Molto meglio, ho notato che ti sei impegnata nel cercare di rendere il testo coerente dal punto di vista estetico e che hai utilizzato per tutto il capitolo lo stesso tempo verbale. Molto molto meglio :)
Apprezzo molto il fatto che tu abbia scritto qualche riga in più; ora la storia inizia a prendere più forma rispetto al primo capitolo (com'è normale che sia) . La punteggiatura va bene, non ci sono errori.
La storia inizia a farsi interessante: qui i due protagonisti "s'incontrano" per la prima volta, benché fra di loro non ci sia stato nessun contatto fisico o verbale e l'idea che il destino lo stesse avvisando (come se il fato non appoggiasse questa conoscenza), mi ha incuriosita. Forse la sua correttezza nei confronti del padre (visto il suo ceto superiore) è molto forte, tanto da "dare la colpa" dell'inconveniente al fato, come a presagire un'ammonizione di un'azione che lui non avrebbe dovuto compiere (ovvero conoscere la fanciulla). Mi ispira.
E alla fine la protagonista è vittima di un incontro a dir poco disgustoso. La figura di Riccardo sono certa che comparirà ancora in futuro ad infastidire la ragazza e chissà.. Magari il suo salvatore potrebbe rivelarsi proprio Alberto! Ma ora mi chiedo come avranno modo di rivedersi... Dopotutto andare a vedere sempre la stessa commedia teatrale ogni giorno credo che susciterebbe sospetti, ma allo stesso tempo credo che lui non si rassegnerà tanto facilmente... Vedremo!
Hai fatto un bel lavoro, nel giro di un solo capitolo le modifiche che hai apportato di vedono già! :)
Ora ti do un'altra pillolina di saggezza che potrebbe stimolare moltissimo l'immaginazione del lettore e portarlo nel mondo che tu stessa hai immaginato per questa storia; fargli vedere attraverso la fantasia i colori, i profumi, le vesti e i volti che quando scrivi visualizzi inconsciamente nella tua testa: le descrizioni. Credimi che fanno davvero la differenza. Descrivere un volto, un'emozione, l'impalcatura del teatro... Sono quei piccoli dettagli che fanno la differenza e arricchiscono tantissimo il testo sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. Nel primo offri una visione di ciò che tu stessa immagini rendendo la storia viva nella nostra mente, mentre nel secondo punto -quello quantitativo- il testo, aggiungendo le descrizioni, si allungherà e diventerà molto piacevole da leggere.
Le prime volte aggiungere descrizioni dettagliate (per esempio di un ambiente) può rivelarsi più ostico del previsto, ma ti assicuro che con la pratica riuscirai a descrivere persino l'ossigeno nella sua trasparenza.
Si inizia facendo un passo alla volta dopotutto, no? :)
Complimenti ancora!
A presto,
Alessandra :) |