Recensioni per
One Month of Silence
di johnlockhell
Bella citazione, molto adatta al capitolo. Riesco a capire perché Sherlock versi quella sostanza nel bicchiere di John: ha un peso sul cuore che grava sempe più forte, l'abbiamo letto negli scorsi capitoli quanto nascondere i suoi sentimenti sia diventato difficile per lui, gli episodi si sono accumulati uno sul'altro. Deve dirlielo. |
Ora che Sherlock ha trovato il coraggio di dichiararsi a John e di baciarlo, spero che il buon dottore non dimentichi tutto! |
Come sempre non ci fai mancare la puntuale e credibile ricostruzione di ciò che avviene sulla scena; una tua capacità, infatti, è il raccontare in modo realistico e senza sviste (non è assolutamente facile) i fatti che coinvolgono i protagonisti. Ritrai, poi, con affettuosa ironia l’impacciato consulting che, di fronte a John, ora comprende che non avrà forse più occasione di parlare di determinate “cose”. Si aggrappa disperatamente a quella dannata tazza di tè (“…le piccole onde sferiche sulla superficie del suo tè sembravano assorbire tutta la sua attenzione…”) come a chiederle aiuto per uscire dal dedalo della sua mente e del suo cuore. Un sentimento forte ha fatto irruzione in quelle “stanze” segrete, sconvolgendo tutto ciò che era sicuro e confortante come la sua assoluta indipendenza dalle emozioni e da ciò che proviene dalle relazioni umane. Vista l’inutilità di chiedere aiuto ad una bevanda così “neutra” come il tè, ricorre all’alcool e qui un sorriso ci scappa perché è fantastica la reazione di John (“…John prosciugò il drink tutto d'un fiato, ed esalando la vampata di calore generato in bocca posò sonoramente il bicchiere sul tavolo…”): lui è solare, diretto, semplice. Sh no e, proprio per questo, sono destinati l’uno all’altro, gli opposti si attraggono. “…Sei sempre e solo tu, John…”: chiudo con questa che, nella sua essenzialità, è una delle più azzeccate dichiarazioni d’amore che abbia mai letto o sentito. Nel sentimento tutto può essere complicato ma, anche, meravigliosamente semplice. Brava. |
È stato un capitolo bellissimo! Non mi aspettavo proprio questo bacio ora, ma l'hai trattato molto bene, come l'ansia e la paura di Sherlock. Sono molto curiosa di sapere cosa ne pensa John, anche se non del tutto lucido. E sono contenta che il caso sia andato a finire bene, nonostante il finale del capitolo precedente! Buona Pasqua, alla prossima! :) |
Grazie infinitamente per questo bellissimo regalo di Pasqua! |
Oh ma che dolci! Bellissimo capitolo, il mio preferito fino ad adesso. Si, la situazione e la scena mi hanno più che convinto..l'incertezza, il nervosismo, l'inesperienza di Sherlock..è come mi immagino potrebbe accadere...se accadesse nella serie. |
Ciao :-) ,è da pochi giorni che seguo la tua storia e devo dire che mi sta prendendo tantissimo..in quest'ultima tua pubblicazione mi è piaciuto moltissimo il fatto che Sherlock ha preso sul personale il racconto della donna (non ricordo il cognome XD) ,il breve dialogo tra Sherlock e John, ma soprattutto il finale che ti fa capire che é successo qualcosa di non bello.. . |
Carina la soluzione del caso. |
Questa capitolo è stato emozionante, la Borwich ha in sé qualcosa di Mary per il fatto di uccidere per proteggere un suo segreto, ma anche qualcosa di Sherlock, del primo Sherlock in particolare, quello che metteva il lavoro davanti a tutti e non si preoccupava dei sentimenti degli altri. Ed è peculiare che sia proprio Sherlock ad accusarla del suo comportamento e a dire che le priorità possono cambiare e che nulla dovrebbe essere più importante della persona che si ama. |
Lo sapevo! Me lo sentivo che questo caso li avrebbe scossi parecchio, soprattutto Sherlock!!! |
Ehi! |
Di fronte alla confessione della donna Sh e John si sentono coinvolti ancora di più dai loro sentimenti e dalla loro situazione: il legame unico che li unisce e l’ineluttabilità che quel “qualcosa” non può più essere messo a tacere. facendo finta che non esista. Infatti, mentre ascolta l’assassina, il medico è soprattutto teso a guardare Holmes per poter leggere dentro alle sue reazioni e appare deluso da come quest’ultimo stia seguendo l’interrogatorio (“…Non riusciva a capire il motivo dello sguardo serio e rassegnato di Sherlock…”). I nostri due, e lo fai capire chiaramente, usano il metro di questa vicenda per cercare di comprendere ciò che li tiene avvinti ma che li fa soffrire molto. (“…Finalmente riuscì a guardare John dritto negli occhi. -È meglio così-…”): mi è piaciuto molto questo passaggio, dove ci regali un gigantesco Sh, imprigionato nella sua incapacità di uscire dagli schemi della sua spietata logica. Non ti annoio con la ripetitiva affermazione che scrivi bene: è così, comunque. |
Indubbiamente sai argomentare molto bene, con precisione e dovizia di particolari, riguardo alla trama di un racconto e ai suoi sviluppi. E ciò è più complicato soprattutto se ci si trova di fronte ad un pezzo giallo, che richiede attenzione per non scivolare nello scontato o nell’inesatto. Dunque ho letto questo capitolo volentieri, liscio liscio, senza intoppi di non compreso o di non accettabile. Cioè….scrivi bene, questo è uno dei tuoi vantaggi. Anche qui inserisci nella narrazione, un momento Johnlock tutto loro, sono quei due e basta, non importa se siano di fronte al potenziale assassino e ad uno yarder (“…Il contatto con la schiena di John aveva riacceso…Quella mano sulla schiena era il contatto umano più significativo che… ”): Sh tocca John e questi sente l’energia del sentimento che fatica ad essere nascosto ed ignorato. Il consulting cerca di non farsi travolgere dal magnetismo che su di lui esercita il semplice gesto di indicare il “suo” dottore, sta lavorando e deve concentrarsi su quello, ma il suo bisogno dell’altro diventa sempre più doloroso. Sempre molto IC, brava. |
Sicuramente l'uso dell'asta da selfie come arma del delitto è un'idea molto originale, a me è piaciuta un sacco. In fondo è un oggetto che in poco tempo è diventato di uso comune, ce l'hanno quasi tutti e quindi passa inosservato, perché nessuno ci fa caso. Insomma, il tuo ragionamento non fa una grinza! |
Sììì, mi è piaciuta un sacco la spiegazione di Sherlock.. ero a bocca aperta, proprio come John! |