Sarà anche il più lungo, questo capitolo, ma è scivolato come una bibita fresca nella simpatica onda che Caronte sta spandendo su Roma...
La devastazione di John è addirittura commovente, tanto da intenerire anche Mycroft. Che è odiosetto, ma non cattivo. In realtà si cura del suo fratellino, e quindi del benessere di chi - l'ha già capito - potrebbe farlo felice, farlo uscire dal suo isolamento.
Il comportamento insieme protettivo e rispettoso di Sherlock non è solo bellissimo, ma è un tuo grande merito, perchè l'hai lasciato IC in questo genere così "obbligato" in alcuni passaggi.
il momento in cui razionalmente calcola che sia meglio portarlo a casa e quello più emozionale ( anche se non cercato così) in cui gli fa sentire bene il suo odore per concentrarlo solo su quello sono imperdibili...
è chiaro che il killer non ce l'ha con John , lui ha la colpa di essere - grossissimo modo- amato da Sherlock, e quindi penso che ora l'averlo attivato come Omega sia una mossa per far impazzire il detective...
la cena dell'aggressione è terribile, in senso buono. Da donne, quello che appare come una violenza sessuale, in certo modo, arriva con molta forza e suscita partecipazione...
baci bella, a presto
Setsuna

“…Non era questione di reazione ormonale…”: John scivola nelle malinconica consapevolezza che deve gettarsi alle spalle la vita con Sh. Ma c’è qualcosa d’inusuale: affiora la consapevolezza che gli ormoni c’entrano ben poco con la triste presa di coscienza che quell’uomo dalla “vita incredibile” gli manca, ogni minuto che passa. “…Una mappa della città…”: uno dei momenti che mi è piaciuto di più in questo capitolo, con uno Sh che più IC di così non è possibile rappresentare… E vengono alla mente le scene convulse di inseguimenti in ASIP ed in altre occasioni, in cui gli spostamenti del consulting e del suo blogger segnano un percorso nella mappa di Londra. Potrebbe essere, questo, un dato puramente tecnico, ma ritengo importante sottolinearlo perché fa parte della capacità di descrivere adeguandosi al linguaggio richiesto dalla storia stessa. La scena che segue, di John in balìa del suo aggressore ed in preda alle conseguenze dell’iniezione per lui micidiale, è di una precisione brutale ed ammirevole per la scansione nitida che fai dei vari, tragici momenti in cui John sente che gli sta succedendo qualcosa di terribile. Il capitolo si chiude con un Mycroft che fa da sfondo alla scena drammatica, svelando a Sh tutta l’intensità del suo affetto.

Ciaoooo! Quanto mi è mancata questa storia, stare giorni senza internet è diventata una sofferenza per me (benvenuta nel mondo della dipendenza :D).
Tornando alla storia... beh me lo aspettavo potesse finire così, viste le premesse, ma comunque è stato ugualmente interessante.
Uno che cerca di ficcarti l'ago di una siringa in corpo sinceramente mi richiama alla mente un sacco di ipotesi per nulla belle, non c'è solo il rischio dato dall'adrenalina ma una marea di sostanze ( farmaci convenzionali in dosi eccessive o proprio veleni e tossine ) che possono causare arresto cardiaco, crisi respiratorie, convulsioni, ecc.. tutte mortali rapidamente. Oltre al rischio di un sonnellino non programmato e risveglio in trappola da qualche parte...
Mi lascia un po' perplessa che la sostanza iniettata sia capace in così breve tempo di annullare l'effetto di una roba che copre circa 6 mesi di terapia.
In ogni caso la reazione di John è stata impagabile :D
I suoi peggiori incubi sono diventati realtà.
Per un attimo ho temuto il peggio quando sono arrivati gli agenti, per fortuna c'era Sherlock!
Ora corro a recuperare gli altri capitoli!
Bacioni

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Proporrei uno studio sul perché le autrici delle fan fiction di Sherlock siano così perfide con il povero John! :-D
Io lo adoro, eppure gli ho fatto di tutto.
Non posso dire che tu sia da meno.
Povero John!
Quel brutto e perfido serial killer, ha mandato uno dei suoi scagnozzi a riattivare la sua scia.
Sherlock e Mycroft sono dolcissimi con lui.
Mi è piaciuto moltissimo il modo tenero in cui entrambi i fratelli hanno tentato di tenere sotto controllo le proprie scie per causare meno disagi possibili al povero John.
Anche Mycroft, in fin dei conti, prova un certo rispetto per questo piccolo Omega che è entrato nella vita di suo fratello, migliorandola.
E Mycroft si è rivelato, ancora una volta, il più perspicace dei fratelli.
Il serial killer ha ucciso John, nel modo peggiore possibile.
Lo ha costretto ad esternare la propria natura e John non potrà più essere quello di prima.
Sarà costretto ad adeguarsi alle regole della società e della natura.
Decisamente, avrebbe preferito morire.
Sappi che PER ORA ritiro tutte le velleità bellicose che avevo nei confronti di Sherlock.
In questo capitolo non posso che adorare il modo in cui si prende cura di John.
Non solo perché quello che gli è accaduto sia colpa sua.
In fin dei conti, il serial killer vuole colpire Sherlock e lo fa attraverso John ... come mi ricorda Moriarty!
Sherlock sente di doversi prendere cura di John, ma non come un Alfa faccia con un Omega.
Lo fa con rispetto per l'uomo che ha conosciuto ed ammirato.
E che rivuole.
Perché è quello di cui ha bisogno.
Mi sto facendo tanti castelli mentali, vero? ;-)

Sempre bravissima!
Alla prossima!
Ciao! :-)
(Recensione modificata il 01/03/2016 - 11:43 pm)

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Ehilà, finalmente mi sono fatta una buona lettura e sono contenta!
Ma passiamo al capitolo. Come sempre complimenti, sei riuscita a farmi venire ansia, a farmi fare un "ow" di tenerezza, a farmi salire l'adrenalina e allo stesso tempo il desiderio di entrare nella storia e salvare John.
Wow, semplicemente.
Le rime poi! Le so a memoria adesso, mi piacciono troppo, sono perfette!
Sei riuscita a farmi innamorare dell Omega!verse.
Continua così, sempre!
A presto!

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Povero John! Ma capitano sempre tutte a lui?
Già era a pezzi perchè non voleva lasciare Baker Street...
Adesso pure questo.. ma chi è il pazzo che gli ha riattivato la scia con la forza?
E cosa vuole da lui? Da Sherlock?
Quest'ultimo è stato ancora più dolce, se possibile, nei confronti di John...
Lo ha calmato, lo ha aiutato a nascondersi dagli altri prestandogli il suo cappotto.. addirittura gli ha detto di poggiare la testa sulla sua spalla per concentrarsi sulla sua scia ed isolare quella di Mycroft.. se non è amore questo.. avevo gli occhi a cuoricino, fidati!
Mi è anche piaciuto molto il fatto che John abbia realizzato, prima che succedesse il fattaccio, di essere attratto da Sherlock persona e non dal suo ruolo...

Chissà come si evolveranno le cose, adesso...

Al prossimo capitolo! Tanti baci!! :)

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No dai... Ti prego non dirmi che è come penso. No dai, cioè... Rido male. Non dirmi che ho davvero capito e che è proprio così che stanno andando le cose. No perché mi sono fatta diverse teorie fino ad ora. Più o meno assurde, lo ammetto. Ma... il punto cieco delle telecamere nel parco, il mettere Sherlock alle strette in questo modo, il riferirsi direttamente a Sherlock nelle filastrocche, l'uso di espedienti come i beta dimenticati, il "lui lo aveva detto" e più di tutto l'ambiguità delle intenzioni...

Io ti amo. Se è come penso, preparati perché ti vengo a cercare.

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Ciao, mi piace molto questo capitolo. Povero John T_T spero che Sherlock prenda presto quel bastardo @_@

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