Recensioni per
I omentielva - Il nostro incontro
di Ghevurah

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
14/02/16, ore 16:10

Oh, tesoro, tra gli avvertimenti dovevi aggiungere fluff estremo perché sono quasi morta al pezzo conclusivo.
Ma partiamo dall'inizio che è meglio.


Innanzitutto complimenti per esserti avventurata nella trattazione del rapporto più complicato tra fratelli dell'intero Legendarium.
Ho trovato la decisione di ambientare la vicenda nella loro infanzia, prima di ogni dissidio, pressoché perfetta. 
Mi piace un sacco la descrizione di Nolofinwe. Piccolo lui ♥ Il fatto che sia così curioso e allo stesso tempo così spavaldo e timido mi ha fatto sciogliere il cuore.
Il fatto che la loro discussione nasca davanti a quell'affresco rende la storia ancora più tenera di quanto già non sia. In particolar modo l'affermazione del più giovane dei due principi che il dipinto sia sbagliato.
La classica ingenuità dei bambini che prendono per verità tutto ciò che è documentato senza guardare alla situazione in se nel complesso, il classico "Se c'è scritto, allora deve essere così".
Venendo a Fëanor, strano ma vero, non ho potuto sopprimere un moto di tenerezza nei suoi confronti (il che mi sta portando a pensare che vi siate messe d'accordo per attentare al mio odio verso questo personaggio U.U).
L'ho trovato davvero ben caratterizzato e oddio il dettaglio delle somiglianze mi ha fatto letteralmente balzare il cuore in gola. è comprensibilissimo che preferirebbe vedere nel fratello che ripudia i tratti della donna che ha usurpato il posto della madre e che sia disturbato da questa somiglianza.

----> "Rabbia per sé stesso, perché riconoscersi in quei tratti è il più grande tradimento al ricordo di sua madre." T_____T

----> ". Le Þarati sono per certi versi troppo variegate, un sistema poco intuitivo.
È allora che il figlio di Indis solleva il capo di scatto. I suoi occhi sono immensi e liquidi e con una punta di fastidio lui pensa che così sembri ancora più piccolo.
Lo credi davvero? Chiede, un'impazienza malcelata a guizzare tra le sue parole." Cuccioli ♥♥ (Più il più giovane, sia ben chiaro U.U)


Ed eccoci arrivati alla fine. Il mio cuore martella incessante nel leggere che questo momento dolcissimo sua stato orchestrato da Finwë su richiesta dell'erede più piccolo.
Ci lasci proprio con un'immagine da unicorni e arcobaleni

----> "Finwë gli rivolge un'occhiata complice. E dunque? Domanda, mentre si allontana dal tavolo per coprire la distanza che li separa.
Suo figlio abbassa lo sguardo sulle proprie mani, quasi fosse imbarazzato dell’entusiasmo appena dimostrato. Un’ombra di rossore gli imporpora le guance, e Finwë si trattiene per non abbracciarlo subito.
Poi lo vede sollevare il capo, le labbra resistono ostinatamente alla piega del sorriso, ma esso si svela nella luce dei suoi occhi.
Abbiamo parlato, confessa infine, la voce colorata da un’emozione tenera e calda."

Sappi che aweggierò minimo fino a che non collasserò a letto.
Valar! Davvero una bellissima storia, di quelle che, con la loro semplicità, ti colpiscono nel profondo. Non smetterò mai di elogiare la tua abilità e la tua fantasia.
Grazie per avercela regalata.
Un bacio.
Ech
(Recensione modificata il 14/02/2016 - 04:11 pm)

Recensore Junior
05/02/16, ore 19:44

Certe volte hai la fortuna di imbatterti in una ff ben scritta, che segui dall'inizio alla fine con grande interesse, divertendoti o struggendoti, e che quando l'hai finita dici: davvero un bel lavoro. E la piazzi nell'elenco delle storie da commentare.

Ma ogni tanto ti capita di leggere qualcosa che scende più in profondità, e va a toccare delle corde che vibrano di rado, e che, quando lo fanno, producono melodie che sono dure da dimenticare.

Ok, Los, basta con le metafore trite! La sostanza è, cara, che mi stai abituando troppo bene, perché le tue storie finora rientrano tutte in questo secondo caso.

Ma entro subito nel vivo.

Hai superbamente espresso il sentimento che Feanaro prova per il fratello, con poche appropriate parole: "il figlio di Indis lo guarda con occhi rubati".
Perfetto, davvero. "Il figlio di Indis", che dunque non ha nulla a che fare con lui, che è figlio di Finwe, e quegli "occhi rubati": il fatto che Nolofinwe abbia i suoi stessi occhi è per Feanaro un furto, è contro la la legge, è impossibile, dato che lui nega il loro legame. Feanaro odia non tanto il fatto che Finwe abbia avuto altri figli (o, meglio, non solo), ma che questi possano essere COME lui. Una Findis, un Arafinwe (quando verrà) non lo infastidirà più di tanto, ma in Nolofinwe non può fare a meno di rivedersi e questo non lo può sopportare. Perché un figlio così, gli potrebbe sottrarre l'amore del padre.

E il piccolo Nolofinwe quanto incredibilmente è simile a lui! e non solo nell'aspetto ("Quasi voglia sottolineare che sì, è ben cosciente di ostacolare la sua avanzata e proprio per questo non smetterà di farlo"). Testardo, orgoglioso, irremovibile. Già a quell'età. Come Feanaro.

E ha il coraggio perfino di chiamarlo per nome. Non con quello con cui lui ama farsi chiamare, ma con quello che li accomuna, che sottolinea il loro essere fratelli.

Feanaro vorrebbe a tutti i costi convincersi che quel fratello non ha niente a che vedere con lui. Ma non ce la fa ("Nel suo sguardo, ora, sembrano bruciare quelle stesse fiamme che lui sa abitare il proprio."), perché Nolofinwe è proprio come lui.

Tranne per un aspetto.

Tranne quando si tratta di capacità di andare oltre la tradizione, di rompere gli schemi, di superare i grandi che li hanno preceduti. Dove Nolofinwe nega questa possibilità ("Non è una scelta corretta","lo scrive anche Rúmil"), Curufinwe la cerca, ne fa quasi uno scopo di vita: superare chi è venuto prima di loro, non fossilizzarsi su vecchi assiomi ("un sistema poco intuitivo").

Nolofinwe non ce la farà mai a fare questo passo - la ribellione - di sua spontanea volontà, ma quanto ammira questo aspetto del fratello!… Fino al punto che non potrà fare a meno di seguirlo.

Quanto a lungo, Nolofinwe ha cercato un riconoscimento dal fratello maggiore ("Lo credi davvero?")? Quanto a lungo ne ha cercato la stima? L'affetto? Fino al giorno in cui è stato abbandonato su quella spiaggia, temo.

Quasi dimenticavo.. molto bello anche come hai tratteggiato la figura di Finwe, e il suo desiderio che i figli arrivino davvero a incontrarsi (nel significato profondo dell'omentië).

E chapeau per il coraggio del pov del giovane Feanaro, riuscitissimo.

Non mi dilungo sullo stile, che è sempre musica per le mie orecchie.

Grazie di cuore, Ghev.

Los

PS Non per farmi gli affari tuoi... ma, se puoi dirmelo, sotto quali portici affrescati stavi passeggiando?

Recensore Veterano
24/01/16, ore 21:38

Bellissima, mia cara. E' stata una vera emozione vedere il tuo canto elfico che si colorava di tenerezza. Osservare, stupita e ammirata, questo gioco di specchi e questo rimando di emozioni, di ostinate certezze che si sciolgono nel liquido mobile riflesso di un dubbio.
Il tuo Feanaro ne è uscito ancora più bello, ancora più vero.
E chissà se il piccolo, orgoglioso Fingolfin mi perdonerà il desiderio di abbracciarlo...
Come sempre mi stupisce la tua capacità di rendere viva una materia tanto algida e sfuggente, il tuo partire dalle parole di un libro per poi farci ascoltare i passi sotto un porticato, una fresca voce infantile, un piccolo batticuore, le minuscole dita strette intorno a un antico tomo. La vita, che soffia tra le antiche carte e prende forma.

Recensore Veterano
23/01/16, ore 15:15

Ghevurah!
Oddio, sono troppo, troppo felice di rileggerti!
Non me l’aspettavo, mi hai fatto un altro regalo enorme, proprio come con Qeluva nosse!

Non solo, sei anche tornata con una storia meravigliosa su una delle coppie di fratelli più complicate del legendarium, se non addirittura la più complicata di tutte: Feanaro e Nolofinwe!

E’ una storia veramente stupenda, Ghev, davvero, è meravigliosa!
Non è affatto poco riuscita o altro, assolutamente, anzi, è un lavoro splendido, per cui inizio da subito a farti mille complimenti, e non smetterò fino alla fine della recensione!

Oddio, mi fermo e provo ad andare con ordine, altrimenti mi viene fuori una recensione senza un verso...

Ho amato tantissimo questo episodio di vita quotidiana che hai deciso di raccontare: prima di qualsiasi dissidio, un momento semplice, ma che racconta tante, tantissime cose.
Quanto amo questi momenti particolarissimi che racconti nelle tue storie!
Leggere di Feanaro che parla con Nolofinwe ancora piccolo, con tutte le dinamiche complesse tra questi due fratelli è stato bellissimo, veramente!


Il POV di Feanaro è perfetto, con lui che cerca di evitare in tutti i modi possibili Nolofinwe e che, una volta accortosi che tanto è inutile, si mette a studiare l’affresco pur di non guardarlo, convinto che anche questa volta basterà.


Meraviglioso e suggestivissimo il modo in cui hai descritto l’affresco, esattamente il tipo di lavori che penso riempissero il palazzo di Finwe e non solo.
Vivido, colorato e grandioso. Se poi il soggetto del dipinto è l’Ainulindale di Rumil,…
Ho amato come, durante tutto il dialogo, questo affresco ritorni sempre, e sempre per un motivo e in una maniera diversa: è arte, è la scusa per una conversazione, ed è anche la causa di tanti piccoli dettagli che mi hanno colpita tantissimo e che mi hanno anche inquietata, in certi momenti.
Quella quindicesima figura, per esempio…. Sarà mica chi penso che sia?

Per quanto Feanaro finga di guardare l’affresco e di ignorare la presenza del fratellino, Nolofinwe è lì, e Feanaro lo sente, e alla fine non può non guardarlo.
Mi ha colpita il dettaglio che, per quanto Feanaro si senta sollevato solo quando non ha Nolofinwe davanti, pure quando lo guarda nota dettagli che non noterebbe, se non ci fosse un minimo, sottilissimo legame che lo unisce al fratello. Mi viene in mente prima di tutto come Feanaro descrive il fratello, come si accorge per esempio del timore di Nolofinwe di essere calpestato, quando lui sta per contro facendo di tutto per non sfiorarlo nemmeno, oppure come si rende sempre più conto di quanto sia piccolo Nolofinwe, oppure, e questo è il dettaglio che mi ha commossa di più, come si sente quando il fratellino lo chiama per nome.
Feanaro rimane colpito dalla voce del fratello, e in qualche modo quella vocina, quel tono di voce così nuovo e particolare per lui, lo toccano, lo convincono a rimanere.

Mi è piaciuto veramente tantissimo come hai descritto i pensieri di Feanaro, che continua a vedere sempre più somiglianze tra sé e quel bambino che non vuole riconoscere come fratello: il modo di fare che è lo stesso, quella punta di arroganza…
Per non parlare dell’aspetto, degli occhi… Io ho sempre immaginato Nolofinwe con gli occhi uguali identici a quelli di Finwe, ma proprio identici, e quindi praticamente uguali a quelli di Feanaro (solo che quelli di Feanaro me li immagino un po’ più scuri), di conseguenza.
Ritrovare questo particolare nella tua storia mi ha colpita tantissimo, e ho adorato la maniera in cui lo hai sottolineato.
Per Feanaro non può che essere un affronto che quel bambino, il figlio di Indis, abbia gli occhi di suo padre.
L’ultima cosa che Feanaro vorrebbe, pensando a sua madre, a quanto non sopporti la presenza di Indis, è specchiarsi nel viso di quel bambino.. Eppure non può farne a meno.
La somiglianza c’è, è sempre più evidente, e ho adorato come l’hai racchiusa nel dettaglio dello sguardo di Nolofinwe, che diventa sempre più simile a quello di Feanaro, che esprime lo stesso orgoglio, che ha lo stesso fuoco.
E’ una somiglianza che resterà e aumenterà col passare degli anni, ma vedere Feanaro che già da ora la nota è stato veramente veramente interessante!

E veniamo ora a Nolofinwe: Ho adorato, ho veramente adorato come lo hai descritto!
Vederlo bambino è stato bellissimo, e tu secondo me lo hai reso perfettamente!
Il suo modo di fare, l’atteggiamento: è lui!
Ed è meraviglioso il modo in cui lo hai descritto mentre cerca di superare al meglio questo incontro, come cerca di capire ogni momento qual è la cosa giusta da fare, in un modo di fare che viene un po’ dal suo carattere e un po’ da quella determinazione tipica dei bambini.

Ho amato come hai descritto lo sguardo di Nolofinwe che non lascia mai Feanaro, e che cambia mano a mano che Feanaro si avvicina, mano a mano che l’incontro diventa una conversazione.
Il modo in cui hai descritto gli sguardi di Nolofinwe è qualcosa di meraviglioso, sul serio!

Nolofinwe vuole che Feanaro lo veda, che si fermi forse, ma allo stesso tempo non sa come comportarsi, non riesce a immaginare cosa farà il fratello, come si comporterà.
Chissà quante volte ha tentato simili incontri, scontrandosi a volte con l’indifferenza, a volte con la rabbia di Feanaro… I fallimenti di questi incontri si sentono, e si sente che Nolo vuole fare in modo che questa volta sia diverso.

E quando la conversazione comincia, a farla da padrone sono la curiosità di Nolofinwe verso questo fratello che sembra sapere tutto, e la voglia di far vedere che anche lui ha qualcosa da dire.
E ineffetti, c’è una cosa che Nolofinwe a notato e che a Feanaro è sfuggita.
Quella penso sia stata la svolta: poteva essere la causa dell’ennesimo pessimo incontro, e invece no, è stato ciò che ha fatto la differenza!
Questo dettaglio a stuzzicato la curiosità e anche la fissazione di Feanaro per la precisione, per i dettagli.
Pur di spiegare a Nolofinwe ciò che non ha capito, di dimostrargli che non ci sono errori nell’affresco, finisce per essere Feanaro stesso a portare avanti la conversazione, proprio lui che non voleva nemmeno vedere Nolo da lontano.

Un altro dettaglio che mi ha colpita è stato come Feanaro abbia ulteriormente cambiato atteggiamento vedendo il libro che Nolofinwe tiene in mano (tenerissimo il dettaglio di Nolofinwe che si aggrappa sempre al suo libro).
Le sarati, così diventano un altro punto su cui discutere, e nemmeno il dettaglio di quella lettera pronunciata male basta a interrompere il dibattito.
Anzi: è solo un’altra onda che Nolofinwe supera, intuendo cosa sia più giusto fare, come sia meglio non insistere, non replicare. E questo causa altro stupore in Feanaro, e forse altro interesse, perché se Nolofinwe, ancora piccolo, cerca in tutti i modi di capire il fratello maggiore, di comprendere le sue ragioni e ciò che lo spinge a comportarsi così, anche Feanaro ora sta osservando il fratellino, e sta cercando di capire che cosa pensa.
Perché a Feanaro non sta sfuggendo nessuna reazione di Nolofinwe, e si vede che il modo in cui lo fronteggia senza cedere nonostante la giovanissima età lo colpisce più volte.

Davvero, Ghevurah, ho adorato la dinamica che si è instaurata tra i due fratelli durante questo dibattito: penso sia qualcosa di talmente complesso, di talmente unico… E’ indescrivibile, sul serio, la si potrebbe commentare per ore!
Ma tu sei riuscita a raccoglierla in un racconto, in maniera veramente perfetta.
Complimenti, tantissimi tantissimi complimenti!

E il finale.. Oddio, il finale è stato un’altra sorpresa incredibile!
Vedere Nolofinwe dagli occhi di Finwe, sentire tutto l’affetto che Finwe prova per il suo secondogenito mi ha comossa, era qualcosa che avevo assolutamente bisogno di leggere!

Finwe ha notato la sofferenza di Nolofinwe e l’indifferenza di Feanaro, e ha provato a rimediare, a modo suo: facendoli incontrare, sfruttando la conoscenza che ha di entrambi nella speranza di ricavare un incontro, e ci è riuscito.
Mi chiedo se riproverà, e cosa farà quando vedrà che forse questo incontro fortunato rimarrà l’unico…

Comunque sia, ho adorato il modo in cui Finwe osserva la gioia di Nolofinwe: capisce subito che per il figlio quello è un momento infinitamente prezioso, e vuole lasciarglielo assaporare appieno!
E poi quegli sguardi complici che si scambiano per festeggiare quella piccola vittoria… mi ha intenerita tantissimo il dettaglio di Finwe che vorrebbe abbracciare Nolo ancora prima di aver sentito l’esito del loro tentativo… è una scena veramente dolcissima!
Finwe è così, non c’è niente da fare, e la gioia di Nolo è talmente intensa che non potrebbe essere altrimenti XD!

Grazie, Ghevurah, grazie veramente tanto per questo racconto!
L’ho amato profondamente, ho amato come hai reso i personaggi, i dialoghi, ogni dettaglio delle dinamiche di questa famiglia: è tutto perfetto, e mi ha incredibilmente commossa, dalla prima all’ultima frase!
Complimenti, davvero tantissimi complimenti!

Ti prego, scrivi altri racconti come questo!

Un abbraccio!
Tyelemmaiwe

Recensore Veterano
22/01/16, ore 16:25

quando ho visto questa storia, ammetto di non aver per poco cacciato uno strilletto di felicità, non fosse altro perchè non mi aspettavo tutti questi aggiornamenti in un colpo XD (vabbeh che tra pochi giorni è il mio compleanno, ma non esageriamo XD)

bando alle ciance! non ti aspettavo, o per meglio dire ti aspettavo con il qualcos'altro che hai anticipato in altra sede ;) che mi fa veramente curiosa, ma aspetterò quanto è necessario ;)
dunque, Feanor e Fingolfin. io adoro assolutamente indagare il rapporto tra i due, e trovo che troppo spesso non se ne parli come si dovrebbe o nel modo in cui sarebbe meglio farlo ... ma questa one shot mi ha assolutamente soddisfatta e mi è piaciuta tantissimo, per quanto parli dei Caino e Abele di Arda in un momento relativamente tranquillo (anzi, forse è proprio per quello che mi è piaciuta tanto!)
dunque, vediamo. Feanor giovincello mi fa tantissima tenerezza, per quanto già ora sia pieno di risentimento e di rabbia che ce ne vuole XD mi piace come cerchi di evitarlo a tutti i costi, anche se Nolofinwe non demorde e si mette alle calcagna del fratellone .. .tenero lui <3
e sì, qui Nolofinwe è tenerissimo *^* sarà che è ancora un bambino piccolo, un bambino che vuole semplicemente avere un contatto col fratello maggiore che lo evita e lo schifa, ma non so, mi fa venire voglia di coccolarlo da quanto è tenero *^* e mi piace che faccia di tutto per rendersi d'intralcio al fratello, che finisca per farsi notare, dopo averci provato a tutti i costi ... non so, è una cosa che trovo molto da Nolofinwe, ecco!
mi piace poi che Feanor rifletta su quanto la sua somiglianza con Nolo finisca per essere un peso per lui e come lo consideri quasi un tradimento a sua madre ... soprattutto, è molto intenso il particolare degli occhi, come Feanor si senta quasi derubato da quella somiglianza così intensa, e che pensi che sarebbe stato più semplice se Nolo fosse stato simile ad Indis...
mi piace poi l'attenzione rivolta all'affresco ... a Feanor non interessa il soggetto che ha, ma la sua potenza visiva, il modo in cui è stato fatto. e sì, ce lo vedo perfettamente a pensare una cosa del genere!
e che dire, fa stringere un po' il cuore vederli così ignari dell'esistenza di Morgoth (specie sapendo cosa accadrà più tardi e come avranno a che fare con lui @____@), però non ho potuto fare a meno di sogghignare vedendo come Feanor abbia sempre la risposta pronta in tasca, bello lui XD così come Nolo, con tutta quella tipica cocciutaggine infantile, creda di aver ragione lui ... non lo so, sono incredibilmente teneri entrambi, e sì, Feanor alle volte sa essere abbastanza infantile :'D
e l'accenno alle Sarati, poi ... adoro qualsiasi riferimento allo Shibboleth of Feanor, e questo è stato assolutamente perfetto <3 (e sì, ho visto il riferimento nella tua bìo, ma complimenti <3)  mi ha fatto stringere il cuore vedere Nolo capitolare, per quanto fosse quella l'intenzione di Feanor, ma vedere come poi lui stesso si ammorbidisca un attimo, vedendo quanto esattamente è piccolo il suo 'avversario' ... non so, mi ha fatto sciogliere il cuore <3
bello vedere Feanor che ammette che le Sarati siano antiquate e che una volta tanto sia d'accordo con Nolofinwe XD
poi la scena finale credo mi abbia dato la mazzata definitiva, direi che mi ha commossa ... non so, vedere Finwe che cerca di far di tutto per avvicinare i suoi figli, e che si trattiene dall'abbracciare Nolo dopo averlo visto così emozionato .. ecco, mi ha sciolta definitivamente, ed è parecchio doloroso pensare a come poi Finwe si comporterà in futuro, coi figli di Indis e con Nolo in particolare ... però, ecco, è stato un momento davvero stupendo *^*
insomma, grazie, grazie mille per essere tornata ed averci regalato questa piccola perla <3
un bacio,

Feanoriel 

Recensore Master
21/01/16, ore 16:30

E con te finisco la mia lista di arretrati della prima pagina ^^.
Poi penseremo alle altre, ARGH.
 
Non mi ero accorta che avessi iniziato una raccolta! Yuppiiii, che bellezza ^^. E dedicata ai fratelli, niente meno ^^: mi avevi detto che è una cosa che ti sta molto a cuore. Beh, per me è perfetto: io adoro i rapporti, complicati o meno, di fratellanza e sorellanza.
 
Qualcosa su Feanor e Nolo è da un bel po’ che volevo leggerlo, ma non mi aspettavo affatto che avresti dipinto il secondo quando era ancora un bambino ^^, che tenerezza.
Mi piacciono da morire le storie ambientate a Valinor, quando andava ancora tutto relativamente bene e i nostri eroi (?) erano giovani spensierati e innocenti. O meglio, un po’ più innocenti che in seguito U.U.
E quando Feanor aveva ancora relativamente pochi problemi, visto che quel ragazzo ha la brutta e malsana tendenza a rovinarsi la vita da solo, uff U.U. O comunque a complicarsela.
 
Mamma, mia quanto mi piacerebbe poter prendere, sedermi accanto a Nolo, e restare le ore lì in contemplazione dell’Ainulindalë. A parte il fatto che dev’essere un lavoro meraviglioso, credo che lo troverei estremamente rilassante. Anche se più che un affresco, me lo sto immaginando fatto a vetrata, illuminato dalla luce, e l’effetto è… beh, wow.
 
Ed ecco sopraggiungere mister Micreoimieiproblemi e Vanyarstatemiallalarga. Pì, Feanaro, ce l’avessi con te U.U.
 
Mi è piaciuto da matti il particolare degli occhi. A parte il fatto che di default adoro quando gli occhi acquistano una certa importanza in una storia (per farti l’esempio più banale di tutti, adoro che Harry Potter abbia gli occhi di Lily, sua madre), qui mi ha lasciata di stucco pensare che la persona che Feanor odia così tanto (anche se magari non è esattamente odio, almeno non a questo punto della storia) abbia i suoi stessi occhi, perché in un certo senso essi sono la cosa più ‘personale’ che abbiamo. Non per nulla sono chiamati ‘lo specchio dell’anima’. Vedere i nostri stessi in occhi in altre persone è in un certo senso come guardarsi allo specchio. E questo non può in parte non turbare. Senza contare che in questo caso gli occhi sono eredità per entrambi di Finwe, e questo oltre ad avvicinare i due fratelli (facendo in modo che Feanor si senta in un certo senso ‘tradito’) potrebbe in parte riaccendere una diatribe su a chi dei due vada il maggiore affetto.
E’ come se Feanor fosse frenato in parte nel suo risentimento verso il fratello dal fatto che costui abbia il suo stesso sguardo, ma allo stesso ne sia incitato. Non so quanto si capisca di questo discorso contorto, sorry ^^”.
E straziante anche il fatto che per Feanor, riconoscere tramite quegli occhi la sua fratellanza con Nolo, sia una specie di tradimento nei confronti di sua madre. Che situazione del piffero çç.
 
Il loro andare a tentoni, curioso, dolce insicuro e quasi bisognoso di affetto e approvazione da parte di Nolo; infastidito, provocatorio, duro e quasi spietato da parte di Feanor, mi ha fatto stringere il cuore. Per non parlare di questa frase: “Uno sguardo ammirato che ricorda pericolosamente quello di un fratello”. Oddio, è davvero straziante quel ‘pericolosamente’. Feanor mi è parso avere paura, o forse sono solo io a volerlo credere. Paura non dico di affezionarsi, ma di cominciare a considerare Nolo un fratello. Con tutte le conseguenze che ne potrebbero derivare. Vorrei prenderlo a calci -.- e dirgli… bah, qualunque cosa gli dicessi sarebbe inutile. Nolo è così semplicemente felice, soddisfatto per quelle semplici frasi che per lui valgono tutto il mondo, che vorrei solo strapazzarlo di coccole. Mi ha sempre spezzato il cuore il suo impegno nel cercare di essere un “buon fratello” mai ripagato se non nel peggiore dei modi. Mi consola solo pensare che la sua forza e il suo orgoglio siano grandi tanto quelli di suo fratello, e che non fa tutti i drammi che mi faccio io ^^.
 
Che dire dello splendido pezzo finale con Finwe.
“A quanto sia naturale riconoscerli per i fratelli che sono”. Non hai idea di quanto frasi del genere mi uccidano. Tolkien you were so cruel… but I’m quite addicted to your angst, is a plesaurable torture. E Ghev è una tua degna adepta U.U.
Tutto era stato un piano.
Ok, questo è stato decisamente il colpo di grazia e io ti odio ancora di più per aver rimarcato di nuovo quanto il piccolo Nolo fosse in cerca di affetto e approvazione, e di come Finwe ne sia al corrente e cerchi di aiutarlo çç.
Bene me ne vado prima di allagare tutta la pagina, ma tu prometti di tornare presto, che di tuoi scritti non ce ne sono mai a sufficienza :-*.
 
Ah, discorso indiretto rules! (Sì Seconda Persona, dopo di te, tu imperi U.U).
 
Un carissimo abbraccio e grazie
 
Bennina

Recensore Master
21/01/16, ore 01:10

Oddio, ma è di nuovo Natale? Perché stasera con tutti questi meravigliosi aggiornamenti il mio cuore sta facendo capriole e rischia di scoppiare e io dovrei andare a dormire, che sono stanchissima e mi bruciano gli occhi, ma non avrei mai potuto aspettare oltre per commentare!
Io, come te del resto, nutro grande amore per Feanaro, ergo quando leggo di lui sono piuttosto esigente. Ed è alla luce di questo che ti dico: ma come fai a dire che questa storia è un esperimento non riuscitissimo! Eccolo qui, Feanaro: è lui, senza dubbio. Un Feanaro giovane, sì, e questa sua giovinezza si avverte tutta. Bellissimo, semplicemente. Dio se lo adoro!
Ma cercherò di andare con ordine: il porticato, con l'affresco di Rumil. A parte che l'idea (insomma, povero Rumi, chi se lo calcola mai?) è bellissima, ma l'affresco: mi pareva davvero di averlo davanti agli occhi, in tutta la sua intensità e potenza. Ed è bellissima la considerazione sui Valar, a cui è resa totalmente giustizia così, senza una forma ben delineata, senza quei corpi che troppo spesso suonano come una beffa... Davvero, che meraviglia!
E poi, Nolofinwe. Come la penso su di lui già lo sai... Non stento a comprendere tutta l'ira e l'insofferenza che Feanaro nutre nei suoi confronti. Ma qui Nolo è un bambino... Ghev, cosa mi fai? Vuoi far vacillare la mia feanorianità integerrima di fronte a un bambinetto che legge le Tharati? Giammai! Ehm, sì, certo, dicevamo? Oh, sì, va bene... Nolofinwe che si ritrae per timore di venire calpestato fa proprio tenerezza. E anche dopo, quando Feanaro se ne va bel bello convinto che ormai il pericolo sia scampato e lui lo richiama indietro... Insomma, nemmeno Feanaro può resistergli, non deltutto almeno.
Ma al di là di questo: gli occhi. "Occhi rubati"... Ho adorato quest'espressione, perché è perfetta, e rende appieno, almeno secondo me, quel che prova Feanaro nei confronti di Nolofinwe. Nolofinwe che non solo si permette di esistere e quindi di "rubare" un posto importante nel cuore di Finwe, ma che, addirittura, somiglia in tutto e per tutto a un Noldo, che ha uno sguardo in cui Feanaro si può specchiare e riconoscere in maniera inquietante e che, insomma, non fa che "rubare" posti che non gli spettano. Perfino il nome (personalmente immagino Feanaro rivolgersi ai figli di Indis, ai maschi nella fattispecie e e a Nolofinwe in particolare, esclusivamente con gli amilessi).
Intenerisce, poi, vedere come Nolofinwe voglia a ogni costo un briciolo dell'attenzione di Feanaro, e riesca anche a prenderlo in contropiede con la questione dei Valar. (Oh, come è agghiacciante vederli ignari dell'esistenza di Melkor!) ma comunque, ce lo vedo proprio Feanaro a soffermarsi sull'aspetto artistico dell'affresco, sui colori, su ciò che trasmette visivamente, senza dedicarsi a piccinerie coe i Valar. No, quelle son cose che interessano ai bambini, per l'appunto. E fa sorridere vedere Feanaro senza una risposta... Perché no, Feanaro mio, quelle non sono risposte pertinenti! Ecco, qui quasi sembrano due bambini, ognuno a sostenere le proprie teorie, e sono quasi buffi. Anzi, leviamo pure il quasi.
E... La Shibboleth! Io adoro ogni qualvolta la si citi, specie se serve a rimettere in riga Indis e i rampolli, come in questo caso. A questo proposito, non ti ho ancora fatto i complimenti per la citazione nella bio... Quando l'ho vista avrei voluto abbracciarti! Comunque, adoro la rabbia con cui Feanaro dice "Tharati", e lo sguardo un po' spaurito di Nolofinwe. Ma ancor di più adoro come, suo malgrado, Feanaro debba ammettere la scarsa efficienza di quel sistema di scrittura tanto antiquato perfino per gli Eldar... E insomma, non sarà per caso l'unica volta in cui i due fratelli si troveranno d'accordo? XD.
E il finale, poi... Mio Dio, è qualcosa di straziante. Finwe che vuol vedere uniti i suoi figli, che cerca di aiutare il piccolo Nolofinwe a incontrare Feanaro... Oddio, mi son scese le lacrime. A volte credo che Finwe abbia peccato di ingenuità, e questo ne è un esempio. Forse tutti abbiamo qualcosa da biasimpargli, per un motivo o per un altro, ma credo sia impossibile biasimarlo in toto... Così come credo che Finwe nutrisse un grande amore per i figli di Indis, nonostante quelle che saranno le sue scelte future. E nonostante io adori il rapporto esclusivo tra lui e Feanaro, detesti Indis ecc, ho adorato questo momento di tenerezza tra Finwe e il piccolo Nolofinwe, sì, l'ho adorato davvero tanto. E credo di doverti dire ancora tante, tantissime cose, ma ormai gli occhi si chiudono e io non sono certa di cosa sto scrivendo, quindi è meglio se chiudo. Eventualmente ci sarà modo di approfondire!
Grazie infinite, questa storia è stata un grandissimo regalo, e spero davvero di rileggerti quanto prima!
Un forte abbraccio

Mel