mettere cosa ti ha ispirata? Ok, per i nomi li hai presi da Wipeout e ci sta dirlo, ma il resto?
L'ispirazione è ovvia, anche inconsapevolmente tutti partiamo da qualcosa e poi rendiamo la cosa nostra e originale, facendo simili note, secondo me, togli molto alla storia. Ovviamente è un mio parere, perfettamente opinabile, ma siccome ispirarsi non vuol dire copiare, e la tua storia è originale e ben strutturata, io toglierei gran parte di quella nota. Scusa se mi permetto, ma sembra quasi che metti le mani avanti “se somiglia è per questo non plagio”. No, che non plagi... quello che hai preso paro paro lo hai spiegato, quindi bona.
Scusa se mi sono permessa, ma davvero, sembra quasi che sminuisci da sola la tua stessa abilità creativa... poi beh, fai giustamente come credi meglio, ma mi sentivo di dirtelo.
Finito questo pippone inizio con il dirti che la storia è una FIGATA.
Sì, hai capito bene, FIGATA.
L'ambientazione, i personaggi che presenti, le dinamiche, sono estremamente interessanti e presentati in modo molto ben amalgamato alla storia. È solo il primo capitolo, lo so, e quindi ci sono molte cose ancora da sapere,eppure hai già delineato molto bene questo mondo e i suoi problemi, le sue caste, e io sono estremamente curiosa di vedere come evolverà.
Xelya, quale difetto ha?
Meryl la incontrerà?
Ma soprattutto... i capelli verranno verdi come vuole lei o ha la mia stessa sfiga dal parrucchiere? XD
Complimenti, attendo con ansia il prossimo!

Nem
(Recensione modificata il 12/01/2016 - 07:11 pm)

[Precedente] 1 2 3 [Prossimo]