Ciao! Anche questo secondo capitolo, come il primo, è ben costruito e delinea alla perfezione Philippe e il suo amante.
Mi piace sempre molto il contrasto Sole-Luna, come il primo sia sinonimo non solo di Louis ma anche di prigione, di regole, di tutte quelle etichette e quegli obblighi che Philippe non ha mai apprezzato; la Luna, invece, è libertà, almeno lo è per loro due, il momento in cui tutto è possibile.
Molto belle le descrizioni, specialmente quelle dell'ambiente, ma anche i vari stati d'animo - non solo quelli dei due ragazzi ma anche del Re, della Regina, di Henriette - rimandano perfettamente alla caratterizzazione che la serie dà ai personaggi.

Alla prossima,
V.

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E stavolta sono la prima a recensirti questo capitoletto.

E' più breve dell'altro e sicuramente più leggero: l'atmosfera è quella festaiola che domina Versailles, fatta di feste e bollicine, e baci ubriachi. Nella notte, Philippe e il suo amato possono tornare alla condizione di uomini liberi, schiavi solo della luna e dei loro desideri: persino Louis è un ricordo lontano, celato dalle cosce di un'amante; Henriette è chiusa in camera come in uno scrigno, assieme alle memorie amare.

Il parallelo con la coppia dell'Eden - persa nel giardino che solo di notte non prigione.

Lo stile è più arioso, l'atmosfera è festosa, ma l'angst è dietro l'angolo, distante solo un'alba. La sottile rabbia, la costrizione è ben evidente sotto la patina dorata. La condizione di libertà è solo provvisoria e ogni nuovo giorno è una certezza di prigionia.

Complimenti anche per questa e aspetto le altre. ùù

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