Ciaoooo =)
Sono qui per il contest.
Ho letto tutte le storie della sfida e ho lasciato più recensioni di quelle che dovevo, ma mi piace leggere e in più queste sfide sono sempre originale e belle perchè mettono il giovane scrittore alla prova e alla fine ho deciso di leggere anche la tua.
Questa volta le consegne era forse più impegnative e difficili della scorsa, ammetto che se mi fossi trovata la consegna come la tua non credo sarei riuscita nel mio intento, ma tu mi hai sorpreso.
Dove iniziare a parlare di questa storia?
Credimi ho tante parole che mi vorticano in testa che credo farò confusione nell'esprimerle e lasciarti la mia recensione e ti chiedo scusa in anticipo.
Ho AMATO questa storia, seppure breve è stata incisiva, profonda, intesa e meravigliosamente bellissima e originale.
Leggendo la tua consegna non mi è proprio venuto in mente uno svolgimento come il tuo, ma posso affermare che l'hai sviluppato alla perfezione. Non posso dire diversamente anche perchè mi contraddirei su cò che penso della storia che ha tutto di positivo.
Io amo la storia ma non amo le storie storiche o comunque che parlano del passato, ma devo dire che se una storia è bene scritta, in questo caso come la tua, non posso che ricredermi e apprezzarla.
A volta mi contraddico da sola, ma è bello e credo sia ancora più soddisfacente per uno scrittore ricevere una recensione di una persona che pur non essendo del suo genere id lettura apprezza la tua storia e ti fa i complimenti, almeno per me lo è quindi spero che la mia recensione ti faccia piacere.
Come detto non amo particolarmente le storie storiche o sul passato, ma la tua ha quel qualcosa che te ne fa innamorare.
Hai toccato un argomento davvero difficile da affrontare perchè se non fatto nel modo giusto si potrebbe cadere nel banale, nel surreale ma tu invece hai utilizzato il giusto linguaggio, le giuste parole trasformando un argomento stoccante in uno argomento che ti faccia riflettere.
Complimenti davvero perchè nonostante io non ami il nazismo per le sue idee per la prima volta mi sono ritrovata nel panni dell'anziano, a volerlo perdonare e a capire ciò che aveva dovuto fare.
Complimenti davvero, credimi sei riuscita a coinvolgere il lettore in modo non solo originale ma vero, reale.
Dal punto di vista di punteggiatura, grammaticale e ortografico non ho riscontrato nessun errore, la storia è davvero perfetta...
L'unico consiglio che mi permetto di darti nella speranza di non risultare troppo presuntuosa e di giustificare il testo e aumentare il font e renderlo leggermente più grande, ma è davvero qualcosa di poco conto perchè non preclude per nulla la lettura.
Gradimento personale? Beh, credo che arrivati fin qui si fosse capito.
Ho letteralmente amato questa storia.
E' vero quando si parta di nazismo, Hiltler e di tutto ciò che successe in quel periodo tendiamo a giudicare sena fermarci a pensare un attimo a ciò che anche i soldati, i militari, le reclute e chiunque c'era hanno dovuto fare. In fin dei conti anche loro hanno una coscienza, hanno una dignità e a volte siamo così accecati dai pregiudizi da non fermarci a riflettere. Dico questo perchè io sono la prima a mettere le mani avanti quando si parla di questo argomento, non mi sono mai fermata a pensare e a riflettere ma sono felice di aver letto questa storia perchè mi a dato un altro punto di vista su cui non mi ero mai davvero fermata.
Sei stata magnifica, meravigliosa e fantastica nel trattare questo argomento.
Complimenti davvero, ormai ho finito le parole per complimentarsi XD
Che dire del finale?
Beh, forse era quello che noi tutti ci potevamo aspettare ma, anche se potessimo considerarlo "scontato" anche se ( scusa la ripetizione) è una parola troppo forte credo che sia stato perfetto. Non riesco a trovare una conclusione migliore di questa, non riesco a pensare a come sarebbe potuto finire se non così.
Forse un finale un pò aperto, ma lascia che sia una degna conclusione per un processo che fa riflettere tutti.
Dimenticavo.... Il titolo. Beh, all'inizio non sono riuscita a comprenderlo e credevo che stonasse con tutto il resto ma una volta raggiunta la fine credo che sia stato proprio azzeccato. E' proprio quello che era il nostro anziano Wolfe, come si è sentito in quegli anni. Il titolo ha racchiuso in due parole un'intera storia dando un significato profondo e intenso.
Ti riporto una citazione che tu conosci bene e che io ho adorato:
«Avevo vent’anni quando ho incontrato per la prima volta l’ideologia nazista. Oggi, le posso dire che forse le cose potevano andare in un altro modo; forse qualcuno tra di noi si è fatto prendere la mano, ma noi credevamo in quell’idea! Ci sentivamo oppressi dal continuo insediarsi di individui così diversi da noi, individui che avevano il monopolio del commercio e non solo a Berlino, ma in tutta la Germania. Dovevamo riprenderci la nostra patria e l’unico modo possibile era quello di estirpare il male alla radice. Ci credevo, ci credevamo tutti … i nostri superiori erano visti come degli dei ai nostri occhi e a vent’anni o a venticinque se un tuo superiore ti diceva che quella era la via giusta, tu ci credevi. E allora impugnavi il fucile e facevi esattamente quello che ti chiedevano di fare. Potevo non farlo, è vero, potevo rifiutarmi di eseguire l’ordine, potevo scegliere di morire perché quella sarebbe stata la mia sorte, ma non ero un martire. Ero un militare. E quella era la strada che avevo scelto!»
Concludo così.....
Complimenti davvero tantissimo. Mi piace come scrivi, come cerchi di raccontare la storia e hai uno stile meraviglioso.
VOTO FINALE ( sì, scritto grande perchè deve risaltare <3)
10
Complementi ancora.
Claire |