Ghevurah!
Oddio, sono troppo, troppo felice di rileggerti!
Non me l’aspettavo, mi hai fatto un altro regalo enorme, proprio come con Qeluva nosse!
Non solo, sei anche tornata con una storia meravigliosa su una delle coppie di fratelli più complicate del legendarium, se non addirittura la più complicata di tutte: Feanaro e Nolofinwe!
E’ una storia veramente stupenda, Ghev, davvero, è meravigliosa!
Non è affatto poco riuscita o altro, assolutamente, anzi, è un lavoro splendido, per cui inizio da subito a farti mille complimenti, e non smetterò fino alla fine della recensione!
Oddio, mi fermo e provo ad andare con ordine, altrimenti mi viene fuori una recensione senza un verso...
Ho amato tantissimo questo episodio di vita quotidiana che hai deciso di raccontare: prima di qualsiasi dissidio, un momento semplice, ma che racconta tante, tantissime cose.
Quanto amo questi momenti particolarissimi che racconti nelle tue storie!
Leggere di Feanaro che parla con Nolofinwe ancora piccolo, con tutte le dinamiche complesse tra questi due fratelli è stato bellissimo, veramente!
Il POV di Feanaro è perfetto, con lui che cerca di evitare in tutti i modi possibili Nolofinwe e che, una volta accortosi che tanto è inutile, si mette a studiare l’affresco pur di non guardarlo, convinto che anche questa volta basterà.
Meraviglioso e suggestivissimo il modo in cui hai descritto l’affresco, esattamente il tipo di lavori che penso riempissero il palazzo di Finwe e non solo.
Vivido, colorato e grandioso. Se poi il soggetto del dipinto è l’Ainulindale di Rumil,…
Ho amato come, durante tutto il dialogo, questo affresco ritorni sempre, e sempre per un motivo e in una maniera diversa: è arte, è la scusa per una conversazione, ed è anche la causa di tanti piccoli dettagli che mi hanno colpita tantissimo e che mi hanno anche inquietata, in certi momenti.
Quella quindicesima figura, per esempio…. Sarà mica chi penso che sia?
Per quanto Feanaro finga di guardare l’affresco e di ignorare la presenza del fratellino, Nolofinwe è lì, e Feanaro lo sente, e alla fine non può non guardarlo.
Mi ha colpita il dettaglio che, per quanto Feanaro si senta sollevato solo quando non ha Nolofinwe davanti, pure quando lo guarda nota dettagli che non noterebbe, se non ci fosse un minimo, sottilissimo legame che lo unisce al fratello. Mi viene in mente prima di tutto come Feanaro descrive il fratello, come si accorge per esempio del timore di Nolofinwe di essere calpestato, quando lui sta per contro facendo di tutto per non sfiorarlo nemmeno, oppure come si rende sempre più conto di quanto sia piccolo Nolofinwe, oppure, e questo è il dettaglio che mi ha commossa di più, come si sente quando il fratellino lo chiama per nome.
Feanaro rimane colpito dalla voce del fratello, e in qualche modo quella vocina, quel tono di voce così nuovo e particolare per lui, lo toccano, lo convincono a rimanere.
Mi è piaciuto veramente tantissimo come hai descritto i pensieri di Feanaro, che continua a vedere sempre più somiglianze tra sé e quel bambino che non vuole riconoscere come fratello: il modo di fare che è lo stesso, quella punta di arroganza…
Per non parlare dell’aspetto, degli occhi… Io ho sempre immaginato Nolofinwe con gli occhi uguali identici a quelli di Finwe, ma proprio identici, e quindi praticamente uguali a quelli di Feanaro (solo che quelli di Feanaro me li immagino un po’ più scuri), di conseguenza.
Ritrovare questo particolare nella tua storia mi ha colpita tantissimo, e ho adorato la maniera in cui lo hai sottolineato.
Per Feanaro non può che essere un affronto che quel bambino, il figlio di Indis, abbia gli occhi di suo padre.
L’ultima cosa che Feanaro vorrebbe, pensando a sua madre, a quanto non sopporti la presenza di Indis, è specchiarsi nel viso di quel bambino.. Eppure non può farne a meno.
La somiglianza c’è, è sempre più evidente, e ho adorato come l’hai racchiusa nel dettaglio dello sguardo di Nolofinwe, che diventa sempre più simile a quello di Feanaro, che esprime lo stesso orgoglio, che ha lo stesso fuoco.
E’ una somiglianza che resterà e aumenterà col passare degli anni, ma vedere Feanaro che già da ora la nota è stato veramente veramente interessante!
E veniamo ora a Nolofinwe: Ho adorato, ho veramente adorato come lo hai descritto!
Vederlo bambino è stato bellissimo, e tu secondo me lo hai reso perfettamente!
Il suo modo di fare, l’atteggiamento: è lui!
Ed è meraviglioso il modo in cui lo hai descritto mentre cerca di superare al meglio questo incontro, come cerca di capire ogni momento qual è la cosa giusta da fare, in un modo di fare che viene un po’ dal suo carattere e un po’ da quella determinazione tipica dei bambini.
Ho amato come hai descritto lo sguardo di Nolofinwe che non lascia mai Feanaro, e che cambia mano a mano che Feanaro si avvicina, mano a mano che l’incontro diventa una conversazione.
Il modo in cui hai descritto gli sguardi di Nolofinwe è qualcosa di meraviglioso, sul serio!
Nolofinwe vuole che Feanaro lo veda, che si fermi forse, ma allo stesso tempo non sa come comportarsi, non riesce a immaginare cosa farà il fratello, come si comporterà.
Chissà quante volte ha tentato simili incontri, scontrandosi a volte con l’indifferenza, a volte con la rabbia di Feanaro… I fallimenti di questi incontri si sentono, e si sente che Nolo vuole fare in modo che questa volta sia diverso.
E quando la conversazione comincia, a farla da padrone sono la curiosità di Nolofinwe verso questo fratello che sembra sapere tutto, e la voglia di far vedere che anche lui ha qualcosa da dire.
E ineffetti, c’è una cosa che Nolofinwe a notato e che a Feanaro è sfuggita.
Quella penso sia stata la svolta: poteva essere la causa dell’ennesimo pessimo incontro, e invece no, è stato ciò che ha fatto la differenza!
Questo dettaglio a stuzzicato la curiosità e anche la fissazione di Feanaro per la precisione, per i dettagli.
Pur di spiegare a Nolofinwe ciò che non ha capito, di dimostrargli che non ci sono errori nell’affresco, finisce per essere Feanaro stesso a portare avanti la conversazione, proprio lui che non voleva nemmeno vedere Nolo da lontano.
Un altro dettaglio che mi ha colpita è stato come Feanaro abbia ulteriormente cambiato atteggiamento vedendo il libro che Nolofinwe tiene in mano (tenerissimo il dettaglio di Nolofinwe che si aggrappa sempre al suo libro).
Le sarati, così diventano un altro punto su cui discutere, e nemmeno il dettaglio di quella lettera pronunciata male basta a interrompere il dibattito.
Anzi: è solo un’altra onda che Nolofinwe supera, intuendo cosa sia più giusto fare, come sia meglio non insistere, non replicare. E questo causa altro stupore in Feanaro, e forse altro interesse, perché se Nolofinwe, ancora piccolo, cerca in tutti i modi di capire il fratello maggiore, di comprendere le sue ragioni e ciò che lo spinge a comportarsi così, anche Feanaro ora sta osservando il fratellino, e sta cercando di capire che cosa pensa.
Perché a Feanaro non sta sfuggendo nessuna reazione di Nolofinwe, e si vede che il modo in cui lo fronteggia senza cedere nonostante la giovanissima età lo colpisce più volte.
Davvero, Ghevurah, ho adorato la dinamica che si è instaurata tra i due fratelli durante questo dibattito: penso sia qualcosa di talmente complesso, di talmente unico… E’ indescrivibile, sul serio, la si potrebbe commentare per ore!
Ma tu sei riuscita a raccoglierla in un racconto, in maniera veramente perfetta.
Complimenti, tantissimi tantissimi complimenti!
E il finale.. Oddio, il finale è stato un’altra sorpresa incredibile!
Vedere Nolofinwe dagli occhi di Finwe, sentire tutto l’affetto che Finwe prova per il suo secondogenito mi ha comossa, era qualcosa che avevo assolutamente bisogno di leggere!
Finwe ha notato la sofferenza di Nolofinwe e l’indifferenza di Feanaro, e ha provato a rimediare, a modo suo: facendoli incontrare, sfruttando la conoscenza che ha di entrambi nella speranza di ricavare un incontro, e ci è riuscito.
Mi chiedo se riproverà, e cosa farà quando vedrà che forse questo incontro fortunato rimarrà l’unico…
Comunque sia, ho adorato il modo in cui Finwe osserva la gioia di Nolofinwe: capisce subito che per il figlio quello è un momento infinitamente prezioso, e vuole lasciarglielo assaporare appieno!
E poi quegli sguardi complici che si scambiano per festeggiare quella piccola vittoria… mi ha intenerita tantissimo il dettaglio di Finwe che vorrebbe abbracciare Nolo ancora prima di aver sentito l’esito del loro tentativo… è una scena veramente dolcissima!
Finwe è così, non c’è niente da fare, e la gioia di Nolo è talmente intensa che non potrebbe essere altrimenti XD!
Grazie, Ghevurah, grazie veramente tanto per questo racconto!
L’ho amato profondamente, ho amato come hai reso i personaggi, i dialoghi, ogni dettaglio delle dinamiche di questa famiglia: è tutto perfetto, e mi ha incredibilmente commossa, dalla prima all’ultima frase!
Complimenti, davvero tantissimi complimenti!
Ti prego, scrivi altri racconti come questo!
Un abbraccio!
Tyelemmaiwe |