Recensioni per
Sick Rhymes
di Blablia87
salve, cara... un po' in ritardo lo so! il caldo è un killer... |
Il capitolo inizia con un Moriarty teatrale, padrone della scena e vero e proprio genio crudele. Ma le due “perle”, qui, sono Greg e, ancora una volta, Sh. O meglio, è intrigante la descrizione che fai dell’evidente gelosia del consulting al pensiero che Lestrade possa avere una qualche confidenza “pericolosa” nei confronti del “suo” Omega. Ovviamente egli non vede le cose da questo punto di vista, legato alla sua Determinazione dominante su quella di Watson, ma l’istinto di protezione, nei confronti di John, prevarica la tensione continua a rispettarlo (“…“Sali.” Sibilò…”). L’altro punto di forza di questo capitolo è come hai fatto agire Greg, splendidamente umano e generoso, senza alcuna remora ad esprimere i moti del suo animo buono (“…si trovò avvolto dalle braccia di Lestrade…”). La storia è veramente avvincente. |
Eccomi qui, finalmente! |
Direi, Moriarty e Lestrade grandi protagonisti di questo capitolo. Per quanto riguarda Moriarty, avevo quasi dato per scontato fin da subito che ci fosse lui dietro gli omicidi, perché l'idea che hai dato di "tela del ragno" era tanto ben fatta, che non poteva essere nessun altro. Ammetto però che a un certo punto ho avuto dei dubbi. A farmi tentennare, più che certi personaggi come Victor o Mycroft, ad un certo punto è stata la mia convinzione che questo modo di agire fosse atipico per Moriarty. Come dice Sherlock stesso, lui si tiene sempre un passo dietro la linea di tiro, muove i fili e agisce nell'ombra, ma non va mai in prima fila. Non si mette in primo piano e non si sporca le mani. Per questo credevo che non potesse essere Moriarty l'esecutore materiale, nonostante gli evidenti segnali che stavi lanciando. A cominciare dalla conoscenza che dimostra di avere di tutti i dettagli dei personaggi che ruotano attorno ai delitti che lui stesso commette e quindi: numeri di telefono, posizione del circuito delle telecamere di Londra, eccetera... Credo di avere un'idea su come Jim sia riuscito a reperire queste informazioni e che la filosofia che sta dietro il tutto, sia un po' la stessa che abbiamo visto nella serie (parafraso): "non c'è nessun super-codice, nessuna magia, ho fatto come si fa sempre: rubato, corrotto...". Ma Moriarty non è un criminaluccio da niente e quando si mette in moto lui, attira di sicuro l'attenzione. Per genialità, follia... Ancora non mi spiego come mai si metta di persona a uccidere la gente, ma ho un'idea circa il motivo. Anche qui, penso che sia più o meno simile a quanto abbiamo visto. Sia nel racconto di Doyle in cui appare, che nella serie, Moriarty non ha una valida ragione per prendersela con Holmes. Lo fa come passatempo alla noia, come una sorta di sfida intellettuale, come se fosse un gioco tutto loro e riservato a grandi geni. E qui ogni dettaglio che troviamo, a partire dalla filastrocca, fino ad arrivare alle differenti tipologie di vittime, fa supporre che l'unica ragione per cui Moriarty uccida, sia per noia. Per sfidare Sherlock Holmes. Poi magari sbaglio, eh. |
Ciaooo! Innanzitutto...Buon compleanno!! :* |
Questo è decisamente il capitolo più bello della storia (fino ad ora). |
Oooooh ma che dolci che sono *-* Sberlock geloso di Lestrade poi è uno spettacolo xD non vedi l'ira di saper3 come va avanti davvero *-* |
Non pensavo che fosse Jim Moriarty l'autore degli omicidi.. sei riuscita a sorprendermi! |