Secondo me hai fatto bene a dividere il capitolo e non affrettare niente, perché questa è una storia che va gustata con calma: le tue descrizioni delle diverse scene, gli intermezzi dei dialoghi sono perfetti così come sono, hanno il ritmo giusto e creano una bella atmosfera adatta al caso e all'indagine.
E poi, all'improvviso, sai inserire dei piccoli momenti tra Sherlock e John che sono perfetti, perché ci ricordano che, ahimè, le cose non sono più come un tempo, che non è come prima della caduta, quando vivevano assieme e risolvevano casi, ma la situazione è diventata molto più complessa. Apprezzo il fatto che Sherlock sembri sul punto di crollare, emotivamente parlando, davanti ai gesti - forse innocenti e poco consapevoli - di John, è uno sviluppo coerente del personaggio.

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“…l'enorme ego di Sherlock non entrava nel sedile posteriore…”: fino ad ora lo trovo il capitolo meglio costruito, addirittura non fai mancare un tocco ironico giusto ed IC. C’è un’ottima sintonia tra la parte dei dialoghi e la parte narrativa, e sarebbe semplice servirsi il più possibile del "parlato" in quanto l’intervento diretto dei personaggi, dal punto di vista della storia, è più comodo. Anche lo sguardo descrittivo è lucido ed avvincente e crea il giusto scenario per ciò che accade: “… luci della notte sfrecciavano sui finestrini dell'auto, si riflettevano e si inseguivano in maniera ipnotica…”. Mi ha attirato in modo particolare il momento in cui Sh, nel taxi, approfitta del sonno di John per guardarlo intensamente, non solo con gli occhi, ma con tutto il cuore ed accarezzarne virtualmente il volto, in maniera nascosta ma tenerissima. E’ una scena molto intensa che non stonerebbe nella serie BBC, e che rispetta il carattere particolare del consulting, restio a manifestare ciò che prova nei confronti degli altri. John, poi, procede limpido, ignorando, o forse no, la tempesta che si agita nell’animo di Sh. Bello, bello.

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Bellissimo capitolo, davvero!
Le difese di Sherlock stanno inesorabilmente crollando, e tutto per una semplice carezza sul ginocchio..
Non so che cosa farebbe se John osasse di più.. probabilmente lo respingerebbe.. il detective ha così tanta paura di mostrare quello che prova, di lasciarsi andare, che a volte mi chiedo cosa o chi lo abbia reso così.. alla storia della sociopatia, non ho mai creduto fino in fondo...

Perché Sherlock pensa che John starebbe meglio senza di lui?
Il dottore non desidera una vita tranquilla, loro due sono molto simili per certi versi..
Forse il detective vuole proteggerlo.. pensa che una vita normale comporti meno rischi per l'incolumità del suo migliore amico...

Sono curiosissima di leggere il seguito.. questi due pazzi devono assolutamente parlare e chiarirsi, devono buttare fuori tutto quello che sentono.. nel bene e nel male... 

Alla prossima! Bravissima!! :)

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Mi piace il caso!
Sono sempre affascinata dai casi di omicidio organizzati dietro una porta chiusa.
Per non parlare del fatto che qui siamo su un vagone della metro in viaggio!

Ho riso tantissimo all'arrivo della
polizia!
E che siano finiti dentro! :-D
È stata una scena bellissima.
Tenerissimo, poi, è lo scambio in cella.
Per un attimo ho pensato che di sarebbero baciati! :-D

Sono curiosissima di vedere come Sherlock risolva il caso.
E di sapere cosa deciderà di fare il povero John.

Alla prossima!
Ciao! :-)

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Ciao,finalmente sono riuscita a recensire! Mi piace molto il tuo stile, fresco e coinvolgente. La storia è stuzzicante e sono proprio curiosa di vedere quando questa tensione si scioglierà...certo che erano così vicini a baciarsi, uff!
Mi piace perchè le scene sono talmente ben descritte che riuscivo a immaginarmele, soprattutto John che menava pugni in giro, cercando di "salvare" Sherlock.
Brava, aspetto l'aggiornamento!
Alla prossima!

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Il colpo di scena alla fine del capitolo precedente ha fatto virare sorprendentemente la tua ff verso un vero e proprio giallo e ciò mi è piaciuto molto in quanto, a volte, usare solo l’introspezione in una storia può essere un po’ soffocante. Preferisco, se si tratta di una “long”, il trascolorare della narrazione da un tono all’altro, dal personale all’avventuroso, per poi ripiegare su toni diversi. C’è, però, una trama che costituisce il tessuto dei fatti e dei dialoghi ed è la corrente di energia che scorre tra Sh e John, che affiora qui e là e fa finire in secondo piano quello che non è pertinente a loro due: tutto quel non detto e quel non fatto del passato sta ritornando e getta una luce diversa sulla scena (“…Abbassando gli occhi sulla bocca di John… inesorabilmente calando fino a posarsi sulle labbra di Sherlock…”). Stai confezionando proprio una storia convincente.

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Scusa il ritardo con cui recensisco. Bell’inizio, mi ha attirato lo sguardo sull’interiorità di John, un’analisi lucida, credibile, ben circostanziata. Quindi, grazie a ciò, entriamo consapevoli del clima di malinconia, rimpianto, aspra delusione che ha invaso l’animo di Watson: proprio quella “…persona che l'aveva aiutato a rimettere insieme i pezzi…”ora si è rivelata drammaticamente, altra efficace definizione, una “…bugia vivente…”. Hai condotto il capitolo sul binario di un ottimo IC, sia per quanto riguarda l’ambientazione sia le caratteristiche dei due personaggi. Sh non è un personaggio semplice da far agire senza “sbavarne” la colorazione complessa ed unica ma vedo che tu sei riuscita a rimanere aderente al personaggio BBC. E ciò vale anche per il suo “blogger”. Una frase, naturalmente tra tante, ha rappresentato meglio quello che ho appena affermato:“…Non sei me e ti sconsiglio di cercare di diventarlo.”. E’ infatti il modo brusco, rigido ma affettuoso con cui Sh si occupa di John che fa da protagonista in questo capitolo. Un atteggiamento, quello del consulting, che considera l’emotività come qualcosa di inutile, assolutamente da cancellare. Ma la sorpresa ce l’hai riservata nel finale…

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Ciao, rieccomi! Sono stata contenta di trovare il nuovo capitolo, la tua storia è avvincente. La prima parte del capitolo è un crime, quasi un procedural americano alla C.S.I., ma sei stata molto brava a gestire anche la fase successiva, molto concitata e, soprattutto, l'ultima, con la tensione tra Sherlock e John che sta montando inesorabilmente.

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Molto interessante questo capitolo!
L'omicidio, l'assassina che se ne va indisturbata, John e Sherlock che si fanno arrestare eheh
Quando John gli mette le mani al collo ho pensato "ci siamo, ora si baciano", ma purtroppo non è andata così!
La "tension" che dà il titolo al capitolo è palpabile...
Mi sa che se si guardano ancora un altro po' prendono fuoco! :)

Al prossimo capitolo! Bye!!

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Di sicuro posso dirti che l'inizio di questa storia è davvero molto, molto bello: è scritto bene, sei stata capace di rendere appieno la delusione, l'amarezza e la confusione che prova John in questo momento della sua vita, sia attraverso i dialoghi, sia attraverso le descrizioni ed i gesti.
Ed anche Sherlock, nel suo essere a disagio come un pesce fuor d'acqua davanti alle reazioni della'mico, che non riesce a incasellare nei suoi schemi è ritratto molto bene.
Il finale del capitolo mi ha molto incuriosito!

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Molto carina la tua storia!! Lo so , questo e il primo capitolo, ma già mi ha preso. Uno sherlock che si preoccupa per john ( anche se a suo modo) è bello da leggere. Altra cosa che mi piace e che è assente il johnlock ( a mio parere sono migliori amici , affezionati l un l altro ,ma niente di più. E difficile trovare storie che non hanno il johnlock come tema centrale, perciò questa tua storia può essere un qualcosa di diverso e una speranza ). Anzi ritroviamo qui un sherlock che cerca di aiutare l amico a perdonare mery e a superare questo momento d ira ( o almeno a me così sembra ).
Bhe complimenti , bravissima , e dopo 5 anni di silenzio sei ripartita alla grande !!
Aspetto con ansia il prossimo capitolo 😄

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