Ciao Los!
Sto passando da una storia all’altra, lo so, ma non riesco ad aspettare, questa storia è troppo bella!
Una bella scena di quotidianità di quelle che piacciono a me, con un sacco di dettagli che mi hanno colpita tantissimo!
Innanzitutto il punto di vista mi ha sciolta: hai reso i pensieri del piccolo Maglor in maniera perfetta!
Il suo modo di vedere e percepire le cose è qualcosa di meraviglioso.
E’ tutto semplice e troppo complicato al tempo stesso.
Ho amato il modo in cui cerca di spiegarsi da solo le cose, da Indis che dovrebbe essere la nonna, dato che è la moglie del nonno, ma lui la deve chiamare Indis con la s, agli adulti che si sorridono ma per finta, per non parlare della mamma che sta costruendo un fratellino, ma non di pietra, deve costruire un fratellino e per farlo mangia quello che vuole.
Davvero, sono dettagli troppo troppo carini!
E rendono perfettamente il modo in cui Kano percepisce tutto ciò che lo circonda, e soprattutto il modo in cui osserva le persone che lo circondano, cosa dicono e cosa fanno, e notando tutti quei piccoli conflitti e quei piccoli problemi, (ancora sono relativamente piccoli, grazie al cielo), che ci sono nella sua famiglia.
E la sua conclusione temo sia che gli adulti si fanno troppi problemi e, soprattutto, complicano troppo le cose, ma il mondo è meraviglioso lo stesso.
Mi è piaciuto anche come hai sottolineato come già la musica sia importantissima per Kano: già canta per tutti e suona di continuo, ed è già qualcosa che gli da coraggio, e che lo tranquillizza, se serve.
Amo immaginarmelo mentre canta a tutte le ore del giorno e della notte, e se non canta suona il suo flauto… E chissà come sarà quando arriverà la prima arpa XD!
Ma la cosa più bella è come Kano vede il suo fratellone: il suo fratellone che è prima di tutto solo suo, e basta. Il nuovo fratellino dovrà fare senza XD.
E’ tenerissima e commovente l’adorazione che ha Kano per Nelyo, e come questa adorazione faccia si che Kano lo conosca meglio di tutti, perché è sempre con Nelyo, e guarda sempre e solo lui.
solo Kano riesce a intuire ogni cambio di espressione di Nelyo,tutto ciò che nasconde dietro al più piccolo gesto: per Kano Nelyo è un libro aperto, e penso lo sarà sempre, in qualche modo.
Ho adorato questo alternarsi di Kano che non vuole stare nemmeno cinque secondi da solo senza suo fratello, e Kano che,ancora senza rendersene conto, sa già anche lui come aiutare suo fratello, come consolarlo. Kano si sente sicuro solo quando è con Nelyo, eppure anche lui, a suo modo, è protettivo verso suo fratello maggiore!
Nonostante stesse giocando e volesse solo che Nelyo lo raggiungesse come succedeva sempre, Kano aveva già intuito che c’era qualcosa che non andava, e che questo qualcosa riguardava suo fratello in prima persona.
Persino quando ricorda l’episodio della sua arrampicata strategica sulla quercia Kano ricorda i rimproveri del padre solo al fratello, e anche se la sua idea è che quello sia uno dei “compiti” del fratello maggiore, già si vede che non vorrebbe che a prendersi i rimproveri sia sempre e solo Nelyo…
Mi ha commossa questa sintonia che già c’è tra i due fratelli, soprattutto pensando che rimarrà così fino alla fine, attraverso tutta la prima era….
La scena di Kano che va a cercare il fratello e che per lui si intrufola nello studio di suo padre è dolcissima… Maglor sa già quando è meglio parlare e quando aspettare,sa già, o intuisce, di che cosa ha bisogno suo fratello.
Questa attenzione di Kano e il vedere ogni cosa dal suo punto di vista ha reso la scena tra Feanaro e Nelyo qualcosa di veramente particolarissimo, Los! Complimenti!
La questione del braccialetto mi ha fatto stringere il cuore..
Mi chiedo se Nelyo avesse già detto a suo padre che quello era un regalo per lui, oppure se glie lo avrebbe detto solo se Feanaro avesse approvato il lavoro… In ogni caso ciò che ha fatto e ha detto Feanaro per Nelyo è stata una pugnalata, e vederlo soffrire così è stato tristissimo!
Un lavoro per cui Nelyo ha impiegato tutto il suo tempo, che ha curato, per Feanaro è stato solo uno dei tanti, un tentativo maldestro a cui Nelyo avrebbe dovuto semplicemente rimediare andando a chiedergli consiglio prima.
Feanaro lo ha liquidato, quel bracciale, senza guardare oltre il lavoro, perfetto o ancora impreciso che fosse.
Ok, io sarò un po’ di parte, perché non sopporto Feanaro, però… Insomma!
Il modo in cui Nelyo corre nella stanza sua e di Kano e butta da parte il braccialetto però vale più di mille parole: non ci vuole più pensare, non lo vuole più vedere, nemmeno al polso del suo fratellino.
Suo padre non lo ha voluto, e quel bracciale non ha più ragione di esistere.
Gli rimane solo il vuoto di quello che ha tutta l’aria di star considerando un fallimento…
Per fortuna questo momento poi sembra passare... Già la prospettiva di poter fare un regalo al suo fratellino, e riprovare acimentarsi con un uovo lavoro, che presenterà anche nuove difficoltà mi sembra che gli sia servito a ritirarsi su!
Kano intanto, ancora una volta, vede prima e meglio di tutti quando e quanto soffre Nelyo.
Kano si è accorto che questa volta la soferenza è stata maggiore, perché Nelyo è più grande, e si è accorto che il punto è quel braccialetto che non era per lui, che non era per Nelyo, era un braccialetto per un adulto.
Ancora non sente tutte le implicazioni dietro al rifiuto di Feanaro, e non capisce del tutto tutte le sfaccettature della sofferenza del fratello, è troppo presto, ma le sente e vuole che il fratello ritorni a sorridere anche con gli occhi e che lo prenda in braccio per giocare, e se il punto è quel braccialetto, lo aiuterà a risolverlo.
E alla fine ci riesce, (e mi viene da pensare che in questo particolare frangente solo Kano poteva far tornare l’allegria a Nelyo), e il finale con i due fratelli che giocano e Kano che scoppia di felicità perché il fratellone è tornato allegro e vuole giocare con lui è una scena che mi ha davvero commossa!
Meraviglioso anche il modo in cui hai descritto la differenza tra i due nel comunicare col pensiero: Kano, che è ancora piccolo, è pronto ad aprire la sua mente per confermare ancora meglio ciò che pensa e l’affetto che prova per suo fratello, mentre Nelyo già ha deciso di tenere per sé i ricordi più cari, perché siano ancora più suoi, e forse ancora più preziosi perché nessuno li può vedere e… “commentare?
Questo dettaglio legato all’osanwe è un particolare che mi ha veramente colpita tantissimo!
Però… Però il momento di malinconia c’è stato, anche quello ancora inspiegabile per Kano, però c’è stato, e c’è da sperare che anche gli altri che verranno, almeno per un po’, passeranno velocemente come questo.
E’ la stessa malinconia che mi lasciano sempre queste piccole scene legate alla famiglia di Feanaro… C’è sempre quella nota di amaro…
Però restano scene di quotidianità meravigliose, e a renderle tali sono anche questi piccoli dettagli, dolci o amari che siano!
Una storia stupenda, Los, veramente, mi è piaciuta tantissimo: hai caratterizzato i personaggi in maniera perfetta, tutti quanti!
Ho adorato ogni piccolo episodio, ogni flash-back che hai inserito: il modo in cui li hai collegati ha dato tantissime sfumature in più alla storia, e questo, unito ai tantissimi dettagli di cui hai tenuto conto, la resa una storia veramente veramente meravigliosa!
Una storia che mi è rimasta davvero impressa.
Complimenti davvero!
Ti prego, scrivine altre di storie come questa!
Le adoro!
A presto,
Tyelemmaiwe
P. S. Voglio anche io i biscotti al cioccolato! Io adoro i biscotti al cioccolato! |