Ciao!
Ho letto questa storia come se fosse un vero e proprio sfogo, contro un qualcuno ritratto per i suoi tratti negativi. Non so quanto di personale ci fosse dietro, quando è stata scritta, né sarebbe giusto saperlo, il lettore è il destinatario solo delle parole di una storia, ma trovo che spesso la scrittura possa avere un che di terapeutico. Non contestualizzando il modo esatto in cui il lui in questione ha ferito la voce narrante, può essere considerata in modo più generale e ognuno potrebbe vederci un episodio inerente della propria vita. Sono parole dure, dense, cariche; mi ha colpita.
Alla prossima!
Legar

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Penso che hai scritto questo testo pensando a qualcuno di specifico, forse mi sbaglio eh, però ho avuto questa sensazione. Sarà perché le frasi sembrano scritte apposta per calzare a pennello su una persona che sembrava leale e invece si è scoperto essere qualcuno che fingeva, appunto.
Il testo è molto introspettivo e diretto, fa pensare al lettore che in questo mondo ci sono un sacco di persone con la maschera che fingono sempre e purtroppo è la realtà ed è triste.
Tantissimi complimenti Kim, sei stata bravissima a scrivere un testo simile! :3
Alla prossima ♥

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Cara Kim, considera che il mondo è fatto di gente che finge, purtroppo.
Credo che il tuo scritto sia un po' personale ed autobiografico, non so se ho ragione, però credo anche che si possa interpretare come un testo scritto verso un problema generale nel mondo, il problema della gente debole, che magari si chiude a riccio, o di chi si rinchiude nel proprio cinismo, o di chi semplicemente è senza cuore e stronzo forte, ma anche in quel caso non vive bene e non è felice (mi domando come facciano ad essere felici, anzi).
Hai colto nel segno il problema di queste persone. Un po' mi ha ricordato gli scritti di Pirandello con la tematica delle maschere. Perchè fingere è un po' indossare anche una maschera, secondo me. Bella la parte finale che potrebbe rimandare ad un cambiamento, o almeno lo si spera, imparando a vivere. Chi non finge riesce ad uscire da questa gabbia e scopre di fronte a sè infinite possibilità, ma certa gente non riesce a vivere senza fingere, è questo il problema.
Un testo molto significativo e che fa riflettere, con parole dure e dirette, severe e rabbiose ma giuste, brava.
Kiss! :)

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Ho capito.
La persona di cui parli è senz'altro qualcuno che ostenta sicurezza, ma è incerta. Probabilmente è stata ferita, critica chi le ha fatto male, ma poi è il primo a ferire chi gli sta intorno, allontana tutti quelli che la avvicinano.
Sì, una persona che finge, ma non si capisce che ruolo ricopra.
Forse si mostra vuota e superficiale e in realtà è una persona sensibile e matura. O forse è il contrario: si finge una persona profonda, che ha capito tutto della vita, ma in realtà è vuota, non ha nulla.
Forse finge con se stesso e forse qualcuno oltre lui ci casca, ma la verità viene sempre a galla.
Già, poveri noi.
Bellissimo scritto, amo i giochi di parole che hai usato, tutti i significati che hai voluto trasmettere.
Continua così Kim, sei sempre grande! :3
Corro a leggere il capitolo di Dark Is Not Too Black!!! ♥

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Di solito le tue poesie hanno una marcata nota personale, quasi autobiografica, ma qui... qui sembra assente. Sembra davvero che tu ti stia scagliando contro una persona in particolare, qualcuno che ti abbia davvero ferito... Eppure allo stesso tempo sembra che tu ti stia scagliando con il mondo intero, contro tutti quelli che fingono... come se allo stesso tempo questa poesia fosse una condanna personale e una generale.

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Sai, forse è perchè so cosa c'è dietro a questa poesia, a questo sfogo, ma mi hai fatto davvero passare i brividi!
Ciò che dici dovrebbe essere una denuncia verso chi finge, e facendolo fa del male. Il male gratuito noi lo odiamo!
Hai usato delle parole, delle espressioni forti, ma non poteva essere altrimnti!

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